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Un blog creato da amritaby82 il 07/11/2005

come seta al vento

pensieri sparsi tra macchie di inchiostro

 
 

COLORI DI ME...

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Sarajevo  risorta tra le lapidi.E dipinsi con il sangue le pareti del cuore, raccolsi sterpi e rami come un passero laborioso e ne feci nido, estirpai tutte le bianche margherite che trapuntavano il lato della collina, colorai di viola i prati e mangiai vermi a mani nude, corsi scalza tra la neve e girai fino a svenire sotto la pioggia, mi buttai dalla cime più alta del mondo per sentire il vento tra i capelli, mi strappai i denti per assaporare la vecchiaia, dormii con la testa poggiata sul ventre di un leone e rincorsi il tramonto di nero vestita
 Ordinaria follia…
Peccato che ogni bambino adulto vecchio ed animale che muore per una linea immaginaria, si chiama Guerra.
Dedico questo blog a tutti coloro che non potranno leggerlo, e che vivono in zone di conflitto.
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E poi sorrido, perché certi legami, nati per caso o per destino, riescono a farti cambiare quasi idea sul genere umano...
Non so..forse tu lo definiresti scambio d'energie, telepatia...non è solo un legame di parole e mente "tesoro mio"...me ne sono accorta la sera in cui mi hai detto "non farti domande" e tu sai a cosa mi riferisco...ma non è stato solo QUELLO che hai detto, ma il modo in cui l'hai fatto...il modo in cui riusciamo ad interagire, ad essere comunque presenti nella vita dell'altra senza essere invadenti, a rispettare tempi e silenzi, a non chiedere mai più di quello che l'altro ha intenzione di dire...come se conoscessi già i miei limiti, come se leggessi davvero i miei pensieri (o forse lo fai davvero?)...
E so che per ora non potrai leggere queste parole, ma so che le sentirai arrivare comunque, so che comunque ti arriverà il mio GRAZIE...grazie solo di esserci e di arrivare sempre puntuale (forse queste sono le uniche occasioni in cui ci riusciamo!)
 Psì




Bisogna vivere come si pensa o si finirà di pensare come si è vissuto.
.

 

Forse è per come mi parli di persone che nn appartengono più al nostro mondo, per come spalanchi gli occhi mentre sorridi. Si, incontrarti nn può nn segnarti, nn può rimanere un evento fine a sé.
All’inizio è pura curiosità, poi ti riavvicini per guardare meglio e senza accorgertene sei già impigliata in un mondo che intreccia il terreno con i concetti astratti, è un sincretismo che genera emozioni contrastanti, che ti obbliga a fermarti e domandarti chi sei e da dove vieni.
Tu, come tutte le cose grandi se vissute appieno permettono di sperimentare gioie e dolori, in modi e in tempi diversi, oppure contemporaneamente
Entrare nei tuoi spazi mi acquieta l’animo, è una sensazione provata solo una volta nella mia vita, ormai tanti anni fa; tu vaghi alla ricerca di una casa ed io l’ho trovata nei tuoi spazi, in quella foto dove sorridi in mezzo ai girasoli, fra le cose sparse sulla tua scrivania, nelle parole del tuo blog.
Si supera il limite sempre pensato ed immaginato, quello con uno spessore logico e razionale che richiede un’ancora per nn essere portati via, quando tutto ti sembra possibile e tutto può accadere e sei sempre li a tenerti sveglia perché proprio nn vuoi perderti niente
 E’ una esperienza che raccomando a tutti, assolutamente. Con moderazione però, credo che già altre persone stiano sperimentando come la tua assenza causi grandi dolori…
Solo per un momento, annoverami fra le corteggiatrici della tua anima, da cui è ben difficile nn rimanere affascinati.
Un inchino, come Maria Antonietta a suo tempo si inchinò di fronte al suo popolo.
Mononokedgl

 

 

