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Nel sito troverete le buone notizie. Nel blog, in ordine sparso così come viene, pensieri, poesie, riflessioni amare ed a volte dolci.

 

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AMORE

E' bello stare con te.
 

 

Alitalia: 6.000 esuberi

Post n°82 pubblicato il 03 Luglio 2008 da fulsos
 

(ANSA) -  3 LUG - Tutte le cifre uscite sugli esuberi di Alitalia sono premature: cosi' l'ad di Intesa SanPaolo, Corrado Passera, a margine di un convegno. A chi gli chiede se ci possano essere delle difficolta' sul fronte della definizione del piano, risponde: 'Non e' nostra abitudine gettare la spugna'. 'La durata del nostro mandato e' di 60 giorni', e i 'termini non sono cambiati'. Il mandato e' stato affidato a IntesaSanPaolo ad inizio giugno e dovrebbe scadere nei primi giorni di agosto.

Indescrizioni di ieri parlano di 6.000 o forse 10.000 esuberi, il che significa che ci possono essere tra i 6.000 e 10.000 licenziamenti, in vista di un possibile accordo con Air One. 

L'accordo trovato con Air France parlava di 2.000 esuberi, che a detta dell'allora candidato premier Berlusconi erano troppi, che se si lasciava fare a lui sicuramente Alitalia sarebbe rimasta italiana e con buona pace di tutti ci sarebbero stati meno sacrifici.

Ora già abbiamo pagato il prestito ponte che non ci è dato sapere se ci verrà restituito, pena l'ennesima penale da parte della comunità Europea, poi seimila famiglie che resteranno senza stipendio. Ha ragione il mio amico a dire che Berlusconi è proprio un drago: dove passa lui rimane soltanto l'odore di bruciato.

 
 
 

La parola alla piazza

Post n°81 pubblicato il 28 Giugno 2008 da fulsos
 

Mi ritrovo ancora a parlare di questo vergognoso emendamento definito salva-processi, ma più propriamente dovrebbe essere chiamato salva-delinquenti, come se non bastassero le altre leggi vergogna in vigore come la Cirami e la ex-Cirielli.

Questo decreto permetterà di sospendere i processi per un anno, calcolati in 100.000 poco più o poco meno, ma quello che non si dice è che questi reati cadranno in prescrizione.

Tutte le sospensioni dovranno essere notificate, e così tutte le relative riaperture, se ci saranno. Con oneri altissimi. Poiché in un anno molti magistrati cambieranno posto o sede, i loro processi dovranno ripartire da capo. Decine di migliaia di parti lese non avranno giustizia.
I reati definiti dalla maggioranza di governo "reati di minore allarme sociale" contemplati in questa norma sono:

Sequestro di persona art. 605 c.p.
Estorsione art.629 c.p.
Rapina art.628 c.p.
Furto in appartamento art. 624 bis
Furto con strappo
Associazione per delinquere art. 416 c.p.
Stupro e violenza sessuale art. 609 bis c.p.
Aborto clandestino
Bancarotta fraudolenta
Sfruttamento della prostituzione
Frodi fiscali
Usura
Violenza privata
Falsificazione di documenti pubblici
Detenzione di documenti falsi validi per l'espatrio
Corruzione
Corruzione in atti giudiziari
Abuso d'ufficio
Peculato
Rivelazione di segreto d'ufficio
Intercettazioni illecite
Reati informatici
Ricettazione
Vendita di prodotti con marchi contraffatti
Vendita di prodotti in violazione del diritto d'autore
Detenzione di materiale pedo-pornografico
Porto e detenzione abusiva di armi anche clandestine
Immigrazione clandestina ( art.12 c.1 l. 286\1998)
Calunnia ( 368 c.p.)
Omicidio colposo per colpa medica
Omicidio colposo con violazione delle norme sulla circolazione stradale
Truffa comunitaria
Maltrattamenti in famiglia
Incendio e incendio boschivo
Molestie
Traffico di rifiuti
Adulterazione di sostanze alimentari
Somministrazione di medicinali pericolosi
Circonvenzione di incapaci

Per dire no a questo scandalo, in difesa dei Principi Costituzionali, per la libertà d'informazione, la Giustizia, i diritti dei cittadini, la difesa della salute e sicurezza sul lavoro

Martedì 8 Luglio tutti a Roma Piazza Navona ore 18

 
 
 

Il lupo perde il pelo ma non il vizio

Post n°80 pubblicato il 22 Giugno 2008 da fulsos
 

Per non dimenticare.

