Creato da psike830 il 19/11/2005

1,nessuno&centomila

Le mie contraddizioni: vivo spegnendo incendi con la benzina

 

Messaggi di Aprile 2007

Post N° 1016

Post n°1016 pubblicato il 30 Aprile 2007 da psike830

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Ci son troppi vuoti da riempire ormai,
non vuoti d'epidermide e respiri affannosi,
ma vuoti di mani che accarezzano
senza bramosia di toccare,
di pensieri sulla stessa lunghezza d'onda,
di sorrisi d'intesa e silenzi.
Sei andato via appena in tempo,
un attimo prima che tutto diventasse voragine,
appena in tempo per salvarti.
Da qualche parte dev'esserci
un luogo grande come un abbraccio
in cui non sentir più dolore,
in cui non aver più paura,
dev'esserci
un tempo lungo come uno sguardo
in cui riuscire a crederci ancora.

Ma io di fiducia non ne ho più.

 
 
 

Post N° 1015

Post n°1015 pubblicato il 28 Aprile 2007 da psike830

E fuori - e dentro - è buio

C'è tutta una serie di sensazioni, di sensazioni di sensi, d'odori e profumi, di ruvido o liscio, di caldo e tiepido, di pelle d'oca, di rumori e musica e silenzi, di colorato e grigio e buio, di salato e dolce e nicotina e alcool, di estate che arriva, di primavera che scorre, di inverno che tenta  di non andarsene.
E tutte si intersecano, si rincorrono, si abbracciano, si allontanano, si lasciano, ritornano, stupiscono, stancano, si cercano.
E' che ci pensavo ieri sera, pensavo a quanto ci saresti stato bene seduto su quello sgabello giallo affianco al mio, pensavo a quanto ti sarebbe piaciuto quel posto, a quanto saresti stato a tuo agio con quella poca luce e la musica che ti entra direttamente dentro e ti fa muovere a tempo mani in aria e piedi sul pavimento. Io t'avrei chiesto se ti ricordavi la cantante, quella delle nostre sere a San Pellegrino, quella piccola piccola e simpaticissima, t'avrei parlato del chitarrista e tu mi avresti guardato con quel tuo modo misto di attenzione e sospensione e avresti continuato a guardare tutt'intorno per cogliere tutto quello che si può cogliere e mi avresti parlato dei particolari che io non sarei mai riuscita a notare, mi avresti detto che il nome del locale deriva da quello di un vecchio attore comico e ti saresti stupito del fatto che io non ho visto nessuno di quei film.
E io avrei sorriso, felice.

Ho tutta questa lotta interiore tra il voler tornare indietro a tutti i costi e il provare disperatamente ad andare avanti, a ricominciare chissà da dove, chissà da chi, chissà come, ma comunque ricominciare.

"che per quegli occhi dolci
posso solo stare male
e quelle labbra prenderle
e poi baciarle al sole..."

E più me ne voglio andare e più resto e più ritorno e più non ci penso e più mi torni in mente e più provo a non scrivere e più mi vien voglia di scriverti un'altra lettera ed aspettare la tua risposta di parole ordinate su un foglio a righe.

"...è solo che quando non ritorni
ed è già tardi e fuori è buio
non c'è una soluzione
questa casa sa di te..."

Poi penso che è finita, che non sarebbe mai dovuta nemmeno cominciare e sorrido.
Poi penso alla sera del mio compleanno e all'ultima volta, a come in fondo non è cambiato niente, a come tutto è ancora troppo semplice e naturale, a quanto le tue mani stanno bene sul mio viso e le mie spalle tra le tue braccia.
Poi penso che magari è solo un gioco, per tutti e due, di seduzione e attrazione, di conquista e lotta di potere.

"...e ad ogni sguardo esterno
perdo l'interesse
e questo fa paura, tanta paura..."

E poi mi manchi in quegli improvvisi vuoti di sensazioni e poi sembro aver completamente dimenticato e poi ricordo di nuovo tutto, ogni singolo e piccolo particolare.

"...ti ricorderò in ogni gesto più imperfetto,
ogni sogno perso e ritrovato in un cassetto,
in quelle giornate che passavano in un'ora
e la tenerezza i tuoi capelli e le lenzuola..."

Che non dovrebbe essere poi così difficile andare avanti, basta solo mettere un passo dietro l'altro, non c'è mica bisogno di correre...

"...ho collezionato esperienze da giganti,
ho collezionato figuracce e figuranti,
ho passato tanti anni in una gabbia d'oro,
sì forse bellissimo,
ma sempre in gabbia ero..."