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Ho un sogno: fare un viaggio con te, non importa dove o quando. Camminare per vie sconosciute, per strade grigie o colorate per vedere se ti piace stare dalla parte del marciapiede o a bordo strada, per cogliere di te quei piccoli particolari che attraverso msn o un telefono cellulare non si possono cogliere, per provare a dividere lo stesso spazio fisico e vedere se ci stiamo così bene come in quello virtuale, per sentire le tue parole e vedere i gesti che le accompagnano. Di tutte le persone che ho incontrato qui e anche nella vita vera, tu sei il mio regalo più prezioso e quando, tempo fa, mi hai detto che secondo te ci saremmo perse....beh....ti sbagliavi....potrai anche cancellare il blog o togliere msn dal pc,  il nostro legame rimarrà sempre lo stesso, anche se non so per quale motivo, sei la persona che sento più vicina al mondo. Vorrei vedere il mondo coi tuoi occhi scuri, perchè il mio azzurro mi ha stancato, troppo delicato non sopporta immagini troppo buie o colori sgargianti, vorrei avere la tua capacità di viaggiare per il mondo sentendoti come se fossi sempre a casa tua anche se in fondo, forse, la tua vera casa non l'hai ancora trovata.
E' che noi due ci adagiamo così bene negli spazi liberi lasciati dall'altra che sembriamo quasi chiave e serratura.
Se non fossi etero tu saresti la mia anima gemella e il mio cercare si esaurirebbe nell'attimo stesso in cui ti abbraccerò per la prima volta, ma penso che l'amicizia sia un amore ancora più grande e allora a modo mio "ti amo", con i miei silenzi e le mie non-domande, per le tue non-domande e i tuoi silenzi, per come riesci a colpire sempre nel segno e starmi accanto anche ora che sei dall'altra parte del mondo.
Si è capito che ti voglio bene e che mi manchi?
Non sempre riesco ad essere chiara.Grazie d'esistere "moglie mia

 

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Sulla via del ritorno guardavo il sole chiudere piano il suo occhio rossarancione dietro i colli e pensavo alle parole che avrei scritto.
La verità è che non ce le ho.
Questo giorno, questo incontro, voglio ricordarlo solo attraverso quello che la memoria ha deciso di fissare nella mente, come i tuoi occhioni neri e il sole che avevo sul viso sedute sotto al colosseo.
Ti voglio bene, è questo che avrei voluto scrivere sulla cartolina, ma non so perchè ho sentito che in quel momento avrebbe "stonato", forse perchè era evidente e scriverlo sarebbe stato ridondante.
L'unica donna in grado di lasciarmi senza parole.
Psì.

 


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WHO IS JOSEPHINE?
Ammericana from Philadelphia di nascita e "MARIUOLA" nell'anima.
La dolce e sensibile ragazza fin da piccola invece di allietarsi con il dolce forno e le barbie, arrotondava il lunario permettendo ad amici e passanti di assistere alle prodezze "sessuali" dei suoi vicini di casa , all'amodica cifra di 1000 lire + Iva ogni 5 minuti.
Protettrice di gatti, avanzi e bicchieri di cristallo, come San Francesco parla alle creature viventi e non.
Creatrice di Babbi Natale "fai da te" e di incendi improvvisati.
Fondatrice di nuove religioni e medium nelle ore notturne.
Lanciatrice di mode e nuove pratiche "sessuali" con catene biglie e borchie, trascorre le sue giornate tra libri, vaccini ed amici bulgari albanesi e rumeni romani.
Imparentata con zie serial killer, prostitute e truffaldine.
Con mamma piromane e padre collezionista di confezioni di alluminio.
Dalla casa dalle mille stanze e mille saponette...e dalla vita dalla mille sorprese ed avventure...
Prossimamente indiana per vocazione!
Sensibilissima, solare sperimentatrice, sempre un passo avanti a tutti...
odia la solitudine e la banalità, la televisione e la volgarità.
Accanita giocatrice e d ottima interlocutrice.
Lady di ferro come la sua stretta!
Sempre sorridente anche mentre parla di disgrazie!
Primo premio rivelazione del Capodanno 2006 ed ottimo investimento per il tempo libero e non, e soprattutto per allontanare noia e malumore.
Josephine di tutto di più un pò come la RAI ma senza abbonamento
Ti vogliamo bene !!!!
GRAZIELLA E GRAZIE AL*****

 

immaginewidth:320px;display:block;text-align:center;margin:2px auto;Jo...quand'è che ci sposiamo sul serio?Ho paura che qualcuno ti rubi!Psì. 

