la bradipessa

alla ricerca dei propri limiti, delle proprie potenzialità e di (un po') di autostima

 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: sillylamb
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 45
Prov: MI
 

DEDICATO A S.

 

"Se saprai starmi vicino,
e potremo essere diversi,
se il sole illuminerà entrambi
senza che le nostre ombre si sovrappongano,
se riusciremo ad essere "noi" in mezzo al mondo
e insieme al mondo, piangere, ridere, vivere.

Se ogni giorno sarà scoprire quello che siamo
e non il ricordo di come eravamo,
se sapremo darci l'un l'altro
senza sapere chi sarà il primo e chi l'ultimo
se il tuo corpo canterà con il mio perché insieme è gioia...                                          


Allora sarà amore
e non sarà stato vano aspettarsi tanto."


Neruda

 

 

 

DEDICATO AL LEO, AL KIMBA E A DIVERIA

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Dio creò il Persiano perchè l'uomo potesse accarezzare il leone.

Dovremmo essere saggi la metà dei gatti. E anche belli la metà.

I gatti sono stati messi al mondo per contraddire il dogma secondo il quale tutte le cose sarebbero state create per servire l'uomo.

 

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Messaggi di Settembre 2015

MINESTRA DI ORZO E GIALET

Post n°1667 pubblicato il 18 Settembre 2015 da sillylamb
 

Ok, l'ho fatto: sono andata all'Expo. E nn mi ha lasciato a bocca aperta.
La prima cosa da segnalare è che se avete degli obiettivi, dovete munirvi di una cartina cartacea perchè quelle interattive sono pressochè inutili; ti dicono cosa c'è nei vari padiglioni ma nn dove trovarli. Noi volevamo andare in Zimbawe a mangiare il coccodrillo e nn siamo riusciti a trovarlo: dopo aver vagato lungamente, abbiamo guardato gli orologi e abbiamo optato per l'India che era il padiglione più vicino. Inoltre i volontari nn sanno dare le informazioni precise: alla domanda: "Dove trovo un bancomat?", la risposta è stata: "Mah... penso di là..."
Poi... è tutto finto! NN so esattamente cosa mi aspettassi, ma la brughiera inglese è assolutamente deludente; meglio l'alveare dal punto di vista architettonico, per il resto idee poche. Più suggestiva la foresta austriaca, ma per me che sono abituata ai boschi veri nn è stata così sorprendente. Era un po' come trovarsi a Las Vegas e fare il giro in gondola nella tinozza sotto il finto campanile di S. Marco. Vista la quantità di informazioni a cui abbiamo accesso oggigiorno, mi è sembrato abbastanza uno spreco di denaro.
Infine le code. Si fanno le code praticamente per tutto. Per le patatine belghe, per i padiglioni (alcuni, tra l'altro, chiudono per prima delle 21...), per i bagni... Io che nn amo la folla e il rumore, ero abbastanza spaesata tra luci e dj set, tanto che il momento più bello è stato quando, al termine della serata, abbiamo smesso di vagare alla ricerca di qualcosa e ci siamo dirette alla metrò. A quel punto abbiamo davvero iniziato a chiacchierare e la strada che all'andata ci era parsa lunghissima, ora ci è sembrata molto più breve.
Quello che mi è piaciuto è il cibo. NN è a buon mercato, ma il cocktail con pompelmo e cardamomo preso in Russia era delizioso e il cibo assaggiato in Vietnam e in India mi sembrava davvero autentico e visto che questa è una cosa che da internet nn si può conoscere, direi che cmq ne è valsa la pena. Quello che mi è spiaciuto è vedere lo spreco di cibo, nonostante il tema dell'Expo fosse appunto "Nutrire il pianeta".
Tirando le somme: la serata è stata piacevole, spt per la compagnia e credo che tornerò all'expo per portarci S. che era curioso di vederlo (più di me, credo...), ma sono ben felice di nn esserci mai andata di domenica. Forse bisogna solo prenderlo per quel che è: una grande fiera.

Ingredienti (per 2 persone): 50g di fagioli gialet, 50g di orzo, 1 carota, 1 patata, 1 cipolla, rosmarino, salvia, sale, pepe, olio, 1 costa di sedano
Preparazione: Ammollate i fagioli per almeno 6 ore, scolateli, sciacquateli e metteli in pentola a pressione coprendoli d'acqua e cuocete per 20 minuti dal fischio. Unite quindi la patata e la carota a cubetti e l'orzo e cuocete per altri 15 minuti dal fischio. Nel frattempo fate rosolare nell'olio la cipolla tritata con il sedano, la salvia e il rosmarino. Uniteli al resto della minestra, regolate di sale e cuocete per altri 10 minuti a pentola scoperta. Profumate con una generosa macinata di pepe e servite.
Note: i fagioli gialet sono una qualità originaria del feltrino/bellunese; hanno forma sferica, colore dorato e una buccia molto sottile. 

