Creato da Seldon_72 il 16/07/2008

Seldon

..e tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia..

 

 

Remember

Post n°25 pubblicato il 19 Novembre 2008 da Seldon_72
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Varie ed eventuali.



Topolino ha 80 anni. Io non mi sono mai accorto di quanto fosse "vecchio".. eppure,  leggo ancora con piacere le sue storie. Conservo una montagna di albi.. che dire? Grazie Walt, grazie zio Carl.. come scrissi qui tempo fa, paperi e topi mi han cambiato la vita. In meglio.

Comincia a far freddino sul serio. Ho comprato una stufa nuova. Diciamo che finalmente ho trovato il tempo di farlo. L'inverno si sta avvicinando. Sento meno Natale nell'aria. Lo sento molto di più dentro di me, come al solito..

E dimentico meno cose del previsto. Forse perchè faccio spesso nodi al fazzoletto. Sono un po' felice.. gimondi.. cioè, volevo dire, quando sto bene la gente intorno a me sta bene. Quando invece ho le mie paturnie (che non dipendono quasi mai da me.. buffo), divento abbastanza intrattabile e per non lasciare dubbi mi comporto esattamente così. Da intrattabile. I conti tornano. Anche i duchi. Ecco, una battutaccia del genere è segno che è ora di andare a letto.

Non prima di avere messo il link di un pezzo di Remember degli Air.

 
 
 

Dont' Panic

Post n°24 pubblicato il 11 Novembre 2008 da Seldon_72
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"Don't panic", non farti prendere dal panico, è la frase riportata dietro alla guida galattica per autostoppisti. E, nel caso che ci fosse un'inesattezza tra quanto riportato nella Guida e la Vita, ricorda che in realtà è la vita ad essere inesatta.

"Don't panic" è anche un brano del primo album dei Coldplay: Parachutes, me lo ricordo quando uscì. Mia sorella diceva che loro erano degli ex ragazzi depressi. A me piacevano certe atmosfere del disco, una volta tanto di facile ascolto, per il resto mai fregato una cippa dei loro testi.

"Don't panic" infine me lo sono detto stasera prima di andare a ballare. Ma chi? Io? Mi lascio prendere dal panico? Ehm.. sì.. può capitare, sebbene di rado.. non vengo da marte anche se può sembrare.

 
 
 

The Wind Chimes

Post n°23 pubblicato il 08 Novembre 2008 da Seldon_72

Per risvegliarsi, per dire che anche oggi è una bella giornata da vivere con interesse per il mondo questo è un brano che gradisco molto. Pomposo quanto basta, dotato di forza e quella lieta drammaticità, tipica di Mike Oldfield, che ad un ascolto mattutino, quando il cervello è ancora in fase di accensione, non può che aiutare i neuroni a predisporsi verso uno stato d'animo migliore.





Almeno questo è l'effetto che sento io.. Grande strumentista e compositore, Oldfield. L'ho scritto diverse volte in passato.. Per la verità in questi giorni stavo scrivendo sul "superamento del tutto" perchè ho riascoltato diverse volte in auto Amarok. Poi devo aver perso la bozza. Pochi giorni fa invece ho avuto un lieto risveglio e ho senito il desiderio di sentire questo Wind Chimes che è l'introduzione di Islands, album con venti anni sulle spalle. Niente al confronto dei trentennali Ommadawn, Hergest Ridge o dell'osannato Tubular Bells.. Ma Oldfield te lo ritrovi quando meno te lo aspetti anche in album pop come Islands appunto. Senza dimenticare che Mike è l'autore di uno dei migliori brani pop mai composti e cantati ovvero il tormentone di un tempo Moonlight Shadow.. Wind Chimes, Amarok e il resto che ho citato non c'entrano niente col pop.

Vabbè buongiorno ai pochi che passano. A volte ho nostalgia di due anni e mezzo fa quando s'era creata qui una piccola comunità di persone, una quindicina più o meno.. Alcuni di essi li sento ancora per vie diverse. Il blog lo hanno abbandonato quasi tutti. Ma sono certo che vada bene lo stesso.. Il brano è un augurio anche per loro.


 
 
 

Un altro giorno di sole

Post n°22 pubblicato il 25 Ottobre 2008 da Seldon_72
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All'uscita della galleria del Vomero il sole batte forte sulle curve della tangenziale. E' una stradaccia che faccio tutti i giorni ma ieri mattina, tra gli ovvi sorrisi che mi strappano gli immancabili mattacchioni dei Conigli, mi era sembrata.. bella. Mi sembrava di stare in una fotografia di primavera che in quel momento avrei voluto scattare. Ero uscito di casa col mio solito fare dell'ultimo minuto, ma non ero assolutamente in ritardo, anzi. E per giunta ero pure allegro. Strano perchè non mi ero svegliato così ma poi aprire gli occhi e riprendere fiato come si deve fa inquadrare immagini consuete con una diversa esposizione. Ottobre è quasi al termine, tra poco più di un mese sentirò odore di Natale, ma non accenna a far freddo. La routine quotidiana che comincia con un raggio di luce come quello che ho visto ieri è meno pesante..

