la bradipessa

alla ricerca dei propri limiti, delle proprie potenzialità e di (un po') di autostima

 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: sillylamb
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 46
Prov: MI
 

DEDICATO A S.

 

"Se saprai starmi vicino,
e potremo essere diversi,
se il sole illuminerà entrambi
senza che le nostre ombre si sovrappongano,
se riusciremo ad essere "noi" in mezzo al mondo
e insieme al mondo, piangere, ridere, vivere.

Se ogni giorno sarà scoprire quello che siamo
e non il ricordo di come eravamo,
se sapremo darci l'un l'altro
senza sapere chi sarà il primo e chi l'ultimo
se il tuo corpo canterà con il mio perché insieme è gioia...                                          


Allora sarà amore
e non sarà stato vano aspettarsi tanto."


Neruda

 

 

 

DEDICATO AL LEO, AL KIMBA E A DIVERIA

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Dio creò il Persiano perchè l'uomo potesse accarezzare il leone.

Dovremmo essere saggi la metà dei gatti. E anche belli la metà.

I gatti sono stati messi al mondo per contraddire il dogma secondo il quale tutte le cose sarebbero state create per servire l'uomo.

 

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Messaggi di Novembre 2014

AFFOLLATA BECCA TRECARE

Post n°1581 pubblicato il 25 Novembre 2014 da sillylamb
 

E si riprende praticamente da dove si era interrotto: Valtournenche. In realtà, anche se ero stata tra le promotrici di questa cosa, al mattino, assonnata, nn è che avessi così tanta voglia di uscire al freddo a fare fatica. Invece calzati gli sci, nell'incanto della conca di Cheneil in veste decisamente invernale, è stato come se nn avessi mai smesso. Un po' di folla, ma è inizio stagione e i posti dove andare nn sono ancora così tanti. Neve più che accettabile, tanto che il leit motiv della giornata era appunto: "Se avessimo le gambe, sarebbe una gran bella sciata". Il problema erano proprio le gambe: tre curve e mi ritrovavo col fiatone e i quadricipiti doloranti. NN che gli altri sembrassero messi molto meglio di me. Ma è stata cmq una bellissima giornata in ottima compagnia. L'unica pecca è che nn siamo riusciti a far tardi alla sera (colpa mia: li ho fatto partire all'alba!), ma a casa il risotto coi funghi porcini è stato cmq una degna conclusione.

Regione: Valle 'Aosta, Valtournenche

Località di partenza: A5 uscita Chatillon. Risalire la Valtournenche fino al capoluogo dove si prende a destra fino a barmasc (2023m)

Meta: spalla ovest della Becca Trecare (2858m)

Dislivello: 800m

Punti di appoggio: nessuno

Difficoltà: BS

pericoli oggettivi: necessita di neve assestata nella seconda metà del percorso.

Periodo consigliato: dicembre-maggio. Io l'ho fatta domenica 23-11-14: sci dall'auto, nn si toccano pietre, pendii molto arati, neve un po' pesante

Tempo di percorrenza: 2h solo salita

tipo di percorso: A/R per la stessa via su ampi pendii 

Cartografia: Kompass

Itinerario: dal parcheggio, raggiungere la conca di Cheneil seguendo la strada o la mulattiera. Attraversarla e seguire l'itinerario per la Roisetta fino a superare la fascia boscosa. Qui piegare a destra raggiungendo le baite di Camp Sec (2307m). Si rimonta quindi un canalino per poi puntare al Col Croux. Poco prima di arrivarci, compiere un traverso verso sinistra fino a raggiungere l'ampia spalla seguendo la quale si raggiunge al quota 2858m dove termina la parte sciistica.
Discesa lungo la via di salita 

 
 
 

CREMA DI CECI CON TONNO E GNOCCHETTI SARDI

Post n°1580 pubblicato il 21 Novembre 2014 da sillylamb
 

NN amo leggere i giornali, tano meno la Gazzetta dello Sport. In realtà lo sport mi piace solo praticarlo, nn mi piace nemmeno guardarlo in tv: credo che i miei neuroni specchio siano morti ormai secoli fa. Cmq un po' di tempo fa S. aveva portato a casa un pezzo di Gazzetto dello Sport e quando sono disperata leggo qualunque cosa, quindi mi sono adeguata anche a quello. C'era un articolo che parlava di una gara di MTB e mi ha stupito ritrovare nelle parole di un partecipante italiano le mie stesse emozioni: la fatica, l'acqua calda che sa di plastica, il fatto di scendere e spingere quando nn ce la si fa più, il tener duro anche quando ti chiedi perchè cavolo lo stai facendo. Certo, le sue prestazioni nn sono le mie, ma forse certe emozioni sono davvero universali e sono quelle che ci spingono sempre più in alto, a confrontarci con i nostri limiti.

