la bradipessa

alla ricerca dei propri limiti, delle proprie potenzialità e di (un po') di autostima

 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: sillylamb
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 45
Prov: MI
 

DEDICATO A S.

 

"Se saprai starmi vicino,
e potremo essere diversi,
se il sole illuminerà entrambi
senza che le nostre ombre si sovrappongano,
se riusciremo ad essere "noi" in mezzo al mondo
e insieme al mondo, piangere, ridere, vivere.

Se ogni giorno sarà scoprire quello che siamo
e non il ricordo di come eravamo,
se sapremo darci l'un l'altro
senza sapere chi sarà il primo e chi l'ultimo
se il tuo corpo canterà con il mio perché insieme è gioia...                                          


Allora sarà amore
e non sarà stato vano aspettarsi tanto."


Neruda

 

 

 

DEDICATO AL LEO, AL KIMBA E A DIVERIA

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Dio creò il Persiano perchè l'uomo potesse accarezzare il leone.

Dovremmo essere saggi la metà dei gatti. E anche belli la metà.

I gatti sono stati messi al mondo per contraddire il dogma secondo il quale tutte le cose sarebbero state create per servire l'uomo.

 

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Messaggi di Agosto 2015

WE CON CAMPO-BASE MILANO

Post n°1661 pubblicato il 25 Agosto 2015 da sillylamb
 

Il we scorso il meteo sulle Alpi nn prometteva niente di buono. Inoltre ero appena tornata dalle vacanze e le idee per i we di 2gg scarseggiavano. Metti pure che sto invecchiando e forse si sta quietando l'irrequietezza dei 20 anni, così che apprezzo di più le bellezze vicine. Si fa campo-base a casa, dunque.

Sab si torna in Grigna. NN mi capita mai di andare 2 volte nello stesso posto in tempi così ravvicinati, ma c'è gente che ci va tutti i we in Grigna. In fondo è la montagna dei milanesi, è stata la palestra di tanti alpinisti famosi. L'ambiente è bellissimo e ora che ho un po' di esperienza sulle spalle, mi fa anche piacere tornare dove ho mosso i primi passi, ricordare le emozioni di allora e vedere come sono cambiata. Perchè, anche se mi sento sempre uguale, in realtà nn è così. Il concatenamento scelto questa volta era facile: Cinquantenario per la normale e Marimonti sulla Cecilia. 7 tiri, max IV+. Niente grandi imprese, dunque. Ma il piacere di tornare dove ero stata col corso, godere della fuidità che ho acquisito nelle manovre e trovare il coraggio di tornare ad andare da primo e fare la via in alternata.
Relazione qui Pare che la cosa più complessa sia trovare l'attacco. In realtà noi nn abbiamo avuto problemi: l'attacco è alcuni metri a monte di una targa commemorativa datata 1975, in corrispondenza di una doppia fessura e guardando bene si nota anche un bollo rosso scolorito sulla roccia. 

Dom si va in MTB. In realtà partire è stato difficilissimo: a Milano il tempo era grigio, piovigginava. Abbiamo perso un sacco di tempo: Andiamo? Sì, no, forse... Alla fine si decide per il sì. Si caricano le bici in auto e si parte alla volta di Salsomaggiore. Ancora colline, ma colline nuove, dove nn sono mai stata. Ci accolgono ampie schiarite, che poi si chiuderanno nel corso della giornata e prenderemo anche una spruzzata d'acqua giusto nell'ora di pranzo. E allora si consuma il pasto sotto un noce, aspettando che spiova e mi sembrava di tornare a contatto con ricordi ancestrali, di pastori e pellegrini. Il giro è molto bello, nn difficile, ma con tanti punti caratteristici: il primo tratto su sentieri ormai cancellati, prevede dei tratti per prati. E merita anche il tratto nel parco dello Stirone, con il sentiero che taglia un prato d'edera e gli incontri ravvicinati con i caprioli.
Lunghezza: 32km, 1000m di dislivello
Tipo di itinerario: Itinerario su asfalto e sterrato (50%; carrarecce MC, sentieri S1)
Periodo consigliato: L'itinerario è in genere percorribile tutto l'anno. Io l'ho fatto domenica 23-8-15
Tempi di percorrenza: 3h45
Descrizione: come sempre itinerario difficile da raccontare. Traccia qui da percorrere in senso antiorario

 
 
 

COLPO DI CODA DELLE VACANZE: MTB ALLA COSTA PELATA

Post n°1660 pubblicato il 24 Agosto 2015 da sillylamb
 

Il rientro al lavoro questa volta è stato molto soft e marte ero di nuovo in vacanza. Il meteo è diventato instabile e io nn avevo voglia di fare tanti km, così abbiamo optato per un giro vicino a casa, nell'Oltrepo. Escursione molto bella, tra le vigne pronte per la vendemmia e un bellissimo sentiero su crinale. E questa volta, munita di autan, nemmeno i tafani mi hanno dato troppo fastidio!

