Creato da christie_malry il 25/07/2013

Empire Of slack

Un poeta non è nulla se non l'ombra di sè stesso

 

 

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In fuga. Tredicesimo episodio.

Post n°170 pubblicato il 16 Maggio 2016 da christie_malry






"Sono stanca" Balbettò quando riuscì ad allontanare la mano
di Ross. "E disgustata. Tuo padre ti tratta come un bambino
di sette anni. Come può pensare di fustigarti?" Il giovane si
abbandonò sul letto con un grande sorriso interiore. Josh,
lentamente ma inesorabilmente, stava venendo dalla sua
parte. "Lo scopri solo adesso?" Rispose "Sai benissimo da
tempo come sono i miei genitori." Lei gli si accostò e prese a
sussurrare :"Come vorresti portare avanti tutta la questione?"
"Domani sera o dopodomani. Dipende quando riesco a
convincere l'idiota ad unirsi definitivamente a noi. Ma non
dovrebbe essere difficile. Per lui è una specie di gioco. Anche
se lo percepisco turbato." Prokoski sospirò profondamente
"Dove vorresti appiccare l'incendio?" "Lo sgabuzzino e la
soffitta, come fece Stephen quella volta. Appena usciranno
in pigiama nella cucina ci saremo Io e Josephine ad attenderli."
Lei ebbe un singulto e una lacrima le scorse sulla guancia.
Non sono sicura che riuscirò a farcela." "Ci sarò Io vicina
a te: sarò Io a dare il colpo duro per primo. Vedrai, tutto verrà
facile." "Niente armi da fuoco, s'era detto." biascicò Jonathan.
"Infatti, userò l'attizzatoio. Quando analizzeranno i cadaveri
troveranno un cranio sfondato, e sarà facile attribuirlo alle
travi che crolleranno dal soffitto." "E la vecchia?" "Beh, a quella
penserà Josh. Le basterà strangolarla." La ragazza, questa volta,
proruppe in un pianto dirotto. "Sì, piangi, che ti fa bene" Osservò
Ross "Ti liberi di tutte le scorie e di tutte le paure." "è tutto così
assurdo: mi hanno accolto nella loro casa quando non avevo
più nulla. è grazie a loro se ho ti ho incontrato." Il giovane uomo
si morse ferocemente il labbro inferiore: "Non sono qui per dire
il contrario. Credi forse che il mio cuore non si ribelli di fronte
a ciò che sto allestendo? Credi forse che il mio cervello non
opponga ostacoli di ogni tipo allo sviluppo di questo progetto
atroce? Sappi che se sono giunto a tutto ciò non è stato per
mia responsabilità. Qui dentro Io e te, Josh, soffochiamo e
nessuno verrà mai a liberarci dell'aria chiusa e viziata. Ho
pensato mille varianti pacifiche prima di valutare l'ultima
opzione possibile: quella più spaventosa e terribile, quella
più snaturata e incredibile." Lei si asciugò le lacrime :"Nessuno
penserà che tu abbia potuto fare una cosa del genere." "Appunto"
Biascicò lui, cominciando a tranquillizzarsi. "Tu pensa quello che
ci attende: la libertà, finalmente." "Ma mi hanno sempre voluta
bene. Mi hanno cresciuta come una figlia naturale." "No."
Interloquì Jonathan Prokoski "Come una sguattera." Josephine
si piegò sotto questo colpo di maglio. si rinserrò su sé stessa
e tornò a piangere dolcemente, come una bambina che veda
allontanarsi i genitori per sempre in un tranquillo crepuscolo
d'estate.






(Continua)







 
 
 
 

 
 
 
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