Ingredienti (per 2 persone): 100g di ceci, 80g di gnocchetti sardi, 1 pezzetto di cipolla, 1 rametto di rosmarino, sale, pepe, olio, 150g di tonno
Preperazione: lessate i ceci precedentemente ammollati, con la cipolla e il rosmarino, poi frullateli con un po' della loro acqua di cottura fino ad ottenere una crema dalla consistenze un po più morbida del purè. Lessate anche gli gnocchetti sardi, scolateli e uniteli al purè di ceci; regolate di sale e pepe. Spennellate il tonno con un po' d'olio e cuocetelo su una piastra calda avendo cura di lasciare il cuore rosato. tagliatelo a fette e servitelo insieme alla crema condendolo con un filo d'olio.

 
 
 

RISO E VONGOLE AL PESTO

Post n°1579 pubblicato il 19 Novembre 2014 da sillylamb
 

A Milano si dice: "Ofelè fà el so mestè".
La moglie di LS fa la maestra di asilo e l'ultima volta che ci siamo visti a cena mi ha raccontato che una classe è composta in media da 25-30 bambini. Io apro le pance di cani e gatti senza batter ciglio, ma l'idea di trovarmi in mezzo a 25-30 bambini dai 3 ai 5 anni mi terrorizza. Lei di contro ha paura dei gatti.  A ciascuno il suo.

Ingredienti (per 2 persone): 100g di riso, 2 cucchiai di pesto, 500g di vongole, olio, aglio, prezzemolo, vino bianco, brodo
Preparazione: portate a ebollizione il brodo e lessatevi il riso avendo cura di tenerlo al dente. Nel frattempo scaldate l'olio con l'aglio, unite le vongole già spurgate e fatele aprire a fuoco vivace; bagnate con il vino bianco, profumate col prezzemolo e proseguite la cottura per pochi minuti. Scolate il riso, conditelo col pesto e servitelo accompagnandolo con le vongole.

 
 
 

FIRENZE E' UNA CITTA DA SPOSI, VENEZIA DA AMANTI

Post n°1578 pubblicato il 18 Novembre 2014 da sillylamb
 

Dopo Venezia poteva forse mancare Firenze? Probabilmente sì, ma avendo domenica un corso a Pisa e nn avendo il meteo concesso altro, sabato mi sono ritrovata per il secondo we di fila in una città dove ero già stata. Se Venezia sa sempre incantarmi, Firenze mi piace molto meno. Innanzi tutto la trovo troppo monumentale, è come entrare in un'opera d'arte, come soffrire della sindrome di Stendhal. Poi le altre volte che ci ero stata, ero stata irritata dalle orde di turisti che quasi mi impedivano di camminare e dal fatto di dover pagare per ogni cosa, forse anche per l'aria che respiravo. In questo Firenze nn è cambiata (per visitare il complesso di S. Lorenzo sono necessari 3 biglietti: uno per la chiesa, uno per la biblioteca e uno per le cppelle medicee), ma sono cambiata io. NN ho più l'ansia del dover vedere tutto, mi accontento di piccole cose che sappiano meravigliarmi, possibilmente fuori dalle grandi rotte turistiche. Così la nostra visita è iniziata con il palazzo Medici Riccardi che ospita la cappella dei Magi dove sembra di fare un salto indietro nel tempo, trovandosi proprio al centro dell'affresco; e una galleria barocca con splendidi giochi di specchi, ma quello che mi è piaciuta di più è stata l'orangerie dove statue antiche e moderne convivono gomito a gomito in mezzo alle piante cariche di frutti. Poi è toccato alle cappelle medicee: io nn amo la scultura, ma Michelangelo è Michelangelo e le statue sono così ricche di particolari che uno si aspetta solo di vederle muoversi; la mia preferita è stata la Notte. Quindi ci siamo persi tra i profumi e i colori del mercato di S. Lorenzo dove abbiamo speso un sacco di soldi tra frutta secca e salumi e abbiamo gustato il panino al lampredotto, vero street food fiorentino. Abbiamo quindi attraversato il ponte vecchio tra folla e orificerie per poi camminare con calma tra le vie di S. Frediano e scoprire la cappella Brancacci dove è conservata la cacciata di Adamo e Eva del Masaccio: molto più suggestiva che su un libro di storia dell'arte, ha una carica espressiva e emotiva molto moderna. Ancora quattro passi tra fiachetterie e trippai e poi siamo tornati sull'altra sponda dell'Arno alla scoperta di cortili dove si poteva entrare senza pagare. Abbiamo così scoperto quello di Palazzo Strozzi arricchito con un'installazione carina ma fatta con niente (fili di compensato e fascette da elettricista) e quello barocco di palazo Vecchio. A questo punto imbruniva e aveva anche iniziato a piovere (ma visto quello che è successo da altre parti credo proprio di nn dovermi lamentare) e così ci siamo diretti in stazione. Devo dire che così ho un po' fatto pace con Firenze.

Pisa è una città abbastanza triste e, se si esclude Piazza dei Miracoli, nn ha molto da offrire. Cmq abbiamo mangiato bene in una delle osterie segnalate Slow Food. Il corso è stato poco pregnante, ma questa è tutta un'altra storia. Quello che conta è che finalmente c'è il sole e in ontagna pare che sia arrivata la neve e quindi il prossimo we si tirano fuori gli sci.