Lunghezza: 33km con continui saliscendi per un totale di 900m di dislivello

Tipo di itinerario: itinerario su asfalto e sterrato (50%; per lo più carrarecce MC) 

Tempi di percorrenza: 4h per l'intero giro 

Periodo consigliato: l'itinerario è in genere percorribile tutto l'anno; da evitare dopo abbondanti precipitazioni data la natura argillosa del terreno. Io l'ho fatto marte 18-8-15

Descrizione: itinerario complesso da raccontare: scaricata la traccia qui. Da percorrersi in senso orario

 
 
 

PASSEGGIANDO NEL PAESE DEI MEZARAT: ALPEGGI SOPRA CANNOBIO

Post n°1659 pubblicato il 21 Agosto 2015 da sillylamb
 

Giove il tempo era ancora buono, ma mi sono fatta prendere dalla pigrizia e alla mattina siamo stati a poltrire; al pomeriggio invece siamo andati alla falesia di Maccagno. Abbiamo provato i monotiri che partono direttamente dal lago: sicuramente suggestivi, ma scomodi (bisogna continuamente fare attenzione che la corda nn finisca in acqua) e nn particolarmente interessanti. Poi ne abbiamo riprovati alcuni nel settore già esplorato la volta scorsa e mi sono stupita della facilità con cui mi venivano: sarò migliorata o il mio copro si ricordava i passaggi?
Venerdì come già scritto abbiamo strappato il Piambello al maltempo.
Sabato invece ci siamo alzati che pioveva e nn ha mollato per tutto il giorno, in fondo ferragosto è come Pasquetta: a memoria d'uomo è sempre brutto. Perciò siamo andati al Tamaro Splash&Spa. L'acqua era freddina, ma la zona spa mi è piaciuta e ci voleva la giornata relax.
Domenica ci siamo alzati con qualche schiarita e ne abbiamo approfittato andando a fare un giro per alpeggi. L'idea mi era venuta da un libro che avevo regalato un paio di anni fa a mio padre e la meta erano i prati dell'Agher. Peccato che arrivati su, abbiamo trovato l'alpeggio chiuso e abbandonato. La cosa mi ha fatto tristezza perchè è uno stile di vita che mi piacerebbe, anche se mi dico sempre che nn ho il coraggio di fare un passo simile. Vedere che nn è riuscito nemmeno a chi ci aveva creduto tanto da investirci (pannelli solari, teleferica...), mi fa pensare che forse è uno stile di vita davvero anacronistico, impossibile al giorno d'oggi. I formaggi cmq li abbiamo trovati lo stesso, visto che alla fine abbiamo allungato il giro all'inverosimile. Ed è stata una bella passeggiata, su mulattiere ben tenute, attraverso boschi selvaggi che si aprivano regalando begli scorci sul lago.

Regione: Piemonte, VCO

Località di partenza: A26 uscita Verbania. Portarsi sul lungolago e seguirlo fino a Cannobio. Usciti dal paese, prendere a sinistra seguendo le indicazioni per S. Agata fino a Campedeglio (351m)

Meta: prati dell'Agher (1029m)

Dislivello: itinerario con saliscendi per un totale di 1000m circa

Punti di appoggioAgriturismo da Attilio: localizzato a Marcalone, dispone di camere e servizio cucina; offre inoltre prodotti locali, una buona scelta di birre artigianali; un po' caro (10€ una birra da 500m, miele 15€/kg)

periodo: l'itinerario è percorribile da marzo a novembre;  io l'ho fatto domenica 16-8-15

tempo di percorrenza: 4h15 per l'intero giro

Tipo di percorso: itinerario ad anello su sentieri ben segnati (anche se da Valmuggiano in poi manca quasi totalmente la segnaletica verticale)

cartografia: Kompass

difficoltà: E

Presenza di acqua lungo il percorso: no

Itinerario: parcheggiata l'auto a bordo strada nei pressi di dove si stacca la mulattiera per S. Agata, si scende leggermente sempre su mulattiera. Incontrata una rampa di cemento che conduce ad un B&B, la si risale e poi si prosegue su mulattiera nel bosco che, con andamento molto dolce, conduce a Cinzago (501m). Si attraversa il paese e si continua sempre su mulattiera. Si oltrepassa un ponte, si ignora un bivio sulla sinistra e in breve si arriva a S. Bartolomeo in Montibus. La chiesa, affrescata, è purtroppo chiusa. Tralasciato un altro bivio sulla destra, la mulattiera inizia a salire con maggior decisione, passa i ruderi di  Pizzocca e all'improvviso sbuca sui prati dell'Agher. Prendiamo il sentiero a sinistra (indicazioni per S. Agata) che con molti saliscendi porta a Valmuggiana inferiore e superiore. Il sentiero continua a salire nel bosco, poi compie un traverso. Si superano 2 brevi tratti attrezzati con catene e si perviene a un bivio con palo ma senza segnaletica. Si tiene il sentiero basso che tocca le case di Monti di Piè (814m). Poco oltre si sfocia su una sterrata che si imbocca verso destra per poi lasciarla quasi subito per un sentiero a sinistra che in breve sfocia sulla rotabile a monte di Marcalone. Si attraversa l'abitato in discesa e si imbocca il sentiero che attraversa un piccolo pascolo e si tuffa nuovamente nel bosco. Al bivio prendiamo a sinistra, passiamo dalla cappella di S. Luca e in breve raggiungiamo S. Agata. Da qui, sempre su mulattiera, velocemente al punto di partenza.