 

 

Foglie

Post n°787 pubblicato il 30 Agosto 2022 da amritaby82

L’autunno mi parla di te… si affaccia sul cuore con i suoi colori caldi, il sole luminoso e fugace, gli odori pungenti, il vento, mi racconta di noi, ti te madre e di me figlia.

Mi mancavi, avrei percorso viali, attraversato decine di stanze e salito centinaia di scale per ritrovarti da qualche parte che non fossero le foto e i miei ricordi. 

Oggi mi sarei accoccolata sul divano, raggomitolata come un gatto sul tuo grembo e mi sarei abbandonata alle carezze che mi facevi ancora anche da adulta. 

Mi manchi, in tante di quelle occasioni che nemmeno immagini.

Sei assenza, siete assenza… Tutto ciò che amavo sta oltre il velo tra il qui e non si sa dove… Avete lasciato una casa immensa e vuota. Le immagini si sovrappongono intrusive, sfacciate si ritagliano il loro momento anche nel presente… Di continuo… Allungo la mano e si dissipano come fumo.
 Se restassi immobile allora potrei ingannare la mente e pensare che ieri è ancora oggi, che quel fumo è ancora presente, ma me lo dicevi sempre tu stessa, che ero un’anima selvaggia, affamata di vita e quella stessa fame mi porta a scompigliare la nube, a sfuggire all’illusoria fissità del passato…Ad accogliere a braccia aperte il futuro anche con gli occhi umidi di pianto…
Il vento mi parlava di te oggi e tu nel vento mi ha sussurrato: continua così, continua a guardare in avanti.

Mamma oggi mi mancavi.

 
 
 

Otto mesi

Post n°786 pubblicato il 15 Agosto 2022 da amritaby82

E’ il 15 di agosto…Il vento soffia forte e mi porta il suono delle urla in spiaggia, l’odore delle braci che ardono in campagna e la frenesia delle comitive che si organizzano nei parcheggi dei supermercati prima delle partenze poco strategiche.

Tutto arriva da lontano, nitido ed indifferente, mentre procedo pigramente con il mio personale piano per la giornata; tiro su la sedia a rotelle che da otto mesi raccoglie polvere e l’indirizzo verso la cantina, è cosi inusualmente leggera, vuota: oggi è il giorno che ho scelto per impacchettare un po’ di passato, il 15 agosto per l’appunto.

Il vento non da sollievo contro il sole alto che a contatto con la pelle crea una sottile patina di sudore che si mescola con le lacrime che scendono copiose da un po’.

Quanti cassetti ci sono nella mia vita?  Quanto amore può una persona sola impacchettare meticolosamente e riporre ordinatamente nel cuore? 

La sedia a rotelle stava lì, “Qualche giorno” mi ero detta appena ero tornata dalla camera mortuaria, “Qualche settimana” avevo incalzato tra me e me poco dopo, e invece sono passati mesi, otto.

Che senso aveva tenerla lì? Me lo chiedevo ogni tanto, non sarebbe servita certo a farla tornare, né mi avrebbe aiutata a superare prima quell’ultimo anno di odissea e odore di ospedale che mi si era cucito addosso come una seconda pelle. Non avrebbe curato il mio cuore che aveva imparato a battere a ritmi a lui sconosciuti, con accelerate incontrollate ed arresti cosi lunghi da temere di non sentirlo più: stava lì come un trofeo amaro dell’ennesima sconfitta della vita contro la morte.