 
 
 

CENA VALDOSTANA PER IL COMPLEANNO DI S.

Post n°1666 pubblicato il 16 Settembre 2015 da sillylamb
 

In realtà negli stessi giorni cadeva anche il compleanno di mia sorella ma quest'anno nn siamo riuscite e incastrare gli orari e credo che il suo passerà in cavellerie. Già ci vediamo 3 volte l'anno, se nn riusciamo nemmeno a farlo in occasione delle ricorrenze famigliari forse dovremmo farci delle domande. Il fatto è che purtroppo sono domande che io mi faccio da una vita e che nn trovano delle risposte. Quanto meno, nn delle risposte postive. In ogni caso è andata così e nn ci si può fare niente e ieri sera attorno al tavolo c'erano i miei, sua mamma e una sua amica di famiglia. La serata è andata bene e il menù (che in realtà era stato pensato per mia sorella, ma pazienza) era davvero molto buono.

GNOCCHI RIPIENI
ingredienti (per 6 persone): 500g di patate, 200g di spek, 1 piccola cipolla, 1dl di panna, 2 uova, 50g di burro, farina, sale, cumino, paprika
Preparazione: lessate le patate con la buccia, poi pelatele e schiacciatele ancora calde. Mescolatele con un uovo e farina quanto basta ad avere un composto modellabile. Tritate lo spek con la cipolla e fatelo rosolare in padella. Unite prezzemolo tritato, cumino e paprika. Formate con l'impasto dei discetti, distribuitevi dentri un po' del composto di spek e richiudetele a formare una pallina della dimensione di una noce. Proseguite fino a terminare gli ingredienti. Portate a ebollizione abbondante acqua salata, tuffateci gli gnocchi e scolateli appena vengono a galla. Disponeteli in una teglia imburrata, irrorateli con burro fuso e con un composto ottenuto sbattendo l'uovo rimasto con la panna. Spolverizzate con un po' di paprika e fateli gratinare in forno caldo per 15 minuti. 

COTOLETTE ALLA VALDOSTANA
Ingredienti (per 6 persone): 6 fettine di fesa di vitello larghe e sottili, 100g di prosciutto cotto, 100g di fondtina, 1 uovo, 2 cucchiai di latte, farina, pangratato, olio per friggere, sale
Preparazione: disponete su metà di ogni fettina di carne un po' di prosciutto e un po' di fontina, quindi richiudete. Passate le fettine nella farina, poi nell'uovo sbattuto con il latte e il sale e infine nel pangrattato. Scaldate abbondante olio in una padella, friggetevi le cotolette, poi scolatele su carta assorbente da cucina e servitele accompagnate da un'insalata mista.

CREMA DI REBLEC E MIRTILLI 
ingredienti (per 6 persone): 400g di reblec, 200ml di latte, 100g di marmellata di mirtilli, granella di mandorle e nocciole, mirtilli freschi, biscotti secchi
Preparazione: lavorate il formaggio con il latte fino ad ottenere una crema. Incorporatevi la marmellata e suddividete il composto in 6 coppette che decorerete con la granella, i mirtilli e i biscotti. Ponete in frigor e servite ben freddo.
Note: il reblec è un formaggio fresco e cremoso di difficile reperibilità; io l'ho sostituito col philadelphia. Certo nn è la stessa cosa, ma il risultato nn era male. 

 
 
 

