Un blog creato da Azzurro_Blu il 28/01/2008

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PICCOLO DIZIONARIO REGGIANO

Alcuni termini dialettali sono spesso utilizzati in questo blog. Ecco un piccolo dizionario per una più immediata comprensione del testo:

- Bimblòn = fannullone. Spesso utilizzato anche come sinonimo di sempliciotto, tatone, susinone.
-
Nani = piccina, tesorino, termine affettuoso utilizzato dalle nonne.
- Nèsi = sempliciotto, cretino... termine meno affettuoso del primo.
- Pita = tacchino. Questo termine si usa soprattutto nell'espressione "Fèr la pita" (traducibile più o meno con "fare l'oca") quando si vuole indicare un essere femminile particolarmente petulante e poco sveglio. Curiosamente anche l'aquila raffigurata sull'asso di denari delle carte da briscola piacentine è denominata "La pita".
- Rezdòra o Resdora (italianizzato) = donna di casa, "reggitrice" della dimora e signora dei fornelli... insomma: quella che comanda!

Se volete allenarvi nella pronuncia potete seguire anche qualche lezione on line.

 
 
 
 
 
 
 

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« Consumati e consumatoriLa Gina (prima puntata) »

La Gina (seconda puntata)

Post n°71 pubblicato il 23 Dicembre 2008 da Azzurro_Blu
 


Prontamente padre Riccardo branca il cellulare: - Pronto? Pronto?!

- Pronto, sono fra Mauro, cercavo la signora Paola.

- Mauro?! Sono Riccardo, ma non eri in Romania?! Ma quando sei rientrato?! E perché diav… ehm!... e perché devi parlare con la Paola se non la conosci neanche?!

- Eeee! Quante domande! Volevo solo dirle che mi è arrivato per sbaglio qualcosa a cui lei tiene in modo particolare. Passamela!

Nello smarrimento più generale, ritroviamo padre Riccardo sdraiato per terra che cerca di avvicinare il cellulare all’orecchio della povera Paola mentre la Maria le tiene le gambe per aria, la Luisa le fa vento con un giornale e la Giovanna le dà degli schiaffetti sulle guance.

- Ridatemi mia madre! Farò tutto quello che volete! Pagherò il riscatto, ma non fatele del male, per carità! - pigola Paola con un filo di voce.

- Macchè riscatto! - esclama fra Mauro sorpreso - Sua madre è qui!

- Oh, signora Carrà! Grazie! Grazie! E’ vero, ultimamente abbiamo un po’ litigato, sa, ostinata com’è! Ma io le perdono tutto! Tutto! Apriamo la busta signora De Filippi! - biascica Paola sempre più confusa.

- Ma no! Sono fra Mauro! Sua madre è qui da me, alla missione, in Romania! Poi le spiegherò tutto con calma, adesso gliela passo. Attenda un attimo! - risponde il frate.

- Paola!

- Mamma! Dio sia lodato! - urla Paola saltando dalla gioia.

- Paola! – grida la Gina imperiosa – Fêr mìa la pita ch’a fòm di brôti figuri!* Mandami giù la valigia che ciò in camera, quella con il necessèr che tengo lì se per caso mi mandano all’ospedale!

- La valigia?!

- Dai Paola, mòvet! Non mi vorrai mica sguastare la vacanza, eh?! Paola! Paola!!! Mò in dò sēt?! Mò t’è propria ‘na pita!!!**

Ma la Paola non può rispondere perché nuovamente giace a terra tra le cure della Maria, della Luisa e della Giovanna.

Più tardi padre Riccardo potè ricostruire tutta la faccenda.

Sabato mattina la Gina stava finendo di preparare le ultime cose da destinare alla missione in Romania.

Era quasi ora di pranzo e tutti i volontari erano ormai andati a casa.

- Apro ancora questo e poi vado! - pensò la Gina scartando un pacco portato da una sua conoscente.

All’interno dello scatolone si celava una bellissima termocoperta.

- Ah! Col freddo che farà quest’inverno, questa deve proprio arrivare in Romania!

E così, cocciuta com’era, con sforzi inumani, riuscì a trascinarsi dietro il panno sulla scaletta per riporlo dentro al cassone delle trapunte.

Ma uno starnuto le fu fatale. Perse l’equilibrio andando a cadere nel cassone, priva di sensi per lo spavento e avvolta in quella stessa coperta.

Poco dopo arrivò Gianni. Con il muletto sollevò cassone, Gina e termocoperta e, senza accorgersi di nulla, li rinchiuse nel container che sarebbe partito dopo poche ore.

Quando tornò in sé, la Gina, che durante la guerra aveva fatto la staffetta partigiana tra mille pericoli, non si perse certo d’animo.

Si sistemò su un vecchio divano, si aprì qualche scatoletta di tonno e attese tranquilla lo sbarco in Romania.

Immaginatevi la sorpresa di fra Mauro e delle tante famiglie presenti quel giorno in parrocchia, al vedersi scendere dal container la Gina altezzosa e pimpante come una novella Wanda Osiris.

Le fecero una festa così grande che ancora oggi è indecisa se tornare a casa o se rimanere lì a godersi l’affetto dei suoi nuovi amici.




P.S.

La storia e i personaggi sono inventati, ma ogni riferimento a luoghi, cose e persone è del tutto intenzionale!

I frati cappuccini dell’Emilia Romagna raccolgono tutto ciò che a voi non serve per farlo fiorire a favore delle missioni.

Se volete conoscerli meglio: www.centromissionario.com

Se volete avere il privilegio di incontrare le “Gine” non lasciatevi scappare i campi di volontariato organizzati presso il Centro Missionario di San Martino in Rio (RE).



* Non fare l'oca che facciamo delle brutte figure!
** Dai Paola, muoviti! (...) Ma dove sei?!! Ma sei proprio un'oca!!! 

 
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Azzurroblu è un progetto fatto in casa come le buone torte di una volta.

A volte serio, molto spesso ironico e allegro,

si propone di allietare con semplicità le tue giornate.

Ciò che trovi scritto è frutto dei due neuroni

che rimbalzano nel mio cervello.

Se ti piace passalo agli amici

come i giornaletti di quando eravamo piccoli.

Se hai voglia di contribuire aggiungi pure le tue creazioni.


Ti ringrazio per l’attenzione.

Buona lettura.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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