Da quando e' entrato in politica, il presidente del consiglio non ha mai lesinato le critiche alla magistratura. In alcuni casi, suscitando critiche e proteste per l'atteggiamento troppo duro.

22 novembre 1994 - ''Complotto contro di me''. Nel corso della conferenza del g7 a Napoli sulla criminalita' organizzata, il presidente del consiglio Silvio Berlusconi riceve un avviso di garanzia per corruzione in atti giudiziari, legata alle pressioni del gruppo Fininvest sulla guardia di Finanza. Un mese dopo, si dimettera' dopo essere stato a lungo interrogato dai pm milanesi. Prima delle dimissioni dichiara: ''Ho giurato sui miei cinque figli di non averne mai saputo niente. E quando uno e' sicuro del fatto suo, sicuro d' avere la coscienza a posto, non puo' temere niente. Questo e' un complotto contro di me''.

31 maggio 1997 - Berlusconi presenta un dossier anti-pool Berlusconi parla pubblicamente di ''particolari agghiaccianti'' di cui sarebbe venuto a conoscenza, relativi alla strategia del pool Manipulite a Milano. Ha poi messo a verbale soprattutto fatti di nessuna rilevanza penale.Nel suo mirino c'e' innanzitutto Antonio Di Pietro, accusato di aver indirizzato la sua azione giudiziaria in modo da favorire la propria ambizione politica.

9 agosto 1998 - ''Pm come le br''.Silvio Berlusconi chiede una riforma della giustizia condivisa col centrosinistra. E paragona alcuni pm alle Brigate rosse: ''Noi continuiamo a mandare appelli a lanciare messaggi positivi agli uomini della sinistra. A loro diciamo: come anni fa vi siete saputi distinguere da chi faceva la lotta armata per abbattere lo Stato borghese, anche oggi dovete saper dividere la vostra responsabilita' da chi fa la lotta contro l'opposizione con le sentenze''.

2 novembre 2002 - ''Esiste una internazionale delle toghe giacobine''. Alla seconda nomina come presidente del consiglio, Berlusconi approva la legge Cirami che con la re-istituzione del legittimo sospetto blocca il processo Sme.

''Non e' una legge ad personam'', dichiara il premier. Che attacca: ''C' e' un' internazionale giacobina che si batte per veder attribuiti compiti politici alla magistratura''.

4 settembre 2003 - ''Mentalmente disturbati''. Nella sua villa di Porto Rotondo, Silvio Berlusconi rilascia una intervista a due giornalisti inglesi dello Spectator: ''Questi giudici sono doppiamente matti! Per prima cosa, perche' lo sono politicamente, e secondo sono matti comunque.

Per fare quel lavoro devi essere mentalmente disturbato, devi avere delle turbe psichiche. Se fanno quel lavoro e' perche' sono antropologicamente diversi dal resto della razza umana''.

28 aprile 2003 - ''Logica golpista''. Duro scontro sulla sentenza milanese di condanna di Cesare Previti (''in caso di condanna definitiva sono pronto al carcere'', ha detto il deputato) nel processo Imi-Sir/Lodo Mondadori ''Logica golpista''. In una lettera al quotidiano Il Foglio, Silvio Berlusconi sostiene che bisogna ''fermare il grilletto del ribaltone'' ripristinando l'immunita' perche' ''in una democrazia liberale i magistrati politicizzati non possono scegliersi, con una logica golpista, il governo che preferiscono''. Nello stesso periodo, Berlusconi aveva accusato I giudici che ''non applicano le leggi'' di essere responsabili dell'omicidio del piccolo Tommy, il bambino rapito in provincia di Parma in quell'anno.

24 gennaio 2004 - ''Giudici fascisti''. Silvio Berlusconi critica duramente la magistratura durante il decennale di Forza Italia. A provocare le reazioni piu' dure il giudizio, espresso dal premier: ''Il fascismo e' meno odioso di questa giustizia togata''.

23 febbraio 2006 - ''Intervento indebito su Antonveneta''.

Durante l'inchiesta denominata Bancopoli, che porto' alle dimissioni del presidente di Bankitalia Antonio Fazio, il premier Berlusconi critica l'inchiesta: ''Qualcuno avra' fatto qualcosa di illegale, c'e' stato un intervento indebito, ma l'offerta era assolutamente regolare. C'e' stato un intervento indebito in fatti economici che ha portato una nostra banca in mani straniere''.