Sì, ma quella sensazione chi me la ridà?
Ho bisogno di respirare, di respirarti e sentirmi viva con l'aria appena fresca che mi accarezza il corpo nudo e guardarti di sbieco alla luce dell'alba mentre hai ancora il fiatone e non c'è orario da rispettare perchè con te non esiste tempo....e sentirti ancora dire "il resto? il resto siamo noi bimba!"

"...fa paura,
tanta paura,
paura di star bene,
di scegliere e sbagliare..."

On air: Tiziano Ferro - E fuori è buio

 

 


 

 
 
 

Post N° 1014

Post n°1014 pubblicato il 25 Aprile 2007 da psike830

Mi accorgo che cerco ancora di attribuire delle colpe, delle percentuali con cui denigrarmi o gratificarmi.
Se è finita ormai, cosa importa di chi è la colpa?
Vorrei capire dove ho sbagliato per non sbagliare di nuovo, o forse vorrei solo trovare un colpevole per avere qualcuno con cui prendermela.
ti porto ancora dentro, nonostante tutto.
Cerco negli altri quel precario equilibrio che avevamo, quell'essere in continua tensione, quel non fermarsi mai su nomi o schemi prestabiliti, quell'alternanza di vuoti e pieni, di comunicazione e assenza di parole, di silenzi e rumori assordanti.
Cerco ancora la contraddizione, pur sapendo che è proprio questo che mi distruggerà.
Non riesco a fermarmi, continuo come al solito a fare un passo avanti e tre indietro.

"...ma se ti svegli e hai ancora paura ridammi la mano
cosa importa se sono caduto se sono lontano
perché domani sarà un giorno lungo e senza parole
perché domani sarà un giorno incerto di nuvole e sole....
...passera anche questa stazione senza far male
passerà questa pioggia sottile come passa il dolore..."
Hotel Supramonte - De Andrè

 
 
 

Post N° 1013

Post n°1013 pubblicato il 24 Aprile 2007 da psike830

Lettera
(buffe linee di inchiostro virtuale)

Certe volte eri tutto sguardi e attenzioni, piccoli tocchi, carezze e sorrisi, erano le sere in cui credevo fossimo qualcosa di più di due vite incrociate per caso.
Tagliando la pizza guardavo attraverso il bicchiere e c'eri tu: pelle ambrata, labbra rosa e la mano che sposta avanti e indietro il coltello. Me ne rendo conto solo adesso che riuscivi a tagliare tutte fette di uguale grandezza, al contrario di me che torturavo la pizza come un fratello minore con una barbie.
E' tornata la primavera e io non ho più quella piccola finestra da cui guardare un'apparentemente infinita distesa di noccioli, tutti in ordine, tutti in fila come soldati, come i ricordi che ho di te che allo stesso modo mi puntano addosso fucili di malinconia (e sparano all'impazzata credimi).
Non ho più nemmeno un numero da comporre a memoria una volta ogni due settimane e trattenere a stento tra i denti un "mi manchi", credo mi sia rimasta solo la finta indifferenza e il finto disinteresse con cui non ti cerco, con cui da sempre mi faccio del male.

Sono ingrassata, te n'eri accorto anche tu l'ultima volta, ma da quel giorno sono ingrassata ancora di più e in questo corpo non mi ci trovo affatto, anche se tutti dicono che sto meglio, che prima sembravo una stampella, io proprio non mi ci so vedere, mi sento goffa, ingombrante, ho paura di cadere e cominciare a rotolare come una botte -di vino ovviamente- e non fermarmi più.

Venerdì sera io e D. volevamo andare da Lucio con quei musicisti, ma poi E. doveva registrare e allora siamo rimasti tutti in quella stanza insonorizzata. Ti ricordi quanto mi piaceva? ti dicevo che vorrei viverci in quella sala registrazione, che assistere alle prove mi piaceva molto più che vedere i concerti, che mi ero pentita di non aver mai studiato musica, che mi sarebbe piaciuto saper suonare la chitarra e dopo poco tu avevi comprato una vecchia tromba che non sapevi suonare affatto e poi mi hai chiesto se tra tutti gli amici musicisti che avevo c'era qualcuno che voleva comprarla.
Non l'ho mai chiesto a nessuno, sai? Mi piaceva troppo l'idea di te con le guance e le labbra gonfie che provi a pigiare nel modo giusto quei tre bottoni d'ottone.