TONNO AL PESTO DI MENTA E MANDORLE

Post n°1665 pubblicato il 09 Settembre 2015 da sillylamb
 

Mi sembra incredibile che i 6 mesi di expo stiano per giungere a termine... Verso questa manifestazione ho provato sentimenti contrastanti. Quando è stato assegnato a Milano, ho avuto un moto d'orgoglio; in fondo Milan l'è on gran Milan ed era come un riconoscimento. Poi è subentrata l'indifferenza, seguita dalla paura: già girare in auto a Milano è un delirio, figuriamoci con tutti i turisti attesi! In realtà il traffico era talmente congestinato dai preparativi (la città era una specie di enorme cantiere), che alla fin fine nn è cambiato così tanto. E poi, diciamolo, quando io vado a Londra o a Parigi, nn vado con l'auto! Così i mesi sono passati, l'estate è andata benissimo e ora che siamo a settembre le cose sono tornate alla loro caotica normalità. E io nn ci sono ancora andata, a questo benedetto expo. Un po' immergermi nella ressa che fanno vedere ai telegiornali mi fa orrore (credo di soffrire di una leggera forma di oclofobia) e forse per questo nel we trovo sempre qualcosa di meglio da fare, anche se piove. Un po' nn ne capisco l'utilità, anche perchè quasi tutti quelli che ci sono andati mi hanno detto che è come stare in un immenso lunapark dove le idee per nutrire il pianeta scarseggianto. Tuttavia nn credo si possa vivere a Milano e nn farci nemmeno un giretto. Rimedierò settimana prossima con le mie amiche. Sarà più che altro una scusa per vedersi, mangiare qualcosa di particolare e stare insieme e se poi troverò qualcosa capace di lasciarmi a bocca aperta, tanto meglio!

Ingredienti (per 2 persone): 2 tranci di tonno da 150g l'uno, olio, sale, pepe, 1 cucchiaio di aceto, menta, prezzemolo, 1 cucchiaio di mandorle
Preparazione: frulla le mandorle con le erbe aromatiche, l'aceto, il sale e tanto olio quanto basta ad ottenere un composto con la consistenza del pesto. Spennellare il tonno con olio, sale, pepe e cuocerli su una padella antiaderente per 1-2 minuti per lato, di modo che l'interno rimanga rosato. Servire immediatemente il pesce accompagnandolo con la salsa preparata. 

 
 
 

DAL PASUBIO SI VEDE ANCHE IL MARE!

Post n°1664 pubblicato il 07 Settembre 2015 da sillylamb
 

Quest'anno è il centenario dell'inizio della prima guerra mondiale. Cosa ci sia da ricordare dell'inizio di una guerra, proprio nn lo capisco. Inoltre, nonostante abbia portato storia all maturità, nn sono un'amante del genere, anche perchè credo molto poco nei suoi insegnamenti. O quanto meno, nella capicità degli uomini a imparare dai suoi insegnamenti. Basti vedere cosa sta succedendo nel mondo. Cmq in qualche modo devo essere sensibile all'argomento, visto che ho cominicato il 2015 sul monte Creino, a luglio ho fatto la Presanella (il rifugio Denza è stato un insediamento militare), ad agosto l'Oronaye con la ferrata storica e ieri ero sul Pasubio. L'itinerario scelto era la ferrata Falcipieri, bel percorso di cresta molto lungo e molto panoramico: lo sguardo spaziava dai ghiacci della Marmolada al mare. La discesa è stata lungo la strada delle 52 gallerie, manufatto bellico davvero impressionante. Se gli uomini impiegassero le stesse forze usate per la guerra, in opere di pace, credo che risolveremmo almeno la metà dei problemi mondiali. Una delle cose carine è che ovunque vada, trovo sempre un sacco di motivi per tornare: la prossima volta sarà in MTB!

CONSIDERAZIONI E NOTE: a ottobre dell'anno scorso, il percorso è stato interessato da una frana che ha causato un incidente mortale. La ferrata Falcipieri è stata chiusa e al momento nn sarebbe percorribile, anche se nn c'è nessun cartello all'inizio del percorso. A me tuttavia è apparsa in ordine. Inoltre credo che la definizione esatta sia "sentiero alpinistico attrezzato": i tratti attrezzati sono inervallati da lunghi trasferimenti ed è richiesta una certa attitudine a muoversi su roccia in quanto in molti tratti il cavo serve da assicurazione me è necessario arrampicare/disarrampicare; in ogni caso il cavo dove serve, c'è. Esistono poi numerose vie d'uscita: fino alla Forcella Camozzara io ne ho contate 6: le prime 2 assolutamente intuitive visto che la strada delle 52 gallerie corre prorpio sotto, poi ce ne sono 2 segnate con bolli e frecce rosse in vicinanza del Bovolo; dal passo Fointana d'Oro nn le ho più contate anche perchè in alcuni tratti il percorso è forzato in quanto corre a brevissima distanza dalla ben più agevole e veloce strada.

Regione: Veneto, provincia di Vicenza

Località di partenza:  A22 uscita Rovereto. Imboccare la SP46 fino al Pian delle Fugazze. Scendere per un paio di km sul versante veneto, poi prendere a sinistra la strada per il passo Xomo. Da qui a sinistra ancora 2km fino alla Bocchetta di Campiglia (1219m; parcheggio a pagamento: 5€ per 24h; il parchimetro accetta solo monetine!!!!)