27 marzo 2006 - ''Uno stato senza giudici pro sinistra''.

Sulla magistratura il premier non rinuncia all' invettiva.

Alla chiusura della campagna elettorale a Napoli esclama: ''Lo Stato che sogno e' quello in cui in cui i giudici non devono garantire l' impunita' a chi sta dalla parte loro, dalla parte rossa, dalla parte della sinistra che ne commette di tutti i colori e la scampa sempre e comunque: ogni riferimento alla Lega delle cooperative e agli intrecci perversi fra cooperative rosse, giunte rosse e associazioni criminali e' puramente voluto''.

(ASCA)

 
 
 

Emendamento sospendi processi

Post n°79 pubblicato il 19 Giugno 2008 da fulsos
 

Ho inviato una e-mail di protesta a tutti i senatori della maggioranza e per conoscenza ai senatori a vita, è ora di dire basta, non se ne può più! Facciamolo tutti, facciamo sentire il nostro sdegno per una politica che è solo interesse di parte.

Ecco il testo:

Sono una cittadina elettrice che crede profondamente nelle Istituzioni e nel rispetto di esse. Il Parlamento è l’organo eletto democraticamente dai cittadini e deputato a discutere, dibattere, approvare leggi per il bene e l’interesse comune dei cittadini.

Oggi il Senato della Repubblica ha approvato con 160 voti a favore e 11 contrari un emendamento al decreto sicurezza già firmato dal Presidente della Repubblica Napolitano, definito “sospendi-processi”, ossia vengono congelati i processi fino al 30 giugno 2002.

Ospite ieri sera ad “Otto e mezzo” l’On. G. Pecorella afferma che “probabilmente il Presidente del Consiglio in carica verrà condannato per corruzione in atti giudiziari a sei o sette anni, quindi si pone il problema di una crisi legislativa (ne abbiamo avute tante e non vedo quale sia il problema), e per non far pagare la crisi ai cittadini si è pensato di congelare il processo Mills insieme ad altri processi in corso con pene inferiori a dieci anni” cioè processi che riguardano la sicurezza dei cittadini fra gli altri, il sequestro di persona, l’usura, l'estorsione, l'immigrazione clandestina, la rapina, lo stupro, l'associazione per delinquere, le frodi fiscali, la corruzione, l'abuso d'ufficio, il traffico illegale di rifiuti,  la detenzione di materiale pedopornografico, le molestie e maltrattamenti in famiglia e  gli omicidi colposi.

Il decreto legge trova applicazione soltanto su tre presupposti: necessità, urgenza e straordinarietà.

Quali sono i presupposti nel caso specifico? Che cosa c’entra questa norma con la sicurezza tanto sbandierata nei confronti dei cittadini? Che cosa sono gli attacchi ignobili nei confronti di un’altra Istituzione, che rappresenta il terzo potere fondamentale dello Stato, ossia la Magistratura? Il popolo è sovrano soltanto il giorno dell’elezione?

Il Parlamento deve essere e deve rimanere il luogo dove il bene dei cittadini viene al di sopra degli interessi privati e non la salvaguardia dell’interesse di pochi.

Una elettrice disgustata,

 
 
 