Ho ricominciato a preparare l'esame di fisiologia, lo stesso che preparavo seduta su quella barca a lago con te e mi son fermata nello stesso identico punto in cui mi avevi interrotto tu per darmi un bacio chiedendomi se avevo voglia di fare un bagno perché al sole non resistevi più.

Il fatto è... beh... il fatto è che certe volte credo d'averti amato e di amarti ancora altrettanto.
Il problema, forse, è che non so cosa sia l'amore... lo dico perché se l'amore fosse quello che abbiamo avuto io e te allora...eh sì dai...ci sarebbe da spararci.
Non lo so perchè metto tutti questi puntini di sospensione.

Stavamo bene insieme, eravamo slanci e ritirate, parole e disconferme, eravamo sopra le righe, completamente fuori dal normale, non avevamo nessun motivo per continuare a vederci eppure ci cercavamo con la stessa intensità e bisogno con cui un assetato cercherebbe l'acqua.
No forse come paragone non regge, ho esagerato?
E poi lo sai che ho sempre questo vizio di fare paragoni, di mettere il "come" in quasi tutte le frasi, va a capire perchè, magari è l'insicurezza e allora cerco di mettere un esempio dopo ogni frase per paura di non essere capita.

Mi perdo, come al solito, tocco l'argomento scottante e poi fuggo via di corsa. Questa era una delle poche cose che avevamo in comune: quell'abilità nel lasciar cadere discorsi scomodi o impegnativi, quella capacità di evitarli iniziando a parlare di cartoni animati o pubblicità, come quelle notti in cui guardando il tuo tappeto della disney provavamo a fare un albero genealogico di tutti i personaggi.

Ti dicevo di venerdì, ad un certo punto siamo andati nella stanza accanto e il bassista ha tirato fuori il libro delle commedie dialettali del suo paese e io ho pensato 2ora chiamo B. e gli dico che la prossima volta che ci vediamo glielo porto" e ho riso pensando a quella sera di due anni fa passata poggiati ad una fontana a ridere per "la cena dei cretini". Solo dopo mi sono accorta che i miei pensieri non avevano senso: io e te non c'andremo mai più a vedere una commedia insieme, solo che quando mi hai detto che tu e Francesco stavate scrivendo la nuova commedia mi aveva fatto piacere saperlo e lo so che non sono venuta a nessuna delle serate a cui mi avevi invitato, ma... non ho nessuna scusa, mi sarebbe piaciuto ma non sono venuta. punto.

E' che non riesco a trovare un solo motivo valido per cui è finita.
Ed è strano perchè non ho mai trovato un motivo valido per iniziarla e portarla avanti eppure è successo e poi mi sono accorta che il motivo era perchè con te mi sentivo tremendamente viva e mi eccitavi testa e corpo e nessuno l'aveva mai fatto prima.
Poi un giorno hai scelto lei e non hai fatto altro che cercare me, nonostante io provavo a non risponderti, a sfuggire ancora, alla fine mi trovavi sempre e riuscire a resistere un anno è stato più che abbastanza, credo.
Diciamo che mi sono fatta un regalo di compleanno.
Diciamo che mi hai fatto un regalo di compleanno.
diciamo che è meglio evitare di vederci, diciamo che se ci si incontra per caso non è mica colpa nostra se sembra il primo giorno e ci si annebbia la vista e reagiamo d'istinto e non ci pentiamo e non c'accorgiamo che domani farà ancora più male.
Ci metto circa una settimana a riprendermi: sette giorni di visione distorta del mondo in cui tutto è meno brutto, in cui mi sento di nuovo la più forte perchè sei stato tu il primo a cedere, in cui tu col broncio mi rinfacci di quella notte in cui ti ho fatto piangere e poi io ritorno nel mio bunker e tu alla tua vita.

Scusa, avevo solo bisogno di sfogarmi.
Tutte le altre schifezze della mia vita te le risparmio, ti dico solo che forse tutta questa malinconia è dovuta al fatto che stamattina sono andata al liceo e ritrovarmi in mezzo a quei corridoi, ai vecchi professori, ai nuovi alunni, mi ha fatto sentire da una parte vecchia e fallita e dall'altra ancora una ragazzian che non sa quello che vuole dalla vita.
E adesso che ripenso a tutto il male che ci siamo fatti non so se mi manchi davvvero, l'amore deve essere qualcosa di meglio che mentirsi, tradirsi, attrarsi e respingersi, fuggire e rincorrere.

Vabbè...buonanotte, vado a leggere uno dei 4 libri di De Carlo che ho comprato ieri ad una bancarella sul lungo lago a Trevignano e non chiedermi di prestarteli perchè poi me li rovini: de "di noi tre" non è rimasta intera nemmeno la copertina.