Meta: Rifugio Papa (1928m)

Dislivello: itinerario con saliscendi per un totale di 1200m circa

Punti di appoggio: rifugio Papa: di proprietà del CAI di Schio, dispone di 55 posti ed è aperto con servizio di alberghetto da inizio giugno a metà ottobre

periodo: l'itinerario è percorribile da giugno a ottobre; io l'ho fatta domenica 6-09-15

tempo di percorrenza: 3h solo salita (+2h in sosta) + 2h di discesa

Tipo di percorso: itinerario ad anello

cartografia: Tobacco

difficoltà: EEA (necessario casco e kit da ferrata; utile una torcia per il sentiero delle gallerie)

Presenza di acqua lungo il percorso: no

Itinerario: parcheggiata l'auto nell'apposito pizzale, si imbocca un sentiero posto appena a destra  del portale d'inizio della Strada delle 52 Gallerie che sale nel bosco di faggi. Raggiunta la cresta spartiacque, si trovano le prime formazioni rocciose attrezzate con corde metalliche e scalini in ferro. Si giunge quindi ad un camino verticale di una decina di metri e superatolo (corda metallica) si percorre un buon tratto di cresta erbosa interrotta qua e là da qualche masso; si perviene quindi in discesa su una sella poco sopra la 10^ galleria. Dopo la sella inizia un breve percorso in cengia che traversa la parete che sovrasta l'uscita della 10^ galleria e che conduce ad un piccolo costone erboso lungo il quale è stata nuovamente evidenziata la vecchia traccia che conduce alla Forcella del "Bovolo" che guarda l'omonima Guglia. Si procede quindi verso quest'ultima tenendosi appena a sinistra della crestina erbosa che termina presso una formazione rocciosa, superata la quale (attrezzatura metallica) si è all'attacco del "Bovolo". Si sale lungo la scala in ferro oltre la quale si traversa a destra su piccola cengia ricavata sullo strapiombo della Guglia (corda d'acciaio e maniglie in ferro); si supera un camino verticale e quindi una cengia fittamente ricoperta di mughi, aggirando la quale si incontra un ripido ghiaione che faceva parte un tempo del vecchio itinerario. Si riprende quindi la traccia che sale alla Bella Laita (1881mt). Dopo un lungo tratto di cresta coperta da vegetazione si giunge fin sotto Cima Cuaro alla cui vetta si perviene dopo aver percorso alcune crestine rocciose. Da qui (1939mt) si scende per una parete rocciosa (corde metalliche) intervallata da alcuni gradoni fino alla Forcella Camozzara (1875mt). Si attacca quindi decisamente lo spallone Sud-Est di Cima Forni Alti per compiere una serie di passaggi sulle solide formazioni calcaree della cresta (corda d'acciaio e scalino fino all'anticima),dalla quale si perviene ad una sella e successivamente alla vetta (croce in ferro; 2023mt). Si scende lungo lo spallone Nord-Ovest per sentiero ripido, ma facile, fino a una selletta crocevia di sentieri. Si prende a sinistra e dopo aver evitato due cocuzzoli mediante due gallerie esistenti alla loro base si giunge al Passo di Fontana d'Oro. Dopo il Passo la cresta ed il sentiero proseguono in direzione Nord-Ovest con percorso gibboso e facile, ogni tanto interrotto da qualche intervallo roccioso facilmente superabile con l'aiuto della corda metallica. Salendo per un erto pendio erboso (evidente traccia di sentiero) si giunge al Cimon del Soglio Rosso (2040mt), penultima cima e punto più elevato dal quale, percorrendo una facile cresta, si perviene alla Cima dell'Osservatorio (2027mt) da cui si scende comodamente alle Porte del Pasubio e rifugio A. Papa.
Per la discesa si imbocca la strada delle 52 gallerie e la si segue fino a far ritorno al punto di partenza. 

 
 
 

PIZZOCCHERI AI FICHI D'INDIA

Post n°1663 pubblicato il 04 Settembre 2015 da sillylamb
 

Avendo finito i racconti delle vacanze e dei we (ma oggi è di nuovo venerdì :-) ), oggi torno a parlare di cucina per raccontarvi un piatto che per me è una storia di integrazione: la rividità dei pizzoccheri, tagliatelle di grano saraceno tipiche della Valtellina, incontrano la dolcezza dei fichi d'India, che per me rappresentano il sole del Sud. Qui al nord nn si trovano facilmente, i fichi d'India, tant'è che li avevo mangiati una sola volta da bambina e ne ricordavo un ricordo spiacevole per via della sensazione che davano in bocca i semini. Essendo passati tanti anni, ho dicoso di riprovarli e devo dire che il risultato è davvero degno di esere condiviso.