Al cittadino non far sapere quali sono i delitti del potere

Post n°78 pubblicato il 17 Giugno 2008 da fulsos
 

Pubblico una parte del discorso di Marco Travaglio:
Ora che finalmente abbiamo un testo che sembrerebbe definitivo per quanto riguarda il cosiddetto disegno di legge Berlusconi-Alfano-Ghedini sulle intercettazioni, capire che cosa succede esattamente. Capire quelli che i telegiornali non solo non ci dicono, ma che addirittura cercano di nasconderci. Mentendo anche sulle parole. Questa non è una legge sulle intercettazioni. È anche una legge sulle intercettazioni. Ma questa è una legge che abolisce di fatto la cronaca giudiziaria per tutta la lunga fase delle indagini, fino all'inizio del processo. Cioè da quando viene commesso un fatto, a quando viene scoperto, a quando viene processata la persona sospettata di averlo commesso, i cittadini non potranno più sapere nulla.
Cominciamo però a vedere il primo versante, cioè quello delle intercettazioni, laddove non saranno più possibili e con quali conseguenze tutto ciò avverrà. Ce l'hanno condita e intortata dicendoci che negli altri paesi ce ne sono meno. Com'è possibile invece che noi abbiamo 125.000 intercettazioni all'anno e ancora non siamo contenti? Pensate, Giancarlo Caselli soltanto nella procura di Torino ha calcolato che lo 0,2% dei processi che si fanno contiene intercettazioni. Lo 0,2% dei processi. Altro che "tutto intercettato, tutti intercettati".
Il fatto che non si possa più intercettare per reati puniti con pene inferiori ai dieci anni o quelli contro la pubblica amministrazione, significa che non potremo più scoprire con le intercettazioni reati di: usura, truffe - anche le truffe scoperte da De Magistris, le ruberie sui fondi Europei, sui fondi regionali; l'Europa sarà contenta di noi - sequestri di persona. Se fosse vera la leggenda secondo cui gli zingari rubano i bambini, ebbene se uno zingaro ruba un bambino quello è un sequestro semplice perché non è a scopo di estorsione e non può più essere scoperto con intercettazioni. Il contrabbando, altra specialità delle mafie come l'usura. Lo sfruttamento della prostituzione. La rapina. Il furto in appartamento... Associazione per delinquere; persino l'associazione per delinquere. Lo scippo. L'incendio. La ricettazione: i ricettatori sono quelli che smaltiscono e diffondono la refurtiva. Bene, nemmeno quello. La calunnia. I reati ambientali: tutti i reati sull'ambiente, discariche, ecc. Salute e sicurezza sul lavoro, per nulla più si potrà intercettare. Reati ovviamente - quelli li sappiamo - reati economico finanziari. Pensate a tutte le turbative di borsa, le frodi fiscali, le frodi sull'IVA che scoperte con le intercettazioni portano lo Stato a recuperare un sacco di evasione. Nulla di nulla.
Ricerca dei latitanti, nemmeno. Quando uno mette sotto intercettazione tutti gli amici e i parenti e i possibili favoreggiatori di un latitante e poi sta lì ad aspettare che qualcuno compia un passo falso, non si potrà più fare. Perché? Perché c'è un'altra clausola che dice che l'intercettazione può durare al massimo tre mesi. Dopodichè si staccano gli apparecchi e si va a casa. Quindi se il latitante si fa beccare entro tre mesi, bene, se invece rimane uccel di bosco più di tre mesi, pazienza. Tempo scaduto. Lo Stato si da la scadenza. Mentre il latitante no, ovviamente. Questo vale anche per i sequestri di persona. Voi sapete che quando viene sequestrata una persona, tipo un bambino, si mettono sono osservazione i telefoni della famiglia nella speranza di risalire ai telefoni dei sequestratori e di localizzarli. Bene, anche qui dopo i tre mesi si stacca tutto. Quindi, o l'anonima sequestri ci fa il favore di restituirci gli ostaggi entro e non oltre i novanta giorni, oppure sennò pazienza. Chi si è visto, si è visto.
I giudici non potranno più parlare. Se un magistrato parla male di Provenzano, non potrà più indagare su Provenzano. Perché si è già pronunciato. Non sto parlando del giudice che dovrà giudicarlo, sto parlando del pubblico ministero che spiega quali indizi ha raccolto a carico di Provenzano oppure degli scannatori della clinica.
