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Un blog creato da salutesicurezzacisl il 27/01/2009

Salute e sicurezza

Lavorare in un ambiente sano e sicuro è un diritto imprescindibile. salutesicurezzacisl@libero.it

 
 

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RLS: NOVITà

 

L'INAIL ha messo a disposizione on line un opuscolo per i Rapresentanti dei lavoratori per la sicurezza, atto a comprendere quali novità sono state introdotte dal cosiddetto "Testo unico in materia di sicurezza sul lavoro".

http://digidownload.libero.it/salutesicurezzacisl/RLS_Opuscolo_D.Lgs._81_2008_(INAIL).pdf

fonte:Sicurezza e salute sul lavoro 626 Foggia

 

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GLOSSARIO

                Mobbing  :   ORIGINE, CONSEGUENZE

            

 

 

Appuntamento al 16 Agosto

Post n°16 pubblicato il 20 Maggio 2009 da salutesicurezzacisl

Sabato scorso, il 16 maggio, scadeva la proroga per quattro disposizioni sulle quali, per ragioni diverse, il Ministero aveva ritenuto utile posticiparne l’entrata in vigore. Richiesto da più parti un ulteriore allungamento dei tempi di proroga, il Ministero,  promettendo ufficialmente - all’incontro con le parti sociali - l’impegno di individuare un decreto legge che potesse in extremis “ospitare” il rinnovo di proroga, si è trovato all’ultimo giorno (agendo senza un’adeguata pianificazione dell’evolversi delle situazioni) nelle condizioni di non poter modificare, per impossibilità oggettiva (non essendoci nell’ultimo Consiglio dei ministri le condizioni e gli strumenti adeguati per poter procedere al rinnovo), la prevista entrata in vigore dei quattro punti in proroga.  .

 

DATA CERTA e VISITE PRE-ASSUNTIVE

VALUTAZIONE DEI RISCHI COLLEGATI ALLO STRESS LAVORO-CORRELATO

COMUNICAZIONE INFORTUNI DI ALMENO UN GIORNO

COMUNICAZIONE DEL NOMINATIVO DEL RLS ALL’INAIL

 

 

Accomunati, pertanto, da un unico provvedimento, ma diversi per natura, i quattro punti oggi vigenti si sono avviati a produrre situazioni, effetti e conseguenze diverse.

Cinzia Fraschieri, Renzo Bellini.

leggi....                                                             

 

http://digilander.libero.it/salutesicurezzacisl/news%204.htm

 
 
 

Stress lavoro correlato

Post n°15 pubblicato il 15 Maggio 2009 da salutesicurezzacisl

Sicurezza sul lavoro, Obbligo di valutazione dello "Stress lavoro correlato"

La prolungata tensione di un lavoratore rischia di influire sul suo stato di salute mentale e fisica. La valutazione del rischio da parte dei datori di lavoro riguarda anche la stabilità psicologica del loro dipendenti. Tra i nuovi obblighi che in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro entreranno in vigore sabato 16 maggio, c'è anche quello di valutare l'esposizione dei lavoratori a rischi particolari, tra cui quelli correlati allo stress lavoro-correllato (Slc). Ne dà notizia il Sole 24 Ore.
«Per garantire una corretta applicazione della legge - scrive il Sole 24 Ore - il nuovo obbligo sarà esercitato dal responsabile del servizio di prevenzione e protezione che dovrà possedere tra gli altri requisiti un attestato di frequenza con verifica di apprendimento a specifici corsi di formazione in materia di prevenzione e di protezione, anche dai rischi da stress lavoro-correlato».
«L'individuazione dello stress lavoro-correlato - spiega il quotidiano - come precisato dall'Accordo europeo, richiederà un'analisi dei fattori che lo determinano: l'inadeguatezza nella gestione dell'organizzazione e dei processi di lavoro (disciplina dell'orario di lavoro, grado di autonomia, corrispondenza tra le competenze e i requisiti professionali richiesti dai lavoratori, carichi di lavoro); condizioni di lavoro e ambientali (esposizione a comportamenti illeciti, rumore, calore); comunicazione e fattori soggettivi come tensioni emotive e sociali».