 
 
 

Cosa frulla in testa

Post n°21 pubblicato il 16 Ottobre 2008 da Seldon_72
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Frulla parecchio. La mia testa non sta mai ferma. Io non so "stare". Lo dicevo sempre ad una persona ma in parte è vero anche per me. Di certo è vero quando l'equilibrio non è più lo stesso. Evidentemente tra i miei difetti devo aggiungere alla riga 64738 la voce: "non sa gestire le delusioni". Così magari se qualcuno deve scegliermi faccio presente i difetti a priori. Non vado bene? Non c'è problema siòra.. abbiamo qui quest'altro modello appena arrivato..

Ho deciso, scriverò un libro. Dopo tanti anni passati a scrivere cose di vario genere ho scoperto di avere scritto negli ultimi mesi un.. saggio che avrà come titolo: "Lettere inutili". Sottotitolo: "non scrivete al vostro partner niente di tutto ciò che leggerete qui". O forse no.. più ci penso e più mi convinco di avere agito bene assecondando con quel che ho scritto ciò che "sentivo" dentro. Il fatto che sia stato inutile è secondario. Mentire a me stesso non ci riesco. Se il risultato è negativo per me mica deve esserlo per gli altri. Magari un editore idiota trova la cosa interessante e almeno ne ricaviamo una cosetta di soldi. No, no.. poi che me ne faccio dei soldi? Io li "butto".. Sono uno di quelli che NON vuole fare "sei" al superenalotto, perchè so che non ne sarei felice di per sé. Comprerei la felicità di qualcuno, non la mia. Quindi niente superenalotto.. vabbè forse il libro lo scrivo lo stesso per puro sfizio. Record: ho cambiato idea già 3 volte in meno di 10 righe. Embè? C'è tanta gente che cambia idea senza motivo apparente..

Però credo pure che, quando si cambia idea così, manchi il coraggio. "Sei una fifona!" dice Paul a Holly alla fine di Colazione da Tiffany. Ci si nasconde dietro un dito. Allora chi è che decide? chi volta pagina? E' sicuramente difficile cambiare direzione, anzi certe cose sono proprio contro la mia intima volontà, contro natura. Forse manca il coraggio di andare avanti.. o indietro. Si resta nell'attesa inerte come il popolo di Sorona. Come chi, a metà strada di una collinetta innevata, non ha la forza di salire e teme di scivolare se scendesse.. Bisogna aspettare qualcuno di cui ci si fida..

Ma che sto dicendo? Boh.. andiamo avanti a ritmo di tango. Salvo eccezioni, non amo troppo il tango come forma musicale, non mi dice molto.. ho sentito troppe altre cose (ecco uno svantaggio da un apparente vantaggio). Però mi affascina l'unione che certe coppie riescono a raggiungere: lui che muove un piede e ottiene che lei faccia altrettanto. Lui che va a destra e lei segue, lui che di ferma, lei pure.. Vorrei capire come si fa. Vorrei capire questa coincidenza d'intenti, questo flic e floc che riesce sempre tra un uomo e una donna.. eppure diceva Elio: "Cara ti amo: mi sento confusa, devo stare un po' da sola, non mi voglio sentire legata...". Qualunque cosa tu dica, ci sarà sempre una finta valida risposta contraria. Donne tudidù.. leggere il testo di Elio per convincersene.

Mi sto stancando in maniera definitiva di questo blog. Ho scritto decine di volte in passato che odio chi riempie i blog con i copiaincolla delle canzoni senza avere una minima parola propria da dire. Ognuno faccia come crede, ma così facendo sto evitando praticamente tutto.. per non correre rischi finirò col rimanere solo. E pazienza.. Leggo pochissimi che scrivono di proprio, gli stili sono diversi, le motivazioni diverse, le persone diverse, ma vivaddio ognuno di questi pochi scrive con la sua testa qualcosa di SUO.

Quando parlo per citazioni cerco di capire, in chi legge/ascolta, la reazione che ha. Ma non è che io cerchi solo chi le capisce, non è che trovo sintonia solo con chi si ricorda tutte le cazzate che ricordo io. Vorrei arricchirmi anche della differenza di cultura, del diverso modo di vedere, interpretare, sorridere. Ma a volte questa differenza fa si che una bella fetta di prosciutto si piazzi davanti agli occhi.. oppure fa si che il proprio dito indice si sollevi e ci si nasconda dietro..

Forse non c'è niente da capire (come diceva il buon F.DeGregori) e forse queste parole confuse servono solo ad auto-psicanalizzare me stesso. A capire come mai alle otto penso di fare una cosa e alle otto e cinque minuti una voce contraria mi dice di non farla. Poi mi dimentico. L'unica cosa indimenticabile è la mia memoria.. the only unforgivable thing. E' bene che me ne ricordi.

