peripezie mentali

Rio

C’erano solo i colori di Rio

E il sole del mattino prima di aprire gli occhi.

-voglio provare ancora a cercare un po’ di conforto sotto le coperte

Vuoi darmi una mano?

La mattina iniziava così:semplicemente non iniziava.

La luna insabbiata sotto una coltre di nebbia calda e appiccicosa

Tra le ciglia solo il respiro delle nottole e delle cicale e il brivido della brina.

In quelle notti calavano pesanti le palpebre

Troppo spesso per una birra di troppo

La Mary la spillava che era un piacere.

Ballava anche mentre tirava giù la birra chiara

La Mary era verde come San Paolo e gialla come tutto il Brasile

Era dolce e femmina e ascoltava tutti i racconti del cazzo degli svitati rincoglioniti

Ma mai per un attimo li faceva sentire tali

Rideva sempre illuminata ,smuoveva quelle tette scure a destra e sinistra

E faceva un casino e mezzo

La sua bocca era bianca e il suo sapore sempre pulito

La Mary ha ascoltato anche le mie storie

Mentre ero perso tra i colori di Rio.

Rimbecillito di femmine alcol fumo e Dio solo sa che cos’altro.

Non camminavo

Quasi non respiravo ,mi tenevo vivo a stento..

Ma cazzo ,sono stati i giorni più belli della mia vita.

E ora voglio dirvi perché..