Creato da sottoilsette il 24/03/2005

sottoilsette

Uno sguardo tra tanti

 

 

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Wrong turn

Post n°82 pubblicato il 09 Febbraio 2009 da sottoilsette
 

Questo piccolo racconto partecipa al gioco letterario "Incipit" promosso da Writer, che consiste nello scrivere un racconto partendo dallo stesso inizio. Il link per il gioco (con le sue poche piccole regole) lo trovate qui:


Piccola premessa per il mio pezzo: ho violato una delle regole (i 5000 caratteri totali), per cui automaticamente rischio la "squalifica". Onestamente, non me sento di rimettere mano al pezzo, ma spero che Writer mi perdonerà. Se no, pazienza (le regole son regole, lo sapevo da prima). Diciamo che almeno ho fatto frullare le dita ;-)



Era una magnifica giornata, tiepida e trasparente. Le montagne formavano un semicerchio di vette innevate e sembravano così vicine da poterle toccare allungando un braccio. Le otto del mattino. Pareva impossibile che avesse potuto rovinarsi in quel modo la sera prima…


 


Le previsioni lo avevano detto, il tempo non era dei migliori. Ma Anna aveva bisogno di staccare, non ne poteva più di quei giorni che passavano via tutti uguali, grigi, ognuno la fotocopia più sbiadita del precedente.


E Gianni la amava troppo per non cogliere questa occasione. Aveva messo da parte i soldi per mesi, cercando di farle quella sorpresa per il compleanno che lei proprio non voleva festeggiare.


Ci aveva pensato a lungo se portarla lassù, ma parlando con gli amici si era convinto.


Se la ami tanto, dovrai insistere – gli aveva detto Pietro – l’ultima cosa che vorrà sarà festeggiare, o qualunque cosa gli assomigli.


Era vero. Non ne aveva voluto sapere a lungo, e la sua unica reazione era stata una sfilza di no e ancora no. Ma era determinato a portarla fuori da quella casa anche giocando sporco, se necessario. La prese per stanchezza o apatia, nemmeno se lo ricorda più come fece. Aveva prenotato per quel piccolo paesino in montagna mesi e mesi prima, secondo le indicazioni dei suoi amici che facevano sempre settimane bianche alle quali li avevano invitati entrambi senza riuscirci mai. E come li invidiava tutte le volte per le foto e i racconti di piste e discese, di cioccolate calde e grandi mangiate di polenta ogni benedetto Febbraio. Prima o poi verremo, prometteva ogni volta che si finiva a parlare di queste cose in quelle cene, sapendo bene in fondo al suo cuore che non avrebbe mai mantenuto quella promessa. Del resto, era assolutamente negato per gli sci, ed in fondo anche lei non è che ne fosse così entusiasta. E poi Paolo gli prendeva troppo tempo per pensare ad una vacanza sulla neve. Magari quando sarà un pochino più grande ci andremo tutti e tre insieme, si diceva, e intanto gli anni passavano.


Te l’avevo detto che era una pessima idea - le disse lei come a sottolineare le discussioni che avevano avuto sull’argomento nelle ultime settimane. Che poi non erano le uniche. Ma che comunque rappresentavano tutto il dialogo che c’era tra di loro, ormai.


Vedrai, siamo quasi arrivati - le rispose, mentre un rivolo di sudore freddo gli colava da una tempia.


Se lo dici tu - le rispose senza alcuna intonazione, voltandosi dall’altra parte.


Ormai si era fatto buio da un bel po’, e il Tom Tom aveva finito di dire le sue ultime indicazioni da altrettanto tempo, morto insieme al cellulare sul quale era memorizzato. Di cartelli stradali non ne vedeva, e la sua sicurezza di riuscire a trovare l’albergo della signora Franca in quel paesaggio appena accennato dalle ombre di quella strada di montagna sembravano davvero poche. Il segnale del cellulare di Anna, che cominciava a mostrare ormai un’unica tacca di carica, andava e veniva con quel maltempo, e anche la cartina sembrava ormai inutile.


Tornare indietro o andare avanti, si domandava in continuazione, e intanto cercava di sembrare meno preoccupato di come realmente si sentiva. Avanti, si disse. Avanti.


Senza preavviso tutto il mondo cambiò la sua prospettiva. Forse fu una botta di vento, forse una piccola frana su quella strada sempre più stretta. Forse un albero caduto. La macchina non obbedì al volante né a quella che doveva essere la gravità. Anna non urlò nemmeno. Come se fosse destino. Gianni ostinatamente teneva il volante come se contasse qualcosa, mentre la macchina scivolava verso il fianco della montagna, sempre più in basso, sempre più in basso...


