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UN PASSO INDIETRO PER FARNE UNO AVANTI.

Per chi volesse leggere la storia"Un passo indietro per farne uno avanti" sin dalle prime pagine;basta cliccare sui link.

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Messaggi del 05/08/2016

Fedora (Sedicesimo Capitolo)

Post n°1234 pubblicato il 05 Agosto 2016 da contastorie1961

La ferita al fianco pulsava dolorosamente, ma don Sergio strinse i denti e avanzò verso la baronessa e il maggiordomo. Quando li raggiunse, si aggrappò al bracciolo e si lasciò cadere pesantemente sul divano. 

-Presto, don Sergio, sciolga questi maledetti nodi!- urlò Bruno. 

-Lascia che si riprenda, non vedi quanto sangue ha perso?- lo ammonì la baronessa. 

Il prete appariva sempre più pallido e sudato, ciononostante, e con mani tremanti, iniziò ad armeggiare con le corde. Non fu un'impresa facile ma, dopo alcuni estenuanti minuti, i polsi del maggiordomo furono liberi. Esausto, don Sergio cercò di dire qualcosa, ma non fece in tempo. Lo sguardo si fece velato e, dopo aver roteato gli occhi, perse i sensi. 

-Oh mio Dio...don Sergio...don Sergio!- esclamò la baronessa, convinta che fosse morto. 

Nel frattempo, dopo essersi liberato dei legacci alle caviglie, Bruno si era avvicinato al mobiletto dov'era situato il telefono. 

-Chiama subito la polizia- disse la donna con la voce rotta dai singhiozzi. 

Il maggiordomo, dopo averle rivolto un sorriso a dir poco diabolico, invece del telefono afferrò le chiavi della macchina che si trovavano li vicino. 

-Ma che stai facendo?!- gridò la donna. Con estrema calma, Bruno la raggiunse e le si chinò accanto. 

-Stai zitta, vecchia stupida!- le alitò addosso. La povera donna sbarrò gli occhi, in nessuna occasione Bruno aveva osato rivolgersi a lei in quel modo. 

-Non sapevo che avessi regalato quel portagioie a Maria- proseguì l'uomo. 

-Come..come lo sai...- chiese la baronessa con un filo di voce. 

-Quando siete rimasti soli, io ero dietro la porta e ho sentito tutto. E ora che so' cosa contiene...- non terminò la frase, ma l'avidità gli si leggeva negli occhi. 

-Quella pettegola ignora di certo l'esistenza della chiave, ma quei due non immaginano certo che mi sono liberato. Farò loro una bella sorpresa- concluse soddisfatto. 

-Sei un essere spregevole...- disse la donna con disprezzo. -Ti ho sempre trattato bene, e anche pagato profumatamente, mi fai schifo!

L'uomo la colpì con un violento manrovescio, quindi l'afferrò per i capelli e l'attirò a se. 

-Una miseria in confronto al denaro che c'è in quella cassetta, e tu mi saresti solo d'impiccio, adesso- Costernata, la baronessa si sentì mancare. 

-Cosa...cosa hai intenzione di fare?- le labbra le tremarono. Senza rispondere, Bruno la scaraventò contro la spalliera del divano e scomparve in cucina. Quando tornò, sul suo volto era dipinto un ghigno soddisfatto. 

-Addio, baronessa, salutami il prete quando arriverai all'inferno- quindi, senza perdere altro tempo, lasciò la stanza e la casa. 

Rimasta sola, la donna si dimenò furiosamente nel tentativo di liberarsi dalle corde, ma fu tutto inutile. Ansante e disperata, avvertì un odore strano e pungente provenire dalla cucina, poi realizzò: gas! 


Maria fissò Alan e Fedora con uno sguardo carico d'odio. 

-Voi siete dei pazzi, vi farò marcire in galera!- li minacciò. Alan proruppe in una risata, mentre Fedora continuava a torturarsi le dita delle mani. 

-Non sei nelle condizioni di pretendere nulla, ma se sarai brava potrai anche cavartela. Dammi il portagioie che ti ha regalato la baronessa e ce ne andremo, promesso- le disse senza troppi giri di parole. 

-E perché mai dovrei darlo a voi?-  

Alan sospirò, quindi le si avvicinò minacciosamente. 

-Primo perché appartiene a me, e secondo perché, se non lo farai, sarò costretto ad usare le maniere forti- rispose con calma. 

-Maria...- intervenne Fedora 

-La prego di dargli retta, si tratta di una questione di vita o di morte- 

La donna sembrò pensarci per qualche momento, poi scrollò le spalle. 

-In fin dei conti si tratta solo di un portagioie, vado a prenderlo, ce l'ho in camera- disse dirigendosi verso una porta. 

-Aspetta!- urlò Alan -Non penserai di andare da sola-

 
 
 
 
 

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Un blog di: lascrivana
Data di creazione: 19/09/2010
 
 

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