Saluti memorabili a chi passa e a chi non passa. Prima o poi passerà questo vento, tanto è solo un po' di melodia, se la capisci bene, sennò ti fotti.


 
 
 

The Invisible Man - Marillion

Post n°20 pubblicato il 04 Ottobre 2008 da Seldon_72

Questo è il mio brano del giorno.

Perchè? Lo so io e stavolta non mi va di spiegare più di tanto.. E' capitato che Winamp abbia scavato nel suo random di 10000 pezzi questo brano che conosco dalla prima all'ultima nota fin dalla sua uscita. Le immagini non c'entrano niente. Sono le foto di un tizio in Scandinavia (belle però), io cercavo un video che contenesse la versione originale di questo brano contenuto in Marbles, gioiello del 2004. Il brano dura oltre 13 minuti, l'ideale per non passare mai in radio salvo poche eccezioni. Ma ormai "area protetta" non esiste più: Linus ha mandato affanculo Mancinelli e statti buono. Tanto ormai ascolto solo Radio 2. E, come dice Elio in Babbo Natale 2000, comprerò un azione di Radio DeeJay e col tempo licenzierò Linus.. Cosa c'entra Elio in un post sui Marillion? Ma che ne so.. tanto c'entra sempre.

Preferisco di gran lunga i Marillion di Fish perchè il richiamo ai Genesis e soprattutto alla voce di Peter Gabriel mi garbava tanterrimo. Hogart però canta 'sto brano come si deve. Non ho mai letto il testo e nemmeno ho intenzione di farlo, mi basta "sentire" quel che trasmettono Kelly, Rothery e compagni (ora ricordo pure che Dario una volta mi ha chiamato "il Rothery della Napoli orientale")..






 
 
 

Piccolissimi particolari sparsi

Post n°19 pubblicato il 30 Settembre 2008 da Seldon_72
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..piccolissimo particolare, ti ho perduto senza cattiveria..

Ascoltavo Giudizi universali ieri notte. Peccato non avere un piano a casa, perchè mi piacerebbe averlo e perchè un po' so suonarlo. Ora riesco ad accompagnare gli accordi con la mia solita chitarra acustica, quando invece m'incazzo o mi sento molto allegro prendo l'elettrica. Prima o poi il mio vicino del piano di sotto si chiederà se ci dormo con la chitarra, ma non c'è niente che mi sposta o vento che mi sposterà.. continuerò a suonare.

Ho alternato Bersani curiosamente agli Air di Moon Safari (Talisman) ed a Summertime cantata da Ella Fitzgerald insieme al grande Armstrong, semplicemente un capolavoro. Però.. la cosa strana è che sono brani non certo pensati per una chitarra. Suono roba che in un certo senso è incompatibile con la chitarra. Però la suono, libero com'ero stato ieri con dei centimetri di libri sotto i piedi.

Ricordo che Me. diceva che somigliavo un po' proprio a Bersani, poi arrivò Jarabe de Palo con la Flaca e diceva che somigliavo al cantante Pau Dones (ma lui è più alto..). Ci si spalma sopra un bel giretto di parole.. Io quando mi guardo allo specchio penso che somiglio a mio padre e basta e avanza..

Sabato Ty. si sposa, vuoti di memoria, non c'è posto per tenere insieme tutte le puntate di una storia.. Venne una volta a casa con il fidanzato, F., mangiammo una pizza e portarono una palla di cioccolato Lindt a forma di caramella.. ma la mangiò M. giorni dopo (rompe sempre il ca_zo M.); beh.. comunque si sposa pure lei.. Succede, "c'è ancora gente che lo fa" ha detto una mia amica.. Deve essere terribile.. o forse no, non lo so. :-/

Si può star bene senza complicare il pane, già, ma le cose semplici non mi riescono: a volte penso al grande freddo, il film, quando alla fine Meg si accorda con Glenn Close per avere un figlio da suo marito Kevin Kline.. e mi immagino a ruoli invertiti.. E' mai possibile pensare simili cazzate? Beh.. se lo scrivo addirittura.. torre di controllo aiuto, sto finendo l'aria dentro il serbatoio! Eppure un piccolo/a "me" lo vorrò prima o poi, non ho cambiato idea.

Ieri ho acceso una candela con dei petali di rosa, così, per ricordare.. sono passati due anni da un tappeto che poi levammo via.. mettendo dei pattini per scivolare meglio.. e la sensazione è che abbia scivolato fin troppo bene. Chi se lo aspettava di arrivare fin qui, quando la situazione poi, troppo cerebrale, è sfuggita di mano.