Ingredienti (per 2 persone): 150g di pizzoccheri, 2 fichi d'india, 1 mazzetto di basicilo, 1 cucchiaio di mandorle a lamelle, olio, aglio, il succo e la scorza di mezzo limone, sale
Preparazione: lessate i pizzoccheri in acqua bollente salata. Nel frattempo passate i fichi d'india al setaccio per eliminare i semini. Scaldate l'olio con l'aglio, unite la polpa dei fichi d'india e fate scaldare per 2 minuti. Incorporate il basilico tritato al coltello con le mandorle e il succo del limone, quindi spegnete il fuoco. Scolate i pizzoccheri e conditeli con la salsa preparata. Completate con la scorza di limone a filetti e una macinata di pepe e servite subito.

 
 
 

COMBINATO FELTRINO: IL PAVIONE

Post n°1662 pubblicato il 02 Settembre 2015 da sillylamb
 

Quando ero stata l'altra volta da G, mi aveva colpito la conca verdissima e le montagne così vicine e mi era venuta voglia di conoscere meglio la zona. NN ce n'era stata occasione, fino al we scorso quando siamo partiti alla volta di Feltre. La data forse nn è stata la migliore perchè G era alle prese con una presentazione per un congresso e quindi sabato ci sono stati dati dei suggerimenti ma sul Pavione siamo saliti da soli. E' ovvio che rivedere G era uno dei motivi del viaggio, ma anche andare alla scoperta di un posto nuovo è una delle cose che amo e quindi è andata bene così. La meta scelta era il Pavione che classicamente si fa in parte in MTB e in parte a piedi. La parte in MTB sono 11km su sterrata, a tratti esposta e scavata nella roccia, molto panoramica. I primi km sono andati molto bene, poi, quando ne mancavano meno di 2, sono collassata, complice il fondo più sconnesso. Mi faceva sorridere S che mi diceva: "nn capisco perchè gli altri ciclisti salutino più te di me..." Gli altri ciclisti erano tutti maschi e io gli ho risposto: "Perchè sono donna e sto morendo. Cmq di solito di solito le donne sono più furbe..." In ogni modo sono arrivata al rifugio a spinta. Una mela, una radler e via, verso nuove incredibili avventure. L'idea originaria, vista anche l'ora, era di fermarsi alla prima vetta, ma poi la tentazione di vedere cosa c'era oltre il crinale ha fatto sì che arrivassimo fino in cima. Discesa abbastanza veloce e, considerato quanto ero stanca, devo dire che sono anche stata bravina, tanto che in alcuni tratti mi sono chiesta come avessi fatto a salire.
Cena in buona compagnia, ottima notte di sonno e una domenica molto più rilassante. Si va a fare canyoning in val Noana. Il percorso era breve ma molto bello dal punto paesaggistico con queste pozze limpidissime che sembravano delle piscine e divertente con una parte centrale con tanti toboga. Pomeriggio relax in giardino a chiacchierare mentre G preparava la borsa per il congresso. Mi sentivo a casa e mi sembrava stranissimo avere del tempo da passare così. Infine i saluti e la promessa che nn faremo passare un altro anno, tanto più che mi piacerebbe farci un saltino in inverno...

Regione: Veneto, provincia di Belluno

Località di partenza: A31 uscita Dueville. Seguire per Bassano del Grappa e poi per Feltre. Appen prima di entrare in paese, prendere a sinistra per Pedavena e passo di Croce d'Aune (1050m)

Meta: Pavione (2335m)

Dislivello: itinerario con saliscendi per un totale di 1450m circa di cui 950 in MTB e i rimanenti a piedi

