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poesie prose e testi di L@ur@

 

UN PASSO INDIETRO PER FARNE UNO AVANTI.

Per chi volesse leggere la storia"Un passo indietro per farne uno avanti" sin dalle prime pagine;basta cliccare sui link.

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UN PASSO INDIETRO PER FARNE UNO AVANTI.

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Messaggi di Aprile 2012

Colpevole o innocente? (Parte 6)

Post n°405 pubblicato il 30 Aprile 2012 da lascrivana

Mi svegliai di soprassalto sussultando.

Avevo il cuore in gola e i battiti del cuore accelerati; un angoscia terribile mi soffocava.

-Cesare! Mio Dio ma come ho potuto dimenticarmene?-

Tutto questo casino mi aveva impedito di pensare che lui potesse preoccuparsi per il mio silenzio.

Mi sembrava di sentire il suo dolore e la sua impotenza, sulla pelle;pizzicava fastidiosamente come il sole quando è troppo forte.

Non potevo nemmeno mettermi in contatto con lui;il cellulare mi era stato sequestrato per favorire le indagini e il suo nome si trovava nella rubrica.

-Accidenti a tutti questi marchingegni elettronici che non ti consentono di memorizzare i numeri di telefono come una volta!

Dopo aver inserito il nome nella memoria del telefono il gioco è fatto.-

E il risultato è questo!

- Non ricordavo il numero della persona più importante della mia vita!-

Mi si strinse il cuore all'immagine disperata di Cesare.

Credo che nessuno mi avesse mai amato come mi ama lui ora.

E' entrato inaspettatamente nella mia vita proprio come un dolce uragano.

Aveva messo in subbuglio tutti i miei sentimenti e mi aveva fatto conoscere un mondo nuovo;privo di volti e d'immagini.

Diversa forma prendeva il mio corpo sotto le sue mani attente ad esplorare ogni singola parte della mia costituzione fisica,giochi di parole che s'incrociavano con le sensazioni provate attraverso i muscoli del corpo e sospiri e affanni che trapelavano dalle nostre nari e dalle nostre bocche,proprio come il fumo quando il fuoco divampa:

E nel nostro caso,era il sacro fuoco della passione ad ardere nei nostri corpi.

Brancolavo a tentoni in quelle tenebre che poi così oscure non apparivano più.

Lui mi sentiva ... proprio nella stessa identica maniera come sentivo il mio pensiero senza immagine riflessa.

Provai più volte a calarmi nei suoi panni ... inutilmente direi:io vedevo è questa era una verità indissolubile.

Prepotentemente i colori davano forma ai miei sogni fantastici.

Mi cercavo tra le sue parole,tra le tenere carezze delle sue mani:attraverso il piacere che avevo provato quando le sue ,intrise dalle mie emozioni indugiarono dolcemente e avidamente tra le pieghe del mio essere donna.

-Perché sono scappata?-

I sentimenti che avevo provato per lui erano talmente forti da spaventarmi,fino a sentirmene devastata e incapace di affrontare la potenza di quel sentimento che inevitabilmente si stava impossessando di me.

Avevo bisogno di elaborare il tutto prima di buttarmi a capofitto in una relazione così delicata,proprio per la straordinaria personalità di Cesare.

E quella mattina prima che la polizia mi arrestasse mi stavo recando da lui.

Sapevo che avrei potevo riprendere tutto da dove avevo interrotto quel giorno...

Il suo desiderio per me e il suo tormento per non poter essere come gli altri, non mi abbandonavano mai,fluidi scivolavano attraverso le mie vene fino ad arrivare a tamburellare al mio cuore.

Solo che lui non poteva immaginare che l'intenso sentimento che mi aveva colto era dovuto proprio alla sua diversità;che lo rendeva ai miei occhi e alla mia mente un essere superiore; dotato di una straordinaria sensibilità.

Ero certa che io e lui avremmo trovato il modo di comunicare anche attraverso le barriere architettoniche che ci separavano.

Il nostro pensiero,ora che si era congiunto avrebbe trovato al sua esatta frequenza e ci saremmo connessi mentalmente.