La prima cosa che vide fu un tronco, al di là del parabrezza infranto. Anche se la prospettiva gli sembrava incredibile, assurda. A fatica ruotò il collo per guardare alla sua destra, spaventato di quello che avrebbe potuto vedere. Anna era immobile, silenziosa, al di là della portata del suo braccio che non riusciva a muovere, anche lui con una prospettiva illogica. Forse era il dolore, ma non poteva muoversi, respirava a fatica.


Realizzò che non avrebbe potuto uscire dal veicolo, né aiutare sua moglie. Tentò di ruotare il collo dall’altro lato, verso lo sportello. Niente. Sembrava completamente incastrato. La cintura non lo aiutava, tenendolo schiacciandolo contro il sedile. Cercò di muoversi, di liberarsi, quando un oggetto gli cadde in testa. Era il suo portafogli, che chissà come in quel ruzzolare era finito sopra di lui e adesso, come uno sberleffo, rimbalzava e si spalancava al di là del parabrezza, sul cofano, aprendosi sotto l’agitarsi del vento e liberando la patente, la carta di credito, le banconote, là. A pochi centimetri da lui.


Fuori.


Chissà dove, al buio.


E al freddo.


Nemmeno si stava rendendo conto di stare piangendo per la disperazione e la paura che un ultimo pezzo di carta cominciò a uscire dal portafogli, rimanendo appena trattenuto e sbatacchiando di fronte alla sua faccia.


La foto di Paolo, che aveva sempre con sé.


No, diceva silenziosamente mentre guardava i suoi occhi, no, ti prego, resta, non te ne andare.


Non te ne andare, è troppo presto.


Senza di te non siamo niente, non lo capisci?


La foto sembrò fermarsi, nonostante il vento forte, per un attimo. Solo per un attimo. Poi volò via. Scomparendo nel buio.


Le ultime energie di Gianni sembrarono lasciarlo in un attimo. Il freddo lo chiamava. E lui non aveva più la forza di respingerlo. Si voltò verso Anna, e silenziosamente le lanciò un bacio, sperando che le arrivasse.


Poi chiuse gli occhi.


 



Se esistono gli angeli custodi, certo non li immaginavo brutti come te, Gino -  disse la signora Franca – e sicuramente non bevono grappa.


Gianni ritornò in sé. Era ancora incantato da quella immagine da cartolina che aveva davanti gli occhi. Si massaggiò il braccio ingessato e finì di bere la sua cioccolata calda.


Gianna, non ti lamentare e passami un altro giro, che me lo sono meritato – rispose l’omone mettendosi a sedere di fronte a lui.


Bevi, bevi, che poi vedi i fantasmi. Io non mi metterei a guidare i camion se poi il pieno lo fai tu invece del mezzo – ribatté la signora unendosi ai due al tavolo. -


Ridimmi ancora come è che ti sei trasformato nell’eroe del giorno.


Ancora… io stavo venendo qui quando, per rimanere sveglio dopo… un goccetto, ho tirato giù il finestrino per prendere un po’ d’aria fresca e… non mi va a piantarmisi sulla faccia una foto? Ma da dove diavolo veniva, mi son detto! Ho inchiodato la belva e mi sono guardato intorno. Ho visto un piccinin  che indicava verso la scarpata e mi son detto Dio Bono, ma chi va in giro a quest’ora a piedi! Mi sono avvicinato ed era solo un albero con un ramo piegato… alla luce dei fari  sembrava chissà che… mi stavo per rimettere a guidare e non mi vedo nella direzione indicata da… da quel ramo una patente, e più in là una banconota da cento? A quel punto mi son detto qui c’è qualcosa di strano e ho guardato meglio. E ho visto le tracce di un incidente. Ho preso la torcia e l’ho puntata dabbasso. E ho visto l’auto di questo poareto qui. A quel punto ho chiamato il soccorso alpino e li han portati in ospedale.


Appena in tempo prima di congelare, direi – aggiunse la signora. – A proposito, sua moglie come sta?


Gianni guardò la foto di suo figlio trattenendo a stento una lacrima.


Non bene, ancora no – rispose guardando oltre le montagne - Ma sono sicuro che una speranza di riprendersi ce l’ha.