Punti di appoggio: rifugio dal Piaz (1993m): di proprietà del CAI di Feltre, dispone di 25 posti letto ed è aperto con servizio di alberghetto da fine giugno a metà settembre; contattare il gestore per altri periodi. http://www.rifugiodalpiaz.com/index.html

periodo: l'itinerario è percorribile da maggio a novembre;  io l'ho fatto sabato 29-8-15

tempo di percorrenza: 5h30 per l'intero giro di cui 3h45 in MTB e 1h45 a piedi

Tipo di percorso: itinerario parzialmente ad anello su sentieri ben segnati; per la MTB: itinerario 95% sterrato su carrarecce MC

cartografia: Tobacco

difficoltà: E+/MC

Presenza di acqua lungo il percorso: no

Itinerario: parcheggiata l'auto nei pressi del punto informazioni, si attraversa la strada e si imbocca la rotabile di fronte in salita. Si affrontano 2 tornanti e, giunti in corrispondenza delle ultime case, si imbocca la strada al centro che in breve diviene sterrata e sale in 10,5km al rifugio dal Piaz con una pendenza media del 10%; 2h30.
Lasciata la bici al rifugio, si sale alle spalle dello stesso fino al passo Le Vette Grandi dove si prende a sinistra su dorsale raggiungendo una prima elevazione. Si scende alla selletta sottostante e si risale al Col della Luna (2295m). Si perde ancora quota fino al colle che separa questa vetta dal Pavione che si raggiunge dopo una breve risalita (1h).
Per la discesa si torna sui propri passi fino all'ultimo colle, poi si scende verso destra lungo il ghiaione, dapprima molto ripido e senza traccia, fino al prato sottostante, nei pressi di alcuni ruderi. Qui si prende una traccia verso sinitra che in piano riporta al rifugio.
da qui si riprende la bici e si torna a valle lungo la strada fatta all'andata. 

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: sillylamb
Data di creazione: 26/01/2006
 

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Le montagne sono le preghiere di Dio

 

LE MIE MONTAGNE IN LOMBARDIA (2008-2013)

Provincia di Lecco:
- Grignone per la cresta di Piancaformia (alpinismo invernale)
Giro delle Grigne
- Zucco Sileggio

Provincia di Sondrio:
Pizzo Olano (scialp)
Salmurano (scialp)
- lago del Truzzo
- Surettahorn (scialp)
Bernina (alpinismo)
- bivacco Colombo, Palon de la Mare, monte Vioz (alpinismo)
Disgrazia (alpinismo)
- Gran Zebrù (alpinismo)
- Forcellino (scialp)
- Passo Porcile (scialp)
- il bivacco Ca' Bianca (scialp)
- Da Isola a Frondaglio (ciaspole)
- il lago di Colina (MTB)
-  il Cevedale (alpinismo)

Provincia di Bergamo:
- Bronzone
- Sasna (scialp)
- Mte Misma
Traversata delle creste della Presolana (alpinismo)
- Araralta e baciamorti (ciaspole)
- Pizzo Arera

Provincia di Brescia:
- Adamello (scialp)
- Monte Carone
- Guglielmo (ciaspole)

Provincia di Varese:
- Mte Settetermini (MTB)

 

LE MIE MONTAGNE IN LOMBARDIA, 3

Provincia di Sondrio:
- Punta dgli spiriti (scialp)
Gole Cardinello e lago d'Emet
- Tambò (scialp)
- Cima pesciola (scialp)
- Meriggio (scialp)
- Alpe Bondeno (ciaspole)
- Tresero (scialp)
- Cassandra (scialp)
- Ferrè (alpinismo)
- Scalino (scialp)
- Dosdè (scialp) 

Provincia di Como:
- Bregagno (scialp)
- Cima Pianchette (ciaspole)
- Berlinghera 

Provincia di Bergamo:
- Pizzo delle Segade (ciaspole)
- anello dei Campelli
- Vodala by night (scialp)
- Pizzo del Becco 

Provincia di Lecco:
- San Primo (scialp)
- Legnone da Colico
- Resegone (ciaspole)
- Moregallo (per il canalone Belasa)
- Grignone in invernale 

Provincia di Brescia:
- Frerone (scialp)
- Monte Creino 

Provincia di Varese:
-
 Pizzoni Laveno & Mte Nudo
Piambello (MTB) 

 

LE MIE MONTAGNE IN VALLE D'AOSTA(2008-2009-2010)

LE MIE MONTAGNE IN VALLE D'AOSTA (2011 E SEGG)