 
 
 

ORATA AL SALE AROMATICO

Post n°1577 pubblicato il 11 Novembre 2014 da sillylamb
 

Piove e io sono esasperata dal traffico. L'unica cosa che mi consola è che in montagna è neve e su Gulliver iniziano a comparire i primi repost di scialp. In realtà nn ho fretta di iniziare la stagione: la scorsa è stata davvero lunghissima. Dovrò aspettare ancora un paio di settimane visto che il we che viene sarò in Toscana per un corso (e se continua così più che sciare, rotolerò a valle...), ma ho cmq già una lista di desiderata:
- Resegone
- Bregagno (per avere l'impressione di tuffarmi nel lago)
- Taschorn da tasch Per aggiungere un altro 4000 alla mia piccola collezione)
- Basodino (l'unico che è rimasto fuori l'anno scorso)
- Canalone Porta (ok, nn è scialp, ma è cmq un invernale a cui sto facendo il filo da un po')
In ogni caso, qualunque cosa mi porterà questo inverno, sarà un successo.

Ingredienti (per 2 persone): 1 orata da 500g, 2kg di sale grosso, 6 foglie di alloro, 1 limone e 1 lime
Preparazione: tritate la scorza del limone con 3 foglie di alloro e sprementene il succo. Mescolate il trito e il succo con il sale e distribuitene uno strato sul fondo di una pirofila. Pulite (senza squamarla), lavate e asciugate l'orata, mettete nelle branchie e nella pancia le foglie di alloro rimaste e le fettine di lime. Mettete l'orata sul sale e copritela con il resto. Infornate a 200° per 30 minuti, rompete la crosta e servite i filetti di pesce con un filo d'olio.

 
 
 

VENEZIA E' SEMPRE MAGICA

Post n°1576 pubblicato il 10 Novembre 2014 da sillylamb
 

Sto invecchiando... Sto riscoprendo il piacere di tornare nei posti dove ero già stata e di guardarli ogni volta con occhi nuovi. Questa volta è toccato a venezia. La prima volta a 10 anni c'era la meraviglia di tutto. Poi le altre 2 al liceo c'era il sapore della libertà e il piacere della scoperta. Infine la consapevolezza dell'età adulta. Mi mancava però Venezia con la luna e ho deciso di scoprirla così nel we appena passato, in compagnia di Lolay e Mirko.
L'organizzazione mi ha messo un po' alla prova perchè Lolay è sempre di corsa e mi sa che nn ama le mail quanto me e io avevo paura di fare un po' troppo la monopolizzatrice.
Inoltre il meteo nn sembrava dei migliori, ma sabato siamo cmq partiti dopo il mio turno di lavoro.
Arrivati là, ci ha investito il profumo salmastro della laguna. Nn pioveva e ogni tanto la luna faceva anche capolino dalle nuvole.
Venezia è sempre magica, ma di notte lo è ancora di più. Abbiamo preso il vaporetto e siamo scesi a Rialto. L'idea era di fare un giro di ombre e cichetti (in pratica l'aperitivo veneziano), ma orientarsi a venezia è difficilissimo, anche nell'epoca di google-maps. Ci ha abbiamo messo un'ora a trovare il primo. Era piccolo, pieno di gente e Mirko è pure astemio. Ci siamo guardati, abbiamo svoltato l'angolo e ci siamo seduti a un ristorantino con ottimi prezzi: il baccalà mantecato e il fegato alla venta erano divini. 
Con la pancia piena, abbiamo vagato ancora un po' per calli e campi fino a S. Marco, sempre macchina fotografica alla mano. Un po' di tempo per capire come funzionavano i vaporetti (mi chiedo come avessi fatto a 19 anni a raggiungere il Lido da sola e a trovare la casa senza finire chissà dove...) e poi siamo sbarcati alla Giudecca: silenzio rotto solo dallo sciabordio del mare; dall'altra parte le luci di S. Marco. Bellissimo. L'hotel (Domina Giudecca) è in una piazzetta un po' nascosta, in una casa bassa in tipico stile del quartiere. Sembrava davvero una magia.
Il giorno dopo ho deciso che nn avevo voglia di folla. così abbiamo fatto 4 passi ancora nel silenzio della Giudecca, poi a Dorsoduro per raggiungere il Museo Guggenheim. Questa era la fase che più mi preoccupava: S. aveva sentenziato che il museo faceva schifo (nn è un amante dell'arte moderna) e nn conosco abbastanza bene i gusti artistici di Lolay e Mirko. Viaggiare con loro però è bellissimo: sono sempre pronti alla battuta e al sorriso. Il museo in realtà a me è piaciuto. Ci sono esposti "L'impero delle luci" e "La voce del vento" di Magritte che sono tra i miei quadri preferiti in assoluto e ho scoperto Ernst, che dipinge opere che sembrano uscite dai fumetti. Certo, ho avuto qualche perplessità spt di fronte ad alcune opere della collezione Schulhof, ma in compagnia abbiamo riso così tanto che ad un certo momento ho avuto paura che ci sbattessero fuori. Invece il sorvegliante si è limitato a guardarci con un po' di riprovazione ma nn ci ha detto niente. A seguire Lolay aveva chiesto come desiderata di vedere S. Marco e, mentre ci avvicinavamo alla piazza, aumentava la folla e l'acqua alta. Anche questa è stata una cosa davvero particolare e carina: muniti di galosce impermeabili, abbiamo sguazzato nella piazza, in mezzo ai gabbiani. In reatlà nn era necessario, con le passerelle e un po' di pazienza si passava senza bagnarsi, ma si sa che la pazienza nn è una virtù tipica dei milanesi e così è stato senz'altro più divertente. A S. Marco ero già entrata altre volte, ma questa volta siamo saliti alla loggia dei Cavalli che ci ha permesso di avere una visuale completamente nuova  della basilica e ravvicinata dei mosaici. Un panino al volo proprio dietro alla piazza (nn avevamo tempo di cercare qualcosa di più soddisfaciente) e poi col vaporetto abbiamo raggiungo l'isola di S. Lazzaro agli armeni che abbiamo visitato con una guida. Davvero sorprendente il patrimonio di libri e altri tesori che custodisce. Bellissimo il tramonto sul pontile.
Ormai il tempo a nostra disposizione era finito. Un ultimo viaggio in vaporetto, una buona cena a Sommacampagnia ed è stato il momento di salutarci.
E' stato davvero un bellissimo we, diverso dal solito e in ottima compagnia. Da fare più spesso, anche perchè la mia affiudabilissima guida del 1965 (che questa volta in realtà abbiamo usato poco) dice che una visita di Venezia richiede 3 giorni, ma secondo me ce ne vogliono molto di più: ci sono ancora delle cose che vorrei vedere.