Ciao castano,
mi manchi,
solo ogni tanto
e solo ogni tanto ti penso
ma ti voglio bene, sempre.

I.

                                            

 
 
 

Post N° 1012

Post n°1012 pubblicato il 22 Aprile 2007 da psike830

All'una e mezzo avevo sonno e il vino non accennava ad ubriacarmi, M. continuava a ripetermi "devi venire a ballare, devi vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo..." e secondo me al posto della grappa aveva mandato giù un libro di filosofia senza nemmeno masticare.

Alle 4 io e lui eravamo chiusi nella cantina della discoteca a parlare di rapporti genitori/figli, la chiesa è anacronistica ma cerca di adeguarsi, credo/non credo in Dio, ogni tanto mi leggo il corano, è meglio la bibbia/il vangelo, i genitori non capiranno mai i figli, quant'è buona la capiroska fatta da Franco, si vede che ha esperienza.

Giunti al punto della capiroska c'eravamo bevuti tutto il bevibile, d'un tratto si spalanca la porta, io e M. siamo seduti sulle scale con sigaretta accesa e bicchiere mezzo pieno.
Buttafuori: "come cazzo siete entrati?"
M. "che ti sei  bevuto? non mi riconosci? sono il cognato di XXX(padrone della discoteca)"
buttafuori: "ma non ti hanno detto che qui ci si viene per scopare, non per raccontarvi le barzellette come fate voi...?"

Mai successo di ricevere un cazziatone perchè mi son comportata da brava ragazza....

Barcollando siamo usciti....

 

 
 
 

Post N° 1011

Post n°1011 pubblicato il 22 Aprile 2007 da psike830

Snocciolo passi a fatica per l'alcol in circolo, mi faccio strada con movimenti che sembrano dover scostare ragnatele, poi arrivo: l'angolo a sinistra, metà buio e metà illuminato, uguale al mio umore. Guardo di sbieco credendo che faccia meno male. Invece un solo sguardo rinnesca quel meccanismo perverso, il circolo vizioso da cui credevo di essere uscita.
Colpa della tequila bum bum, c'ho ingoiato insieme le ultime difese e la poca forza di volontà rimasta.

E. mi prende per i fianchi e mi stringe forte, come se non mi vedesse da una vita invece ieri sera lo guardavo sullo sgabello, superconcentrato, con le cuffie sulle orecchie e la chitarra elettrica attaccata al pc: fare un album non è mica un gioco.
Mi prende per i fianchi e mi stringe forte, lo guardo per un attimo e poi lo sguardo prova ad andare di nuovo oltre quel vetro, ma si ferma prima per una presenza non calcolata: castana, alta, magra, bella, capelli lisci, coda di cavallo, trucco impeccabile: la sfiga delle sfighe.  E. mi sussura: "è la sua ex".
Lo dice piano, come se avesse paura di rompermi, paura che cadessi in pezzi all'improvviso, poi di fretta "ma lei adesso sta con un altro!".

Non fa male, sembra solo un'invasione aliena: particelle di tristezza in ogni singolo pensiero, pessimismo cosmico e incapacità di distogliere lo sguardo da quei jeans scuri e quei tacchi a spillo su cui io non sarei mai capace di camminare.

Psì: "nonmisonomicapresaunasbandatacolossale perunochesoamalapenacomefadicognome.
no no no
no, vero?
"

E. "no no no, hairagione,masembrava.
     Fattelapassareprestoperò
"

Psì: "dammitempo, nonvedichesonoappenafinitasottountreno?"

E' colpa di tutta la speranza che c'avevo riposto.
non l'ho fatto apposta, lo giuro, ma a quegli occhioni e al faccino dolce non ho proprio resistito.

"ma come è successo?"
mimo con la mano un "puff"
E. ride "eh...l'amore!"
"smettiladisfotterechepotreivomitartiaddossolatequila" tutto d'un fiato.

Arriva M. con un mazzo di chiavi in mano "hai mai visto la cantina di questa discoteca? diciamo una specie di parete come questa (fa il gesto ampio con la mano) piena di ogni tipo di alcolico, gratis e a nostra disposizione..."

Diciamo che per un po' credevamo d'aver avuto in prestito le chiavi del paradiso, ma non avevamo calcolato il mal di testa post megasbornia.

Mi arrendo...e poi, se i biondi non mi son mai piaciuti, ci sarà pur stato un motivo no?

...ohi ohi ohi....