Parlavamo ore e ore io e lui,anche senza essere vicini o al telefono.

Ricordo che poi meravigliati e attoniti da questa arcana realtà confrontavamo i pensieri,l'uno quello dell'altro,convenendone insieme che erano autentici.

E ora più che mai avevamo bisogno di esercitare questo nostro straordinario potere.

L@ur@

 

 

 
 
 

Colpevole o innocente? (Parte 5)

Post n°404 pubblicato il 29 Aprile 2012 da lascrivana

Lo sciabordio delle acque del mare,il garrire dei gabbiani che si levavano in volo,alti nel cielo.

Il penetrante profumo salino che riempiva i polmoni d'aria fresca e frizzante.

La sabbia morbide e fine sotto la nuda palma del piede,un vellutato contatto che inevitabilmente ti riportava a lei ... Rachele.

Lei sapeva di sole e di sale,i suoi capelli serici come la seta; la sua pelle liscia e vellutata come una pesca.

Non potevi vedere i suoi colori.

Non potevi sapere che l'immagine che di lei ti eri scolpito nella memoria fosse quella esatta.

Ma che importanza aveva poi ... non avevi mai visto un corpo umano.

Cieco dalla nascita,avevi imparato a percepire il mondo attraverso le narici,l'udito,il sapore,il tatto.

Era speciale Rachele ... diverse dalle altre donne conosciute finora; lei sapeva leggerti dentro.

Conosceva i tuoi pensieri,le tue storie ... prima ancora che tu gliele raccontassi.

Ore e ore a giocare l'uno a leggere nella mente dell'altro;a fischiettare motivetti che aprissero in qualche modo il varco dell'immaginazione per consentirvi di esplorarvi dentro.

La fresca brezza marina ti scompigliava dolcemente i capelli come faceva lei,accarezzandoli dolcemente.

A volte hai persino pensato che fosse un angelo disceso dal cielo apposta per te.

Sei rientrato in casa e ti sei messo seduto vicino al pianoforte.

Dolcemente con i polpastrelli delle dita della mano, lisci la tastiera ... ti piace sentire il dolce suono che emette al tuo tocco.

Poi piano piano le note iniziano a levarsi nell'aria;dapprima dolcemente fino a diventare languide e struggenti,proprio come il ricordo di lei.

Si lasciava accarezzare e sorseggiare Rachele,proprio come ad un aromatica tazza di cioccolata calda e fumante;vellutata e corposa per la delizia del palato.

La prima volta fu lei a prendere la tua mano e a invitarti a conoscere il suo corpo;aveva generosamente accolto una tacita richiesta del tuo pensiero.

In fondo non era affatto facile nasconderle qualcosa.

Avevi disegnato la superficie arcuata delle sue folte e strette sopracciglia, poi delineato la forma morbida e carnosa delle sue labbra.

Ti eri soffermato sulla punta del suo naso leggermente aquilino pizzicandolo teneramente;suscitando una sua finta ribellione e ilarità.

Ma avevi capito che piaceva anche a lei quel gioco che passo passo ti rivelava il nome esatto di quello che stavi palpando.

Avevi infilato le dita tra la sua folta chioma,attirandole il viso quasi a sfiorare il tuo fino a sentire il suo respiro che ti solleticava dolcemente la bocca.

Ma anche tu avevi imparato a leggere nel suo pensiero e avevi capito che non era ancora il momento giusto per posare le tue labbra sulle sue.

Cosi avevi continuato il percorso di esplorazione sul suo corpo provocandole persino il solletico quando le mani avevano accarezzato le ascelle e il ventre liscio e piatto.

Ti ha lasciato indugiare più a lungo sulle sue parti intime,lasciandoti affondare delicatamente le dita tra i rivoli del suo piacere.

Hai sentito il suo corpo fremere sotto le tue mani,percependone ogni più intima e intensa sensazione.

Ricordi che anche il tuo cuore ha iniziato a battere più velocemente come il suo.

Un silenzio intriso di tacite richieste e di sconosciute sensazioni.

