Creato da ridicolaleggerezza il 30/01/2007

s-TRAVEstiti

nel senso di troppo o di troppo poco

 

a N. e S.

Post n°253 pubblicato il 12 Dicembre 2008 da ridicolaleggerezza

e poi mi trovai a ripensare a quel fiore unico del piccolo principe
e vi vidi...in immagine sine corpo
così fragili, identiche, indistinguibili come lo sono a colpo d'occhio le gocce di pioggia
e sentii il cuore scoppiarmi di gioia
e sperai di regalarvi un sorriso
chè la vostra vita non si trasformi in una ricerca affannosa del nulla consistente
ma del tutto inconsistente
e urlai a bassa voce
e promisi, anche da lontano
nostante il cappellino rosso simbolo e i cavi incatenanti,
per voi la libertà.

e l'unicità senza differenza visibili
proprio come il fiore per il principe



 
 
 

voglio vederti danzare

Post n°252 pubblicato il 01 Dicembre 2008 da ridicolaleggerezza


 

 
 
 

questa non è una risposta

Post n°251 pubblicato il 30 Novembre 2008 da ridicolaleggerezza

se hai perso il senso non chiederlo a me

il senso forse non esiste

e se anche  esistesse
non avrebbe senso pensare di dare un senso al senso

 
 
 

fosche tinte di lillà

Post n°250 pubblicato il 24 Novembre 2008 da ridicolaleggerezza

devo dire che ho una voglia sulla punte delle dita di scrivere e scrivere e scrivere però mi manca la spontaneità

ossia...

qui che qualche post fa esaltavo come una coperta di linus, come la coperta di linus ha dei confini e oltre quei confini svanisce,
il qui di cui parlo è esattamente libertà confinata

e di contraddizione vive.

non mi capirà nessuno, lo so. ma in questo caso non m'importa chè mi serve questo flik flak di lettere a srotolare fosche tinte di lillà.

e fine

 
 
 

virtù

Post n°249 pubblicato il 23 Novembre 2008 da ridicolaleggerezza

pazienza

ci vuole pazienza nella vita...

a me?

sta finendo

 
 
 

agli S-travestiti

Post n°248 pubblicato il 09 Novembre 2008 da ridicolaleggerezza

quando ho tempo riesco a dedicarti un pò di me
quando ho tempo riesco a carezzarti come linus la sua coperta
quando ho tempo...
e quando non ho tempo il pensiero di te m'accompagna.

mi piace questo finto foglio bianco dove imprimere impressioni
ormai di novembre

 
 
 

la farsa e il nostro amore per lei

Post n°247 pubblicato il 08 Novembre 2008 da ridicolaleggerezza

l'ultimo anno ha consolidato la mia personalità.

gente di ogni genere è passata per la mia strada, a volte pernottando altre volte il tempo di un caffè.

oggi, inaspettatamente, ho incontrato una persona che per un motivo assai lontano mi è sempre stata nel cuore. una persona che non conosco realmente. una donna sincera e leale, sostenitrice dell' indipendenza.

m'ha narrato di una farsa, m'è sembrato di viverla. e in realtà è una farsa che ho vissuto in maniera differente ma attinente.

questa farsa cerca un posto nel mondo e parla, parla, parla. non tiene conto di quello che dice però.
allora si incatena alla sua stessa ricerca di un posto nel mondo per restarne ben ancorata fuori.

immaginavo il piccolo principe e pensavo che una farsa poteva starci dietro le quinte, ma quello è troppo sensibile per nasconderne una. poi pensavo al re dal mantello invisibile e lì si che ho trovato pane per suoi denti.

ma a ben pensarci l'unico errore commesso (se così posso chiamarlo) è stato quello degli spettatori,
chè la farsa è uno spettacolo come un altro, è finzione ma non è cattiveria...crederci o no, spetta a quelli che stanno sotto il palco e non sopra.

dunque io a nome di tutti i miei compagni di viaggio e di visione perdono l'attore per aver fatto il suo mestiere e lo invito a giocare d'astuzia:

"sei ancora in tempo per trovare il tuo posto, ma tu questo posto non lo vuoi, in fondo ( e sono d'accordo) viaggiare di fantasia e di realtà è meglio che staresene fermi".

ve lo dico compagni, e già lo sapete:
"la farsa non voleva fare del male nè compromettere gli ideali che rappresentava, dunque comunque sia andata anche se lo spettacolo è finito, rimarrà sempre nostri cuori, che dimentichi della differenza tra realtà e fantasia si sono lasciati affascinare".

ps. forse lasciarmi sedurre è stata la cosa più sensata della mia vita

 
 
 

perle o pietre

Post n°246 pubblicato il 02 Novembre 2008 da ridicolaleggerezza

ma chi lo dice che una perla è meglio di una pietra?

la spigolosità è fascino.

