Il Governo è chiamato a decidere per il bene e nell’interesse della collettività.
Questo è il suo dovere, questa è la sua missione.
Se il Governo si fa condizionare dalle pretese o dalle proteste di questa o quella categoria non può perseguire la sua missione, una missione che riguarda l’interesse collettivo.
Il decreto sulle liberalizzazioni è uno dei provvedimenti di cui questo Paese ha bisogno.
Se vogliamo un Paese moderno, se, più semplicemente, vogliamo un Paese normale, bisogna che tutti, e dico davvero tutti, si assumano la responsabilità di fare significativi passi avanti per il rispetto dei diritti dei cittadini-consumatori.
Quei diritti che a parole ognuno invoca, ma che quando toccano interessi specifici provocano arroccamenti e resistenze.
Ciò non vuole dire che il Governo non sia disposto al dialogo e all’ascolto delle legittime preoccupazioni e che non sia pronto a chiarire tutti gli aspetti del suo operato con le categorie interessate.
Ma non siamo in ogni caso disposti a recedere dalle politiche di risanamento e di rilancio della nostra economia, per timore delle proteste.
Siamo fermamente e serenamente convinti che le decisioni prese seguano la direzione giusta e portino benefici a tutti, anche alle categorie che da questi provvedimenti oggi si sentono, a torto, danneggiate.
La libertà di mercato, la concorrenza, come la libertà di opinione, sono il bene più prezioso che ci è stato donato dalle democrazie occidentali.
Se vogliamo che il nostro Paese competa con il mondo e con il mondo si confronti a viso aperto è dalla difesa di questi valori culturali che dobbiamo partire.
Inviato da: WonderNadia9
il 25/05/2019 alle 11:29
Inviato da: WonderNadia9
il 17/05/2019 alle 07:33
Inviato da: toorresa
il 24/03/2009 alle 21:20
Inviato da: volandfarm
il 24/03/2009 alle 12:21
Inviato da: lottergs
il 24/03/2009 alle 10:51