La sua pelle ora era cambiata,era diventata leggermente ruvida e tesa,i brividi che leggesti lungo il suo corpo fremente a ancora restio a donarsi,percossero tutto il tuo essere facendoti vibrare proprio come la tastiera del tuo pianoforte.

Improvvisamente lei fermò il lento peregrinare delle tue mani tenendole strette tra le sue.

Rimanendo così ... in silenzio fino a che i vostri corpi non si furono sedati e la prorompente passione placata.

Poi si alzò e andò via lasciandoti un bacio caldo e struggente sulla fronte ... sembrava quasi un addio.

In effetti era da un po' che non avevi sue notizie e al telefono di casa non rispondeva nemmeno.

Un terribile malessere ti angosciava ... come se lei avesse bisogno di te,del tuo aiuto.

Impotente e con le lacrime agli occhi,rabbiosamente lanciasti un pugno sulla tastiera.

Poi ti levasti e ti avvicinasti urlando alla finestra,maledicendo e imprecando contro la tua cecità

L@ur@


 

 
 
 

Iniziamo a riempire un altra pagina bianca.

Post n°403 pubblicato il 28 Aprile 2012 da lascrivana

Un foglio bianco ti da la possibilità di tirare fuori tutto quello che hai dentro e tramutarlo in disegni predefiniti,ghirigori,scarabocchi.

Da un nome ai tuoi fantasmi,li veste,li seduce,li attacca, li difende,li strazia,li distrugge.

A volte poi li straccia,li appallottola, li pubblica.

Esorcizziamo i nostri fantasmi nel momento stesso che prendono vita sulla carta.

O almeno a me succede con gli stati d'animo che costringono il mio essere a venire meno al tacito patto fatto con la vita.

Che avrei amato e curato il corpo e la mia mente a discapito di tutto il malessere,l'ambiguità,la cattiveria che soggiorna fuori.

Il mio compito e rendere la mia anima sempre più leggera e allo stesso tempo favorire un apertura a chi come è alla ricerca di spiriti affini per confrontarsi,per arricchirsi,ma mai per denigrarsi.

Molte volte la pagina bianca viene utilizzata per sfogare i nostri malumori verso persone specifiche,a volte le nostre rabbie sono da ricercare dentro noi stessi,altre invece sono effettivamente da puntare il dito.

A volte attacchiamo persone ingiustamente,altre favoriamo una giusta causa.

In ogni caso i nostri malesseri prendono forma mettendoci in gioco di prima persona.

Ci rendiamo vulnerabili e facili all'attacco.

Tutto quello che accade quando si scrive inevitabilmente si ripercuote sul nostro essere reale modificandone persino gli atteggiamenti.

Quando questo accade abbiamo consentito all'attacco di distruggerci perché ha colpito sul nostro punto debole.

Quando questo è accaduto,ho ripreso di nuovo a scrivere,perché se consento al provocatore di mettere in crisi il mio essere:allora il problema è mio.

Vuol dire che devo fortificare il mio credo per poter meglio rispondere alle provocazioni distruttive.

 L@ur@

 

 

 
 
 

Lo straordinario effetto di una pagina bianca.

Post n°402 pubblicato il 27 Aprile 2012 da lascrivana

 

Ora toccava al mio pensiero di riformarsi dal nulla.

Come le pagine scarabocchiate che avevo voltato in cerca di una sempre più pulita;così avevo fatto con la mia memoria.

L'avevo svuotata tutta.

E ora mi toccava ricreare nuovi personaggi che avrebbero dato vita e forma alle mie parole.

In fondo non è così poi diversa l'inizio della nostra vita,ogni persona che va via è una pagina stracciata di questo spazio temporale che ci vede segnati con un inizio e una fine.

Un sipario che si apre con la nascita e segna un infinità di atti prime che si chiuda di nuovo.

Ora mi domando che ruolo mi toccherà interpretare.

Analitica e alquanto mostruosa questa mia affermazione che vede se stessa in un immagine riflessa.

Rincorre quell'altra metà che sembra continuamente isolarsi dal pensiero.