Oggi mentre quasi tutti erano intenti a festeggiare, ho smontato la sedia e l’ho riposta con cura; volevo essere sola, eppure sola non ero, troppi i ricordi che affollavano la testa, lei era lì che da un angolo di chissà quale luogo del cuore mi guardava con i suoi occhi azzurri e quell’assenza era la compagnia più invadente. 

Gli ultimi giorni la portavo al mare, spingevo le ruote sul pontile e mi alimentavo di brezza marina e di illusioni, la stessa ostinata convinzione che ce l’avremmo fatta con cui ogni giorno calmavo le sue paure. 
Mentre la spingevo verso quel tramonto che per tanti anni avevamo camminato incontro mano nella mano, la guarigione smetteva di essere sogno e diventava tangibile realtà, davanti a tutto quell’amore era impensabile considerare qualsiasi altro finale, e per quel breve tempo, gli ospedali, le terapie, il cancro stesso, si dissolvevano per lasciare spazio all’unica certezza: saremmo tornate una a fianco dell’altra mano nella mano.

Otto mesi per riporre la sedia, per togliere alla vista quell’ennesimo feticcio di un passato tanto doloroso ed intenso da aver cambiato per sempre il ritmo del mio cuore.
Otto mesi per accettare che quel sogno non si realizzerà più, che la sedia ormai è vuota e la vita è andata avanti mentre lei  aspettava un finale diverso e invece prendeva solo polvere.

 
 
 

Eleven

Post n°785 pubblicato il 07 Gennaio 2014 da amritaby82

Gli occhi cerulei non incontrano mai il cielo, troppo impegnati a volare basso, dove i sogni cominciano solo. La prima volta che la vidi, eterea e perfetta, il suo profumo legò un nodo attorno al mio collo.

La guardo mentre parla, le parole escono ora lente, a fatica, ora veloci rapide e pungenti.

Ogni discorso é un segreto pescato in fondo ad un vortice di pensieri mescolati negli anni agli umori della vita.

I suoi occhi chiusi come alti portoni mi lasciano entrare di rado... attendo  lì davanti, senza chiavi, incapace di forzare il pesante legno, incapace di prendere posto in lei, al caldo.

La pelle bianca lascia intravedere cicatrici, tagli cicatrizzati grossolanamente. Quella pelle perfettamente immacolata, ora tagliata, forse è la mia chiave o forse solo un'immagine che sono  destinata a guardare...sbirciando per sempre solo dalle finestre del suo io.

 
 
 

Sotto

Post n°784 pubblicato il 23 Ottobre 2013 da amritaby82

Sparirei in giorni come oggi, tra le acque di un mare calmo e monotono, sotto, nel fondo, dove la luce entra come gioco e il suono giunge lontano ed estraneo.

In quella pace rimarrei senza tempo, per un po' o per sempre, senza creare disturbo gioia o dolore a nessuno.

Resterei lì, sola, senza inganno od illusione.

In fondo. 

 
 
 

Semivicoli 15 Marzo 2013

Post n°783 pubblicato il 19 Giugno 2013 da amritaby82

Ad illuminarci solo una candela, e mi regali un sogno, ilnostro.
Piccoli fiocchi accarezzano improvvisi le pareti in vetro del nostro idilliovista mondo  e il tempo solo per questasera ci regala tregua.
Il silenzio lascia parlare  emozioni chenon trovano parole ma gesti, e tu in questo susseguirsi di sospiri  penetranti entri  in profondità fino a mescolarti con il miostesso sangue.
Vorrei  che la vita, la nostra, fossecome  oggi, con quest'alba rosa che illumina ilmondo bianco intorno e noi dentro una fortezza in alto senza tempo, solo io ete.

 
 
 

San Francesco

Post n°782 pubblicato il 10 Marzo 2013 da amritaby82

Il vento batte violento contro le persiane che nascondono  in lago increspato alla vista, mentre io mi perdo a guardare il tuo corpo nudo accanto al mio.

