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Post N° 1160

Post n°1160 pubblicato il 08 Novembre 2008 da snoopy68


Basta con queste provocazioni, attenzione a non sottovalutarle


Oggi il sito di Repubblica.it pubblica questo articolo....

Lettera aperta dell'ex presidente della Repubblica alle forze dell'ordine

" Sbagliate le cariche adesso, bisogna aspettare che sparino a qualcuno"


I consigli di Cossiga alla Polizia
"Prima una vittima, poi mano dura"


Aveva iniziato consigliando l'uso di infiltrati nei cortei e evocando le maniere forti da parte delle forse dell'ordine. Oggi, Francesco Cossiga torna nuovamente a dispensare suggerimenti, non richiesti, al capo della polizia Antonio Manganelli. E sono nuovamente parole destinate ad alimentare polemiche. "Serve una vittima e poi si potranno usare le maniere forti" dice l'ex presidente. Una visione che il presidente della Camera Giancarlo Fini non sposa affatto: "Ci sono minoranze rumorose che poi ricorrono alle cinghie. Sono molto rumorose ma rimangono molto minoranze".
Il ragionamento dell'ex presidente della Repubblica è affidato ad una lettera aperta: "Un'efficace politica dell'ordine pubblico deve basarsi su un vasto consenso popolare e il consenso si forma sulla paura, non verso le forze di polizia, ma verso i manifestanti".
Per il senatore a vita, che pensa alle tensioni che hanno segnato le manifestazioni degli studenti di questi giorni, è stato "un grave errore strategico" reagire con "cariche di alleggerimento, usando anche gli sfollagente e ferendo qualche manifestante".
La tattica cossighiana è ben più diretta. In pratica si tratta di
disporre "che al minimo cenno di violenze di questo tipo, le forze di polizia si ritirino"
"A questo punto, continua Cossiga, "l'ideale sarebbe che di queste manifestazioni fosse vittima un passante, meglio
un vecchio, una donna o un bambino, rimanendo ferito da qualche colpo di arma da fuoco sparato dai dimostranti: basterebbe una ferita lieve, ma sarebbe se fosse grave, ma senza pericolo per la vita".
Una situazione che farebbe crescere nella gente comune "la paura dei manifestanti e con la paura l'odio verso di essi e i loro mandanti o chi da qualche loft o da qualche redazione, ad esempio quella de l'Unità, li sorregge".

Tra i danneggiamenti invocati, Cossiga si augura che possano accadere alla sede dell'arcivescovo di Milano o di qualche sede della Caritas o di Pax Cristi.
"Io aspetterei ancora un po' - continua Cossiga - e solo dopo che la situazione si aggravasse e colonne di studenti con militanti dei centri sociali, al canto di "Bella ciao" devastassero strade, negozi, infrastrutture pubbliche e aggredissero forze di polizia in tenuta ordinaria e non antisommossa e ferissero qualcuno di loro, anche uccidendolo, farei intervenire massicciamente e pesantemente le forze dell'ordine contro i manifestanti".
Una visione apocalittica che, però, non trova proseliti. "Sono convino che oggi ci sia un maggiore senso di appartenenza ed è bello vedere che nelle scuole, anche in questi giorni, giovani di destra e di sinistra si confrontano", dice Fini








 
 
 
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Un blog di: snoopy68
Data di creazione: 29/10/2005
 
 

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