 


 




 

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Commenti al Post:
cloudbreak
cloudbreak il 09/02/09 alle 09:31 via WEB
I casi della vita: i due che partono, hanno un incidente, la foto che scappa via, e che va proprio in direzione del soccorritore. Tutto è bene quel che finisce bene. Almeno, pare. Bravo Stefano!
 
 
sottoilsette
sottoilsette il 09/02/09 alle 09:46 via WEB
dopo mi leggo finalmente il tuo....
 
guerrinob
guerrinob il 09/02/09 alle 11:22 via WEB
Efficace. Mi sono sembrati più lunghi racconti più corti
 
guerrinob
guerrinob il 09/02/09 alle 11:27 via WEB
Non ti ho trovato sull'elenco ufficiale. devi cominicare a Writer di aver postato.
 
 
sottoilsette
sottoilsette il 09/02/09 alle 13:20 via WEB
l'ho fatto da poco. Anche se - ad onor del vero - non avrei titolo per esserci... ;-)
 
falco58dgl
falco58dgl il 09/02/09 alle 13:48 via WEB
Buon racconto, sottoilsette. Costruito bene e narrativamente efficace. Peccato per l'eccessiva lunghezza. Ma tanto, come ho detto anche ad altri, il "concorso" è poco più di un pretesto. L'importante è interagire e divertirsi. ciao. W.
 
 
sottoilsette
sottoilsette il 11/02/09 alle 14:04 via WEB
Ovviamente... si fa per scherzare...
 
pinguina_felice
pinguina_felice il 09/02/09 alle 14:50 via WEB
Bello mi è piaciuto molto..anche se è triste! Ma spesso queste cose accadono e non finiscono sempre bene! Complimenti!
 
 
sottoilsette
sottoilsette il 11/02/09 alle 14:04 via WEB
...come nella vita... (grazie, comunque...)
 
Crepuscolando
Crepuscolando il 09/02/09 alle 15:04 via WEB
Salve, collega, io sono la seconda che ha sforato con i 5000 caratteri, quindi non posso che dirti, per solidarietà, che il tuo racconto è fantastico!... Scherzi a parte, è davvero molto bello, disorienta nella seconda parte perchè ci vuole un pò per capire cosa sia successo, perciò è intrigante e piacevolissimo. Un miracolo, come quelli che accadono di tanto in tanto nella vita reale. Scusa, sono prolissa anche nei commenti... ma mi è piaciuto davvero! :-)
 
 
sottoilsette
sottoilsette il 11/02/09 alle 14:05 via WEB
Siamo in due... ;-)
 
vi_di
vi_di il 09/02/09 alle 15:40 via WEB
Succedono davvero queste cose, succedono eccome! Gli angeli custodi ci sono e sono i nostri cari. Qui è il figliolo che li guarda dal cielo, a me invece fu papà. Mi successe tempo fa che, mentre andavo sull'autostrada a circa 150 all'ora e portavo il pranzo per le colleghe, sentii proprio la voce di papà che mi diceva con accento ironico ma preoccupato ( come sempre faceva quando era ancora con me e voleva mettermi in guardia) 'Se ti scoppia una gomma, le colleghe muoiono di fame, oggi!'. Io rallentai. Tempo di portare la macchina a una velocità controllabile e scoppiò la gomma anteriore destra. Insomma io ci credo che il figlio di Gianni ha aiutato i suoi e il tuo racconto mi ha emozionato assai!
 
 
sottoilsette
sottoilsette il 11/02/09 alle 23:02 via WEB
Il mio lavoro è di fantasia ovviamente... ma sono felice che qualche angelo in giro ci sia e si dia da fare... ;-))))
 
unadonnaperAMICAdgl
unadonnaperAMICAdgl il 09/02/09 alle 15:45 via WEB
bello e triste...come quei bei film che guardo e quando finiscono sono stravolta per le lacrime che ho versato...chissà se nella vita succedono questi miracoli e se gli angeli ci stanno vicini nei momenti cruciali della vita? speriamo...alla fine il tuo racconto è un inno alla fiducia!!
 
charliebrowna
charliebrowna il 09/02/09 alle 15:47 via WEB
Bello! Una bella trama, con la parte iniziale che mi e' piaciuta molto per l'attesa dell'"evento clou". Davvero complimenti! P.S. scusa la mia storditaggine, ma Gianna chi e'??! :)
 
 
sottoilsette
sottoilsette il 11/02/09 alle 23:03 via WEB
...il refuso... doveva essere l'albergatrice dove alla fine è arrivato! Diciamo che alla fine, a causa del braccio ingessato, si è dovuto fermare in un altro albergo ;-)
 
   
charliebrowna
charliebrowna il 13/02/09 alle 15:16 via WEB
Avevo intuito che fosse la sciura Franca! ;) Ma sai che non sembra mica cosi' lungo il tuo racconto? Sara' che scorre via liscio liscio! Il mio mi sembra piu' lungo (e a dire il vero manco li ho contati i caratteri!) :D
 
alpha_437
alpha_437 il 09/02/09 alle 16:13 via WEB
è triste ma bello.......un racconto che invita alla speranza complimenti
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 09/02/09 alle 17:28 via WEB
I tuoi racconti mi piacciono sempre tanto Stefano. Io per arrivare a 4993 caratteri ho sofferto un sacco :-) Meglio la tua libertà narrativa e i bei valori che hai trasmesso. E speriamo che la tua protagonista si riprenda e la smetta di discutere con il suo premuroso marito. Bravo!
 