C’è qualcosa nella tua pelle che è droga, qualcosa nel tuo  sguardo su me che è emozione forte, qualcosa nel tuo odore che è crescente  e dilagante desiderio.

I muri bianchi di questa stanza vista lago, sono come piccolo  scrigno in cui dentro, racchiusa, c’è la perfezione del nostro stare insieme.
 Ti amo voracemente… sei il mio pane dopo  il digiuno, ma di te non mi sazio mai, e questa incolmabile fame  mi stordisce, mi annebbia eppure mi nutre, mi  tiene in vita.

Ascolto il tuo respiro nella penombra mentre ti sussurro un  ti amo languido come le ore spese in questo scrigno…sorridi… ti volti, mi stringi forte a te e ci addormentiamo…i nostri corpi nudi fusi in un unico  groviglio di pelle ed odore.


Le lettere d'amore- Roberto Vecchioni

 

 
 
 

Gabrì

Post n°781 pubblicato il 23 Febbraio 2013 da amritaby82

"Ho fame della tua bocca, della tua voce, dei tuoi capelli e vado per le strade senza nutrirmi, silenzioso, non mi sostiene il pane, l'alba mi sconvolge,cerco il suono liquido dei tuoi piedi nel giorno."Pablo Neruda

 
 
 

Colori disperati

Post n°780 pubblicato il 21 Febbraio 2013 da amritaby82

....Il mio tempo con TE unisce tutti i colori ...dai più intensi nodi di emozioni che s' addensano indelebili... ai più sfumati sospiri che tracciano la tua assenza.... ...Il MIO tempo con te... son labbra da assaporare ...I nostri occhi che si pennellano d'amore.... Parole in prestito... Qui nel mio mondo che voglio dividere con te, che amo di questo amore disperato e folle che sposta costantemente ogni mia convinzione, che stritola in una morsa tutte le mie certezze, che a giorni toglie il respiro per la paura!

 
 
 

E si incomincia dalla sera.

Post n°779 pubblicato il 14 Febbraio 2013 da amritaby82

Si incomincia dalla sera a correggersi gli errori
A tornare con gli odori alle storie del passato
Ho sbagliato e risbagliato
Si incomincia dalla sera
Anche se non c'è più luce
A guardarsi le mani, mani sporche di fatica
Che hanno preso e poi lasciato
Ma incomincia dalla sera
Questa nuova storia grande
Che ha cambiato la mia vita,
Proprio quando non cercavo
Proprio quando non credevo

Si incomincia dalla sera
Si incomincia dalla sera a decidere il domani
Qualche sogno può aiutare,
ti svegli con il sole
Questo vivere mi piace,
Perché il corso della vita
Non è scritto né deciso
Chi l'ha detto che hai capito,
Chi l'ha detto che hai sbagliato
Non c'è una sola verità,
Guarda adesso come rido
Guarda adesso come scrivo
Come guardo nei suoi occhi
Quando viene questa sera,
Quando anch'io le dico piano
Buonanotte amore mio
Ma incomincia dalla sera
Questa nuova storia grande
Che ha cambiato la mia vita 
Proprio quando non cercavo
Proprio quando non credevo

Si incomincia dalla sera

 
 
 

Azzurro

Post n°778 pubblicato il 19 Gennaio 2013 da amritaby82

 

E’ che sei come uno squarcio di sole tra le nuvole in ungiorno di pioggia.
Sei ad ogni piccolo passo uno stupore inatteso.
Perché i tuoi occhi azzurri erano qualcosa che non avevo preso proprio inconsiderazione.
E ti faccio spazio nella mia vita incasinata da trentenne che sembra il rifugio di una ventenne.
Ti faccio spazio tra i sensi di colpa per questo mio recentissimo passato che mi stringe ancora il cuore, tra tutti i fantasmi, gli odori e colori della mia esistenza frenetica e a volte immobile.
Ti faccio spazio perché non saprei e vorrei fare diversamente!

