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‘O MUNACIELLO: A CHI ARRICCHISCE E A CHI APPEZZENTISCE!

Post n°10 pubblicato il 03 Marzo 2010 da shaijlyah
 

 

Credenze fasulle o realtà? La superstizione è la forza dei poveri e forse la saggezza di generazioni che si materializza e si fa personaggio, intervenendo là dove la giustizia del mondo maggiormente tace.
Nelle campagne del sud, dominate un tempo dalle angherie dei caporali, dall'ignoranza e dalla miseria, era frequente, nei discorsi di tutti, fare riferimento ad un personaggio simpatico e burlesco, che aiutava e scherniva a seconda delle circostanze: 'O munaciello ( piccolo monaco).
Il personaggio esoterico più noto, più temuto, ma anche più amato dal popolo napoletano. Spiritello simpatico, bizzarro e piuttosto imprevedibile. 'O Munaciello. Ma qual è la sua storia? Chi era davvero "'o munaciello"? Com'è nata la sua leggenda? Una prima ipotesi attribuisce al munaciello il ruolo di gestore degli antichi pozzi d'acqua. Riusciva ad avere facile accesso nelle case passando attraverso i cunicoli che servivano a calare il secchio. I dispetti probabilmente li faceva dato che i proprietari del pozzo non provvedevano a pagarlo per i suoi servizi. Ma non è che una delle due ipotesi relative a tale personaggio. La seguente è quella più accreditata.

 

 

Una storia d'amore. Ma anche una storia di tristezza, di dolore, di sofferenza. La storia del munaciello. La nascita di questa leggenda è legata a un amore osteggiato. Napoli, 1445. Sotto il regno di Alfonso V Il Magnanimo di Aragona (1385 - 1458). Due giovani, Stefano Mariconda, un umile garzone di bottega, e Caterinella Trezza, figlia di un ricco mercante di stoffe, s'incontrano e s'innamorano.
I due amanti, a causa dell'opposizione delle rispettive famiglie, erano soliti incontrarsi durante la notte su un terrazzo appartato e buio del quartiere Mercanti. Per raggiungere quel terrazzo, Stefano era costretto ad attraversare strade solitarie e pericolose.
Ma una notte, mentre cercava di raggiungere l'amata, il buon Stefano fu ucciso. Udita la notizia, Caterinella, pazza di dolore, scappò di casa e chiese ospitalità presso un monastero. Pochi mesi dopo, la giovane diede alla luce un bimbo deforme. Con il trascorrere degli anni, il piccolo divenne simile a un nano e, poiché la mamma era solita fargli indossare un piccolo saio cucito dalle suore del monastero, il popolino cominciò a chiamarlo "lu munaciello".
Il bambino era deriso da tutti, soprattutto dai parenti materni. Mai alcun sorriso toccò le sue labbra, ma solo tanta tristezza, tanta malinconia. Ben presto si diffuse l'idea che il munaciello avesse in sé qualcosa di magico, di sovrannaturale. Quando lo si incontrava, la gente si segnava e mormorava parole di scongiuro.
Si diffuse soprattutto una particolare credenza: se il munaciello portava il cappuccio rosso, dono della madre, buone notizie erano in arrivo; se il cappuccio stesso era nero, tremende sciagure erano in agguato. Al munaciello vennero attribuite tutte le disgrazie di quegli anni e contro di lui si commisero persino le cattiverie più atroci. Fino a quando, una notte, il munaciello scomparve, forse ucciso da un membro della famiglia Trezza. Ma la storia non si conclude con la sua morte. Il munaciello, ancora oggi, si aggirerebbe lì dov'è vissuto, lì dove ha sofferto, allo scopo di vendicarsi delle angherie subite. Molti giurano di averlo visto e di aver subito i suoi scherzi e i suoi dispetti. I napoletani gli attribuiscono piccoli incidenti domestici, nonché i propri vizi e le proprie debolezze. Uno spiritello bizzarro, un piccolo diavolo che s'insedia nelle case dei napoletani, temuto e rispettato.

Ma com e' 'o Munaciello oggi...come lo vedono i napoletani...come lo vivono...?

Ai giorni nostri i napoletani lo descrivono come una sorta di nano mostruoso dalle scarpe con fibbie argentate, munito di chierica e berretto. Il munaciello, appunto. Essere dalla doppia personalità che s'intrufola nelle case altrui: se i padroni di casa hanno la fortuna di essere presi in simpatia, il munaciello diviene portatore di buona sorte e prosperità; in caso contrario, meglio evitarlo, a causa dei suoi guai e dei suoi tremendi dispetti.
Può lasciare monete d'oro sul luogo della propria apparizione quasi a ripagare qualcuno, a patto che il fortunato di turno non riveli mai ad anima viva la reale provenienza della fonte dei suoi guadagni; perché in tal caso ogni fortuna cesserebbe di colpo e il malcapitato, anziché monete d'oro, rischierebbe di ritrovarsi escrementi di capra.
In genere i destinatari dei suoi doni sono avvenenti fanciulle ripagate dello spavento nell'incontrarlo, oppure ignare vittime di determinate confidenze "palpatorie" che il malandrino spiritello sarebbe solito concedersi. Molti però anche i casi di persone comuni beneficiarie dei doni del munaciello. La gente, ancora oggi, non ha perso affatto la speranza di rivederlo. E di riavere i suoi favori. Il popolino che vive nell'attesa di vedere d'incanto risollevata la propria miseria con un nobile dono, un gentile omaggio, un cospicuo atto di bontà.
I vecchi che vivono di ricordi lo aspettano ancora nel buio tetro e solitario dei vicoli napoletani. E se una nonna, una vecchia zia, dovessero smarrire per caso un paio d'occhiali o qualche altro oggetto per casa, non esiterebbero, a distanza di tanto tempo, ad attribuirgli ancora la colpa. Sempre lui, 'O Munaciello. Per un ultimo dispetto. O magari per un ultimo barlume di felicità.

 

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Commenti al Post:
innammoratopazzodite
innammoratopazzodite il 03/03/10 alle 15:27 via WEB
ho sempre sentito parlare di questo personaggio ma mai nessuno mi aveva raccontato la storia.........ti abbraccio, tony.
 
LorTh
LorTh il 03/03/10 alle 17:00 via WEB
grazie per la visita al mio blog, sei gentile scusami se non mi soffermo a leggerti, ma oggi non è giornata serena...serena serata per te, lorth
 
trastevere1956
trastevere1956 il 05/03/10 alle 23:21 via WEB
ora so una cosa in piu' :-) spero vada tutto per il meglio cara... passa un sereno week :-) Fabry
 
hank.buk
hank.buk il 08/04/10 alle 23:05 via WEB
Grazie Shaijlyah. Ci voleva ul blog sulla tradizione napoletana. Un caro saluto aspettando nuovi inviti alla lettura. A presto, hank
 
 
shaijlyah
shaijlyah il 12/04/10 alle 10:14 via WEB
grazie a te Hank...e' bello poter conoscere e portare a conoscenza le piccole grandi cose che colorano le nostre citta'...e Napoli sempre schiacciata e denigrata ha bisogno di mostrare anche i mille colori splendidi che possiede...a rivederti...
 
pappacorni
pappacorni il 24/05/10 alle 14:34 via WEB
Ciao chiappare', lo leggerò con calma il tuo blog napoletano non appena avrò il tempo di respirare un pò.Tivoglio bene...
 
Elianadgl1
Elianadgl1 il 22/06/10 alle 19:11 via WEB
un sorriso e un forte abbraccio buon compleanno dolcissima a presto Ely
 
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