 
sottoilsette
sottoilsette il 11/02/09 alle 23:11 via WEB
Una cosa che ho imparato nella vita è che il dolore non sempre unisce, anzi... a volte anche l'amore può anche non bastare. Per fortuna non è una regola, altrimenti saremmo solo di fronte a esseri umani soli. C'è una scena da "la stanza del figlio" che è triste e bellissima nello stesso istante: padre, madre e sorella che camminano su una spiaggia in direzioni diverse. In questo caso il finale è aperto, ma non è per niente scontato. Mi piace pensare che i due abbiano una possibilità. Ma il resto è in mano a loro, e non è sicuramente a buon mercato.
 
onice0
onice0 il 09/02/09 alle 17:34 via WEB
Ma che vuoi che importa se hai sforato con i caratteri...l'importante,come dice Writer, è quello che crea l'atmosfera del gioco. Ho letto testi bellissimi, ben scritti, ho commentato ed è stato gradevole. Il tuo è uno di quelli che prende allo stomaco,immagini le scene che si susseguono e senti,accanto al dolore,un alito di speranza e fiducia. Complimenti.Un sorriso
 
zoeal
zoeal il 09/02/09 alle 18:27 via WEB
destino? angelo custode? capita a volte di trovarsi al momento giusto nel posto giusto come quel camionista, mi piace il finale, mi piace il racconto.
 
cateviola
cateviola il 09/02/09 alle 23:08 via WEB
Gli angeli bevono la grappa, eccome! Quello che salvò me era briaco fisso... un po' come Gino.
Se poi c'era davvero un angelo custode a seminare come i sassolini di Pollicino le carte di Gianni perché qualcuno trovasse i due dispersi semicongelati... mistero.
Paolo non può da solo salvare il matrimonio dei suoi genitori, ma quell'amore qualche speranza di riprendersi ce l’ha
Bello, Stefano, proprio un bel racconto!
 
 
sottoilsette
sottoilsette il 11/02/09 alle 14:18 via WEB
Certo l'amore non può tutto... per fortuna può molto, a questo mondo. Se poi qualcuno ogni tanto ci dà una mano quando cadiamo, qualunque nome abbia è sempre il benvenuto...
 
Tesi89
Tesi89 il 10/02/09 alle 11:27 via WEB
Bel racconto, davvero coinvolgente e ben costruito!...Io, per stare sotto i 5000, ho dovuto accorciare leggermente il finale e ho fatto una fatica....! Ciao!
 
 
sottoilsette
sottoilsette il 11/02/09 alle 23:20 via WEB
Chiamala fatica... è bello, anche se mi intristisce... purtroppo un tema fin troppo attuale (ma qui il discorso si amplia in modo spropositato...)
 
acetosella5
acetosella5 il 10/02/09 alle 17:39 via WEB
Che importa se è più lungo? E' bello e intrigante nel suo colpo di scena un po'magico. Interrogarsi sulle casualità della vita mi è sempre piaciuto.
 
minimi20
minimi20 il 10/02/09 alle 23:19 via WEB
Ma se invece dell'Angelo Custode passava l'Angelo Sterminatore a portarsi via quell'Arpia di Anna? Ah ah, mi son fatta coinvolgere troppo...si vede che sei stato bravo... Ciao...ah ahhaaa...
 
 
sottoilsette
sottoilsette il 12/02/09 alle 22:45 via WEB
...diciamo che sarebbe stato un altro racconto... mmm... ci si potrebbe fare un pensierino...
 
springfreesia
springfreesia il 10/02/09 alle 23:29 via WEB
Anch'io credo negli angeli custodi. L' affetto è una preziosità inalienabile. Il bene di una persona di famiglia che non è più tra noi non può morire con lei. Resta intorno a noi e ci accompagna quotidianamente. Un sorriso. Lucia
 
 
sottoilsette
sottoilsette il 11/02/09 alle 14:24 via WEB
Grazie Lucia, se è vero che qualcuno "c'era" non lo sappiamo e forse non ha nemmeno importanza, visto che dal giorno dopo forse si ricomincerà di nuovo dall'inizio. Ma nutrire la speranza è sempre una cosa buona... Ciao Stef
 
dreaming_cri
dreaming_cri il 11/02/09 alle 17:51 via WEB
sarò una stupida romantica, ma il tuo racconto mi ha fatto inumidire gli occhi...bellissimo
 