"...io vorrei soltanto che la notte ora velocemente andasse
e tutto ciò che HO DI TE di colpo non tornass
e..." T. Ferro.

Il problema è che io non ho niente di te...quindi dovrò lasciar andare una parte di me...

 
 
 

Post N° 1010

Post n°1010 pubblicato il 21 Aprile 2007 da psike830

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Forse volevo solo che durasse un po' di più,
forse volevo solo rimanere in quel limbo
senza sapere se sarei riuscita a salvarmi o se sarei scivolata ancora più in fondo. 
E so che mi sarei lasciata cadere senza aggrapparmi
pur avendone la possibilità
chè certe morti son talmente dolci che sembra di rinascere.
Invece mi son ritrovata tra le mani tutti questi pezzi di vita vissuta
con e senza di te da rimettere insieme
e dopo più di un anno non so ancora se collocarli nel passato o nel presente.
All'inizio credevo fossimo troppo diversi,
che non ce l'avremmo fatta nemmeno a superare quell'aprile di sole e di grandine.
All'inizio credevo che mi avresti devastato,
che saresti entrato e mi avresti depredato senza il minimo tatto.
Non mi ero accorta che ero uguale a te.
Così dentro mi son rimasti tutti questi frammenti di te
che trafiggono ad ogni più piccolo movimento.
Avrei dovuto capirlo prima, avrei dovuto capirlo subito.

"...è semplice distrazione...
...lasciati andare e poi fermati
un posto al sicuro c'è
dentro di me...
...è semplice distrazione..."
Le mani - semplice distrazione

 
 
 

Post N° 1009

Post n°1009 pubblicato il 20 Aprile 2007 da psike830

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Rivoglio la mia macchina
rivoglio la mia macchina
rivoglio la mia macchina
rivoglio la mia macchina

Ri-voglio la mi-a ma-cchi-na

P.S. lo so che non si fa così la divisione in sillabe....sono depressa, mica rincoglionita

Ma avete visto che ficata 'sta Panda?

Vado al carrozziere, incrociate le dita per me.

 
 
 

Post N° 1008

Post n°1008 pubblicato il 19 Aprile 2007 da psike830

A volte penso che stavamo semplicemente lì ad annusarci come due cani, a decidere solo in base agli odori se restare o andarsene.

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[c'era troppa folla nella mente, o forse il vuoto]
 
 
 

Post N° 1007

Post n°1007 pubblicato il 19 Aprile 2007 da psike830

Di notte poi mi maledico, perchè mi manchi, perchè se provo desiderio e solo provo a chiudere gli occhi vedo te, te e nessun altro. ed è da quando la tua ragazza mi ha chiesto scusa "per essere stata un ostacolo tra te e lui" che ci penso.
Se fossimo qualcosa di più? Se fossimo qualcosa di più di quel niente che continuiamo a ripeterci ogni volta?
Se fossimo semplicemente destinati a farci del male perchè non conosciamo altro modo di amare se non l'incertezza, il tradimento e la negazione?
E se non riuscissi più a trovare quella sensazione? Quella quando mi stringi forte le mani e la mia faccia affonda ancora di più sul cuscino mentre affondi anche tu
E se non riuscissi più a guardare nessuno come guardo te? con lo stesso stupore e interesse nonostante gli anni passati, nonostante mi sia persa nelle tue parole e nel tuo viso mille volte, mille notti, mille mattine, mille albe, mille tramonti e mille pomeriggi, mille cene e mille pizze a metà, mille litri di vino rosso e mille sere da Lucio "civediamolà".
Perchè amare per noi è semplicemente uccidere e uccidersi, sentendo il sapore dolciastro del sangue e il suo calore mentre cola.
Ti vorrei così stanotte, in quel modo che conosci solo tu, in quel modo in cui perdo il controllo, in quel modo in cui poi ci risvegliamo col sole sulla faccia che ci dice che sì, stavolta è ancora più tardi della volta prima.
Perchè tu sei come me, perchè neanche tu porti l'orologio da anni.
Perchè lo so che mi vuoi anche tu, a volte, come ti voglio io e che se arriva un ricordo poi scatena uan serie irrefrenabbili di fermoimmagini, di canzoni, di film, di cene, di baci, di sigarette, di chilometri, cartine, vie strette di paese, pomeriggi a lago che poi, inevitabilmente, portano ad un sms che sottende un disperato "mi manchi".

Aspetto solo che tu te ne vada.
Stanotte come ogni notte.
E che il dolore torni a diventare sopportabile.