 
 
 

PASTA AL FORNO CON LA 'NDUJA

Post n°1575 pubblicato il 07 Novembre 2014 da sillylamb
 

All'ultimo corso a cui sono stata, ho preso un bellissimo green con i gufetti. Ovviamente nn c'era camerino per provarlo e la hostess dello stand mi ha guardata e mi ha detto: "Per te un XS" E io: "NOOOO, nn ci entrerò mai in una XS; dammi una S." Contemporaneamente arriva un'altra collega un po' rotondetta. La hostess: "Per te una L" E lei: "Ma nn ci entrerò mai in una L!!! Almeno una XL, meglio se hai una XXL." La hostess scuote la testa, ci porge i nostri camici e commenta: "Certo, ragazze, che vi volete proprio male..." Indovinate poi chi aveva ragione sulee taglie? Noi o lei?

Ingredienti (per 2 persone): 1 melanzana, 160g di paccheri, 125g di mozarella, 200g di polpa di pomodoro, olio, aglio, 50g di 'nduja, parmigiano grattugiato, sale
Preparazione: Fate imbiondire l'aglio nell'olio e la 'nduja; unite le melanzane a cubetti e, quando saranno rosolate, la polpa di pomodoro; fate cuocere per 15 minuti. Nel frattempo lessate i paccheri in acqua bollente salata. Scolateli e fateli saltare nella padella del sugo unendo la mozzarella a cubetti. Trasferite il tutto in una teglia da forno, cospargete con abbondante parmigiano e passate in forno a 180° per 20 minuti.

 
 
 

RISOTTO UN PO' SPECIALE CON LA ZUCCA

Post n°1574 pubblicato il 05 Novembre 2014 da sillylamb
 

Su richiesta di CdS che ha un brutto rapporto con la cucina e la dispensa e vive a carote, cracker e uova sode, pubblico cosa è indispensabile per me che ci sia in dispensa. In realtà io organizzo un menù settimanale, per cui è difficile che improvvisi una cena, ma qualcosa per evitare di rimanere a stomaco vuoto in casa c'è sempre:
- pasta e riso
- pecorino romano (con la precedente si può fare un ottimo piatto di cacio e pepe)
- pelati con olive e capperi imbastiamo una bella puttanesca
- peperoncino (immancabile aglio, olio e peperoncino)
- zafferano (per il risotto alla milanese)
- legumi (lenticchie, fagioli e ceci) e cereali (orzo e farro) per una buona zuppa
- patate (gli gnocchi sono veloci, facili da preparare e golosi)
- uova (fritatta salva-cena)
- farina di tutti i tipi; possiamo fare la farinata con quella di ceci, per esempio
- erbe e spezie (una vera bomba è il basilico in vaso: dà sapore anche a un semplice sugo di pomodoro ed è facilissimo preparare un buon pesto, basta avere una manciata di pinoli)
- spinaci, prezzemolo e piselli surgelati
- tonno in scatola e acciughe sott'olio (provate a condire un semplice riso bollito con acciughe sciolte in olio e prezzemolo)
- burro (riso in cagnone alla milanese, con burro, aglio e salvia)
- dadi, cipolla e vino bianco, fondamentali per fare un risotto, magari arricchito con i piselli sueglati

