Figlia del vento

Se sei donna può capitare ogni tanto, per strada, di sentirsi fare un complimento (se va bene) o qualche apprezzamento pesante.  Capita. Al massimo sorridi o fai il dito medio e la cosa finisce lì. Grazie al cielo non tutti gli uomini sono così spudorati. Pudore. E' quella cosa che si perde quando ci si può facilmente nascondere dentro un nickname ed uno schermo.  Io sono fiera del mio essere donna, nel mondo reale ed in quello virtuale, perciò mai e poi mai ho tentato di nascondere quello che sono nell' una e nell' altra dimensione.  Però è possibile che in ogni community in cui mi iscrivo non appena compare il fattore "donna/femmina/F" arrivano messaggi del tipo:

<< Spettinatag, interessante nick. E' perchè ti sei spettinata in ginocchio????>> No, perchè i miei capelli non hanno un verso nemmeno se li tocca un parrucchiere, IDIOTA!

<<Spettinata... cosa fai per spettinarti? Posso spettinarti anche io?Hai cam?>>  Si ho una camera. No non la voglio usare con te.

<< Ciao, se sei single il mio numero è 340********>> E se sei impegnata sei inutile ed occupi spazio nella rete per niente

<<Hai voglia di s*****e?>> Sicuramente con te! Chissà perchè ne ho fatto a meno fino ad oggi!

<< Ah, non mi rispondi. (dopo tre minuti dal primo messaggio) Allora sei un cesso!!!>> Forse ho una vita. Forse sono un cesso. Forse sono una miss. Ma non lo saprai mai, non è che sono al pc 24/7!

E così via. Mi dispiace se dal mio profilo può sembrare che io sia piena di pregiudizi, perchè non lo sono. Ho all' attivo un ex- fidanzato conosciuto in rete e parecchi amici che sono passati dai bytes alle serate pizza e birra dopo meravigliose discussioni via e-mail. La rete è un mezzo potente, ma non si dovrebbero dimenticare l' educazione e le regole di approccio che valgono anche nel mondo reale.

Voi diventereste mai amici di qualcuno che, appena vi vede, si avvicina e vi dice <<SC*****O?>> ?

La statua che vedete nella foto si trova davanti alla stazione di Shibuya e rappresenta Hachiko, un esemplare di Akita bianco nato nel novembre 1923 e trovato dal professor Ueno proprio davanti a quella stazione quando aveva circa due mesi. Il professor Ueno faceva il pendolare ed Hachiko lo accompagnava in stazione tutte le mattine, per poi tornare a casa e ricomparire in stazione appena il treno del suo padrone faceva ritorno. Nel maggio 1925 il professor Ueno morì per un ictus mentre si trovava al lavoro e non tornò mai più. Hachiko tornò in stazione tutti i giorni, alle tre del pomeriggio, fino al marzo 1935, quando morì di filariasi. Hachiko rappresenta, per i Giapponesi, la fedeltà. 10 anni ad aspettare qualcuno che non sarebbe tornato mai più. 

Proprio in questi giorni leggevo su una rivista di questi VIP che ostentano il tradimento ed il relativo perdono come se fosse un bel gioiello.  Come se la fedeltà fosse solo una di quelle favole a cui si crede negli anni del principe azzurro.  Che schifo. Che rabbia. Tradiamoci a vicenda e facciamo notizia, non si sa mai che qualcuno ci dia un sacco di soldi per questo. Tradiamo il partner, gli amici, la famiglia, i nostri ideali per qualche spicciolo ed un momento di notorietà. Tradiamo noi stessi, tanto non lo verrà a sapere nessuno. 

Oppure cerchiamo un Hachiko dentro di noi, negli altri e proviamo a godere del grande dono che può farci.

PS: Se avete voglia di commuovervi un po' (anzi, di piangere a dirotto) vi consiglio di guardare il film del 2009 Hachiko-il mio migliore amico  interpretato da Richard Gere che è la trasposizione ai giorni nostri ed in America della storia di questo adorabile cane.

Ape alle 19! Facciamo l' Apecena michetta mia???? Micheeeeeetta!

Se non avete capito nulla di questa frase inaugurale del mio blog non è importante. Vuol dire che siete persone le cui capacità intellettive non sono state minimamente intaccate dal bisogno di riempire un vuoto esistenziale con atteggiamenti più adatti ad un bambino che ad un adulto over 30.

Non ho nulla contro il convivialissimo momento dell' aperitivo... ma, santo cielo! Chiamiamo le cose con il loro nome! APERITIVO! non APE! Mica abbiamo due anni ed una possibilità di linguaggio limitata! Cominceremo  a chiamare il  cane bau, il cucchiaio cotutto,  ogni pasto pappa?

Passiamo a michetta. MICHETTA????!!!???? E cosa dovrei essere? Una gatta? La  compagna di giochi dell' asilo??? Un biscotto????  Al massimo sono AMICA, non Michetta! Ogni volta che parliamo ho paura che tu mi voglia affondare in un bicchiere di latte.  Ogni volta che ci incontriamo non so se dirti "ciao!" o se mettermi a pancia in su ed aspettare che tu mi accarezzi la pancia. 

Siamo amiche ed io ti accetto per quello che sei. Però, con l' aperitivo, non portarmi delle crocchette per gatti....