 

 
 
 

ALPINISMO NEL PAESE DEI MEZARAT: WEISSMIES

Post n°1658 pubblicato il 19 Agosto 2015 da sillylamb
 

Il meteo nella settimana di ferragosto nn è stato dei migliori. Sinceramente ero così stufa del caldo che nn mi è poi dispiaciuto, anche perchè mi ha cmq permesso di fare i miei giretti. La finestra migliore era tra martedì e mercoledì e così abbiamo vinto la pigrizia e, nonostante le ore piccole fatte lunedì sera, siamo partiti alla volta di Saas Fee che da lì è molto più vicino che da Milano. La cima scelta era la Weissmies che avevo proposto quando avevano chiuso la via francese al Bianco, ma nessuno l'aveva presa seriamente in considerazione. Sinceramente, vista la vicinanza con gli impianti e il fatto che tanta gente la tentasse in giornata come i Breithorn, nemmeno a me pareva particolarmente esaltante. Invece guarda e riguarda, ho scoperto che esisteva la possibilità di farla in traversata e così diventava decisamente più interessante e completa, con in più il vantaggio di poter scendere con gli impianti.

I GIORNO: SALITA AL RIFUGIO
Regione: Svissera, Vlallese
Località di partenza: SS del Sempione fino al confine di stato e oltre, fino al passo. Scendere verso Briga, poi seguire per Visp dove si imbocca la valle di Saas Fee che si risale fino a Saas Almagell (1673m)
Meta: rifugio Almageller (2894m): di proprietà del CAS, dispone di 120 posti letto in camerate ed è aperto con servizio di alberghetto da fine giugno a fine settembre. Standard di pulizia buoni, cena buona, acqua economica (inutile caricarsi di bottiglie come abbiamo fatto noi!), un po' caro (60CHF la mezza pensione)
Dislivello: 1200m circa
Punti di appoggioHotel Almagelleralp (2194m): dispone di 40 posti letto e condivide con il precedente i periodi di apertura http://www.almagelleralp.ch/
Periodo:l'itinerario è percorribile da fine giugno a ottobre; io l'ho fatto martedì 11-8-15
tempo di percorrenza: 3h solo salita
cartografia Kompass 
Tipo di percorso: traversata su mulattiere ben segnate
Difficoltà: E
Presenza di acqua lungo il percorso: sì
Itinerario: parcheggiata l'auto in corrispondenza della frazione Lee (parcheggio a pagamento: 5CHF/die), ci si incammina lungo il sentiero (paline segnaletiche). Esistono 2 possibilità: uno sulla destra idrografica del torrente che viene superato grazie a un ponte e uno sulla sinistra. Noi abbiamo scelto questa opzione perchè il tracciato si mantiene nel bosco di larici e risulta più fresco. I due percorsi cmq si riuniscono più a monte. In questo tratto il sentiero è molto ben segnato e le numerose paline segnaletiche fanno sì che non sia possibile sbagliare strada. Quando i 2 percorsi si riuniscono, si prosegue con andamento più pianeggiante (sorgente) fino a raggiungere l'Hotel Almagelleralp (fontana). Anche qui ci sono 2 possibilità: il sommerweg che si stacca poco prima del rifugio e prende subito quota e il talweg. Noi abbiamo optato anche questa volta per la seconda soluzione che prosegue lungamente nel fondovalle per poi lasciare a destra il tracciato per il passo e iniziare a risalire un dosso erboso. Il terreno si fa via via più detritico fino a raggiungere la conca ove sorge il rifugio.