Ingredienti (per 2 persone): 4 pugni di riso, 1/2 cipolla, 1 cucchiaio di aceto, 300g di zucca, vino bianco, brodo, burro, parmigiano grattugiato, noce moscata, 20g di mandorle
Preparazione: fate appassire la cipolla tritata nel burro, unite la zucca a cubetti piccoli, sfumate con l'aceto e cuocete a recipiente coperto per 10 minuti. Tostate le mandorle, tritatele e unitele alla zucca insieme al riso. Sfumate con il vino bianco, poi portate a cottura unendo il brodo bollente un mestolo alla volta. Mantecate con il parmigiano e il burro, profumate con la noce moscata, lasciate riposare qualche minuto prima di servire.

 
 
 

ULTIME CASTAGNE AL LEGNONE

Post n°1573 pubblicato il 03 Novembre 2014 da sillylamb
 

L'anno scorso nel we dei morti, avevo inaugurato la stagione di scialp. Mi sarebbe piaciuto fare lo stesso anche quest'anno, ma la situazione in giro è un po' deprimente. Avremmo dovuto andare fino in Austria, con un viaggio di quasi 6h e poi magari limitarci a risalire le piste perchè le condizioni in quota potevano essere pericolose per accumuli da vento. Così ne ho approfittato per portare D e S su una delle montagne di casa che nn avevano mai salito: il Legnone. Io in realtà c'ero già stata e in genere nn amo ripetere, ma avevamo 2gg e così ho scelto di salirci per un versante inedito anche per me: quello di Colico, che attraversa ambienti più selvaggi e presenta dislivelli ben più significativi ma offre la possibilità di spezzarlo in 2gg dormendo in bivacco. Bellissima la serata col bivacco tutto per noi che mi ha suscitato un po' di nostalgia per quando praticavo l'escursionismo molto più regolarmente. Splendidi i colori dell'autunno. Grandisoso panorama dalla vetta. Insomma, 2gg perfetti e a regola oggi le gambe nn mi fanno poi così male, nonostante la discesa di oltre 2000m.

I GIORNO: SALITA AL BIVACCO
Regione
: Lombardia, provincia di Lecco
Località di partenza: SS36 uscita Colico; seguire le indicazioni per Fontanedo (598m); fino al ponte sull'Inganna la strada è asfaltata, poi diventa agro-silvo-pastorale cementata, percorribile anche da auto normali ma molto stretta.
Meta: Bivacco Ca' del Lago (1692m)
Dislivello: 1100m
Punti di appoggio: bivacco Ca' del Lago: di proprietà del CAI di Colico; sempre aperto ed estremamente attrezzato e confortevole, su 2 piani e grandi vetrate. Al piano di sotto soggiorno-cucina con stufa, camino e cucina a gas e bagno; al piano di sopra 7 posti letto; consigliati sacchi a pelo perchè ci sono poche coperte. L'acqua del lago nn è assolutamente utilizzabile e d'inverno la fontana viene chiusa; ci sono 2 bidoni di acqua.
Rifugio Scoggione: di proprietà del CAI Colico, dispone di 24 posti letto ed è aperto con servizio di alberghetto nei mesi di luglio e agosto; negli altri periodi, pare sia possibile ritirare le chiavi ed autogestirlo
Periodo:l'itinerario è percorribile da maggio a novembre; io l'ho fatto sabato 1-11-14
tempo di percorrenza: 2h30
cartografia Kompass 105
Tipo di percorso: itinerario su sentiero ben segnato (segnavia 1b)
Difficoltà: E
Presenza di acqua lungo il percorso: sì
Itinerario: parcheggiata l'auto all'interno del nucleo di Fontanedo, si torna alla strada cementata e si imbocca il sentiero sulla sinistra che, nel bosco di castagni, sale alle case di Rusico. Si procede in falso piano, poi il sentiero comincia a salire fino all'alpe Prato (fontana). Si entra quindi nella faggeta fino all'alpe Pian Formica (fontana; 1218m). A monte la vegetazione cambia ancora e nella pineta si raggiunge Biancol dove si trascusa la deviazione per il sentiero Breganin e si prosegue in salita fino all'alpe Scoggione (1575m; fontana chiusa). Da qui si imbocca la strada militare che continua a monte dell'alpeggio. Raggiunto un bivio, si prende a destra raggiungengo in breve il bivacco.

