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Post N° 5

Post n°5 pubblicato il 19 Novembre 2005 da spaghetta_bum

«Se dovessi dire in una frase che cosa mi ha colpito nella mia lunga vita di combattente e di militante direi che è il dramma delle possibilità sciupate, delle cose che si potevano fare [...] e non si sono fatte per una infinità di ragioni ognuna delle quali era giusta in sé e per sé, ma che finirono sovente per diventare un alibi onde scartare le cose possibili e ad esse sostituire la visione inebriante di cose più belle e più radicali, ma impossibili».
(Pietro Nenni, “Relazione al 35° congresso del PSI, 25 ottobre 1963”)


Sventurato il povero di spirito perché sotto terra sarà quello che è ora sulla terra

Felice colui che non insiste nell’avere ragione
Perché nessuno ha ragione o tutti l’hanno

Felice colui che perdona agli altri e colui che perdona sé stesso.

Nessuno è il sale della terra; nessuno in qualche momento della sua vita non lo è.

Che la luce di una lampada si accenda,
anche se non c’è nessuno a vederla.
Dio la vedrà.

Non esagerare il culto della verità:
non c’è uomo che alla fine di una giornata
non abbia mentito a ragione, molte volte.

Non giurare perché ogni giuramento è un’esagerazione.

Fare il bene al tuo nemico è il miglior modo di compiacere la tua vanità.

Dà quel che è santo ai cani,
getta le tue perle ai porci;
quel che importa è dare.

Cerca per il piacere di cercare, non di trovare.

È la porta a scegliere, non l’uomo.

Nulla si edifica sulla pietra,
tutto sulla sabbia,
ma noi dobbiamo edificare come se
la sabbia fosse pietra.

Felice il povere senza amarezze e
Il ricco senza superbia.

Felici i coraggiosi,
coloro che accettano con animo uguale
la sconfitta o la palma.

Felici coloro che servano nella memoria parole di Cristo e di Virgilio, perché daranno luce ai loro giorni.

Felici gli amati e gli amanti e coloro che possono fare a meno dell’amore.

Felici i felici.
(Borges, Frammenti di un Vangelo apocrifo)

 
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