- Saron (scialp)
- Oilletta (scialp)
- Col Chavacourt (scialp)
Cima di Creya
- Gran Tournalin
- Roccia nera e Gemello del Breithorn (alpinismo)
- Dome de Gouter (alpinismo)
- Mont Avic
- 2 itinerari con le ciaspole in valdigne: alpeggi Tirecorne e lago d'Arpy
- Spalla W Becca Trecare (scialp)
- Tour Ronde (alpinismo)
- Breithorn Centrale (scialp)
Roisetta (scialp)
- Bieteron (scialp)
- Zumstein (scialp)
- Cleve de Moula
- Gran Cima (scialp)
- Tsaplana
(ciaspole)
- Gran Pays (scialp)
- Croce di fana (ciaspole)
- intorno all becca di Viou
-  da Bard a Machaby
- 2 itinerari in MTB: lago Miserin e Pointe de Chaligne
-  colle Champillon (scialp)
- S. Ambrogio 2011: a piedi sulle mulattiere di Quart, scialp al colle della Croce, ciaspolata notturna all'alpe Arp Vieille
- lago di Zuckie
(ante)cima d'Entrelor (scialp)
- lago Cignana (MTB)
- Bivacco Gervasutti
- Nei valloni di Leviona e Pesson 

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE (2006-07)

PIEMONTE:
Verbano-Cusio-Ossola:
- il rifugio Maria Luisa e il Grieshorn (ciaspole)
- Massa del Turlo
- l'anello di Pogallo
- Pizzo Diei e Monte Cistella
- Corona dei Troggi (ciaspole)
- Monte Massone
- Monte Cazzola (ciaspole)
Provincia di Biella:
- Monte Bo
Provincia di Torino:
-
Colma di Mombarone
Provincia di Alessandria:
- Monti Ebro e Chiappo (ciaspole)
- Monte Tobbio

LIGURIA:
Provincia di Savona:
- L'anello del Beigua
- L'anello del Monte Sordo
- L'anello di Finale
- Da Varigotti a Noli
Provincia di Genova:
punta Martin
il sentiero del Brugneto
- sui sentieri dell'ardesia: Monte Zatta e il Monte S. Giacomo
- Monti Reixa e Argentea

TOSCANA
- nelle foreste casentinesi: le cascate dell'acqua Cheta e il Monte Falterona

ESTERO
Francia:
- il mio Verdon: l'Imbut, il Breis e il Martel
- Cret de la Neige
- Le lac Blanc
Svizzera:
- Val di Campo: il rifugio Val Viola e la forcola di Cardan (ciaspole)
- Poncione d'Alnasca
- Traversata S. Carlo - Foroglio per la bocchetta della Crosa
- Il lago di Cama
- Monte Bar (ciaspole)
- La capanna Cremorasco e il Pizzo Corgella

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE (2008-09)

Piemonte
Provincia di Torino:
-
3 itinerari con le ciaspole dal rifugio Selleries: il lago Laus, il colle del Sabbione, il monte Orsiera
- il Rocciamelone
- il sentiero delle anime
- Punta Mariasco
Verbano-Cusio-Ossola:
- Alpe Veglia e dintorni
- Monte Togano

Emilia Romagna
Provincia di Piacenza:
- Monti Bue, Maggiorasca e Nero (ciaspole)
- Monte Alfeo
Provincia di Parma:
- traversata del parco dei 100 laghi
- Monte Orsaro

Liguria:
-
Manico del Lume (GE) e giro della Palmaria (SP)

Trentino Alto Adige:
Provincia di Bolzano:
- l'Ortles (alpinismo)

Toscana:
Provincia di Massa-Carrara:
- 2 ferrate nelle Apuane: il Monte Forato e il Pizzo Uccello

Estero:
Svizzera:
- capanna Gesero e Monte Marmontana
- Chuebodenhorn
- val Vergeletto, quota 2108
- Magehorn (scialpinismo)
- Piz Grevasalvas (scialpinismo)
- Capanna Poncione di Braga (ciaspole)
- Piz cadreigh (scialpinismo)
- Monte Fumadiga
- Pizzo Claro
- l'Adula (alpinismo)
Francia:
-
Fort de la Croix de Bretagne
- Mont Buet

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 3 (2009-2010-2011)

Estero:
Svizzera:
- Poncione di Valpiana (scialp)
- Cima dell'Uomo
- Nella valle dei Cani
Piz lagrev (scialp)
- Breithorn (scialp)
Piz Scalotta (scialp)
- Piz Uccello (scialp)
- Foisc (scialp)
- Piz Rondadura (scialp)
Marocco:
-
scialp sull'Atlante: Toubkal, Ras, Timesguida, colle quota 3850m nei pressi dell'Akioud
USA (California):
- Alta Peak
- Sierra Nevada Summit Lake
- Yosemite North Rim
- Sta Cruz Island

Trentino Alto Adige:
- Rifugio Trivena e Passo delle marmotte (ciaspole)
- Alpe di Villandro (ciaspole)
- valle del Ciamin
(ciaspole)
- ciaspole e torggelen: Cornetto e da Soprabolzano a Collalbo

