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e di cui sparlare...un po' di me un po' di curiosita' un po' di gossipp! ^_*

Messaggi del 14/06/2012

Baby ladra...all'eta' di 13 anni 27 furti

Post n°362 pubblicato il 14 Giugno 2012 da comedincanto1973
 

E' accaduto a Trento...quando una donna ha visto la sua porta di casa socchiusa e con chiari segni di effrazione, ha avuto paura, ma non si aspettava certamente di trovarsi davanti una baby ladra...

Foto di flora1100

...si è affacciata con timore alla porta e ha visto una bambina che frugava nei cassetti del soggiorno. Così, si è fatta avanti, ma la bambina è scappata su per le scale interne che portano al secondo piano del grande appartamento. La donna l'ha seguita. In camera da letto c'era un'altra bambina un po' più grandicella che stava rovistando.

La donna ha chiamato i carabinieri che sono arrivati in pochissimo tempo. Le due bambine sono state bloccate e portate in caserma. Il pubblico ministero del Tribunale dei minori ha disposto il fotosegnalamento delle due bambine.

 Così è emerso che hanno rispettivamente 10 e 13 anni. Sono nomadi di nazionalità croata e la più grande può già vantare un curriculum criminale di tutto rispetto, visto che era già stata segnalata altre 26 volte. Addosso avevano un bottino abbastanza rilevante. Si tratta soprattutto di orologi probabilmente rubati in altre case. Un furto che, però, non è stato ancora denunciato. Per questo i carabinieri invitano chiunque lo avesse subito a presentarsi per recuperare il maltolto. Le bambine hanno fornito ai carabinieri le loro generalità, ma si sono rifiutate di dire chi sono e dove si trovano i genitori. Probabilmente si tratta di nomadi che gravitano nella zona di Trento, ma non è stato possibile rintracciarli.

Così le due bambine sono state accompagnate alla Casa della giovane, come prevede la prassi per i minori di questa età. Probabilmente sono già scappate. Le due bambine, visto che hanno meno di 14 anni, non sono imputabili, quindi sono libere di muoversi. Accade purtroppo spesso che le famiglie sfruttino bambini di questa età per commettere furti in appartamento, come dimostra il fatto che la bambina più grande sia stata sorpresa già altre 26 volte a commettere reati. La bambina non è imputabile, quindi non corre alcun rischio di andare in carcere. In genere, quando superano i 14 anni, età prevista per l'imputabilità, i bambini vengono dirottati a chiedere l'elemosina, mentre il compito più ingrato di forzare le porte degli appartamenti passa ai loro fratellini più piccoli. Un modo crudele di sfruttare la legge e i bambini in tenera età che porta benefici non indifferenti alle famiglie come dimostrato dalla refurtiva che le due bambine avevano con sé. Anche in altre occasioni le forze dell’ordine hanno bloccato bambini così piccoli, ma poi sono impotenti e li devono rilasciare senza poter individuare i genitori.

 
 
 

Non viene ammesso agli esami di terza media e i genitori lo massacrano di botte...

Post n°361 pubblicato il 14 Giugno 2012 da comedincanto1973
 

E' una di quelle storie che al giorno d'oggi non vorremmo piu' sentire, perche' si pensa che nel 2012 la civilta' si sia evoluta...ma forse non e' cosi' e questa notizia ne e' l'esempio lampante...

Un giovane quattordicenne ecuadoriano e' stato ricoverato in stato di choc all’ospedale Gaslini di Genova...è stato massacrato di botte dai genitori, 42 anni lei e 44 lui, per non essere stato ammesso all’esame di terza media. Calci, pugni e cinghiate in un raptus di violenza inaudita, che per poco non ha portato il ragazzo a subire danni ben più gravi di quelli riportati.

Tutto è successo nell’abitazione della famiglia, nel quartiere Marina, quando il giovane è rientrato a casa comunicando ai genitori la notizia della bocciatura: la coppia ha reagito con ira inaudita, scaricando sul giovane botte violente e continuate. E’ stato lo stesso giovane a dare l’allarme: per sfuggire alle mani dei genitori si è rifugiato sul terrazzo di casa invocando l’aiuto di vicini e passanti, che hanno allertato immediatamente le forze dell’ordine che si sono immediatamente recate sul posto assieme a un’autoambulanza del 118 che ha poi trasportato il ragazzo all’ospedale Gaslini di Genova per ricevere le cure del caso.

I medici che lo hanno soccorso hanno rilevato sul ragazzo traumi ed escoriazioni compatibili con quanto raccontato dal giovane, oltre ad un fortissimo stato di choc e di alterazione psico-fisica, che ha convinto i medici a trattenere il ragazzo in ospedale sotto controllo per almeno una settimana.
I genitori sono stati entrambi denunciati con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e abuso dei metodi di educazione, a causa dell’inaudita violenza con cui hanno reagito a una notizia che, seppur può portare dei dispiaceri in una famiglia, non può essere una giustificazione per le botte subite dal ragazzino.

Gli inquirenti, dopo la deposizione della denuncia, stanno anche indagando per cercare di capire se questo è stato il primo episodio di violenza sul ragazzo, o se invece si tratta di una condizione abituale, fatta di percosse e umiliazioni, che è sfociata nell’episodio limite con la notizia della non ammissione all’esame di terza media.
Il ragazzo è stato fortunato e bravo a trovare il coraggio di chiedere aiuto sfuggendo al di fuori dell’abitazione: una vicenda così non è accettabile in una società civile: si spera che il ragazzo superi rapidamente lo choc e riesca a riprendere una vita normale.

 
 
 

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