II GIORNO: SALITA ALLA VETTA
Località di partenza: rifugio Almageller (2894m)
Meta: Weissmies (4023m)
Dislivello: 1200m circa
Punti di appoggio: nessuno
Periodo:il mese migliore è luglio; io l'ho fatto mercoledì 12-8-15. Sinceramente visto quello che avevo letto in giro e il gran caldo, l'itinerario era in condizioni più che discrete: i pendii ad est sono quasi completamente secchi, ma si sale agevolmene su tracce di sentiero; il ghiacciaio nn ha ghiaccio affiorante se nn nel tratto più basso e i ponti di neve sono portanti (ne manca uno solo e obbliga a un piccolo salto)
tempo di percorrenza: 4h solo salita
Tipo di percorso: misto
Difficoltà: PD (II su roccia, pendio glaciale a 40°; crepacci; itinerario di difficile individuazione nella parte bassa in caso di maltempo)
Equipaggiamento: normale da ghiacciaio (imbrago, corda, ramponi, picozza)
Presenza di acqua lungo il percorso: no
Itinerario: alla luce delle frontali ci si incammina verso una selletta da dove si piega a sinistra e in breve si è allo 
Zwischbergenpass (3268m) che si raggiunge per sentiero ben segnato. Da qui è possibile attaccare subito la cresta, oppure abbassarsi sui pendii ad est che si rimontano per terreno detritico e/o nevoso a seconda della stagione. Noi abbiamo preso la cresta a quota 3500m e la si segue fedelmente con passi di facile arrampicata (II) fino all'antecima a quota 3965m. Qui occorre calzare i ramponi e proseguire su cresta nevosa, affilata ma ben tracciata. Si superano le ultime roccette e si perviene in vetta.
La discesa avviene lungo la via normale. Ci si abbassa sul versante opposto su pendii nevosi ripidi e, pretsando attenzione ai crepacci, si raggiunge la seraccata. La si supera e ci si ritrova sul plateau più basso che va attraversato portandosi sulla destra fin dove si trova il passaggio per raggiungere la stradina che in breve porta alla cabinovia di Hohsaas (3098m; 26CHF la sola discesa). Da Saas Grund con il postale si torna a recuperare l'auto. 

 
 
 

PEDALANDO NEL PAESE DEI MEZARAT

Post n°1657 pubblicato il 17 Agosto 2015 da sillylamb
 

E anche questa volta sono partita senza salutare. La verità è con la testa ero in vacanza almeno una settimana prima della partenza e dovevo concentrarmi sul lavoro più che sul blog, oltre a organizzare la mia settimana di vacanza al lago. Che poi in realtà il lago l'ho giusto visto lunedì scorso, quando con Siona e Lolay abbiamo organizzato una gita alle isole. Era tantissimo che nn ci andavo più e sull'isola Madre nn ero nemmeno mai sbarcata. Diciamo che il fatto di poter organizzare questa gita con loro e la grigliata con le altre alla sera è stato uno dei motivi che mia ha fatto preferire il lago a Courmayeur. Siamo partite che il meteo nn era proprio incoraggiante, ma abbiamo creduto alle previsioni e abbiamo fatto bene. Il giardino dell'Isola Madre è molto bello, spt le vasche con le ninfee. E la lro compagnia ha reso tutto ancora più speciale, anche la corsa sul prato dietro al pavone per raccogliere la piuma. L'Isola dei Pescatori invece mi ha un po' delusa. Me la ricordavo più pittoresca. Bella anche la serata, tutte insieme. Sono momenti davvero preziosi (lo so, l'ho già detto, ma è la verità) e mi sto già pregustando la serata all'Expo a settembre e chissà che nn riesca davvero a organizzare Amsterdam con Lolay a dicembre.
Per il resto, il lago è un posto che invita al riposo e il meteo, sempre un po' incerto, ci ha aiutato in questo senso. Così domenica e venerdì abbiamo fatto 2 giri in MTB sulle alture circostanti. Il rifugio Campiglio era un posto che mi incuriosiva parecchio, anche se nn ha niente del rifugio alpino, ma la salita è di soddisfazione. Il monte Piambello, strappato a una giornata di pioggia, si è rivelato una bella sorpresa, visto che sono riuscita a farlo tutto in sella.

A) DUMENZA-CAMPIGLIO-ALPONE-CURIGLIA
Lunghezza: 21km, 900m di dislivello
Tipo di itinerario: itinerario su asfalto e sterrato (20%, carrarecce MC)
Periodo consigliato: L'itinerario è percorribile da marzo a novembre. Io l'ho fatto domenica 9-8-15
Tempi di percorrenza: 3h per l'intero giro
Descrizione: si parcheggia l'auto appena fuori dall'abitato di Dumenza (530m) e si inizia a pedalare lungo la SP. Giunti a Cinquevie, imboccare la strada a destra in salita che con 31 tornanti e pendenza media del 10% ci condurrà al rifugio Campiglio (1184m; fontana). Si imbocca la strada sterrata a monte del rifugio che in poco più di 3km e continui saliscendi ci condurrà a monte della Madonna della Guardia, a breve distanza da Alpone (1220m). Si scende tra le case su acciottolato e si continua su asfalto lungo una strada dalle pendenze davvero impegnative. Si passa da sarona e si arriva a Curiglia dove le pendenze diminuiscono. Da qui, lungo la SP6, si fa ritorno all'auto.

