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l'insostenibile
Post n°151 pubblicato il 21 Luglio 2009 da shockportatile
Ho dormito male stanotte con la finestra aperta e una frenesia di curve duttili a trapassarmi il cuore e lo stomaco. Ho corso su questo manto di neve bianca intatta, intonsa, perfetta Il tuo passo di nervo ha tardato ad arrivare C’era solo quel fruscio spaventoso di vento nel silenzio. E la voce diceva: Corri corri ragazzina che un giorno crescerai e le gambe te le taglieranno Corri corri ragazzina che il cielo lo hanno messo in alto perchè tu impari a volare
L’asse del cielo non si è mai spostato neanche dopo dolci pastiglie nivee Solo l’azzurro diveniva insostenibile lontano, d’aceto, rumoroso, una macchia d’olio grumoso sul paramento sacerdotale da cerimonia.
E le tue mani hanno tardato ad afferrarmi le caviglie e io ho mangiato tutta l’aria che potevo ingurgitare ho pianto per i tagli di luce che mi squarciavano le gambe, i fianchi, le braccia, il collo. Ho riso fino a salire sulla scala di Dio e rigettarmi di sotto senza più fede in nulla nè in te, nè in me, nè negli uomini. Solo nella pietra spaccata dal mare ho continuato a credere.
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