Io non ti conosco e in fondo non c'è in quello che (non) dici qualcosa che pensi. Quando la smetterò di trovare significati imbecilli in ogni frase di questa cacchio di canzone non lo so. Faccio autocritica feroce: mi pare d'essere una ragazzina quindicenne che scrive nel suo diario le belinate che gli passano per la testolina ma il solo pensiero mi fa orrore: io sono l'opposto anzitutto per sesso (eh beh) e per modo di pensare. Ma la musica e certe parole ben scritte su di me hanno sempre avuto presa. E questo non è certo un brano facile, non è l'ultimo tormentone del ca_zo, non è "non ti scordar mai di me" di quella imbecille con la voce da mongoloide. No, io perdo la testa per  le voci di Demetrio Stratos, per Janis Joplin, per Jeff Buckley, per la chitarra di Mike Oldfield, per l'organo di John Lord e di Keith Emerson, il basso di Faso e di Steve Harris, le allucinate filastrocche di Syd Barrett, le parole di De Andrè, Dalla, per i fantasmi di Waters, gli accordi jazzati di Rick Wright e l'immancabile bending di Gilmour. E ricordo che Rob diceva che io nell'impostazione ero oldfieldiano. Sarà che Tubular Bells, Hergest Ridge e Ommadawn me le sono sempre sentite nelle ossa. Come un troppe altre cose.. Segnato per sempre da una chiave di violino che non leggo.

Ho un puzzle da 1000 pezzi del giudizio universale di Michelangelo: è un decennio che lo faccio.. è come il galeone di Dylan Dog.. non lo finirò mai. Anche perchè a rifletterci quando lo finisco che ci faccio? Lo appendo al muro e poi? Me lo guardo? A pro di cosa? Comunque al ritmo di un pezzo al mese non ci sarò più molto prima di finirlo. Leggera leggera si bagnerà la fiamma.

~

 
 
 

Che universo indifferente..

Post n°18 pubblicato il 28 Settembre 2008 da Seldon_72
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Le emozioni che si provano anche quando si sta male per amore sono qualcosa che non si riesce a descrivere mai compiutamente a parole. Io ho provato tutti quelli che conosco. Ho mostrato solo sinceramente la mia persona, senza paura di apparire ridicolo anche se qualche volta lo sono probabilmente stato. Anche quando mi sono rivolto agli amici, miei e suoi, non ho fatto altro che mostrare il mio lato debole. Ma era l'unica cosa che ero in grado di fare. Non so chiudermi in me stesso. Non so mentire in questo, non so farlo quasi mai. Ammettere di volerle ancora bene è per tante persone sbagliato, perchè dicono dovrei incazzarmi. Ma io sento così intensamente il nostro amore, il nostro tempo passato insieme, due anni che mi sembrano venti, che non riesco a non amarla ancora, non riesco a non volerle bene, a non desiderare ancora tutto quello che c'è stato e poteva (potrebbe) esserci.

 
 
 

Impressioni di Settembre

Post n°17 pubblicato il 26 Settembre 2008 da Seldon_72
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E' quasi finito questo mese volato via.. e mi è venuta in mente "Impressioni di Settembre" questa canzone della PFM, tra le tante che mi vengono continuamente in mente. Trovo in giro qualcuno che crede sia di Francesco Renga ma in realtà l'hanno cantata in molti. Anche il maestro Franco Battiato ha reso omaggio alla più grande rockband italiana (chissà perchè quando dico 'sta cosa mi ricordo sempre di EELST ma loro sono un discorso a parte).

La musica la fa da padrone, senza ombra di dubbio. Ma oggi sento mie queste parole: "leggero il mio pensiero vola e va, ho quasi paura che si perda". E allo stesso modo mi viene in mente "Luglio, Agosto, Settembre (nero)" degli Area. I grandissimi Area con il grande Demetrio Stratos. Il brano è zeppo di significati diversi da quello che prendo io in prestito.. Ma chissenefrega.




 
 
 

Il risveglio

Post n°16 pubblicato il 22 Settembre 2008 da Seldon_72
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[Repost di un testo del 7 giugno 2006]


Il momento del risveglio mi risulta spesso "drammatico" non tanto per la mera riattivazione delle funzioni muscolari che, credo, sia una difficoltà comune ai più. Mi riferisco invece ai miei primi pensieri, alle prime evoluzioni dei neuroni mattinieri tra le pieghe della mente.

Direi che ogni fase della vita, ogni età, ogni periodo bello o brutto che sia, ha i suoi problemi e le sue preoccupazioni. Queste talvolta al mattino vengono a galla con una forza maggiore, con una inconscia determinazione come se tutto il resto della giornata si dovesse rimanere a pensare sempre alla stessa cosa. Non so spiegare perchè ma alcune fantasticherie si fanno più buie di quello che non sono, i problemi sembrano più irrisolvibili che nella realtà.

Fortunatamente una sveglia o l'intorpidirsi del corpo costringe ad alzarsi dal letto. Quando mi lavo la faccia pare che qualcuno mi abbia tolto una benda che non mi faceva vedere altro. Il problema se c'è non è andato via ma ha assunto la sua umana dimensione; la preoccupazione quando c'è resta comunque a farmi compagnia ma con la consapevolezza di non essere più il centro del mio mondo.