B) MONTE PIAMBELLO
Lunghezza: 23km, 800m di dislivello 
Tipo di itinerario: itinerario su asfalto e sterrato (40%, carrarecce MC)
Periodo consigliato: L'itinerario è percorribile da marzo a novembre. Io l'ho fatto venerdì 14-8-15
Tempi di percorrenza: 3h per l'intero giro
Descrizione: si parte da valganna (450m), dove si parcheggia nei pressi del centro sportivo. Si percorre per un breve tratto la SS233 in direzione Ghirla per poi lasciarla per la SP29 che si stacca sulla destra. Al primo bivio tenere ancora la destra e iniziare la salita che con 5 tornanti ci porterà al passo dell'Alpe Tedesco (780m). Si scende sul versante opposto fino a un incrocio a T dove si prende a sinistra in salita seguendo le indicazioni per l'ospedale. Si attraversa il complesso sanitario e al termine si imbocca una strada sterrata che in costante salita ci condurrà alla bocchetta dei Frati. Qui occorre tenere la sinistra e continuare la salita fino alla vetta del Monte Piambello (1122m). Per la discesa, si ripercorre il percorso dell'andata per poche centinaia di metri. Al primo bivio proseguire dritto su mulattiera lastricata che confluisce su asfalto molto dissestato a monte di Boarezzo. Passato l'abitato, si continua in discesa fino a immettersi nuovamente sulla SP29 e da qui all'auto per il percorso dell'andata.

 
 
 

SPIEDINI MEDORIENTALI

Post n°1656 pubblicato il 05 Agosto 2015 da sillylamb
 

Quando sono andata alla feltrinelli a prendere i regali di compleanno per i nipoti di S (che forse, tecnicamente, sono anche i miei nipoti...), mi sono imbattuta in "NN ti farò aspettare" di Nives Meroi. Essendomi piaciuto molto "Sulla traccia di Nives" ed essendo rimasta affascinata dal personaggio, me lo sono rigirato un po' tra le mani e poi l'ho preso. Il libro nn è memorabile, nn è nemmeno scritto con uno stile eccelso, però mi è piaciuto perchè mi sono ritrovata in tantissimi tratti: nelle emozioni della vetta e nella delusione quando nn si riesce a raggiugnerla. Ma quello che mi è piaciuto di più è il rapporto col marito, la fiducia che si crea camminando insieme, la gioia di condividere qualcosa di così intimo e speciale.

Le montagne sono luoghi nascosti che, per essere conosciuti, devono farsi raccontare: è questo il compito degli alpinisti.

In questi posti lontani dal mondo, dopo la tenda, il libro è il più bel rifugio dalla neve che cade.

E soprattutto ci piace farlo insieme: due solitudini che salgono in coppia verso la cima e lassù si ricongiungono.

Ecco cosa ci facciamo qui: semplicemente stiamo ad ascoltare, senza rimandare la felicità a dopo.

Ingredienti (per 2 persone): 300g di macinato di vitello, 1 cucchiaino di curry, 1 cucchiano di zenzero, 1 cucchiaino di cumino, 100g di yogurt bianco, 100g di chicchi di melograno, 100g spinacino da insalata, 1 tuorlo, 1 cucchiaio di prezzemolo tritato, 1/2 cipolla, 3 cucchiai d'olio, sale, pepe
Preparazione: Tritare la cipolla farla appassire con 1 cucchiaio d'olio. Mescolare la trita con la cipolla, lo zenzero, il curry, il prezzemolo, il tuorlo, sale, pepe. formare delle polpettine allungate che infilerete su degli spiedini e cuocerete alla griglia oppure al forno a 180° con la funzione grill ventilato. Nel frattempo mescolate i chicchi di melagrana con lo yogurt, l'olio rimasto, sale e pepe. Servite gli spiedini con gli spinacini conditi con la salsa allo yogurt.

 
 
 