 
 
 

Pulcinella

Post n°777 pubblicato il 07 Gennaio 2013 da amritaby82

In un weekend perfetto, con il cuore che vorrebbe straripare di felicita all'improvviso appari tu, lì, su quella panchina in questa città che è tua, più di quanto sarà mai mia.
Ti vedo, sembri tu, ma è impossibile, dovresti essere altrove, al nord, proseguo con il cuore un po’ in gola e la voglia di mandarti un sms, proseguo con il dubbio che rimarrà e in fondo al vicolo mi rigiro a guardare un ricordo, tu.

 
 
 

One year later

Post n°776 pubblicato il 26 Dicembre 2012 da amritaby82

Il buio d’inverno cala sempre troppo presto rubandoti quelpizzico di tempo in più che ti sarebbe servito per immergerti realmente in quelgiorno che ti appartiene ma non è mai tuo.

Orvieto è spintonata da un vento quasi gelido e nell’aria s’annusal’odore di pioggia in arrivo. Una giornata di spazzi condivisi è più ti quantopensavi di poter tollerare, così li abbandoni, e ti rifugi, sola, in un caffèpieno di famiglie e signore imbellettate, e stranamente non sei disturbatadalla loro presenza che solitamente rifuggi, ordini una tisana e distribuisciil tuo tempo tra i pensieri, il tuo libro e la vetrata.

E’ solo in quel momento, nell’istante in cui la miscela diacqua e erbe scende in gola, i tuoi occhi scorrono quasi famelici le righe e ilmondo circostante si annulla diventando lo scenario di un film muto che tu tisenti felice, felice di quella essenza pura, solitaria, slegata da meccanismisempre uguali, dalla mondanità, dal successo, dall’amore, dall’amicizia o da qualsiasi altra cosa: tu, lì, semplicemente, sei felice, e non dipende da nessun altro.

 
 
 

E'

Post n°775 pubblicato il 31 Ottobre 2012 da amritaby82

che a te penso spesso, tutto qui, credo. 

 
 
 

M.

Post n°774 pubblicato il 01 Ottobre 2012 da amritaby82

Fine.

Oggi le parole sono uscite nette, decise, irrevocabili.

Mi hai insultata.
Mi sono sentita in colpa.
Hai rinnegato il passato, ogni momento, con foga, rancore, rabbia.
Non hai provato a farmi tornare sui miei passi, in fondo non ti ho lasciatoalternative io.

E così finisce. 
Dimenticati di me mi dici, come se i ricordi uno li potesse accartocciare tuttie mettere in tasca, come se tutti i momenti insieme, uno li potesse scioglieretra le lacrime e asciugare con un fazzoletto gettato lontano da noi.

I sentimenti non sono immutabili, e forse in fondo, non ti ho mai amato come tuamavi me.

Tu amavi ogni mio singolo respiro, e ti ringrazio, tiringrazio per tutta la normalità che hai saputo regalarmi; per la carne, ilsangue e l’amore di cui mi hai nutrita.
Ti ringrazio per una lista infiniti di cose, che tu ora rinneghi, e forse, ègiusto così.
Grazie per l’amore, le certezze, per il tuo sorriso sul cuscino la mattina, peril tuo volto imbronciato, sorpreso, arrabbiato, estasiato, per le tue manichescivolavano sotto il mio vestito nelle situazioni più impensabili, per lacomplicità, per le risate, per le discussioni e le paci, per i panini divisi,la quotidianità e la lontananza, per i progetti a due e lo spazio che sapeviconcedermi.

Grazie per avermi insegnato quanto l’amore sa essereuna cosa semplice.

Addio.

 
 
 

Quiete e caldo

Post n°773 pubblicato il 07 Agosto 2012 da amritaby82

Tu sei di là che occupi i miei spazzi, il mio letto, mentre io sul divano in cucina, con un patetico circo di Montecarlo in sottofondo, scrivo di te, di te che mi ami, e me lo dici tra le righe mentre me lo dimostri in ogni bacio, in ogni abbraccio, in ogni sguardo, sempre.

