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UN PASSO INDIETRO PER FARNE UNO AVANTI.

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« Barnaby e Flavia.Barnaby Flavia »

Barnaby e Flavia.

Post n°974 pubblicato il 01 Aprile 2015 da lascrivana

 

Rigirandomi nel letto, non riuscii a prendere sonno talmente ero agitata. Sandro, di contro, stava dormendo beatamente. Era stata una giornata pesante per tutti, a cominciare dai commenti maligni dei colleghi. Frasi pronunciate a mezza voce, sorrisetti ironici e quant'altro. Non avevo mai sopportato queste cose, ma non potevo farci nulla.

Guardai l'ora. Barnaby era già uscito da un pezzo, e la cosa mi preoccupò ulteriormente. L'ansia mi colse improvvisa. Senza pensarci oltre, mi alzai e mi vestii in fretta. Non sapevo dove potesse essersi diretto, ma stare in casa sarebbe stato insopportabile. Prima di uscire però, mi ricordai di una cosa che mi disse Barnaby una volta.

Senza far rumore, mi recai nella sua camera. Nell'armadio, celata in una cassetta in metallo, trovai la rivoltella di cui mi aveva parlato.

“Ho paura Flavia. Non so nemmeno se sarei in grado di usarla. Ma mi fa sentire sicuro”

Le sue parole mi balenarono nella mente mentre, titubante, l'afferrai e la misi nella borsetta.

Una volta uscita, cercai di pensare alla direzione che Barnaby potesse aver preso.

Esclusi bar e locali, l'unico luogo che mi venne in mente fu il parco. Amava particolarmente quel posto tranquillo, gli dava modo di pensare, era solito ripetere.

Non impiegai molto per arrivarci. La serata, tiepida, favoriva il passeggiare delle persone. Nonostante ciò, non riuscii a individuarlo.

A un certo punto, un intenso vociare catturò la mia attenzione.

Una coppia di anziani, fuggendo nella mia direzione, si sbracciò animatamente.

-Che succede?- riuscii a dire nella concitazione.

-Si stanno sparando...scappi per l'amor di Dio!-

Un istante dopo, erano già spariti oltre l'angolo.

Colta da un tremendo presentimento, cominciai a correre verso il parco. Nel farlo, incrociai altre persone. Tutte sembravano terrorizzate, qualcuno incespicò nella foga.

Una volta arrivata alla siepe, vidi due uomini riversi a terra, immobili.

-Barnaby!- urlai con tutto il fiato che avevo in gola.

Un istante dopo, uno dei due si mosse. Nella mano, qualcosa di nero si riflesse nella luce di un lampione. Lo sparo mi assordò.

Paralizzata dalla paura, mi lanciai verso di loro.

Barnaby mi guardò stranito, sembrava facesse fatica a respirare.

-Flavia, che cazzo ci fai qua?-

D'istinto, mi chinai verso l'uomo riverso a terra. Un rivolo di sangue gli colò lungo il mento, mi sentii svenire.

-Ma è...è...- dissi flebilmente.

Senza darmi tempo, Barnaby mi prese per un braccio e mi trascinò via.

Percorremmo alcuni quartieri a piedi, di corsa e senza parlare.

Solo quando giungemmo a un incrocio, spossato, Barnaby si piegò sulle ginocchia.

-Si, era lui. L'avresti mai creduto?- disse dopo aver recuperato un po di fiato.

Impiegai qualche minuto per capire. Sgomenta, lo fissai intensamente.

-Non riesco a crederci. Che motivo avrebbe potuto avere?-

Barnaby mi guardò.

-Non avrei mai pensato che potesse essere coinvolto- proseguì.

-Il trucco era perfetto. Nessuno poteva immaginare che, dietro quell'uomo potesse celarsi lui-

Ancora incredula, rimasi a bocca aperta.

-E se ci pensi Flavia...- continuò.

-Il motivo non può essere che uno-

Danio e Laura

 

 

 
 
 
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Un blog di: lascrivana
Data di creazione: 19/09/2010
 
 

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