Quindi, non solo i giornalisti non possono più raccontare le inchieste, ma non le possono più raccontare neppure i magistrati, sennò perdono l'inchiesta all'istante. Ma non solo. Se anche il magistrato sta zitto, per conservare la sua inchiesta, c'è modo di farlo fuori lo stesso. Decide l'imputato. Se l'imputato denuncia il suo pubblico ministero, o meglio, se l'indagato denuncia il suo pubblico ministero accusandolo di una fuga di notizie che magari non ha fatto - tipo De Magistris, adesso sta venendo fuori che le fughe di notizie le facevano i suoi superiori per farle ricadere su di lui - facciamo il caso che uno viene denunciato nella procura vicina per avere fatto una fuga di notizie - non si sa se è vero o non è vero - bene, il fatto stesso che sia stato denunciato consente al suo capo di levargli l'inchiesta. Anche se lui non ha fatto niente. Quindi è l'imputato che decide in qualche modo di scegliersi il suo pubblico ministero. Se gli piace perché è morbido, se lo tiene, sennò lo denuncia e il capo gli toglie l'inchiesta.
Dopo la "salva-Previti" adesso abbiamo la "salva-preti" per cui se uno è un cittadino normale, niente, legge normale. Se invece è un sacerdote, per indagare bisogna avvertire il suo vescovo. Dopodichè, se viene indagato un vescovo - ed è capitato anche recentemente - allora bisogna avvertire la Segreteria di Stato vaticana, cioè un ministero estero per processare un cittadino italiano. Un gentile omaggio al Vaticano. Uno dei tanti.
I giornalisti. Con questa legge non si potrà più scrivere nulla degli atti giudiziari, quindi non solo delle inchieste, ma anche degli interrogatori, dei verbali, di quello che dice la difesa, di quello che dice l'accusa, dei decreti di perquisizione, degli avvisi di garanzia, dei decreti di custodia cautelare, dei decreti di sequestro, ecc. Niente. Tutti gli atti giudiziari dell'indagine sono non pubblicabili. Attenzione: non sono segreti, sono non pubblicabili. La nostra legge stabilisce che quando il magistrato li consegna all'avvocato e all'indagato, in quel momento cessano di essere segreti e quindi oggi, giustamente se non sono più segreti, i giornalisti li possono pubblicare. Qui non stanno vietandoci di pubblicare roba segreta, perché pubblicare roba segreta è già vietato. Ci stanno vietando di pubblicare roba pubblica. Che è un'altra cosa. Infatti nella legge c'è scritto che non si può più nemmeno parlare, nemmeno nel contenuto e nemmeno per riassunto, degli atti, anche se non sono più coperti da segreto; perché se sono coperti da segreto è già vietato pubblicarli. Quindi stiamo parlando di roba pubblica, roba legittimamente conosciuta dai giornalisti, e quindi dai cittadini. Se uno li pubblica, se un giornalista li pubblica, sono da uno a tre anni di galera. Più un'ammenda che va a mille e rotti euro. Quindi bastano quattro articoli per finire  in galera. La galera! In un paese in cui in galera non ci va più nessuno, salvo i poveracci.
Allora che cosa succederà? Succederà che nessuno scriverà più niente, a meno che non sia un masochista e voi non saprete più niente. Di tutta la lunga fase delle indagini finché non inizia il processo...
Pensate ai malati della clinica che si ritrovano senza uno o due organi, oppure con l'organo al posto sbagliato, il fegato al posto del cervello, la milza al posto del tendine, ecc. che si stanno organizzando in una class action per chiedere i danni a quegli scannatori che li hanno ridotti così, o a i parenti di quelli che sono già morti, che si stanno organizzando per chiedere i danni. Bene non saprebbero nemmeno quello che è successo. Non verrebbe loro nemmeno in mente di chiedere i danni, perché non saprebbero di aver subito i danni e ci sarebbero persone che pensano che i loro congiunti sono morti per una tragica fatalità, perché era giunta la loro ora, mentre invece sono stati massacrati dall'ospedale e poi sono stati pure falsificati i referti nelle loro cartelle cliniche.
Voi capite che cosa è stato messo in piedi? È stato messo in piedi un meccanismo di regime. Qui non stanno facendo prove, lo stanno attuando. Un regime moderno. E per chi fosse nostalgico dei regimi passati, mandano anche l'esercito per le strade, perché si capisca cosa sta succedendo.
Io vi posso dire che farò disobbedienza civile rispetto a questa legge. Farò obiezione di coscienza. Quindi tutti gli atti che mi capiteranno o che riuscirò a procurarmi - e che farò di tutto per procurarmi come sempre - li pubblicherò. E integrali, e nel contenuto e nel riassunto o come mi gira in quel momento, perché penso che questo sia il mio dovere, altrimenti dovrei cambiare mestiere.
Penso che bisognerà prepararsi a fare da cavie per essere anche eventualmente arrestati e poter impugnare davanti alla Corte Costituzionale, davanti alla Corte Europea di Giustizia, questa legge veramente infame.
Voi sappiate che questa non è una legge contro i giornalisti, non è un legge sulle intercettazioni, è una legge contro di voi per impedirvi di sapere.
Che altro da aggiungere? Parlano tanto di sicurezza, ma la sicurezza di chi? Di Berlusconi e dei delinquenti? Facciamo sentire la nostra voce dentro e fuori dal Parlamento: Vergogna!