E IL CERCHIO SI CHIUDE: TORRE-LANCIA-FUNGO

Post n°1655 pubblicato il 03 Agosto 2015 da sillylamb
 

NN amo lasciare i conti aperti, nemmeno in montagna. Però quando prendo delle batoste ci metto un po' a metabolizzarle e a riprovarci. Così era successo col Fungo, in Grigna. Da quella volta, nel lontano 2010, nn era nemmeno più capitata l'occasione di andare in Grigna. Che strano, in fondo è così vicina ed è così bello anche solo camminare tra quei pinnacoli che creano un ambiente fantasy. Anche per questo we in realtà i programmi erano altri, ma il meteo sab era così brutto che abbiamo deciso di rimanere a Milano. Due passi al monumentale e un po' di tempo al pc a pianificare il viaggio in USA: ormai inizia a essere alle porte e l'organizzazione invece è ancora in alto mare. Domenica dunque si va in Grigna a chiudere i conti col Fungo. Nonostante quest'anno nn sia per niente allenata (a parte l'Oronaye settimana scorsa, nn abbiamo mai toccato la roccia e nn siamo nemmeno più andati in palestra), decidiamo per il giro completo: Corti alla Torre, Normale al Fungo (no, lo spigolo Boga è decisamente sopra le mie capacità, allenata o meno...) e Accademici alla Lancia. Rifacciamo l'avvicinamento di cui ricordavo molto molto poco, nn so se per il trauma cranico e per la delusione e questa volta, quando ci avviciniamo alle guglie che scaleremo, mi sembrano molto più amichevoli. Sarà forse per le molte cordate già impegnate in parete che lo facevano sembrare decisamente più domestico, sarà che i tempi erano maturi e che io sono migliorata un po'. Di sicuro nn è stata un'idea originale visto il grande affollamento, ma trattandosi di persone educate e simpatiche, è stato anche piacevole arrampicare in buona compagnia. Insomma, questa volta è andato tutto per il verso giusto, mi sono molto divertita e nn ho mai avuto paura, se si esclude un passo in discesa sulla cresta della Lancia. Nemmeno la classica nebbia della Grigna ci ha disturbati molto. La cosa più buffa è che in discesa abbiamo incontrato un medico che scala con le guide e ci ha detto che senza guide la probabilità di successo si aggira sul 60% e io mi sono sentita molto brava perchè è vero che nn scalo sui gradi alti, ma è anche vero che le mie percentuali di successo sono ben più alte. A parte questa, i conti rimasti in sospeso nn sono molti. Gli smacchi più gravi sono la Parrot e i corni del Nibbio, ma prima o poi chiuderò anche quei cerchi. Poi il Dolent (ma credo che lì abbia giocato più che altro l'inesperienza) e la testa di Money (credo per le condizioni nn ottimali) e in questi casi nn so se avrò voglia di tornare a chiudere. Insomma, mi sento molto soddisfatta e anche brava, anche se confermo di essere fuori forma e oggi mi fa davvero male tutto.

Relazioni da unire: Torre, Fungo, Lancia.
L'unica nota che mi sento di fare è che per trovare la calata dalla Torre conviene nn fermarsi alla sosta che si trova in cima, ma occorre proseguire a sinistra e scendere di un paio di metri; è possibile fare una singola calata da 40m, ma dato il terreno conviene spezzarla in 2 per evitare incastri. Abbamo spezzato in 2 anche il tiro della Lancia, per evitare attriti.
E come difficoltà complessiva, vince la difficoltà maggiore (quindi la Torre con i 2 tiri di V) e facciamo un bel D-? 

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: sillylamb
Data di creazione: 26/01/2006
 

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Le montagne sono le preghiere di Dio

 

LE MIE MONTAGNE IN LOMBARDIA (2008-2013)

Provincia di Lecco:
- Grignone per la cresta di Piancaformia (alpinismo invernale)
Giro delle Grigne
- Zucco Sileggio

Provincia di Sondrio:
Pizzo Olano (scialp)
Salmurano (scialp)
- lago del Truzzo
- Surettahorn (scialp)
Bernina (alpinismo)
- bivacco Colombo, Palon de la Mare, monte Vioz (alpinismo)
Disgrazia (alpinismo)
- Gran Zebrù (alpinismo)
- Forcellino (scialp)
- Passo Porcile (scialp)
- il bivacco Ca' Bianca (scialp)
- Da Isola a Frondaglio (ciaspole)
- il lago di Colina (MTB)
-  il Cevedale (alpinismo)

Provincia di Bergamo:
- Bronzone
- Sasna (scialp)
- Mte Misma
Traversata delle creste della Presolana (alpinismo)
- Araralta e baciamorti (ciaspole)
- Pizzo Arera

Provincia di Brescia:
- Adamello (scialp)
- Monte Carone
- Guglielmo (ciaspole)

Provincia di Varese:
- Mte Settetermini (MTB)

 

LE MIE MONTAGNE IN LOMBARDIA, 3

Provincia di Sondrio:
- Punta dgli spiriti (scialp)
Gole Cardinello e lago d'Emet
- Tambò (scialp)
- Cima pesciola (scialp)
- Meriggio (scialp)
- Alpe Bondeno (ciaspole)
- Tresero (scialp)
- Cassandra (scialp)
- Ferrè (alpinismo)
- Scalino (scialp)
- Dosdè (scialp) 

Provincia di Como:
- Bregagno (scialp)
- Cima Pianchette (ciaspole)
- Berlinghera 

Provincia di Bergamo:
- Pizzo delle Segade (ciaspole)
- anello dei Campelli
- Vodala by night (scialp)
- Pizzo del Becco 

Provincia di Lecco:
- San Primo (scialp)
- Legnone da Colico
- Resegone (ciaspole)
- Moregallo (per il canalone Belasa)
- Grignone in invernale 

Provincia di Brescia:
- Frerone (scialp)
- Monte Creino 

Provincia di Varese:
-
 Pizzoni Laveno & Mte Nudo
Piambello (MTB) 