Quell'altra metà che si lascia andare alla bramosia del tempo che passa,alla tirannia delle nefaste incongruenze;che si crogiola nell'attesa.

Sorride mesta alla gratificante circostanza,e da adito a tutta la sua passione nell'oscurità della sua stanza.

Brancola nel buio quando l'ambiguità  inesorabile avanza.

Il mio pensiero quello va sempre dalla direzione opposta del corpo.

Se il corpo invecchia:Lui si rigenera.

Se si ammala:Lui si rinvigorisce.

Se subisce:Lui si ribella .

Se è imprigionato:Lui vola libero.

E ora ha solo una pagina bianca davanti,nitida chiara e luminosa ... proprio come piace al mio pensiero.

 L@ur@

 

 
 
 

La mia preferita per musica e parole.

Post n°401 pubblicato il 26 Aprile 2012 da lascrivana

 

Il mio amore per questa canzone risale sin dall'adolescenza.

Indimenticabile Rod.°__°

Traduzione


 Navigando






Sto navigando, sto navigando
Di nuovo a casa attraverso il mare.
Sto navigando, acque burrascose,
Per essere vicino a te, per essere libero.

Sto volando, sto volando
Come un uccello attraverso il cielo.
Sto volando, oltrepassando nuvole alte,
per essere con te, per essere libero.

Puoi sentirmi, puoi sentirmi
Nella notte buia, lontano,
Sto morendo, per sempre cercando
di essere con te, chi pu? dirlo
( 2 volte)

Stiamo navigando, stiamo navigando,
di nuovo a casa attraverso il mare.
Stiamo navigando acque burrascose
Per essere vicino a te, per essere liberi.

Oh Signore, per essere vicino a te, per essere liberi
Oh Signore, per essere vicino a te, per essere liberi,
Oh Signore

 
 
 

Una passeggiata tra la natura selvaggia.

Post n°400 pubblicato il 24 Aprile 2012 da lascrivana

 Se non ti sei graffiato le gambe  tra i rovi.

Se non ti sei inzuppato i piedi tra le foglie intrise di fresca rugiada

Sei non ti sei punto le mani tra le foglie e gli steli spinosi 

Se non hai esalato il fastidioso olezzare del polline dei fiori selvatici

Non ti sei mai potuto beare della bellezza  e della grazia di quei bellissimi fiori;stupirti della loro incredibile forza che con delicatezza si sono fatti spazio tra la natura selvaggia e inospitale.

(Me lo sono sempre domandata:Ma come fanno loro così fragili a non farsi inghiottire dai secchi e ruvidi arbusti?)

 
 
 

Natura selvaggia.

Post n°399 pubblicato il 24 Aprile 2012 da lascrivana

 
 
 

Terreno incolto.

Post n°398 pubblicato il 24 Aprile 2012 da lascrivana

 
 
 

Colpevole o innocente? Parte 4

Post n°397 pubblicato il 22 Aprile 2012 da lascrivana

 

Sdraiata sul letto,con le mani incrociate sotto la testa guardavo il soffitto,cercando di fare disegni sul bianco muro.

Invano tentativo di distogliere il pensiero il mio.

Stavolta non avrebbe funzionato.

Ero in preda ad una serie di sensazioni angosciose e sconosciute che m'impedivano di pensare a qualsiasi altra cosa.

L'avvocato Cadetti ... Lucia,la donna che aveva ucciso il padre e il suo angosciante senso di colpa sulla storia tremenda che in gran parte celava.

E poi Berta ; quella sua impressionante rassegnazione a vivere rinchiusa senza più riuscire a fare la differenza.

Avevo un atroce mal di testa e le tempie sembravano voler esplodere da un momento all'altro.

Malgrado tutto non riuscivo a chiudere occhio.

Quando finalmente ci riuscii,i miei sogni furono agitatissimi.

Volti indecifrabili mi comparivano  davanti,arcani misteri sulle vite conosciute il giorno precedente mi venivano rivelati.

Conoscevo bene il significato di quei sogni.

