Creato da copilodistoniedamore il 23/01/2014

Sologiulia

Tra un grande sogno e la nostalgia

"Io penso che le persone non si dimenticano, non puoi dimenticare chi un giorno ti faceva sorridere, chi ti faceva battere il cuore, chi ti faceva versare anche qualche lacrima.
Cambia il modo in cui le vediamo, cambia il posto che occupano nel cuore, il posto che occupano nella nostra vita.
Ci sono persone che sono entrate nella mia vita in punta di piedi e ne sono uscite esattamente nello stesso modo.
Ci sono persone che hanno creato un gran casino, che hanno sconvolto i miei piani, che hanno confuso le mie idee. 
Ci sono persone che, nonostante tutto, sono ancora parte della mia vita.
Io non dimentico nessuno. Non dimentico chi ha toccato con mano la mia vita.
Perchè se lo hanno fatto, significa che il destino ha voluto che mi scontrassi anche con loro prima di andare avanti". 

 

Luciano Ligabue

 

 

 

AREA PERSONALE

 

 

Troppo ordine opprime le emozioni.
E' nel caos la vita... 

 

 

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I ricordi mi tagliano la strada

Post n°78 pubblicato il 13 Aprile 2015 da copilodistoniedamore

Da bambina abitavo in una casa le cui finestre affacciavano su una piazza rotonda e delicata, ma era una piazza di città e i versi che cantava avevano un ritmo asciutto e senza poesia.
Gli stipiti, chiusi al gelo ed al chiasso, mi provocavano un nodo stretto in gola.
Spalle coperte da occhiate affascinate e affascinanti e mani celate nelle tasche profonde, mia madre...donna di bellezza indescrivibile.
Tornava a casa coi suoi guanti, fredda di maestrale e io la guardavo dal corridoio lungo e senza sole.
In quella piazza s’affacciava il tempo…sfiatavano come balene i grandi camion affrontando la curva.
Dai vetri intravedevo il mio profilo senza spessore  e senza volto…e stavo li a contare quante macchine rosse passavano.
Sette…otto…nove…fino a che avevo dita da prestare al mio gioco.
Il mondo era lì…fuori…oltre quei vetri tersi, sotto i miei piedi e sotto le piastrelle…ignoto e spaventoso.
Immaginavo il poi...mi domandavo spesso  di quale mondo avrei fatto parte, a quale storia avrei  assistito, su quale punto e virgola sarei saltata.
Non mi poteva capitare nulla da lì, protetta da quel tutto…pesce che ansimava in una boccia tonda ruotavo su me stessa ed attendevo l’ora  di poter veleggiare in mare aperto.

 
 
 
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Un giorno tu ti sveglierai e vedrai una bella giornata. 
Ci sarà il sole e tutto sarà nuovo, cambiato, limpido.
Quello che prima ti sembrava impossibile ti sembrerà semplice, normale.
Non ci credi?
Io sono sicuro...e presto. Anche domani.

Fedor Dostoevskij 

 

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Ma perché non funziona tutto come nei film? 
Perché gli estranei in metropolitana, invece che limitarsi a guardarti, non attaccano bottone dicendoti che hai un sorriso bellissimo?
Perché dopo trent'anni, in un caffé del centro, non rincontri mai la persona per cui hai lottato?
Perché le madri fanno fatica a capire i propri figli e i padri ad accettarli?
Perché la frase giusta arriva sempre durante il momento sbagliato?
Perché non ti capita mai di correre sotto la pioggia, di arrivare davanti al portone di qualcuno, farlo scendere, scusarti e iniziare a parlare a vanvera per poi trovarti labbra a labbra e sentirti dire: 'non importa, l'importante è che sei qui'?
Perché non vieni mai svegliato durante la notte da una voce al telefono che ti dice: 'non ti ho mai dimenticato'?
Se fossimo più coraggiosi, più irrazionali, più combattivi, più estrosi, più sicuri e se fossimo meno orgogliosi, meno vergognosi, meno fragili, sono sicura che non dovremmo pagare nessun biglietto del cinema per vedere persone che fanno e dicono ciò che non abbiamo il coraggio di esternare, per vedere persone che amano come noi non riusciamo, per vedere persone che ci rappresentano, per vedere persone che, fingendo, riescono ad essere più sincere di noi.

 

David Grossman

 

 
 
 

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