 
 
 

di frasi lette

Post n°245 pubblicato il 30 Ottobre 2008 da ridicolaleggerezza

leggevo

foa non ha mai pensato di farsi fermare da una stupida frase, da una stupida convinzione o da una stupida paura collettiva

neanche io

cos'è 'sta storia della dittatura velata?

 
 
 

lucertole e carte

Post n°244 pubblicato il 05 Ottobre 2008 da ridicolaleggerezza

Credo, ecco, credo di non scrivere con la punta del cuore da quando me la tagliarono. Certo. Ecco cosa credo.

Tranquilli, è ricresciuta quella punta come la coda della lucertola torturata ma non uccisa.

Ciò che non uccide fortifica.

Così mi viene da pensare che poiché non è ancora morta la lucertola, quella coda è più lucida più spessa più dura di prima. In una parola più bella.

Certo, ecco cosa non mi ridarebbe mai la spontaneità se fosse vero, il taglio della coda di una lucertola già esanime; ma la lucertola è viva altrimenti non starei costruendo e distruggendo un flusso sconnesso di parole semplici e concise. Quasi parlate. Non starei usando le mine del pensiero per edificare catene perfette di carbonio e modellarle su una storia antica e brillante come il sole,’la del cane e del cane.

E poi non c’e’ solo quella di storia da contare, ce n’è di meravigliosamente occulte nell’indice di una mano che non giudica e non guida, ma nuota nella memoria insepolta dei crisantemi c’hanno appena visto il funerale delle rose amiche.

Perciò la lucertola non può che essere viva, non può che avere la coda, non può che intessere i raggi per un nuovo racconto da consegnare al livore della carta riciclata e allo splendore di quella simulata.

La lucertola è viva, vivissima e gioca a carte.

 

 
 
 

meglio il tuo inverno

Post n°243 pubblicato il 23 Settembre 2008 da ridicolaleggerezza

 
 
 

l'ufficialita' a volte stanca a volte no

Post n°242 pubblicato il 17 Settembre 2008 da ridicolaleggerezza

e' ufficiale lascio questi monti spagnoli per passare un paio di mesi in italia tra nord sud e centro e poi volare a londra

anche questo e' abbastanza ufficiale avro' due nipotine
non e' ufficiale la data: quella no, non e' ufficiale perche' potrebbero nascere un paio di mesi prima del previsto.

e' anche ufficiale che nella vita per volare bisogna affrontare la paura

e' ufficiale che per i sogni occorre tenacia e, si anche questo e' ufficiale, io ne ho da vendere

ufficialmente baci a tutti sul culo, uomini e donne.

 
 
 

SETTEMBRE DICEMBRE

Post n°241 pubblicato il 01 Settembre 2008 da ridicolaleggerezza

settembre e' giunto coi fiori secchi e arancio

dolci sublimi di ricordi presenti e scadenze non fisse

sofia, sapienza prima fra due a svelarsi

e sara' dicembre quando quegli occhi ti vedranno madre perfetta

con altri due sempre piu' figli

 
 
 

di strade percorribili e non

Post n°240 pubblicato il 26 Agosto 2008 da ridicolaleggerezza

da una mia

Crescere non risulta semplice per nessuno, a volte la strada sembra interminabile e i compagni di viaggio assenti eppure qualcosa mi dice che alla fine ci sarà un sorriso per tutti. Questa speranza e se vuoi convinzione salva dalla noia e dalla tristezza di una vita senza colore.

Il nostro personale percorso nel divenire a volte si incrocia con altri generando confusione e allegria, altre  invece resta quello che è: solitari passi verso il sorriso.

In questo ultimo momento ci si accorge delle divergenze, dei diversi punti di vista e del “pensare per sé” senza con questo volere fornire attenuanti all’assenza degli altri.