 
 
 

28 Aprile Giornata Mondiale per la salute e la sicurezza

Post n°14 pubblicato il 29 Aprile 2009 da salutesicurezzacisl

 


E la Giornata mondiale 2009 e' dedicata, infatti, al tema della salute
sul lavoro come diritto umano fondamentale,  imprescindibile e tutti,
ma proprio tutti hanno il diritto/dovere di
proteggere la propria incolumità lavorando in ambienti sicuri.

http://osha.europa.eu/it/OSH_world_day

Quest'anno la "Giornata mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro"
conclude le celebrazioni per il 90° anniversario dell'Ilo e intende
rafforzare l'impegno della comunità internazionale nella
promozione della piena occupazione e di un "lavoro decente"
come fondamentale diritto umano a un'occupazione
dignitosa e produttiva, in condizioni di libertà,
uguaglianza e sicurezza, che è uno dei principali obiettivi della
Costituzione dell'Ilo.

 

 

 
 
 

Riscrivere la norma salva-manager

Post n°12 pubblicato il 23 Aprile 2009 da salutesicurezzacisl

Il capo dello Stato mette in guardia:
«Ci sarebbero conseguenze pesanti
anche riguardo il processo Thyssen»
Fini: governo garantirà pene adeguate

Serve una «riscrittura» della cosiddetta norma "salva-manager"
 del testo unico sulla sicurezza sul lavoro
 «per evitare interpretazioni che non sono state volute
 e che sarebbero pesanti anche agli effetti
del processo Thyssen».
 Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano,
parlando,a margine della sua visita
 alla Reggia di Venaria Reale a Torino,
sul caso delle conseguenze delle norme sui manager
contenute nel testo di legge
 sui processi in corso per le morti sul lavoro.
 Il capo dello Stato ha spiegato di «conoscere la questione»
della contestata norma sui manager
del testo unico sulla sicurezza sul lavoro per
 «aver seguito da sempre la vicenda e
 era stata espressa subito preoccupazione per quella norma».
Una prerogativa di legge che, tra l’altro, potrebbe influire
sul processo Thyssen che è in corso a Torino.
 
...continua...

http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200904articoli/43026girata.asp

 
 
 

E' esatto????

Post n°11 pubblicato il 16 Aprile 2009 da salutesicurezzacisl
Foto di salutesicurezzacisl

In media ogni anno sono ottocentomila gli infortuni e milleduecento i morti sul lavoro: è ben chiaro che non si può parlare di fatalità. Ed allora viene istintivo trattare la questione come un qualsiasi fenomeno sociale, col venir meno di quella che dovrebbe essere una naturale indignazione per le ripetute morti sul lavoro. Varrebbe davvero la pena soffermarsi di più su questo punto, non solo in rispetto delle tante, troppe, vittime sui luoghi di lavoro ma anche al fine di affrontare in concreto questo dramma ed evitarne altre, impedendoci nel frattempo di ridurre persone a semplici numeri e fredde statistiche.

Anni di impegno spesi nella sicurezza, nella riduzione dei rischi e nella messa a norma degli impianti industriali

non sono bastati ad evitare il tributo di sangue che il mondo del lavoro continua a pagare: inevitabilmente gli incidenti mortali nel mondo del lavoro si ripresentano e continuano a sorprenderci come se il lento cammino verso la sicurezza richiedesse costanti ma tragici tributi; in Italia, nel mondo del lavoro muoiono mediamente 4 lavoratori al giorno e si hanno più di 800.000 infortuni: è un dato che dovrebbe farci drizzare i capelli. Molto si è fatto in direzione di salute, sicurezza e ambiente, ma molto ancora c'è da fare.

Ogni volta, si parla di fatalità, di disgrazia e di errori, ma la realtà dei fatti è che sta crescendo l'insicurezza sul lavoro e il rischio di incidenti: dobbiamo lavorare molto ancora sul fronte della formazione della prevenzione, che non deve essere vista dalle aziende come costo, ma come base su cui fondare la produzione, imponendo anche alle ditte  questa “cultura”, fondamentale affinchè non sia un termine vuoto, ma rappresenti la realtà di tutti i giorni insieme condivisa”. Ed invero c'è ancora, specie nel meridione, una diffusa attitudine del datore di lavoro a concepire norme come il testo unico sulla sicurezza alla stregua di uno dei tanti impedimenti alla propria azione, nascondendosi dietro la scusante della flessibilità: la quale ultima invece dovrebbe ambire ad altro. C'è un precariato ed un “sommerso” nel mondo del lavoro che costringe al ricatto i molti lavoratori disposti a tutto pur di non rimanere intrappolati nella disoccupazione: anche a turni ben oltre l'orario prestabilito e senza il dovuto rispetto delle norme sulla sicurezza. In particolare, in momenti di crisi generale come quello attuale, diventa essenziale acuire la lotta al lavoro nero: classico espediente a cui si ricorre per sottrarsi alla competitività, barando sulla concorrenza. C'è poi un paradosso nel sistema economico italiano con la presenza di moltissime medio e piccole imprese che da un lato può definirsi un vanto e dall'altro un limite, nel momento in cui queste non possono contare su budget tali da indurle senza alcuna remora ad investire sull'efficienza aziendale, sulla qualità del lavoro e sulla sicurezza ambientale, a partire dai programmi di formazione dei propri dipendenti. Nelle fabbriche così come negli uffici, nei cantieri così come nei campi agricoli, si reitera a considerare la prevenzione con pericolosa sufficienza ed ingiustificata superficialità. Tutto ciò è intollerabile e la politica è ancora chiamata fare la sua parte. Sul piano nazionale, il decreto legge del 2008 è un passo in avanti in tema di sicurezza ma urgono norme più chiare e trasparenti che possano consentire l'adozione di misure più efficaci.