Insomma aprire gli occhi è bello.


[Aggiunta del 15 Settembre 2008]

Nonostante sia settembre, vivo alcune sensazioni simili a quelle di giugno del 2006 quando scrissi il post qui sopra. Stamane per esempio non riuscivo a togliermi dalla testa la fidanzata di mio fratello: nel dormiveglia la vedevo nella mia camera e non sapevo come dirgli di andarsene affanc.. non volevo essere disturbato. Lei invece parla, parla troppo, blatera, non apprezza il silenzio.. e la trovo invadente. E non riuscivo a rimuovere quel pensiero dalla testa finchè non mi sono alzato.

Ma questo non è che l'esempio più leggero di certe contorsioni che al mattino aleggiano in testa mia. A volte mi prende una sensazione di tristezza che finchè non mi alzo non riesco a scacciare. Bisognerebbe scacciare le avversità come si fa con le mosche canta Battiato in "Bist du bei mir" il cui testo tedesco dice: Bist du bei mir geh ich mit freuden; Zum sterben und zu meiner ruh; Bist du bei mir mit freuden.. purtroppo non so cosa cavolo significa, però nel testo italiano dice altre due cose che capisco e condivido e cioè: Ardo dal desiderio di vederti ... La forza della vita è nel denaro, ma soprattutto la ricchezza virtuale sta più in alto di quella reale.

Al mattino non me ne rendo conto ma avrei bisogno di qualcuno che senza dirmi niente mi faccia ascoltare qualcosa che mi dia la "carica". Un po' di ottimismo indotto stile "CANTA CHE TI PASSA". Ho fatto una lista per un'amica e ho notato che sono più bravo a ricercare brani musicali che provocano sensazioni di segno opposto o quantomeno di forte intensità. Mi sono venute infatti poche canzonette da utilizzare. Forse non ci credo fino in fondo. Comunque la lista antitristezza (coi relativi link di youtube) era più o meno questa:

Viva la vida - Coldplay
Tutti i colori della mia vita - Zucchero
Ahi Maria - Rino Gaetano
Così celeste - Zucchero
Underneath - Alanis Morrissette
Ma il cielo è sempre più blu - Rino Gaetano
Shpalman - Elio e le storie tese
Moonlight shadow - Mike Oldfield
Hey Jude - The Beatles (il finale della canzone)
Born to be Abramo - Elio e le storie tese

In particolare trovo "benefiche" la samba di "Ahi Maria" di Rino Gaetano che canta alla sua maniera un testo dolce-amaro che mi è spesso utile: "da  quando sei andata via da quando non ci sei più - da quando la pasta scotta non la mangio più - ahi Maria chi mi manca sei tu..". Oppure Elio che imitando Modugno canta "nun me 'mporta do' passato, nun me 'mporta chi t'avuto.. ..per le vie del mondo signor..". Su "Viva la vida" magari scrivo a parte quando ho tempo.

Infine: anche se non è una canzone lo storico programma radiofonico di Dose e Presta, "Il ruggito del coniglio" è un'altro irrinunciabile ascolto durante i miei viaggi in macchina la mattina per venire al lavoro. Come il thè Lipton.. la carica per affrontare la giornata. Tutto fa consommè.




 
 
 

Autunno

Post n°15 pubblicato il 22 Settembre 2008 da Seldon_72
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Alle ore 16,44 di oggi comincia l'autunno astronomico.
Ma in fondo.. chissenefrega?

 
 
 

Finalmente piove

Post n°14 pubblicato il 19 Settembre 2008 da Seldon_72
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Desideravo tanto piovesse.. e mai come ora va bene citare D'Annunzio.


Piove su le tamerici salmastre ed arse, piove sui pini scagliosi ed irti, piove su i mirti divini, su le ginestre fulgenti di fiori accolti, su i ginepri folti di coccole aulenti, piove su i nostri volti silvani, piove su le nostre mani ignude, su i nostri vestimenti leggeri, su i freschi pensieri che l'anima schiude novella, su la favola bella che ieri t'illuse, che oggi m'illude...

Ora piove.
Tornerò a casa facendo aquaplaning, travolto dai pensieri del fresco appena tornato a farmi pensare di mettermi in maniche lunghe e ad usare un lenzuolo e una coperta la notte. Piove ed è ora di mettere via i pantaloni di lino e di tornare ai fidati jeans. Dovrò comprare dei nuovi tergicristalli perchè quelli vecchi sono ormai andati. Ed è tempo di tirare di nuovo fuori l'ombrello.

Non amo la pioggia ma per qualche strano motivo, non certo perchè l'estate appena passata è stata asciutta, avevo proprio voglia che piovesse. E che magari purificasse le menti, le favole illusorie e rendesse tutto più limpido.

