stefylastrega

Eschilo, Sofocle, Euripide. I tre notissimi tragici greci dell’età classica tracciano i passi dell’evoluzione dell’uomo. Al centro del pensiero, in particolare, il rapporto fra l’umano e il divino.

In Eschilo l’uomo è totalmente soggetto al volere degli dei e, in quanto colpevole, non può far altro che soggiacere ad esso.

In Sofocle l’uomo è portatore di proprie capacità ma soggiace ad una logica che non sempre gli risulta comprensibile.

In Euripide infine la divinità è quasi totalmente annullata e all’uomo, costretto alla fragilità interiore e spesso alla follia, non resta che la solidarietà dei suoi simili.

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Commenti al Post:

l'evoluzione del tragico

kaoxing il 03/04/08 alle 12:53 via WEB

... mi par di preferire Euripide. Ma, dovrei saperne di più.

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virgola24 il 03/04/08 alle 13:06 via WEB

quella di euripide è la visione sicuramente più moderna. bisogna anche considerare che eschilo e sofocle erano contemporanei, mentre euripide è successivo

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