Ho voglia di te e questa dannata canzone non se ne va dalla mia testa:

Ti ricorderò in ogni gesto più imperfetto
Ogni sogno perso e ritrovato in un cassetto
In quelle giornate che passavano in un' ora
E la tenerezza i tuoi capelli e le lenzuola
E no, non piangere che non sopporto le tue lacrime
Non ci riuscirò mai
Perché se sei felice
Ogni sorriso è oro
E nella lontananza perdonandoti ti imploro
E parlerà di te
È solo che…

Che quando non ritorni ed è già tardi e fuori è buio
Non c'è una soluzione questa casa sa di te
E ascolterò i tuoi passi e ad ogni passo starò meglio
E ad ogni sguardo esterno perdo l'interesse
E questo fa paura
Tanta paura
Paura di star bene
Di scegliere e sbagliare
Ma ciò che mi fa stare bene sei tu amore

Ho collezionato esperienze da giganti
Ho collezionato figuracce e figuranti
Ho passato tanti anni in una gabbia d' oro
Si forse bellissimo, ma sempre in gabbia ero
ora dipenderò sempre dalla tua alleg
ria
Che dipenderà sempre solo dalla mia
Che parlerà di te
E parlerà di te
È solo che…

Che quando non ritorni ed è già tardi e fuori è buio
Non c'è una soluzione questa casa sa di te
E ascolterò i tuoi passi e ad ogni passo starò meglio
E ad ogni sguardo esterno perdo l'interesse
e tanto ti amo
che per quegli occhi dolci posso solo stare male
e quelle labbra prenderle e poi baciarle al sole
perché so quanto fa male la mancanza di un sorriso
quando allontanandoci sparisce dal tuo viso
e fa paura
tanta paura
paura di star bene
di scegliere e sbagliare
ma ciò che mi fa stare bene ora sei tu amore
e fuori è buio
ma ci sei tu amore
e fuori è buio


 

 
 
 

Post N° 1006

Post n°1006 pubblicato il 18 Aprile 2007 da psike830

E' che a me quest'odore mette troppa malinconia, l'odore di sere d'esate che entra dalla finestra e che mi sento addosso per essermi fermata al lago solo per qualche minuto seduta su quella staccionata a guardare giù, quasi in mezzo alla strada, l'odore di lago, lo stesso dei miei sedici anni, lo stesso dell'ultima litigata con mio padre, lo stesso della mia prima volta quel trenta maggio, lo stesso del tuo piccolo asciugamano rosso, lo stesso dei gruppi d'amici di 30 persone, lo stesso di ieri, lo stesso di domani, lo stesso di sempre e di mai, perchè è sempre nuovo, perchè è sempre un'emozione, perchè certe volte sento di non poterne fare a meno.

"Dove sei?"
"sono al lago"
"non puoi farne a meno, non c'è altro modo per calmarti, vero?"

E lei che mi conosce lo sa.
"dimmi almeno una cosa della mia vita che sta andando per il verso giusto, per favore"
"io"
"ti voglio bene"

Perchè le amiche servono a questo, perchè il lago serve a questo.

Questo bastardo che mi ha dato tutto e poi mi ha tolto ancora di più, che non ha fatto altro che cambire la mia vita, che portarsela a largo e a riva.

E continuando a tirare a largo quel pezzo di legno che si ostinava a tornare a riva ti ho detto che in fondo io son quel pezzo di legno impregnato d'acqua "ce la metto tutta per arrivare a riva, alla fine ci riesco, sfinita, e qualcuno mi ributta via, senza pietà"
"sei tu che stai buttando quel pezzo di legno a largo"
"Vittima e carnefice, lo so, mi sto distruggendo, ma non ne posso fare a meno"

Non riesco più a tenere insieme tutti i pezzi.

Ho bisogno di fare il bagno, adesso, sotto il sole che tramonta, con l'acqua fredda e quella papera che son tre volte che fa lo stesso percorso e poi si tuffa di testa sempre nello stesso identico punto.
Voglio sapere cosa ha trovato, voglio vedere cosa c'è sotto, voglio vedere.