Credo sia fondamentale sentirsi amici, amanti e compagni. Nella natura del percorso è implicito il bisogno dell’affacciarsi e del toccarsi per percepire e comprendere il diverso da sé. Dare un pezzettino di noi, formare incroci confusionari, viaggiare da soli con la propria ombra…beh è l’essenza del crescere, della vita.

Dunque provare certe estreme sensazioni di malinconia, nostalgia, rabbia, allegria, spossatezza e paranoie varie diviene un obbligo della definizione.

 
 
 

di meraviglie

Post n°239 pubblicato il 12 Agosto 2008 da ridicolaleggerezza

La sua aria cupa in contrasto con quella da cantatore notturno attirava i cuori di ogni anima viva... non una mise mai in dubbio che quel uomo era perfetto per vivere con loro. si fidarono di modo che ogni giorno fosse un racconto in piu', un'esperienza ancora.

 
 
 

consigli d'ascolto

Post n°238 pubblicato il 03 Agosto 2008 da ridicolaleggerezza

io e te a fine lavoro, stanchi
un piatto di farfalle al pomodoro
poi...

queste note dallo schermo


 
 
 

scuse scuse sempre e solo scuse se lette cosi'

Post n°237 pubblicato il 24 Luglio 2008 da ridicolaleggerezza

per diverso tempo ho ritenuto che 'scusarsi' indicasse sottomissione alla negazione di se stessi o all'incomprensione altrui e mai un modo altro per riconoscere le proprie
"sbadataggini".
certo se cerchiamo sui dizionari l'atto dello scusarsi corrisponde al giustificarsi ma spesso, come nel caso in cui lo intendo io, evidenzia la tolleranza dei sentimenti propri e altrui comprensivi del cambiamento vitale e dello spiacersi per aver procurato del male o semplicemente per aver errato.
e' troppo facile, per non dire naturale, far fronte all'altro con perspicaci atteggiamenti di strafottenza assoluta in nome del proprio (sottolineo l'aggettivo) ego.
per mio credo dico no alla sottomissione dei cani al guinzaglio di padroni detentori di deliziosi croccantini da supermercato.
eppure urlo di fare attenzione all'equivoco comodo nel dare per scontata la ragionevolezza dei propri pensieri e dunque delle proprie azioni.
sembrerebbe infatti, da varie letture e diverse visioni reali, che l'ultima moda indichi chi non conosce la giustizia come giudice assoluto del tutto.

proprio chi disobedisce ai codici, come me, ne propina altri e riprendendo falce e martello non sa perche' ne' per come.

rifiutando il pensiero differente si lascia spazio al pensiero unico, quello totalizzante che fu combattuto prima e dopo Franco.

molti uomini ammazzati non per moda ma per amore.

 
 
 

ne riparlo...

Post n°236 pubblicato il 29 Giugno 2008 da ridicolaleggerezza

 

quella trivella risuona sul tronco del ciliegio bianco, tocca le campane di sant' elena e risale lungo la dorsale che regge vari vertebrati. sorseggia ubriaca il sapore acido dell'uva in fermentazione: sara` vino o aceto? futuro incerto.

la precarieta` del momento e` la sua vela, guida di una rotta inconsciente guida di un geniale cacciatore di frodo guida di un orso che non sa pescare e di un gatto che non sa saltare.

il tratto inusuale del pennello morbido invade come un tir una piccola stradina il foglio ormai ingiallito di una serie. e dolce m'e` la vista di sto' pezzo di carta dipinto del sogno che mai si spegne e vince le serrature piu` ardite per superare scogli di legno e chiusure preventive.

m'incanta superare le barriere e correre il rischio di incendiarmi coperta di salsedine, m'incanta l'audacia delle parole e delle immagini su pagine chiare, m'incanta lottare per il desiderio o per il sogno, m'incanta sentirmi libera di correre lungo il bordo di un precipizio senza corde di protezione, m'incanta il suo sguardo su di me libera.

una volta era fantasia innaturale oggi e` realta` sensibile, inevitabile.

gli sgarri del passato sono cancellati, gli sgarri del presente affrontati e abbattutti resta una contraddizione in fatti dovuta all'umanita` dello spirito e alla debolezza dell'egoismo.

lo stesso che copre i tratti sereni dei visi vinti dal tormento. lo stesso che vincerete.

si tratta di un augurio al finale di una notta, di una mia senza destinatario.

l'unico silenzio inultile e` troppo distante per essere ascoltato.

e dormo tra le sue braccia.