 
 
 

Lettera di Borsellino al Ministro Maroni

Post n°77 pubblicato il 12 Giugno 2008 da fulsos
 

Salvatore Borsellino scrive al ministro Maroni sul caso Masciari, testimone di giustizia in forte pericolo di vita.

"Egregio Ministro,

Sono il fratello del giudice Paolo Borsellino, una persona che per lo Stato che Lei oggi rappresenta ha dato la vita, senza esitare, senza chiedersi se ne valeva la pena.

Le scrivo oggi per chiederLe urgentemente un incontro sul caso dell'imprenditore Giuseppe Masciari, che dopo aver fatto il proprio dovere, quello di denunciare i suoi estorsori e farli condannare, oggi si trova in un pericolosissimo limbo istituzionale. Lui assieme alla moglie, medico odontoiatra, ed ai due suoi figli.

Voglio incontrarLa presto, perché anche se sono certo che non riuscirò mai ad avere giustizia per mio fratello Paolo, sento di dovere impegnarmi con tutto me stesso affinché questo imprenditore coraggioso e la sua famiglia abbiano la speranza di un futuro certo in termini di sicurezza e possibilità di lavoro oltre che di tutela della propria vita.

Se chi si ribella al pizzo viene ripagato in questa maniera dallo Stato, come può lo stesso Stato chiedere ad altri di rifiutarsi di sottostare a queste vessazioni o risultare credibile quando parla di volontà di lotta alla criminalità organizzata?

Lo Stato italiano non può muoversi solo in occasione delle tragedie, dovrebbe evitare che accadano, dovrebbe tutelare questi cittadini di cui dovrebbe andare fiera finché sono in vita e non piangerli dopo morti.

Per questo le chiedo ufficialmente un incontro alla presenza mia e dei coniugi Masciari, per chiederLe di profondere ogni energia per risolvere questo caso, che si trascina vergognosamente e nell'indifferenza delle Istituzioni da ormai 11 lunghi anni. Confidando nella Sua sensibilità e riconoscenza nei confronti di questi cittadini coraggiosi, Le porgo i più sinceri saluti".

(6 Giugno 2008 - Salvatore Borsellino)

 

 
 
 

Le intercettazioni sono sicurezza!

Post n°76 pubblicato il 11 Giugno 2008 da fulsos
 

Inutile dire che condivido pienamente il pensiero dell'On. Antonio Di Pietro, anzi aggiungerei una domanda: "Perchè ci si indigna di più per le intercettazioni che per il loro contenuto?"

Pubblico uno stralcio dell'editoriale del Corriere della sera:

Prima di dire poi che «le intercettazioni sono inutili»andrebbe bilanciato il loro costo con i risultati processuali propiziati. Ed è ben curioso che, proprio chi ha imperniato la campagna elettorale sulla promessa di «sicurezza» per i cittadini, preveda adesso di eliminare questo strumento che, per fare un esempio che non riguarda la corruzione dei politici, ha consentito la condanna di alcune delle più pericolose bande di rapinatori in villa nel Nord Italia, e ancora ieri ha svelato a Milano il destino di pazienti morti in ospedale perché inutilmente operati solo per spillare rimborsi allo Stato. Senza contare (c’è sempre del buffo nelle cose serie) che proprio Berlusconi ben dovrebbe ricordare come un anno fa siano state le intercettazioni, che ora vorrebbe solo per mafia e terrorismo, a «salvare» in extremis da un sequestro di persona il socio di suo fratello Paolo.

Ma il dato più ignorato, rispetto al ritornello per cui «le intercettazioni costano troppo», è che sempre più si ripagano. Fino al clamoroso caso di una di quelle più criticate per il massiccio ricorso a intercettazioni, l’inchiesta Antonveneta sui «furbetti del quartierino». Costo dell’indagine: 8 milioni di euro. Soldi recuperati in risarcimenti versati da 64 indagati per poter patteggiare: 340 milioni, alcune decine dei quali messi a bilancio dello Stato per nuovi asili. Il resto, basta a pagare le intercettazioni di tutto l’anno in tutta Italia.

Aggiungo che il ripristino della legalità è il fondamento della sicurezza e le intercettazioni ne sono uno degli strumenti.

Vuoi vedere che della sicurezza dei cittadini non gliene frega niente e pensano solo alla propria?

 
 
 

Chi c'è dietro l'omicidio Orsi?

