stradanelbosco
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« la notte della taranta 2011 | l'artista narciso » |
Post n°71 pubblicato il 14 Settembre 2011 da stradanelbosco
*********************** **************+ l'occhio RAFFAELLO ( particolare de "La Fornarina") *****
MICHELANGELO ( particolare del David) *****
Due artisti immensi, che nel mentre costruivano questi sguardi erano sicuramente in preda ad una strana condizione olimpica, capace di tenerli al di fuori dei rumori di fondo del mondo. Hanno sconfitto l’armamentario convenzionale dello sguardo. E’come se si fossero messi al sicuro in una postazione , dentro il proprio io; il che ha permesso loro di osservare il mondo fuori da ogni coinvolgimento. Tanto più l’artista è sicuro della propria postazione ( uso un termine militare), della differenza che possiede rispetto al mondo, , quanto più si rende conto della distanza che lo ripara dagli affanni della “ottusità “( metto il termine fra virgolette), tanto più vede chiaro lo spettacolo e intravede meglio qualsiasi pericolo. Da qualche parte devo aver letto che “ l’arte gioca sul rinvio, sulla capacità di farsi guardare”, come succede per questi due sguardi. Questo concetto di “ postazione” dovrebbe valere non solo per l’artista, ma anche per qualsiasi mestiere o condizione di vita. Solo che la postazione non si trova già organizzata e pronta. *** Maurizio Pollini interpreta la Sonata n.31 di Beethoven *** video inserito relativamente alla mia risposta al commento della gentile mp! **** un caro saluto da stradanelbosco |
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" ...ON OI TEOI PHLOUSIN APOTNESCKEI NEOS..."
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se non ci fossi te a mettere due parole a sto post, rimarrebbe nudo nudo per chissà quanto a ncora: son due giorni che è su ma qui non si vede nessuno. E io qui lo lascio. Le due espressioni? hai visto giusto, in alto quello dolcissimo della Fornarina, che nelle sue manifestazioni facciali esprime il carattere e l'intimo sentire di Raffaello. Il secondo , rispecchia fedelissimamente il carattere impetuoso e geniale del grande Michelangelo. Li accomuna la loro capacità di saper manifestare con la loro arte la grande intensità della passione emotiva. Non dimentichiamo che siamo nei dintorni del 1500, quando l'uomo in Europa piglia coscienza di sè in misura sempre maggiore quanto più vera e perfetta è la conoscenza della sua condizione. La condizione di calma olimpica della Fornarina e la dinamica vibrante dell'occhio del David, sono l'epifania più completa di quello che potrei definire " il genio moderno". Grazie! tt
buona giornata e buon fine settimana! mp
Non volevo dir quello, e chiedo scusa per non aver saputo spiegare. Per postazione io intendo la capacità di non farsi "toccare" dalle bassezze o dalle altre strane o anche nobili qualità o meglio aspetti, del proprio carattere. Vedi che la gentile ODY ha detto , ha parlato della taccagneria di Michelangelo e dell'ipocrisia di Raffaello e io ho citato la capacità di sfruttare il prosdsimo di Wagner o la lussuria incontenibile di MOZART, e dia ltri se ne potrebbero dire di tante altre cose!!! Quando uno è genio, oppure anche coloro che nel loro piccolo cdreano, DIVENGONO PREDA DELLE MUSE, DI APOLLO, ED E' COME FOSSERO LONTANI MILLI ANNI LUCE DA CIO' CHE E' LA LORO QUOTIDIANITà E NON VEDONO NE' SENTONO NULL'ALTRO SE NON LA VOCE DEL LORO SPIRITO CREATIVO. NON CREANO CAPOLAVORI TACCAGNI O EGOISTICI O LUSSURIOSI NEL SENSO DI MAIALITA' BESTIALE,, ECC... ! L'esempio èpiù efficace , a mio avviso, per spiegare quel che penso , è la scena contenuta nel film di Milos Forman, " AMADEUS, laddove si vede MOZART , che scrive musica sui fogli stesi sul tavolo , ed è completamente assorto, nè sente il bussare alla porta di casa, talmente è immerso nel comporre.. ostaggio delle Muse!!! Anzi , inserisco nel post il video questa scena tratta dal film, e il momento lo trovi al 4.30 del filmato_____Cosa vuoi che in determinati momenti importi la taccagneria o la ipocrisia o la lussuria...?? Si crea e basta. Si può essere , sicuramente, inflenzati dal sentimento doloroso o gioioso o di altra natura che sia!!! Ma l'atto creativo può essere indipendente anche da questo. Così dicasi anche per la malinconia di Leopardi o del dolore per l'esilio di DANTE. Poi hai parlato di sovrastruttura e se tale condizione è falsata da altri fini! ALLORA NON CREANO DELLE OPERE D'ARTE MA BRUTTURE DELLE QUALI CHIUNQUE NOTEREBBE LA MANCANZA DI VERA ISPIRAZIONE!! il capolavoro brilla di luce propria e non di luce riflessa, SEMPRE! SONO LE STELLE A BRILLAREDI LUCE PROPRIA, SE NON CI FOSSERO LE STELLE, SAREMMO TANTI CORPI INERTI , AL BUIO PIU' ASSOLUTO, SENZA VITA E SENZA NULLA DI NULLA, NON SIGNIFICHEREMMO NULLA, COME NON SIGNIFICANO NULLA QUELLI CHE VOGLIONO BRILLARE PER LA LUCE EMANATA DA ALTRI E DELLA QUALE SI FANNO COPRIRE!! MA PRIMA O POI, SE LA FONTE DI LUCE SI ALLONTANA, ADDIO!!! Grazie! tt
Ciò che stento a far capire, è che quando l'artista è all'opera, sta creando, ecc...nulla lo prende alla sprovvista del mondo , manco la memoria ormai fissata in lui che è alla base della motivazione del suo creare, del suo agire!! Questo voglio significare per " postazione". Per rendere possibile sta postazione occorre soprattutto credere in quel che sifa, avere genio sicurissimo, passione fortissima nel senso di sentire assolutissimamente l'URGENZA di fare!!! Non riesco a spiegarmi meglio di così! Sicuramente ( non mi riferisco a te!!! e lo ribadisco!!) non ho la battuta facile, nè ho la risposta pronta e altrettanto intelligente. Che ci vuoi fare. C'è un pò di razzismo in giro, ci sono i circoli e gli agglomerati odiosissimi dell'intellighentia, dove domina il nulla.Grazie del commento!Ma noi salentini la sappiamo lunga, è vero???Siamo fatti della corteccia dell'ulivo!! :)) tt
in verità abitiamo nella stessa foresta e questo è piacevolissimo e mette allegria ed empatia. Ma poi non è difficile, dai! Volevo dire che quando una crea un'opera d'arte non c'è niente che lo possa distrarre e pure se crea sotto l'impulso del dolore o della giaia, nel preciso momento in cui la Musa entra in lui, tutto sparisc perchè egli " GUARDA E HA LO SGUARDO FISSO SULL'ARTE". L'espressione di quei due sguardi vogliono essere gli estremi della dinamica compositiva, amorevole e estremamente concentrata come a voler catturare e inchiodare l'ispirazione nella mente. Sei stata gentiòlissima a fare sta visita. Viene così poca gente ormai che mi sto abituando ad avere solo 2-3 persone che vengono a leggere. Ma bastano , bastano. E sono superfelice!! un caro saluto! tt