 Ogni tanto ti guardo mentre riposi, seguo il profilo del tuo volto rilassato accanto a me, a me che ti basto e penso a te, a te che non mi basti e mi sento in colpa. 


Non trovo pace, io, forse è questa la verità, non la trovo con te che a me dedichi ogni tuo respiro, non la trovo con te che acquieti il mio animo che di quiete in fondo non sa o vuole nutrirsi. E io rimango in silenzio nell’angolo a guardare con animo caotico la quiete tua.

 
 
 

Pulcinella 15 o forse 16 Giugno

Post n°772 pubblicato il 18 Giugno 2012 da amritaby82

C’è qualcosa di inevitabile nell’andare avanti, qualcosa di logico, necessario,  indispensabile.

Eppure...

Napoli è bagnata di sole. L’aria è croccante come l’odore di una sfogliatina appena cotta; poggio a terra il borsone in pelle e ti penso.

Napoli sei tu.  
Sei tu che cammini, tu che ti fermi su una panchina improvvisata a fumarti una,due, tre sigarette, sei tu che mi insegni a guardarla come nessuno mai me l’aveva fatta vedere, e non lo sai neanche questo, perché non ho avuto il tempo di dirtelo, e allora poggio il borsone e penso a te, inevitabilmente.


Chissà poi perché ti penso, perché inevitabilmente il tuo viso si affaccia dietro ogni angolo, esce da ogni portone scuro, chissà perché questo tuo ricordo non sono capace di riporlo insieme a tutti gli altri in una scatolinada aprire all'occorrenza: tu ricordo di un pressappoco nulla che scalzi amori, veri, in maiuscolo.

A sera i pensieri assumo sempre pesi diversi e allora ti scrivo grazie, grazie per una Napoli bellissima che ho imparato a guardare  per merito tuo.
Mi rispondi che sei giù anche tu e che credevi di avermi intravista chissàdove.
Leggo e sorrido.   
 Ti proporrei una pizza, un caffè, duechiacchiere, ma resto ferma perché non avrebbe senso, credo.
Azzittisco ogni volontà.
Chissà poi…
… E mi manchi. 

 
 
 

Sole.

Post n°771 pubblicato il 10 Giugno 2012 da amritaby82

Stamattina sei al lavoro.
Io  sola distesa sul letto che respiro a pienipolmoni l’odore di ciclamino che entra dalla finestra spalancata su  un mondo bagnato di sole.
Sono serena. Terribilmente e infinitamente serena da quando ci sei tu nella miavita.
Sì, è  proprio vero: l’amore sa essere anche una cosa semplice.

 
 
 

Ci sei, tu.

Post n°770 pubblicato il 05 Giugno 2012 da amritaby82

Ti cerco e tu ci sei.
Ci sei quando urlo contro questo o quel deficiente, mentre tu all’altro capodel telefono ridi di me.
 Ci sei la sera quando mi sciolgo in una buonanotte che dura fino quasi al mattino.
 Ci sei quando tirando un sospiro durante una giornata frenetica penso a te che sei il mio porto tranquillo.
Ci sei con i tuoi modi pacati, sempre giusti, quasi perfetti, che a te piace ribadire, non sono farina del tuo sacco, ma del mio, e sorrido felice per quel meglio  che mi dici ti faccio uscir fuori.
Ci sei con i tuoi passi lenti verso il mio cuore.
Ci sei con la calma che  hai saputo usare per raggiungermi, tu che solitamente vuoi tutto e subito.
Ci sei quando ad  una mia provocazione sei sempre in grado di  sconvolgermi un po’ di più.
Ci sei quando ti desidero.
Ci sei al di là di ogni mia previsione.

Ci sei mentre io ogni giorno non posso evitare di abbassare un muro, aprirti una porta, fermare un ricordo.
Ci sei, tu.

 
 
 

Maledetta primavera.