Sarebbe veramente bastato poco perché li potessi formulare in passato,prima di venire innocentemente incriminata;ma ora con la mente così stanca e confusa non riuscivo proprio a decifrare un bel nulla.

In passato ero riuscita più volte a scoprire la verità su alcune persone con i sogni.

La mia mente immagazzinava dati di vita vissuta da altri solo scrutando attentamente nei loro occhi.

Tutto mi parlava di loro;mi narravano le loro storie i loro capelli,il loro odore; a volte sgradevole a volte profumato,altre  invece intriso di niente ;mi rivelavano indizi anche  il colore delle loro scarpe,il loro modo di vestirsi,le loro manie.

Poi nei loro occhi leggevo di tutto.

Si dice che gli occhi siano le specchio dell'anima ... ma hai mai provato a guardare dentro quelli di uno cieco?

Io si ... ero riuscita a spannare quei vetri opachi e scrutarne attentamente ogni sua singola espressione.

Quegli occhi avevano imparato per comunicare  a servirsi delle mani e di ogni altro muscolo del corpo; i loro movimenti e le loro contrazioni tradivano tutte le loro emozioni ,così come gli occhi.

Avevo l'abilità di leggere tutti quei segnali nelle persone che per un motivo o un altro incrociavano il mio destino,memorizzandoli nella mente;durante il sonno mi venivano decifrati attraverso sogni rivelatori che a volte scoprivano tutte le loro carte e le loro magagne.

Oh ma mi guardavo bene dal comunicarlo ai soggetti del sogni.

Lasciavo che continuassero a gestirsi in quella parodia di vita che si erano inventati.

Non era compito mio privarli della libertà di mentire.

Intervenivo solo in sporadici casi in cui quelle verità omesse si ripercuotevano a discapito su se stessi e gli altri.

Altre volte invece sembrava volessero indurmi a risolvere alcuni casi obbligatoriamente,come se qualche spirito inquieto volesse placare la sua coscienza.

L@ur@

 

 

 
 
 

Non mi lasciare.

Post n°396 pubblicato il 22 Aprile 2012 da lascrivana

 

La loro vita era stata programmata per donare gli organi.

La loro morte veniva definita completamento dell'opera.

I loro genitori il loro possibile.

Un film fantascientifico che nasconde un dramma molto più grave e reale.

Mi ricorda un po' la storia del Cristo che era nato con la consapevolezza che il suo destino si sarebbe compiuto giovanissimo e atrocemente ... nasceva per la salvezza del genere umano.

Anch'essi come il Cristo alla fine,prima che l'opera potesse giungere al completamento;disperati avevano chiesto la possibilità di ritardare la procedura.

Guardando questo film una serie di eventi e di immagini mi si sono susseguiti davanti.

Sequenze di film girati nella vita reale.

Quanta gente con la propria scelta è consapevole dei rischi che corre per poter svolgere un compito?

E non sempre è una decisione volontaria di spirito di sacrificio ma spesso è dettata dalla sopravvivenza.

Quante persone detengono il potere di cambiare le cose per poter salvare vite umane ... eppure non fanno nulla ?

Basti pensare alla situazione attuale e vedere con quanta determinazione portano avanti il progetto:

"Per ora le regole vi sembrano rigide,ma in futuro vedrete i miglioramenti!"

Parole testuali che sconvolgono.

E questa non è fantascienza,basta aprire la tv per ascoltarle.

Quante vittime dovranno esserci prima che questo governo sia compiuto?

So bene che la lingua batte dove il dente duole.

Ma in tempi grami bisogna ricorrere ad ogni espediente per la sopravvivenza.

Non voletemene se ho implorato una preghiera verso chi di dovere perché la ascoltasse.

E se ci sono teste da tagliare per raggiungere gli obiettivi prefissati;ghigliottinate prima le vostre ... perché voi non siete dei Dei.

E se non volete scatenare l'ira del Divino; è meglio che rivalutiate le vostre carte signori ... altrimenti  non ci sarà pace per le vostre coscienze.

L@ur@

 
 
 
 
 

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Un blog di: lascrivana
Data di creazione: 19/09/2010
 
 

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