 
 
 

Google Chrome

Post n°13 pubblicato il 19 Settembre 2008 da Seldon_72
Foto di Seldon_72


Dal 2 Settembre, giorno della sua uscita, Chrome è diventato il mio browser predefinito. Seppur in versione beta il browser del sempre più "big brother" Google mi ha subito colpito per semplicità e velocità. Internet Explorer per me è ormai alle ortiche ed era un bel po' di tempo che usavo Firefox che comunque non mi ha deluso ancora. E' stata proprio la prova fatta con Chrome che mi ha meravigliato. Provare non costa nulla ;)

Il lancio è avvenuto con un fumetto, in inglese qui,
il download è invece possibile da qui.


 
 
 

Pensiero

Post n°12 pubblicato il 18 Settembre 2008 da Seldon_72
Foto di Seldon_72






(...)
..e adesso macero,
come foglie abbandonate,
provo brividi d'estate,
che mordono la pelle, 

sanguino a volte
mostro vive le ferite,
sogno la notte di tornare
a riveder le stelle..



 
 
 

Addio Rick Wright

Post n°11 pubblicato il 15 Settembre 2008 da Seldon_72
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Tutto finisce.. anche la speranza.

Non riesco a dire mezza parola sensata..

E' morto Rick Wright, un fraterno amico, uno zio, un padre. Un'ispirazione, è morta un'emozione. E' morto qualcuno che ha provocato enormi sensazioni, pulsioni cerebrali. Dopo l'artista Syd è morto il "buono", gli volevo bene.. E ho un nodo in gola, maledizione! E maledico tutte le volte che non sono riuscito a vedere i miei adorati Pink Floyd insieme, nemmeno ai recenti concerti di Gilmour. Un cancro di merda se l'è portato via.

Addio Rick, dopo tutto we're only ordinary man..

 
 
 

Seldon e l'amore totale di Galaxia

Post n°10 pubblicato il 12 Settembre 2008 da Seldon_72
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L'impero galattico crollò. Seldon provò a salvare l'umanità con l'idea geniale delle due Fondazioni: la prima, una finta istituzione enciclopedica, alla luce del sole, preservò la conoscenza e la tecnologia degli uomini. La seconda, nascosta e sconosciuta a tutti, specie alla prima fondazione, sviluppò poteri mentalici. Erano il corpo e la mente. Entrambe avrebbero dovuto condurre la galassia verso la salvezza. Questo era quanto Hari Seldon (grazie anche all'amico R.Daneel Olivaw), con la sua psicostoria e il suo Piano si prefiggeva.

Ci furono delle crisi che Seldon aveva previsto. Ogni crisi era un punto di svolta, un nodo cruciale da cui trarre nuovo slancio, come avviene con una "fionda gravitazionale", dopo una fase di stasi, oppure quel momento poteva rappresentare la fine del piano, il crollo dei sogni di stabilità e prosperità.

Ma il mondo alla fine scoprì avere un destino diverso che neanche il Seldon Plan avrebbe mai previsto. Gaia e poi ancora Galaxia, la condivisione totale degli uomini uniti in un'armonia come Felona nel suo equilibrio di luce. L'uomo che ritrova le sue origini, ritrova la forza e lo slancio verso un futuro sì incerto, ma più preparato ad affrontare eventuali nuove minacce, eventuali nuove crisi.

Si potrebbe intravedere in questo finale una visione d'amore di Asimov quasi inattesa. A me Fondazione e Terra non è mai piaciuto come i precedenti, specie la trilogia, ma in effetti sulla nascita di Galaxia e la sua successiva evoluzione non sapremo mai nulla dalle parole del grande scrittore che scomparve, con dispiacere di milioni di fan, nel 1992. Sono certo che non s'era dimenticato di Seldon visto che l'ultimo suo scritto fu proprio per l'anno zero della Fondazione. La storia futura non poteva finire con il ritrovamento della Terra. Seldon aveva ancora qualche carta da giocare.. ne sono convinto..


 
 
 

An ending (ascent)

Post n°9 pubblicato il 07 Settembre 2008 da Seldon_72

[Repost di un testo del 10 gennaio 2007]



E' il titolo di un brano del signor Brian Peter George St. John le Baptiste de la Salle Eno, altrimenti detto Brian Eno, uno dei padri della musica ambient insieme ai Tangerine Dream, ad alcune sperimentazioni dei primi Pink Floyd ed altri.

Il pezzo dell'oggetto è contenuto nel disco "Apollo" del 1983 ed è di un immaginifico spaziale di forte impatto emotivo. Un brano soffice e palpabile come batuffoli di bambagia che volteggiano nell'aria calda, come le nuvole spinte dalla brezza, come una goccia di rugiada che lentamente, molto lentamente, cade da una foglia nel primo mattino di un giorno di marzo. E' possibile ascoltarlo in qualsiasi momento, in omaggio al concetto di "inutilità" della musica, ma ne consiglio l'uso a ripetizione la sera al buio dopo una giornata faticosa. Ideale è anche visualizzare delle immagini, magari sul PC, che cambiano a dissolvenza casuale ogni tot secondi, esistono vari programmi che lo fanno. E' un brano eccezionale che spesso mi risuona in testa senza accorgermene.