Post n°769 pubblicato il 21 Aprile 2012 da amritaby82

Venerdì, lo scorso, e tu vicino, trascinata in un mondonon tuo, mio.
Sei seduta davanti  a me un po’ al lato,perché io ‘snob’ quale sono, ti  hospiegato il codice di comportamento a tavola e tu hai riso, come ridi spessodei miei modi.
Se qui che osservi la mia realtà, che dai un volto a tutte le persone di cui tiparlo al telefono, e lo sai che basteresti da sola a rendere il mio venerdìeccezionale.

Ormai piove, è notte, entriamo in casa e ci infiliamo nel lettonecon un brrr  generale. Ti giri verso dime e con un sorriso impertinente e un arzigogolato ‘ e alloraaaaaaaa?’ che s’insinua tra un brrrr e l’altro mi chiedi: ‘Chi ti piace?’

‘Nessuno perché?’
E tu cominci ad elencarmi i pregi ed i difetti di ogni eventuale partner che atuo avviso interesso. Provi  con tutta testessa a svegliarmi dal torpore del ‘nessuno mi piace’, provi, riprovi e l’unicariposta che ricevi è il mio: ‘ Ma poi lasciami dormire, tutte queste parole perun film che ti sei fatta tu, è che sono un tipo simpatico e la gente mi siaccolla un po’, ma serena che non interesso a nessuno!’

Venerdì, questo, e tu lontana.
‘L’ho fatto perché mi piaci.’ E uno.
‘Non posso presentarti mio nipote perché è un mese e mezzo che cerco di farticapire che mi piaci.’ E due.
‘Non andare, resta da me, così dopo il massaggio…’ E tre.

Uno su tre ce la fa… Forse, se non fossi terribilmentecazzona quale sono.
E tu che mi insulterai quando ti racconterò ogni cosa! 

Perché inseguiamo sempre  qualcuno che corre lontano da noi, senza notare

 chi ci segue da tanto o da un po' ... Il problema è che non sappiamo girarci...o

 forse ci giriamo e decidiamo di non voler vedere.



 
 
 

tu idealizzato

Post n°768 pubblicato il 11 Aprile 2012 da amritaby82

Ti vedo entrare ogni tanto online, dietro quel nick che avevo letto tante volte in mezzo al tuo nome senza farci caso, prima di  ritrovarmelo tra i quattro contatti temerari della notte… è bastato leggerlo per riconoscerti oltre l’irrealtà dello schermo.

Ogni tanto ti vorrei scrivere un ciao, ma non avrebbe alcun senso contattarti, e allora guardo il tuo nome nella lunga lista delle persone  che  appaiono e scompaiono sul fondo nero e scrivo qui dove sono quasi certa non mi leggerai.

Mi manca un po’ il tuo 'tu idealizzato', ma le cose vanno così o meglio così le facciamo andare noi, forse…
Ho letto che mi hai odiato, la sera che mi hai scritto di non salire più e io ti ho risposto con un mezzo addio. Mi ha fatto sorridere la cosa, perché leggendoti sembrava quasi che tu il nostro rapporto lo abbia accusato, eppure io percepivo solo un gran distacco allora, come se nulla di quello che facessi ti potesse in alcun modo scalfire: tu eri al di fuori di quel meccanismo in cui io invece ero immersa quasi totalmente, tu  mi piacevi e questo complicava assai ogni cosa.

E qualche volta quando leggo il tuo nome su quello sfondo scuro mi chiedo se quel ‘tu’ che avevo tanto idealizzato in mezzo a tanta banalità umana, non mi piaccia ancora, ma non aspetto mai la risposta, tanto non avrebbe senso.

 
 
 
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il 2023 è tra 4 mesi e sto ancora elaborando il 2019
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il 16/08/2022 alle 23:25
 
Hai ragione…
Inviato da: amritaby82
il 02/08/2022 alle 14:56
 
Impegnatevi di più con i post non posso essere l'unico...
Inviato da: cassetta2
il 04/11/2020 alle 10:10
 
 
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