II GIORNO: DISCESA
Località di partenza: bivacco Ca' del Lago (1692m)
Meta: Legnone (2610m)
Dislivello: 900m + saliscendi
Punti di appoggio: nessuno (il bivacco Ca' de Legn è giusto un ricovero di emergenza: nn c'è acqua, nn ci sono brande, c'è il camino ma nn c'è legna nei dintorni)
Periodo:l'itinerario è percorribile da giugno a ottobre; io l'ho fatto domenica 2-11-14: molta gente in vetta ma nessuno sul nostro itinerario.
tempo di percorrenza: 6h
Difficoltà: EE (alcuni tratti attrezzati)
Presenza di acqua lungo il percorso: numerose fontane negli alpeggi attraversati, ma molte erano chiuse
Itinerario: dal bivacco si torna all'ultimo bivio incontrato la sera precedente e si continua a salire lungo la strada militare. Ignorata la deviazione per il rifugio del Legnone a sinistra, si tagliano ove possibile i tornanti e si raggiunge il passo di Colombano (2005m). Qui si piega a destra e si sale per un breve tratto la cresta (un primo breve tratto attrezzato) per poi affrontare un traverso su erba scivoloso e pendii ripidi (prestare attenzione: qui il sentiero è poco visibile) a raggiungere una placca attrezzata con corde fisse. Si risale poi un canale erboso (traccia poco evidente, ma frequenti bolli bianco/rossi) e, passati nei pressi del nevaio del Legnone, si raggiunge una bocchetta. Qui prendere a sinistra e, seguendo la cresta e affrontate le ultime roccette attrezzate con corda fissa e gradini metallici, si raggiunge la vetta (2h15).
Per la discesa si segue per un lungo tratto la cresta est dove si svolge la via normale. Si passa nei pressi del ricovero Ca' de Legn (2180m), si percorre un breve tratto in piano che conduce alla Porta dei Merli dove si cambia versante. Si passa nei pressi di un ovile e poi bisogna imboccare un sentiero a destra (palina segnaletica; segnavia 1A) che rimonta alcuni metri e poi scende ripidamente in un canale erboso. Più avanti il tracciato spiano, si tuffa nel lariceto e raggiunge l'Alpe Temnasco (1528m; fontana chiusa). Si ignora il bivio a destra per il nevaio e si continua a scendere nella pecceta fino a confluire su una strada sterrata che si segue in discesa fino all'Alpe Rossa (1122m; fontana chiusa + piccola sorgente appena sotto le baita). Trascurare il sentiero a sinistra, ma seguire sempre l'1A che taglia ancora un paio di volte la strada per poi raggiungere l'alpe Montoc (fontana). Il sentiero confluisce poi su una sterrata da seguire a destra fino a una curva dove si imbocca il segnavia 6A. Questo passa davanti a una cascina bianca ombreggiata da un grosso castagno e risale per un breve tratto. Nei pressi di un rudere si torna a scendere raggiungendo il breve l'alveo dell'Inganna. Lo si guada e si ritrova il tracciato dall'altra parte. Questo si trasforma in una strada che pianeggiante riconduce a Fontanedo.

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: sillylamb
Data di creazione: 26/01/2006
 

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Le montagne sono le preghiere di Dio

 

LE MIE MONTAGNE IN LOMBARDIA (2008-2013)

Provincia di Lecco:
- Grignone per la cresta di Piancaformia (alpinismo invernale)
Giro delle Grigne
- Zucco Sileggio

Provincia di Sondrio:
Pizzo Olano (scialp)
Salmurano (scialp)
- lago del Truzzo
- Surettahorn (scialp)
Bernina (alpinismo)
- bivacco Colombo, Palon de la Mare, monte Vioz (alpinismo)
Disgrazia (alpinismo)
- Gran Zebrù (alpinismo)
- Forcellino (scialp)
- Passo Porcile (scialp)
- il bivacco Ca' Bianca (scialp)
- Da Isola a Frondaglio (ciaspole)
- il lago di Colina (MTB)
-  il Cevedale (alpinismo)

Provincia di Bergamo:
- Bronzone
- Sasna (scialp)
- Mte Misma
Traversata delle creste della Presolana (alpinismo)
- Araralta e baciamorti (ciaspole)
- Pizzo Arera

Provincia di Brescia:
- Adamello (scialp)
- Monte Carone
- Guglielmo (ciaspole)

Provincia di Varese:
- Mte Settetermini (MTB)

 

LE MIE MONTAGNE IN LOMBARDIA, 3

Provincia di Sondrio:
- Punta dgli spiriti (scialp)
Gole Cardinello e lago d'Emet
- Tambò (scialp)
- Cima pesciola (scialp)
- Meriggio (scialp)
- Alpe Bondeno (ciaspole)
- Tresero (scialp)
- Cassandra (scialp)
- Ferrè (alpinismo)
- Scalino (scialp)
- Dosdè (scialp) 

Provincia di Como:
- Bregagno (scialp)
- Cima Pianchette (ciaspole)
- Berlinghera 

Provincia di Bergamo:
- Pizzo delle Segade (ciaspole)
- anello dei Campelli
- Vodala by night (scialp)
- Pizzo del Becco 

Provincia di Lecco:
- San Primo (scialp)
- Legnone da Colico
- Resegone (ciaspole)
- Moregallo (per il canalone Belasa)
- Grignone in invernale 