L'album era pensato come accompagnamento di un documentario intitolato: "Per tutta l'umanità" realizzato poi anni dopo l'uscita del disco: in pratica conteneva immagini NASA  delle missioni Apollo, quelle che portarono sulla luna nel 1969, private dei commenti giornalistici e accompagnate dal solo suono minimale pensato da Eno.

Tornando al brano diciamo pure che è molto usato nei servizi giornalistici anche nostrani specie di divulgazione scientifica. L'ho ascoltato ieri per l'ennesima volta con la chiara intenzione di farlo. Ne avevo posto le condizioni ideali: buio, candela e meditazione. Ogni tanto ci vuole.


[Aggiunta di oggi, 7 Settembre 2008]

Spesso negli ultimi due mesi ho ascoltato questo brano per me stesso. Per guardare meglio in prospettiva quel che sarà della mia vita. Quando lo sento ho delle emozioni sempre molto intense. Immagino che qualcuno mi guardi, con il vento nei capelli, ricordandosi di me.. e non sto parlando di nessuno in particolare. Questo è un brano che mi fa sentire osservato dal mondo, dall'universo intero. Che sembra essere qui a rammentarmi quanto sono piccolo rispetto a tutto il resto.. non sono che un granello di sabbia..

Se mai dovessi sposarmi questo brano sarà parte della mia personale colonna sonora: e sarà solo per me e per chi sarà con me. A ricordarmi che amare è bello anche per un granello di sabbia.

 
 
 

Tra passato e futuro

Post n°8 pubblicato il 01 Settembre 2008 da Seldon_72
Foto di Seldon_72

Potrei diversamente titolare: "nel mezzo del cammin", dato che gli anni miei sono ormai quelli "di trame dantesche" come diceva il buon Decaro a Troisi in uno sketch nella Smorfia. Sì, sono a metà della mia vita "lucida", ma spero di rimanere lucido pure dopo i 70 (arrivarci prima.. sgrat sgrat..) visto che ho avuto ben 3 nonni che sono stati tutti sulla soglia dei 90 ancora capacissimi di ragionare, di provare sentimenti, di pensare, di vivere e amare.

I ricordi fanno parte del mio essere. Non potrei rinunciarvi perchè sarebbe rinnegare me stesso. Noto spesso che mia nonna ha congelato i suoi proprio all'età che ho io adesso. Lei parla quasi esclusivamente di quei fatti e fatica a ricordare eventi accaduti invece 20/30 anni fa. E' evidente che nonostante abbia vissuto la guerra e patito la fame quelli sono stati gli anni migliori per lei. Solitamente non si ha consapevolezza di tutto ciò.. ora come ora posso dire di avere avuto una bellissima infanzia e lo dimostra il fatto che gli amici più cari che ho sono, nonostante tutto, ancora gli stessi; della mia adolescenza serbo le mitiche memorie di scuola, i professori e i compagni perduti nel tempo in strade vicine ma mai abbastanza come in "Cara prof" di Ramazzotti.. appunti di una vita. Il decennio dei venti è stato quello pazzo, quello della musica, dei concerti, delle birre sempre diverse, della mia storia d'amore più lunga, degli anni all'università che uscivo dalle aule prendendo a calci i libri degli esami appena superati.

Gli ultimi due anni invece .. come definirli: sono stati quelli che per forza di cose mi hanno fatto maturare definitivamente, dove forse per la prima volta il ragazzo è diventato uomo.. almeno un po'.. perchè non c'è niente da fare: io mi sento ancora ragazzo. Ed è stato grazie a chi mi è stato accanto se ho potuto conservare questa sensazione di freschezza, se ho potuto amare, ricambiato, come mai avrei potuto di nuovo possibile.

E ora? Combattuto tra passato e futuro.. si para davanti un futuro del tutto nuvoloso, imperscrutabile. Quegli anni, le sensazioni di quegli anni, sono volute andar via contro la mia volontà e mi ritrovo ancora a cercarmi un posto stabile nel mondo.. Un mio amico ha detto che mi manca il concetto di precarietà, che in quella si può sopravvivere a questo precario mondo: oggi sei qui, domani un uragano o una guerra ci portano via. E mi gratto di nuovo da buon scaramantico. Che mi devo aspettare da me? Non so guardare troppo oltre, non so immaginare futuri di "lungo periodo" per gli stessi motivi addotti da Keynes..