 
 
 

Post N° 1005

Post n°1005 pubblicato il 17 Aprile 2007 da psike830

Ho visto il sole morire in mezzo alle case del mio paese stasera, l'ho visto appoggiarsi timido e caldo sul tetto della mia scuola elementare e l'ho guardato con la stessa espressione stupita di quando, uscendo da scuola, mi accorgevo che era arrivata la primavera perchè il prato all'improvviso era diventato bianco di margherite.
Fanno così le margherite, ti prendono di sorpresa, sono loro ad avvisarti che qualcosa sta cambiando, danno solo la notizia loro, spetta a te, poi, decidere di attribuirle un valore positivo o negativo.
Perché sì, la natura riesce ancora a stupirmi, ma le persone no, nemmeno mi deludono più.
Ieri sera mi son dovuta sorbire la scenata/crisi di nervi della ragazza di B. e stasera quella della mia capa. La ragazza di B. aveva ragione, la mia capa no. Qualcuno le ha telefonato spacciandosi per me e dicendo una serie di cose non proprio carine.  La capa lo sa che io le cose le dico in faccia, ogni volta che ci vediamo litighiamo proprio per questo motivo, se avessi fatto quella telefonata poi non avrei certo negato, col carattere che ho avrei forse ribadito per bene certi concetti.
Qualcuno può spiegarmi perchè capitano tutte a me?

 
 
 

Post N° 1004

Post n°1004 pubblicato il 16 Aprile 2007 da psike830

Beh...questa decisamente le batte tutte...

Un messaggio della ragazza di B. che si scusa perchè in tutto questo tempo si è sentita un ostacolo tra me e lui.

Stanno impazzendo tutti...tutti!

 
 
 

Post N° 1003

Post n°1003 pubblicato il 15 Aprile 2007 da psike830

Lo senti che il mondo crolla? piano piano, lo fa in modo quasi impercettibile, mattone dopo mattone.
Cosa vuoi che sia in fondo? Non sei certo tipo da crederci tu, no no...nemmeno una volta.
Si esplode prima o poi...prima o poi....

Sono le sei...e tutto va male...

 
 
 

Post N° 1002

Post n°1002 pubblicato il 14 Aprile 2007 da psike830

Poi pensi che il sole di ieri era solo uno stupido inganno, una specie di gioco di specchi e le nuvole corrono compatte su e giù e non lo lasciano nemmeno intravedere il sole. Tu che ci speravi, tu che ci credevi rimani ancora un po' col naso all'insù che prima o poi un raggio dovrai pur vederlo.

E invece niente. Mi fanno male gli occhi a forza di cercare.

Ché per ricominciare si deve almeno avere una base da cui partire, non bastano un accumulo di macerie.

Ha ragione B. : sono prorpio depressa questo periodo.

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Post N° 1001

Post n°1001 pubblicato il 14 Aprile 2007 da psike830

Ce la faranno i nostri eroi?

Il sole viene e se ne va, un po' come fanno le persone con la vita degli altri. E' una continua altalena, una porta che rimane sempre socchiusa e chiunque può entrare e uscire senza permesso e spesso fa il contrario di quel che si desidera: entra quando dovrebbe uscire e se ne va quando si desidererebbe un ritorno. Com'è che cantava Tiziano Ferro? "...e più mi vorrai e meno mi vedrai e meno mi vorrai e più sarò con te..."
Credo sia inutile pensare di poter chiudere quella porta, noi non ne abbiamo il controllo, anche se ci proviamo disperatamente, c'è sempre un imprevisto, una coincidenza, un gesto o una parola inattesi e le chiavi ci scivolano di mano, ce le perdiamo e mentre siamo chini a cercarle ecco che qualcun altro entra, che qualcun altro esce, che qualcun altro torna e ti verrebbe da urlare "chiudete la porta, non siamo mica al Colosseo qui!" ma ormai è troppo tardi, già camminano tutti sulla tua vita, sul presente, diventando già passato e ricordo e tu provi a fare ordine, a trovare uno spazio per tutti, ma non puoi certo dividerlo in parti uguali, non puoi certo cacciar via in malo modo chi non se ne vuole andare, perchè uscirebbe dalla porta e rientrerebbe dalla finestra, alle spalle, di soppiatto.

D.  :"M. mi ha fatto capire che ha bisogno di tempo, ma non credo tornerà"
Psì  :"A. mi ha fatto capire che non ha bisogno di niente, soprattutto di me, mentre B. continua a cercarmi pur stando con lei"
D.  :"Sono stanca sai? Mandiamo a fanculo tutto e ricominciamo, vado a comprare una bottiglia di vino, stasera io e te ricominciamo"

Ma sì...se hai vicino la tua migliore amica forse si può davvero ricominciare.

Cancello il numero di A. dal telefono e se stasera vado in quella discoteca eviterò accuratamente di passare davanti alla consolle.

Ce la faranno i nostri eroi..... ? 