Piemonte:
Provincia di Torino:
- Dormillouse (scialp)
- Testa di Money (alpinismo)
- Rifugio Mautino e Monte Corbiun (ciaspole)
- scialp e ciaspole in Valle Stretta: Colle di valle Stretta, col des Muandes, lago Verde, vallone di Rochemolles
Verbano-Cusio-Ossola
- Arbola
(scialp)
- Cima Valrossa (scialp)
- Mte Capio
Provincia di Vercelli:
- Monte Bo valsesiano (scialp)

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 4

Piemonte:
Provincia di Cuneo:
- Monviso (alpinismo)
- sentiero Frassati in Val Maira
- cima delle Rossette (scialp)
- Cima genova per la cresta Sigismondi (alpinismo)
Provincia di Torino:
- rifugio Jervis e Punta barant (ciaspole)
- Cima del bosco (scialp)
- Cima delle Liste (scialp)
Punta delle vallette (scialp)
Provincia di Novara:
- Mte Fenera (MTB)
VCO:
-
Corno orientale nefelgiù (scialp)
- Monte Faiè
- cima Jazzi (alpinismo)
Provincia di Biella:
- cresta dei carisey (alpinismo)

Emilia Romagna:
Provincia di Reggio Emilia:
- Monte Cusna

Trentino Alto Adige:
- rifugio Lancia e Col santo (ciaspole)
- Tra i masi della val Sarentino

Estero:
Svizzera:
-
Mte Gambarogno
- lago di Canee
- Palù (scialp)
- Bishorn (scialp)
- Punta di Stou (scialp)
- Piz Surgonda (scialp)
- Capanna campo tencia e lago Morghirolo (ciaspole)
Austria:
- Feldalphorn (ciaspole)
Francia:
- Dom de la Neige des Ecrins (alpinismmo)

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 5

Piemonte:
Provincia di Torino:
- Punta d'Almiane (scialp)
- Cavalcurt
- Forte di Foens (MTB)
- Roc Peirous (scialp)
- colle della battaglia (scialp)
- prato in fiera (scialp)
- Monte Lion (scialp)
Provincia di Cuneo:
-
Colle Ciaslaràs (scialp)
- Piovosa (scialp)
Provincia di Vercelli:
-
colle della piana (scialp)
- colle Piccolo Altare (scialp)
VCO:
- Corbernas (scialp)
giro dei 5 passi

Trentino Alto Adige:
Provincia di Bolzano:
- anello Brugger Schupfer (ciaspole)
- Laite Va Spiz (scialp)

Estero:
Norvegia:
- scialp alle Lofoten: Fagerfjellet e Stormheimfjellet
Svizzera:
- Septimerpass (MTB)
- Nadelhorn (alpinismo)
- Stotzigen fisten (scialp)
- Tallihorn (scialp)
- Chilchalphorn (scialp)
- Pigna d'Arolla (scialp)
- Strahlorn e Allainhorn (scialp)
- Generoso
Francia:
-
refuge de Gouter
Argentina:
- Cerro des los Cristales

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 6

Estero:
Svizzera:
- Chili Bielenhorn (scialp)
- Lucendro (scialp)
- Alphubel (scialp)
Piz d'Emmat Dadaint (scialp)
- Straffelgrat (scialp)
- Einshorn (scialp)
- Weissmies (alpinismo)
- Allainhorn, cresta Est (alpinismo)
- Piz Arpiglia (scialp)
- Piz Mezdì (scialp)
- Boshorn (scialp) 

Piemonte:
Provincia di Torino:
- colle delle Lance (scialp)
- Blegier (scialp)
- Giornalet (scialp)
VCO:
- Basodino (scialp) 
- traversata Veglia-Devero
- Mater & Margineta
alpeggi sopra Cannobio
Provincia di Cuneo:
- Chersogno (scialp)
- Oronaye (alpinismo)
- Colle della Lausa & anello Collalunga (scialp)
Colle Sagneres (scialp) 

Trentino Alto Adige:
- Presanella (alpinismo)
 

Veneto:
Provincia di Belluno:
- Pavione
Mont'Alt de Framont
Provincia di Verona:
- giro delle 5 cime
Monte Sparavero

 

PICCOLE SODDISFAZIONI

Anche se quello a cui tengo di più è la parte "alpinistica", qualcuno ha notato e apprezzato le mie ricette. Questo blog pertanto è segnalato su Petitchef.com

Ricette di cucina

 
 

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