Provincia di Brescia:
- Frerone (scialp)
- Monte Creino 

Provincia di Varese:
-
 Pizzoni Laveno & Mte Nudo
Piambello (MTB) 

 

LE MIE MONTAGNE IN VALLE D'AOSTA(2008-2009-2010)

LE MIE MONTAGNE IN VALLE D'AOSTA (2011 E SEGG)

- Saron (scialp)
- Oilletta (scialp)
- Col Chavacourt (scialp)
Cima di Creya
- Gran Tournalin
- Roccia nera e Gemello del Breithorn (alpinismo)
- Dome de Gouter (alpinismo)
- Mont Avic
- 2 itinerari con le ciaspole in valdigne: alpeggi Tirecorne e lago d'Arpy
- Spalla W Becca Trecare (scialp)
- Tour Ronde (alpinismo)
- Breithorn Centrale (scialp)
Roisetta (scialp)
- Bieteron (scialp)
- Zumstein (scialp)
- Cleve de Moula
- Gran Cima (scialp)
- Tsaplana
(ciaspole)
- Gran Pays (scialp)
- Croce di fana (ciaspole)
- intorno all becca di Viou
-  da Bard a Machaby
- 2 itinerari in MTB: lago Miserin e Pointe de Chaligne
-  colle Champillon (scialp)
- S. Ambrogio 2011: a piedi sulle mulattiere di Quart, scialp al colle della Croce, ciaspolata notturna all'alpe Arp Vieille
- lago di Zuckie
(ante)cima d'Entrelor (scialp)
- lago Cignana (MTB)
- Bivacco Gervasutti
- Nei valloni di Leviona e Pesson 

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE (2006-07)

PIEMONTE:
Verbano-Cusio-Ossola:
- il rifugio Maria Luisa e il Grieshorn (ciaspole)
- Massa del Turlo
- l'anello di Pogallo
- Pizzo Diei e Monte Cistella
- Corona dei Troggi (ciaspole)
- Monte Massone
- Monte Cazzola (ciaspole)
Provincia di Biella:
- Monte Bo
Provincia di Torino:
-
Colma di Mombarone
Provincia di Alessandria:
- Monti Ebro e Chiappo (ciaspole)
- Monte Tobbio

LIGURIA:
Provincia di Savona:
- L'anello del Beigua
- L'anello del Monte Sordo
- L'anello di Finale
- Da Varigotti a Noli
Provincia di Genova:
punta Martin
il sentiero del Brugneto
- sui sentieri dell'ardesia: Monte Zatta e il Monte S. Giacomo
- Monti Reixa e Argentea

TOSCANA
- nelle foreste casentinesi: le cascate dell'acqua Cheta e il Monte Falterona

ESTERO
Francia:
- il mio Verdon: l'Imbut, il Breis e il Martel
- Cret de la Neige
- Le lac Blanc
Svizzera:
- Val di Campo: il rifugio Val Viola e la forcola di Cardan (ciaspole)
- Poncione d'Alnasca
- Traversata S. Carlo - Foroglio per la bocchetta della Crosa
- Il lago di Cama
- Monte Bar (ciaspole)
- La capanna Cremorasco e il Pizzo Corgella

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE (2008-09)

Piemonte
Provincia di Torino:
-
3 itinerari con le ciaspole dal rifugio Selleries: il lago Laus, il colle del Sabbione, il monte Orsiera
- il Rocciamelone
- il sentiero delle anime
- Punta Mariasco
Verbano-Cusio-Ossola:
- Alpe Veglia e dintorni
- Monte Togano

Emilia Romagna
Provincia di Piacenza:
- Monti Bue, Maggiorasca e Nero (ciaspole)
- Monte Alfeo
Provincia di Parma:
- traversata del parco dei 100 laghi
- Monte Orsaro

Liguria:
-
Manico del Lume (GE) e giro della Palmaria (SP)

Trentino Alto Adige:
Provincia di Bolzano:
- l'Ortles (alpinismo)

Toscana:
Provincia di Massa-Carrara:
- 2 ferrate nelle Apuane: il Monte Forato e il Pizzo Uccello

Estero:
Svizzera:
- capanna Gesero e Monte Marmontana
- Chuebodenhorn
- val Vergeletto, quota 2108
- Magehorn (scialpinismo)
- Piz Grevasalvas (scialpinismo)
- Capanna Poncione di Braga (ciaspole)
- Piz cadreigh (scialpinismo)
- Monte Fumadiga
- Pizzo Claro
- l'Adula (alpinismo)
Francia:
-
Fort de la Croix de Bretagne
- Mont Buet

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 3 (2009-2010-2011)

Estero:
Svizzera:
- Poncione di Valpiana (scialp)
- Cima dell'Uomo
- Nella valle dei Cani
Piz lagrev (scialp)
- Breithorn (scialp)
Piz Scalotta (scialp)
- Piz Uccello (scialp)
- Foisc (scialp)
- Piz Rondadura (scialp)
Marocco:
-
scialp sull'Atlante: Toubkal, Ras, Timesguida, colle quota 3850m nei pressi dell'Akioud
USA (California):
- Alta Peak
- Sierra Nevada Summit Lake
- Yosemite North Rim
- Sta Cruz Island