 

 

 
 
 

da leggere al plurale

Post n°235 pubblicato il 11 Giugno 2008 da ridicolaleggerezza

da quando sono diventata grande diverse questioni, moltiplicatesi, hanno investito zone estranee al mio vecchio "ogni giorno":

la vita da studentessa mantenuta, in fondo, non era male e forse in quel tempo ( confesso che non n'e` passato molto) la mia coscienza (potrebbe non essere la parola adatta) dormiva nel meraviglioso mondo del menefreghismo, lasciandosi incantare da falsi profeti di uguaglianza.

non sono una sociologa, ne' troppe altre cose, ma una certezza si fa strada in questa realta`: l'egoismo imperante.

l'esperienza dipinge il fiume che scorre sempre nella stessa direzione, ma non il mare stagnante, che si trastulla spesso nelle sue tempeste e nei giri di boa degli alianti umani.

un uomo allora cancella la parola costrizione entrando di diritto nel quadro criminale degli anni di piombo. eppure quel uomo, esemplare, non e` che la ragione sciolta dai rigidi meccanismi sociali dei giorni nostri almeno fin quando anch'egli non decidera` di andare a passeggio per le vie del corso con una nuova amante, dimentico dell'abbraccio della moglie ignorante e consapevole della propria poverta`, non certo di spirito, che urla una verita` assoluta: GLI OCCHI VEDONO SEMPRE CIO` CHE IL CUORE NON VUOLE.

e` una missiva questa eppure non v'e` destinatario, unicamente un mittente attento.

atterrito di fronte alla necessita` secolare di essere fuori legge per non essere sopraffatti.

sconcertato per la certezza che egli non sara` mai chi di necessita` fara` virtu` ma vizio.

perche`, amici, lanciate l'attenzione da una qualunque parte e incontrerete il potere dominante che costruisce sistemi alterabili per rinchiudere la crescita dei non appartenenti alla classe.

ci sara` una possibilita` altra? si. tanto giusta da essere condannata.

e` la sopraffazione dell'uomo sugli altri uomini, e`questo darwinismo strafottente che uccidera` il cielo e il sole.
egoismo: dio assoluto. moneta e potere: fratelli del dio assoluto, ma non minori.

e sento scorrere il vento freddo francese

e vedo volare un pezzettino di carta frantumato...dietro una scritta: amore

sotto un burrone nero pronto a ingoiarlo e farne sparire la traccia, fosse un semplice odore.

il ponticello che attraversa il rio e` marrone, l'etere grigio, l'umore arancione.

la parola fine per adesso e` posta, ne riparleremo.

 

 

 

 
 
 

scazzi e pazzi

Post n°234 pubblicato il 05 Giugno 2008 da ridicolaleggerezza

ridicola, se sabe, e` buona troppo buona. ma non stupida.
e´ una precisazione che tiene a fare per un puro sfogo personale.
gli affari sono affari, la vita privata e´ un'altra cosa.
quando ridicola lavora ottiene il massimo e pretende il massimo. dunque in quella cucina non  passera´ píu´ di quattro ore al giorno. senza offesa per nessuno.

lo sapete che sui suoi principi ci sbatte la testa fino a farla sanguinare. non le importa se di fronte c'e` il presidente della repubblica o sua madre, l'unica cosa che conta e´che, purtroppo o per fortuna, per il culo non si  lascia prendere.

fine della storia?

come? e`uno scritto di merda? la cucina che c'entra col blog?
come cosa? probabile. niente, e` abbastanza chiaro.

ma le pare questo un non-spazio creato per scrivere di tutto e di piu´, anche di scazzi lavorativi.

per fortuna il resto della sua vita gira bene...almeno pare.
la sua situazione socio-psico-politica e´ migliore di quella di molti italiani (per via del pacchetto sicurezza!)
e poi diventa zia di due gemelli a gennaio...

insomma miei cari

ridicola torna, dopo tempo, giusto per scrivere un paio di cazzate, far sapere che sta bene e e´viva.

anzi vi lascia un pezzo per stemperare i fondo schiena

baci sulla punta a tutti!

 
 
 

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