 
 
 
 

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L'ANGOLO DELL'OSPITE

Rischio di reati di serie B in Italia? Ovvero, i morti sul lavoro sono meno importanti di altri? Il magistrato torinese Raffaele Guariniello, autore di indagini note come le farmacie negli spogliatoi del calcio italiano o i decessi alla multinazionale Eternit, alza la mano e accusa certi pm: sarebbero troppo pigri con le morti sul lavoro. E non vi sarebbe la necessaria comunicazione fra le procure europee dove, mentre le aziende si parlano alla velocità supersonica di email e social network, i tribunali fanno ancora i conti con la carta e le lunghe attese. continua

di Francesco De Palo

8 dicembre 2009

 

LA PRIORITÀ E’ LA SICUREZZA

Proprio a questa esigenza vorrei dedicare l’apertura di questo Congresso. Un’apertura non proprio gioiosa se penso ai 1.200 morti sul lavoro ed ai 523.000 infortunati censiti dalle statistiche ufficiali nello scorso anno ed a tutti coloro che, dall’inizio di questo, sono stati vittime di incidenti. E poi anche a tutti quelli che, per le condizioni di ricatto in cui la precarietà li costringe a lavorare o perché ombre dell’economia sommersa, non possono nemmeno denunciare incidenti e malattie professionali. Un esercito di persone che ogni giorno si sacrifica sull’altare di quel lavoro che pure è il primo tra i diritti della Costituzione italiana. A loro vorrei che “sempre” rivolgessimo il nostro pensiero, consapevoli che innanzitutto il nostro impegno per la cultura della prevenzione, quello di tutto il Sindacato, rappresenterà il vero argine agli infortuni.
Dobbiamo prestare un’attenzione straordinaria al diritto alla sicurezza per chi produce e lavora, a quello alla salute per tutti i cittadini, dobbiamo impegnarci e pretendere maggiore impegno sui temi della legalità perché è da questi diritti di civiltà che prende vita e crescerà quel nuovo e più diffuso umanesimo del lavoro di cui tanto sentiamo il bisogno.
Nelle centinaia di assemblee che hanno preceduto i congressi è emersa forte la condivisione sulla necessità che il Sindacato in Italia, ma ancora di più qui in Puglia, si confermi nel ruolo di “attore sociale”, soggetto autonomo che svolge un proprio ruolo politico, diverso e non contrapposto a quello dei partiti e delle istituzioni e, per questo, con loro non confondibile né assimilabile, ma dialetticamente e contrattualmente distinto. Un sindacato, insomma, che deve proporsi d’interpretare e rappresentare soltanto gli interessi sociali che dalla società emergono.
In una fase così convulsa e densa di interrogativi questo ruolo è messo a dura prova. Prima che dagli atteggiamenti strumentali e faziosi di chi vorrebbe ridurre al silenzio o condizionare questa meravigliosa e fortemente positiva esperienza di sindacalismo confederale, unica in Europa e nel mondo, ancor prima di costoro l’attacco è mosso dall’aggravarsi delle condizioni economiche causate dalla crisi dei mercati finanziari.

Giulio Colecchia Segretario Generale Regionale

tratto da: Relazione X Congresso CISL Puglia 15 e 16 aprile 2009

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PILLOLE DI CULTURA....

 

Narrativa e morti bianche. Quando il trauma personale diventa dramma collettivo.......

leggi 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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