*Anime & Manga*

Torno dopo un bel pezzo sul blog per recensire un film d'animazione appena visto e che, davvero, mi ha colpito molto. Trattasi di Wolf Children: Ame and Yuki (in originale Ookami Kodomo no Ame to Yuki), dal regista Mamoru Hosoda dello studio Toho.
Acquistato dalla Dynit e uscito nelle sale per un giorno il 13 Novembre 2013, il DVD uscirà a Gennaio 2014.
In ogni caso, tornando a noi: Hana è una studentessa di diciannove anni che studia all'università e, per pagarsi la retta, lavora part-time. Un giorno viene colpita, per così dire, dalla figura di un ragazzo che "frequenta" i suoi corsi e se ne innamora; il ragazzo si rivela essere un uomo-lupo, con il quale la protagonista si metterà insieme e farà famiglia.
Nascono due bambini: Yuki, la maggiore, e Ame, il minore; entrambi con un significato chiaro sul giorno della loro nascita poiché la bambina nasce in un giorno di neve e il bambino in un giorno di pioggia. Ed è in un giorno di pioggia che il padre dei piccoli muore. La ragazza, rimasta completamente sola con i suoi "piccoli" - poiché entrambi presentano la particolarità di essere dei lupi - si ritrova a dover affrontare i problemi che questi possono dare. Senza contare che deve stare lontana dagli ospedali e dai medici, poiché i piccoli non sono in grado di controllare la loro "metamorfosi" e, di certo, finirebbero per destare fin troppi sospetti.
Sospetti che comunque la giovane si sente addosso e, proprio per questo motivo, decide che è venuto il momento di trasferirsi: in campagna, in un posto isolato, dove nessuno possa turbare la crescita di Ame e di Yuki.
In questo luogo la piccola famiglia finirà per trovarsi bene - specialmente Yuki, esuberante e desiderosa di esplorare, al contrario di Ame, più timido e meno coraggioso. Inizia così la loro nuova vita, finendo persino per frequentare la scuola, dove tuttavia le strade dei bambini verranno decise, poiché la scelta è doppia: possono essere sia lupi che uomini ma, del resto, si finisce per sceglierne inevitabilmente solo una.
Molto toccante, trovo che sia diretto magnificamente, specie i paesaggi, molto belli e curati. Personalmente ho adorato Ame - si, è troppo amore lui - e un po' meno Yuki; senza contare che la storia tra Hana e il padre dei bambini mi ha commossa davvero, specie il legame che la donna continua a tenere, malgrado gli anni che passano, senza arrendersi mai, senza darsi per vinta solo per amore dei suoi piccoli.
Dura circa due ore ed è carico di significato; un amore sconfinato tra genitori e figli ma anche per quella vita che non ci può strappare nessuno, di cui siamo noi gli artefici. Mi è piaciuto insomma, lo consiglio a tutti, vivamente.