Trentino Alto Adige:
- Rifugio Trivena e Passo delle marmotte (ciaspole)
- Alpe di Villandro (ciaspole)
- valle del Ciamin
(ciaspole)
- ciaspole e torggelen: Cornetto e da Soprabolzano a Collalbo

Piemonte:
Provincia di Torino:
- Dormillouse (scialp)
- Testa di Money (alpinismo)
- Rifugio Mautino e Monte Corbiun (ciaspole)
- scialp e ciaspole in Valle Stretta: Colle di valle Stretta, col des Muandes, lago Verde, vallone di Rochemolles
Verbano-Cusio-Ossola
- Arbola
(scialp)
- Cima Valrossa (scialp)
- Mte Capio
Provincia di Vercelli:
- Monte Bo valsesiano (scialp)

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 4

Piemonte:
Provincia di Cuneo:
- Monviso (alpinismo)
- sentiero Frassati in Val Maira
- cima delle Rossette (scialp)
- Cima genova per la cresta Sigismondi (alpinismo)
Provincia di Torino:
- rifugio Jervis e Punta barant (ciaspole)
- Cima del bosco (scialp)
- Cima delle Liste (scialp)
Punta delle vallette (scialp)
Provincia di Novara:
- Mte Fenera (MTB)
VCO:
-
Corno orientale nefelgiù (scialp)
- Monte Faiè
- cima Jazzi (alpinismo)
Provincia di Biella:
- cresta dei carisey (alpinismo)

Emilia Romagna:
Provincia di Reggio Emilia:
- Monte Cusna

Trentino Alto Adige:
- rifugio Lancia e Col santo (ciaspole)
- Tra i masi della val Sarentino

Estero:
Svizzera:
-
Mte Gambarogno
- lago di Canee
- Palù (scialp)
- Bishorn (scialp)
- Punta di Stou (scialp)
- Piz Surgonda (scialp)
- Capanna campo tencia e lago Morghirolo (ciaspole)
Austria:
- Feldalphorn (ciaspole)
Francia:
- Dom de la Neige des Ecrins (alpinismmo)

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 5

Piemonte:
Provincia di Torino:
- Punta d'Almiane (scialp)
- Cavalcurt
- Forte di Foens (MTB)
- Roc Peirous (scialp)
- colle della battaglia (scialp)
- prato in fiera (scialp)
- Monte Lion (scialp)
Provincia di Cuneo:
-
Colle Ciaslaràs (scialp)
- Piovosa (scialp)
Provincia di Vercelli:
-
colle della piana (scialp)
- colle Piccolo Altare (scialp)
VCO:
- Corbernas (scialp)
giro dei 5 passi

Trentino Alto Adige:
Provincia di Bolzano:
- anello Brugger Schupfer (ciaspole)
- Laite Va Spiz (scialp)

Estero:
Norvegia:
- scialp alle Lofoten: Fagerfjellet e Stormheimfjellet
Svizzera:
- Septimerpass (MTB)
- Nadelhorn (alpinismo)
- Stotzigen fisten (scialp)
- Tallihorn (scialp)
- Chilchalphorn (scialp)
- Pigna d'Arolla (scialp)
- Strahlorn e Allainhorn (scialp)
- Generoso
Francia:
-
refuge de Gouter
Argentina:
- Cerro des los Cristales

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 6

Estero:
Svizzera:
- Chili Bielenhorn (scialp)
- Lucendro (scialp)
- Alphubel (scialp)
Piz d'Emmat Dadaint (scialp)
- Straffelgrat (scialp)
- Einshorn (scialp)
- Weissmies (alpinismo)
- Allainhorn, cresta Est (alpinismo)
- Piz Arpiglia (scialp)
- Piz Mezdì (scialp)
- Boshorn (scialp) 

Piemonte:
Provincia di Torino:
- colle delle Lance (scialp)
- Blegier (scialp)
- Giornalet (scialp)
VCO:
- Basodino (scialp) 
- traversata Veglia-Devero
- Mater & Margineta
alpeggi sopra Cannobio
Provincia di Cuneo:
- Chersogno (scialp)
- Oronaye (alpinismo)
- Colle della Lausa & anello Collalunga (scialp)
Colle Sagneres (scialp) 

Trentino Alto Adige:
- Presanella (alpinismo)
 

Veneto:
Provincia di Belluno:
- Pavione
Mont'Alt de Framont
Provincia di Verona:
- giro delle 5 cime
Monte Sparavero

 

PICCOLE SODDISFAZIONI

Anche se quello a cui tengo di più è la parte "alpinistica", qualcuno ha notato e apprezzato le mie ricette. Questo blog pertanto è segnalato su Petitchef.com

Ricette di cucina

 
 

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