 

LE MIE MONTAGNE IN VALLE D'AOSTA(2008-2009-2010)

LE MIE MONTAGNE IN VALLE D'AOSTA (2011 E SEGG)

- Saron (scialp)
- Oilletta (scialp)
- Col Chavacourt (scialp)
Cima di Creya
- Gran Tournalin
- Roccia nera e Gemello del Breithorn (alpinismo)
- Dome de Gouter (alpinismo)
- Mont Avic
- 2 itinerari con le ciaspole in valdigne: alpeggi Tirecorne e lago d'Arpy
- Spalla W Becca Trecare (scialp)
- Tour Ronde (alpinismo)
- Breithorn Centrale (scialp)
Roisetta (scialp)
- Bieteron (scialp)
- Zumstein (scialp)
- Cleve de Moula
- Gran Cima (scialp)
- Tsaplana
(ciaspole)
- Gran Pays (scialp)
- Croce di fana (ciaspole)
- intorno all becca di Viou
-  da Bard a Machaby
- 2 itinerari in MTB: lago Miserin e Pointe de Chaligne
-  colle Champillon (scialp)
- S. Ambrogio 2011: a piedi sulle mulattiere di Quart, scialp al colle della Croce, ciaspolata notturna all'alpe Arp Vieille
- lago di Zuckie
(ante)cima d'Entrelor (scialp)
- lago Cignana (MTB)
- Bivacco Gervasutti
- Nei valloni di Leviona e Pesson 

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE (2006-07)

PIEMONTE:
Verbano-Cusio-Ossola:
- il rifugio Maria Luisa e il Grieshorn (ciaspole)
- Massa del Turlo
- l'anello di Pogallo
- Pizzo Diei e Monte Cistella
- Corona dei Troggi (ciaspole)
- Monte Massone
- Monte Cazzola (ciaspole)
Provincia di Biella:
- Monte Bo
Provincia di Torino:
-
Colma di Mombarone
Provincia di Alessandria:
- Monti Ebro e Chiappo (ciaspole)
- Monte Tobbio

LIGURIA:
Provincia di Savona:
- L'anello del Beigua
- L'anello del Monte Sordo
- L'anello di Finale
- Da Varigotti a Noli
Provincia di Genova:
punta Martin
il sentiero del Brugneto
- sui sentieri dell'ardesia: Monte Zatta e il Monte S. Giacomo
- Monti Reixa e Argentea

TOSCANA
- nelle foreste casentinesi: le cascate dell'acqua Cheta e il Monte Falterona

ESTERO
Francia:
- il mio Verdon: l'Imbut, il Breis e il Martel
- Cret de la Neige
- Le lac Blanc
Svizzera:
- Val di Campo: il rifugio Val Viola e la forcola di Cardan (ciaspole)
- Poncione d'Alnasca
- Traversata S. Carlo - Foroglio per la bocchetta della Crosa
- Il lago di Cama
- Monte Bar (ciaspole)
- La capanna Cremorasco e il Pizzo Corgella

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE (2008-09)

Piemonte
Provincia di Torino:
-
3 itinerari con le ciaspole dal rifugio Selleries: il lago Laus, il colle del Sabbione, il monte Orsiera
- il Rocciamelone
- il sentiero delle anime
- Punta Mariasco
Verbano-Cusio-Ossola:
- Alpe Veglia e dintorni
- Monte Togano

Emilia Romagna
Provincia di Piacenza:
- Monti Bue, Maggiorasca e Nero (ciaspole)
- Monte Alfeo
Provincia di Parma:
- traversata del parco dei 100 laghi
- Monte Orsaro

Liguria:
-
Manico del Lume (GE) e giro della Palmaria (SP)

Trentino Alto Adige:
Provincia di Bolzano:
- l'Ortles (alpinismo)

Toscana:
Provincia di Massa-Carrara:
- 2 ferrate nelle Apuane: il Monte Forato e il Pizzo Uccello

Estero:
Svizzera:
- capanna Gesero e Monte Marmontana
- Chuebodenhorn
- val Vergeletto, quota 2108
- Magehorn (scialpinismo)
- Piz Grevasalvas (scialpinismo)
- Capanna Poncione di Braga (ciaspole)
- Piz cadreigh (scialpinismo)
- Monte Fumadiga
- Pizzo Claro
- l'Adula (alpinismo)
Francia:
-
Fort de la Croix de Bretagne
- Mont Buet

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 3 (2009-2010-2011)

Estero:
Svizzera:
- Poncione di Valpiana (scialp)
- Cima dell'Uomo
- Nella valle dei Cani
Piz lagrev (scialp)
- Breithorn (scialp)
Piz Scalotta (scialp)
- Piz Uccello (scialp)
- Foisc (scialp)
- Piz Rondadura (scialp)
Marocco:
-
scialp sull'Atlante: Toubkal, Ras, Timesguida, colle quota 3850m nei pressi dell'Akioud
USA (California):
- Alta Peak
- Sierra Nevada Summit Lake
- Yosemite North Rim
- Sta Cruz Island