Post n°75 pubblicato il 03 Giugno 2008 da fulsos
 

E' iniziata nel 2003 l'inchiesta nella quale Michele Orsi, l'imprenditore ucciso in un agguato, rimase coinvolto ed iniziò poi a collaborare con gli inquirenti. 

I politici coinvolti nell'affare denominato CE4 sono già noti, anche il libro Se li conosci li eviti di Peter Gomez e Marco Travaglio ne parla ampiamente, dal maggio 2007 quando furono arrestati il subcommissario ai rifiuti della Campania Claudio De Biasio ed il presidente del consorzio per lo smaltimento dei rifiuti, in quota forza italia, Giuseppe Valente.

I politici coinvolti sono Nicola Cosentino (FI) e Mario Landolfi (AN), ma c'è da credere che l'inchiesta si allargherà ancora.

Cito la dichiarazione rilasciata ai giudici da Michele Orsi: "Quanto alle mie richieste, rivolte ai politici, di interessarsi per il rilascio della certificazione antimafia, faccio presente che sollecitai direttamente l'On.le Cosentino Nicola e tramite Valente Giuseppe, Landolfi Mario. Cosentino mi diede assicurazione sul fatto che si sarebbe interessato. Dopo un mese seppi del rilascio della certificazione."
Ma c'è molto di più.
"Il 70% delle assunzioni alla Eco 4 erano inutili ed erano motivate per lo più da ragioni politico-elettorali, richieste da Landolfi, Valente e Cosentino".

Si è detto che la camorra in questo modo a voluto zittire chi stava collaborando, ma siamo sicuri che sia solo la camorra e non i vertici della politica?

Il dubbio rimane!

 
 
 

prizee e come giocare di più GRATIS!

Post n°74 pubblicato il 25 Maggio 2008 da tuccio.vc
 

vi parlo del sito di giochi gratuiti "it.prizee.com" , ogni giorno si
ha una partita gratuita per ogni gioco, giocando si accumulano "bubz",
i "bubz" si possono convertire in dei regali completamente gratuiti (è
gratuita anche la spedizione) , il fatto è che per accumulare più
"bubz", bisognerebbe giocare tante partite, per questo ci sono i
"prizee pass" o "maxipack" che dir si voglia, questi sono a pagamento,
(SCONSIGLIO CATEGORICAMENTE DI COMPRARLI PERCHé IL GIOCO NON VALE LA
CANDELA, ASSOLUTAMENTE), però esistono dei modi per ottenerli
gratuitamente, attraverso diversi modi, per questo motivo consiglio di
iscriversi a packbarre e smartbarre, sono 2 barre di serf che
installate (sono piccole e possono essere spostate dove si vuole sullo
schermo), danno la possibilità di accumulare punti per avere i maxipack
GRATUITAMENTE, a tal proposito se decidiate di iscrivervi, potreste
farlo attraverso il mio blog, non guadagnerete di più o avrete dei
regali in più ma MI AIUTERETE A RAGGIUNGERE PRIMA LA VINCITA DI
MAXIPACK, nella home page ci sono i banner per la registrazione, basta
cliccarci sopra e subito verrete portati nella pagina d'iscrizione del
sito, VI RINGRAZIO TANTISSIMO ANTICIPATAMENTE E SPERO CHE QUESTA GUIDA
SIA STATA UTILE PER VOI! http://blog.libero.it/tuccio/

 
 
 

Lettera a Schifani

Post n°73 pubblicato il 25 Maggio 2008 da fulsos
 

Ho inviato una e-mail a Renato Schifani, indirizzo schifani_r@posta.senato.it, sono passati i 10 giorni e non mi ha risposto. Qualcuno di voi sa spiegarmi il perchè?

Al Presidente del Senato Renato Schifani

La sottoscritta cittadina elettrice Le chiede se corrisponda a verità quanto affermato da Marco Travaglio nel libro: “Se li conosci li eviti” e cioè:

1) che Lei sia o sia stato socio della Società Siculabrokers unitamente a Nino Mandalà e Benny D’Agostino

2) che Lei sia stato Consulente del Comune di Villabate come esperto del Sindaco in materia Urbanistica.

Qualora lo ritenga utile od opportuno, potrà aggiungere sue eventuali valutazioni.

In assenza di Sua risposta entro 10 giorni da oggi, riterrò il suo silenzio come conferma dei fatti soprariportati e trarrò le mie valutazioni

Distinti saluti
Sonia

 
 
 
 
 

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