Mi sovvengono le parole di De Crescenzo: il passato è ciò che non è più, il futuro è ciò che non è ancora. Come può esistere il presente visto che è la separazione di due cose che a loro volta non esistono? Non esistono ORA perchè la prima è esistita, la seconda esisterà. E il presente cosa separa? Che cavolo di presente mi trovo a vivere adesso? Quante domande.. a volte inutili, a volte no. Le scrivo per fare finta chiarezza. Tanto tra mezzora tornerà di nuovo in testa il rigoroso disordine sparso.


 
 
 

Stronzate

Post n°7 pubblicato il 26 Agosto 2008 da Seldon_72
Foto di Seldon_72

Ok, sto fuori e faccio stronzate vabbene?

Mi sono ritrovato a leggere questo giro di email tra amici. Uno aveva iniziato a parlare di certe sue tesi del vivere sociale dell'uomo che non deve necessariamente tendere alla famiglia, ai figli e a tutte quelle cose conformi alla comune prassi: ovviamente vive da solo, ogni tanto se ne tromba una giusto per intenderci. Era un elogio della vita gaudente in senso amoroso, sessuale ed in definitiva sociale. Poi come spesso accade s'era pure disquisito sul pensiero degli animali, sul fatto che potessero avercelo o meno, sulla superiorità dell'uomo. Mi pare disse qualcosa pure sulle previsioni di borsa giusto perchè fatto 30 decise di fare 31.

Il primo degli amici rispose da par suo con dovizia di nozioni e conoscenze filosofico-giuridico-letterarie. Il secondo invitò alla calma, sempre a modo suo, con un rimedio infallibile e aperto a tutte le religioni. Il terzo cercò come al solito di strafare. bofonchiando citazioni e panzane mischiate tra loro. Forse erano tutti ubriachi di qualcosa, forse erano semplicemente felici. Non è stato chiaro a nessuno a chi esattamente sono state dirette le risposte. Era un po' tutto un casino.. Io sono uno dei tre che ha risposto, ma avrei poturo rispondere in uno qualsiasi di questi tre modi:


1 --------------------------------
l'idea anarchica è fallita già da un pò di anni...
e prima ancora il nichilismo di Nietzsche...
le idee si osteggiano con altre idea non con il vuoto...

L'idea del "niente è necessariamente vero" pone un muro dianzi a qualsiasi disquisizione banale o intellettuale che sia. Però capisco che spesso è strumentalmente utilizzata come via di fuga.. E' come far scomparire il fascicolo dalla cancelleria del Tribunale per non poter controdedurre.

In ordine al "non pensare" degli animali consiglio la lettura della "scimmia nuda" ed "il cane" di Desmond Morris nonché "l'uomo incontrò il cane" di Konrad Lorenz. Chi è interessato sono a casa mia, credo di averli letto all'età di 18 anni circa. E' antropologia non concettualismo religioso.

2 --------------------------------
Eroina o cocaina.


3 --------------------------------
nell'epicureismo deodeniano sovente accadeva che al ribollir dei tini ci si faceva di menfrapedine. Ergo se l'uomo kantiano lotta contro la deontologia semantica contraccettiva bisogna avallare necessariamente il concetto enfiteutico del tardo secolo decimoquinto. L'uomo è destinato al fallimento della maieutica onirica in ogni sua forma del pensiero. Chi può decidere se partorire il pensiero sia di animalesca e fallopratica tenacia non è dato sapere. Del resto l'ossimorologia agnostica conforta e suffraga il concetto. Ci fu un tempo in cui non era così e lo dimostrano le parole di Arthur Fallher: "l'animale è chi pensa male". L'operosa vanagloria degli uomini avocò a sè il dilemma stocastico di Rutherbach portando quindi alle condizioni del moderno concetto mestradopeico. Nè più mai toccheremo il paradigma verginale ipotizzato dai seguaci della scuola di Micete, siamo condannati al nostro rutilante destino cosmico.

Per chi voglia approfondire consiglio l'ascolto di "Ngoppa 'a n'albero 'e patane sta cantann nu merluzz" dei Sadici Piangenti (ovvero Benedetto Casillo e Renato Rutigliano). Ce l'ho a casa mia. Credo di averlo ascoltato prima dei diciotto anni.

 
 
 

Mettere in gabbia

Post n°6 pubblicato il 23 Agosto 2008 da Seldon_72

Questa scena di Colazione da Tiffany, storico film con Audrey Hepburn (Holly) e George Peppard (Paul Varjack) che ho visto diverse volte, risponde abbastanza bene alle mie evoluzioni mentali di questo sgangherato periodo.



Se io sono Paul, di certo non voglio mettere nessuno in gabbia.  Sicuramente non voglio sottrarre qualcosa ma aggiungere. Aggiungere me. Di certo vorrei che l'altra accettasse le mie parole. Che capisse che non c'è rinuncia da fare, che non c'è perdita di libertà. Io voglio arricchire chi sta con me come credo di averlo fatto fino ad oggi.

Alla fine Holly cede.. si riprende il gatto e cede a chi voleva solo amarla.


 
 
 

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