 
 
 

Post N° 1000

Post n°1000 pubblicato il 13 Aprile 2007 da psike830

Certe volte si ha solo voglia di rimanere lì a respirare la primavera, cercando di farsi entrare dentro un po' di sole, quello fioco fioco delle sette di sera.
Il terrazzo era invaso di luce stasera e Tiziana continuava a farmi ridere e il caffè era venuto su senza nemmeno sbuffare, di là una paziente urlava e Alessio le rispondeva per le rime ché certe volte "ci vuole polso fermo" come dice sempre la mia collega.
La tirocinante di riabilitazione psichiatrica ha sparato più cazzate del solito oggi e nel ripeterle e ricordarle buttavo fuori il fumo di un'altra sigaretta.
Il tramonto non arriva, il sole ancora non muore.
Mi affaccio e nel parcheggio cerco il Pandino, è tornato a casa, almeno fino a martedì quando mi chiamerà il perito e sarò di nuovo a piedi.
Al ritorno, poi, è un piacere guardare il lago coi colori indecisi tra pomeriggio e sera, la musica esce dal finestrino e si sposa col paesaggio...
E' venerdì, un venerdì di primavera, da qualche parte mi porterà mentre B. continua a chiamarmi e non so per quale motivo il mio telefono non dà segnale... lo chiamo destino, due anni dopo lo chiamo destino...

"Certo che finirla così
non è facile
mettere un punto netto a tutto
metterlo e poi guardarci dentro
come se da quel punto nero in avanti
fosse possibile farmi sparire
chiudere gli occhi e farmi scomparire ...

...Vero è che io resterò qui
sarò fragile
prenderò a calci i miei dolci respiri
farò violenza ai miei tentativi
anche se mi sono messo spesso ad affogarli
senza rimorsi è impossibile stare
'ché il sangue scorre e forse vuol cambiare..."

Le mani - Stai bene come stai

 
 
 

Post N° 999

Post n°999 pubblicato il 13 Aprile 2007 da psike830

sms[puntata precedente]

"...anch'io non ero il massimo della traspararenza, ma quello che ho visto al di là di una nebbia confusa splendeva davvero! Non aver paura..."

E' semplice dirlo per te, "non aver paura", lo dici ora, quando ieri tu avevi più paura di me.

Oggi è una di quelle giornate in cui son veramente stanca, in cui penso che ormai non ho più nessuna arma per difendermi, nemmeno l'indifferenza mi basta più, è rimasta solo rabbia che non so esprimere e continua a premere premere e premere per uscire.
una di quelle giornate in cui, due anni fa, evitavo di cercarti, una di quelle giornate in cui non sento squillare il telefono o faccio finta di non averlo.
Uno di quei giorni in cui non c'è  nessuno che può entrare in questa dannata fortezza, in cui l'unica cosa che vorrei è sedermi sulla riva del mio lago e guardarlo andare avanti e indietro e infrangersi senza mai stancarsi e sentirmi più tranquilla sapendo che c'è qualcun altro che non ha via di scampo, che come me non può far altro che andare avanti e indietro sullo stesso percorso obbligato e continuare a sbattere contro gli stessi ostacoli.

Ma almeno lui non ha nessuno che gli ricorda continuamente quanto sciocco e inutile è tutto questo.

 
 
 

Post N° 998

Post n°998 pubblicato il 12 Aprile 2007 da psike830

Piccole coincidenze

immagine

E' sempre un piacere rivederti.

 
 
 

Post N° 997

Post n°997 pubblicato il 10 Aprile 2007 da psike830

"Bisogna stare molto attenti a quello che ci circonda, perché a volte, improvvisamente, qualcosa zucchera la nostra giornata..."

Ho riso quando E. mi ha detto che quel tipo alla consolle alla sua festa di laurea eri proprio tu. Quella sera non facevo altro che dire alla mia amica "quel tipo lì è proprio carino, ma chi è?"

E ci credo che avevo la sensazione di averlo già incontrato....

Ho anche scoperto come fa di cognome, ora posso dire di non essere innamorata di uno sconosciuto.

Stasera è venuta a trovarmi Jo, mi ha detto "come innamorata sei poco credibile" e in fondo ha ragione, ma capita.

immagineE l'immagine la metto pure qui, perchè in fondo oggi è stata una bella giornata.
Io e D. ci siam messe sedute in silenzio ad ascoltare il mare...e il mare, nonostante il caos della gente, sa farsi sentire.

 
 
 

JO

perché forse più bello che descrivere una grand’amicizia, è averne una.

 

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Anche chi le fa può tradirti,
ma le canzoni,
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le trovi sempre lì,
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Intatte.
Non importa se cambierà chi le ha cantate.
Se volete sapere la mia,
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