Trentino Alto Adige:
- Rifugio Trivena e Passo delle marmotte (ciaspole)
- Alpe di Villandro (ciaspole)
- valle del Ciamin
(ciaspole)
- ciaspole e torggelen: Cornetto e da Soprabolzano a Collalbo

Piemonte:
Provincia di Torino:
- Dormillouse (scialp)
- Testa di Money (alpinismo)
- Rifugio Mautino e Monte Corbiun (ciaspole)
- scialp e ciaspole in Valle Stretta: Colle di valle Stretta, col des Muandes, lago Verde, vallone di Rochemolles
Verbano-Cusio-Ossola
- Arbola
(scialp)
- Cima Valrossa (scialp)
- Mte Capio
Provincia di Vercelli:
- Monte Bo valsesiano (scialp)

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 4

Piemonte:
Provincia di Cuneo:
- Monviso (alpinismo)
- sentiero Frassati in Val Maira
- cima delle Rossette (scialp)
- Cima genova per la cresta Sigismondi (alpinismo)
Provincia di Torino:
- rifugio Jervis e Punta barant (ciaspole)
- Cima del bosco (scialp)
- Cima delle Liste (scialp)
Punta delle vallette (scialp)
Provincia di Novara:
- Mte Fenera (MTB)
VCO:
-
Corno orientale nefelgiù (scialp)
- Monte Faiè
- cima Jazzi (alpinismo)
Provincia di Biella:
- cresta dei carisey (alpinismo)

Emilia Romagna:
Provincia di Reggio Emilia:
- Monte Cusna

Trentino Alto Adige:
- rifugio Lancia e Col santo (ciaspole)
- Tra i masi della val Sarentino

Estero:
Svizzera:
-
Mte Gambarogno
- lago di Canee
- Palù (scialp)
- Bishorn (scialp)
- Punta di Stou (scialp)
- Piz Surgonda (scialp)
- Capanna campo tencia e lago Morghirolo (ciaspole)
Austria:
- Feldalphorn (ciaspole)
Francia:
- Dom de la Neige des Ecrins (alpinismmo)

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 5

Piemonte:
Provincia di Torino:
- Punta d'Almiane (scialp)
- Cavalcurt
- Forte di Foens (MTB)
- Roc Peirous (scialp)
- colle della battaglia (scialp)
- prato in fiera (scialp)
- Monte Lion (scialp)
Provincia di Cuneo:
-
Colle Ciaslaràs (scialp)
- Piovosa (scialp)
Provincia di Vercelli:
-
colle della piana (scialp)
- colle Piccolo Altare (scialp)
VCO:
- Corbernas (scialp)
giro dei 5 passi

Trentino Alto Adige:
Provincia di Bolzano:
- anello Brugger Schupfer (ciaspole)
- Laite Va Spiz (scialp)

Estero:
Norvegia:
- scialp alle Lofoten: Fagerfjellet e Stormheimfjellet
Svizzera:
- Septimerpass (MTB)
- Nadelhorn (alpinismo)
- Stotzigen fisten (scialp)
- Tallihorn (scialp)
- Chilchalphorn (scialp)
- Pigna d'Arolla (scialp)
- Strahlorn e Allainhorn (scialp)
- Generoso
Francia:
-
refuge de Gouter
Argentina:
- Cerro des los Cristales

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 6

Estero:
Svizzera:
- Chili Bielenhorn (scialp)
- Lucendro (scialp)
- Alphubel (scialp)
Piz d'Emmat Dadaint (scialp)
- Straffelgrat (scialp)
- Einshorn (scialp)
- Weissmies (alpinismo)
- Allainhorn, cresta Est (alpinismo)
- Piz Arpiglia (scialp)
- Piz Mezdì (scialp)
- Boshorn (scialp) 

Piemonte:
Provincia di Torino:
- colle delle Lance (scialp)
- Blegier (scialp)
- Giornalet (scialp)
VCO:
- Basodino (scialp) 
- traversata Veglia-Devero
- Mater & Margineta
alpeggi sopra Cannobio
Provincia di Cuneo:
- Chersogno (scialp)
- Oronaye (alpinismo)
- Colle della Lausa & anello Collalunga (scialp)
Colle Sagneres (scialp) 

Trentino Alto Adige:
- Presanella (alpinismo)
 

Veneto:
Provincia di Belluno:
- Pavione
Mont'Alt de Framont
Provincia di Verona:
- giro delle 5 cime
Monte Sparavero

 

PICCOLE SODDISFAZIONI

Anche se quello a cui tengo di più è la parte "alpinistica", qualcuno ha notato e apprezzato le mie ricette. Questo blog pertanto è segnalato su Petitchef.com

Ricette di cucina

 
 

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