Robynefer84
Robynefer84 il 11/02/09 alle 21:51 via WEB
A volte gli angeli custodi sono in persone veramente insospettabili, bello!
 
asia_doro
asia_doro il 11/02/09 alle 22:16 via WEB
per fortuna c'è quasi sempre qualcuno al posto giusto nel momento giusto! brava bel racconto. ciao ciao :))
 
lauro_58
lauro_58 il 12/02/09 alle 14:12 via WEB
E' bello anche il tuo racconto. Ricambio i complimenti e non per graditudine. Un saluto Lauro
 
sillylamb
sillylamb il 13/02/09 alle 10:09 via WEB
Una storia toccante che tratta un argomento che ho visuto da vicino.
 
 
sottoilsette
sottoilsette il 14/02/09 alle 22:31 via WEB
hai salvato qualcuno... o sei stata salvata?
 
quadernorosso
quadernorosso il 13/02/09 alle 15:16 via WEB
molto bello. mi ha tenuta col fiato sospeso. tutti gli elementi a posto. complimenti.
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 13/02/09 alle 16:37 via WEB
Bello e triste. C'è un pò tutto. Un amore che è arrivato alla fine, il caso, la salvezza e anche un piccolo angioletto che con la forza del suo di amore riesce a salvare per ora almeno il suo papà... forse perchè lui vuole davvero ancora salvarsi e salvare la famiglia? Forse sono troppo contorta nelle considerazioni, ma ci ho letto questo. In ogni caso è triste ma bello, la vita è fatta di incidenti, di casi di vita e di morte di amore e dolore. Bravo. Complimenti. Roberta
 
Eva_8
Eva_8 il 14/02/09 alle 14:06 via WEB
Le tue dita han frullato alla grande..! Bellissimo il tuo racconto.La speranza aiuta Gianni e tutti noi quando la vita di fa dura... Eva
 
 
sottoilsette
sottoilsette il 14/02/09 alle 22:32 via WEB
...bè, non è certo all'altezza del tuo, che mi sembra un racconto meraviglioso che parla di amore vero vissuto sulla propria pelle...
 
altro_che_mela
altro_che_mela il 14/02/09 alle 20:35 via WEB
dov'è la casa degli angeli? si possono noleggiare? Bel racconto, bravo :-)
 
 
sottoilsette
sottoilsette il 14/02/09 alle 22:34 via WEB
magari si potessero noleggiare, ce ne sarebbe un gran bisogno, specie in questo momento... grazie di cuore anche a te e a tutti quanti, siete davvero gentili!
 
akkuaketa
akkuaketa il 15/02/09 alle 00:07 via WEB
bello! non ho partecipato al concorso... ma si, bello il tuo racconto!
 
 
akkuaketa
akkuaketa il 15/02/09 alle 00:08 via WEB
ho letto l'anno scorso " la rosa bianca", tu che ne dici?
 
   
sottoilsette
sottoilsette il 15/02/09 alle 22:10 via WEB
...dal punto di vista dei fatti narrati o dal punto di vista di come il libro è stato scritto?
 
maryrose6
maryrose6 il 15/02/09 alle 23:33 via WEB
Lascia il fiato in sospeso. Bellissimo testo, complimenti, mary
 
Basta_una_scintilla
Basta_una_scintilla il 16/02/09 alle 11:04 via WEB
Per esperienza personale il Tom Tom ti abbandona sempre, nel momento del bisogno. A parte questa sciocchezza il tuo testo mi è piaciuto molto, l'ho trovato ben scritto, avvincente, originale nell'idea dell'angelo e della foto. Se poi supera i caratteri prestabiliti non mi importa un tubo tanto io non voterò...ho letto troppi bei racconti per poterne scegliere solo tre. Un sorriso. Micky
 
releardgl
releardgl il 16/02/09 alle 12:55 via WEB
molto efficace e godibilissimo...scritto davvero bene
 
rinnegata
rinnegata il 16/02/09 alle 22:20 via WEB
credo pochissimo agli angeli custodi, ma molto nella fantasia e nella bravura degli scrittori!!!!!^__^
 
Kappa_A
Kappa_A il 17/02/09 alle 17:47 via WEB
Bel racconto, emozionante... mi piace...ciao
 
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