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La Svizzera: pių la conosco e meno mi piace il Ticino.

Post n°160 pubblicato il 25 Maggio 2016 da trudj85

Ma te pensa che cosa vado a pensare, e soprattutto dire: che il Ticino fa cagare. Sapete perché? Ve lo spiego molto volentieri: perché a conti fatti, a viverci da maggio 2011, mi rendo conto che non ha niente a che vedere col resto della Svizzera. E la cosa peggiore è cosa ne penso effettivamente. Avete presente la parte di scarico del gabinetto che sta subito dopo il sifone, in fondo a tutti quei tubi dove si raccolgono tutte le acque luride prima di essere pompati fuori forzatamente dalla fossa comune? Ecco, penso che mi son spiegato bene.

Perché? Per il semplice fatto che in 5 anni a viverci e ben 16 a lavorarci, oltre che aver lavorato anche nel resto della Svizzera nel frattempo, mi rendo conto di quanto marcioni sono, per non parlare di altri posti che, se mi azzardo ad accennare, mi considererebbero uno sputamerda nel piatto in cui mangio e da dove provengo. Ma il bello è che non sto sputando merda, sto cercando di spruzzare acqua e tutti che stanno lì con l' ombrello, come le merde secche che galleggiano sull' acqua e non vogliono dissolversi. Son contento che siate indignati, si, dovete esserlo! Come lo devono essere i ticinesi e tutti quelli che ci lavorano.

Sapete cosa pensano oltre Gottardo? Non proprio esplicitamente quel che penso io, ma la stima vi garantisco che indubbiamente è minore di quella che ho io per compassione dei compaesani, nemmeno dei connazionali.

Beh, quando sono entrato a contatto con questa realtà (e vi garantisco che dopo aver imparato ben 7 dialetti locali tra Italia e Svizzera italiana, 3 lingue (sto approfondendo anche una quarta) ed essendo autodidattta sia nel proprio lavoro che in altre materie, la cosa lascia alquanto sconcertati.

Ed ho solo conferma in quel che dico da diversi anni oramai, penso 13/14 circa non di più. La mia idea da allora non è mai cambiata, ha solo trovato conferman ogni volta. Ciò vuol dire che se uno trova sempre conferma, la realtà non è tanto distante. Vorrei parlare bene di casa mia, ma quando uno sa che cosa si fa in casa ed al suo di fuori, e mettendolo a confronto poi alla fine si rende conto che ciò che pensa è il giudizio di tutti gli altri esterni a quel piccolo posto (già di merda, ora peggio) da cui arriva, pur quanto sia grande l' Italia, la cosa fa riflettere.

Mi piacerebbe una volta discuterne più a fondo con uno straniero per l' Italia e vedere che salta fuori, dato che sinora l' ho fatto solo scherzosamente e non appare bella, né l' Italia, nè le zone di frontiera ticinesi e grigionesi.

Direi che alla fin della fiera se non vado a litigare e farmi mandare a fanculo è già tanto. Cosa che scusate, ma lo fanno già per gelosia.

Molti pensano che il mondo del lavoro è separato dalla vita privata, come dall' economia. Beh, mi spiace contraddire tutti quelli che la pensano così, come voglio contraddire chi dice che sono tutti intrinsecati l' un l' altro. Beh, siete tutti fuori strada. Prima di tutto dovete guardare chi avete intorno a voi. Solo in base ad essi potete pensare di farvi una base oppure no. Secondo, dovete guardare che cosa fanno gli altri. Certo, perché se vi mettete a produrre latte in polvere da parte ad una fattoria che sforna 5000 litri di latte al giorno col cazzo che riuscirete anche solo a campare, vi rovinate voi e rovinate il lavoro a chi c' è prima di voi. Ecco, a questo punto volevo arrivare: rovinare e rovinarsi il lavoro.

In Ticino (nettamente di meno negli altri cantoni, per mentalità) principalmente succede questo: le ditte storiche locali devono inventarsi un modo per tirare i prezzi e stressare i propri operai per cercare di star dietro ad una concorrenza che, arrivando dall' estero ma ultimamente anche dall' interno, fa di quei prezzi che non stanno né in cielo né in terra e non è possibile nemmeno concorrere con questi prezzi. Si, dico questo perché mi è capitato pure a me di dover far fronte a persone che lavorano per meno di 30.- Chf all' ora come elettricisti, e non parlo di salario ma parlo di fatturazione al cliente, quando invece io come minimo per riuscire a starci coi costi devo stare almeno sugli 80.- Chf (che è già molto poco) per far fronte alle spese dell' attività lavorativa. A tutte, non solo quello che va a me come operaio o a chi ho avuto come collaboratore.

Questo è possibile quando iniziano a trovarsi lavoratori stupidi che aprono ditta individuale e lavorano per persone che domandano di non fare la fattura e fargli un prezzo più basso. Certo, è capitato anche a me un paio di volte di fare questa cosa, ma ho deciso di non farla mai più perché alla fine dei lavori mi sono accorto che ho smenato circa 1/3 di quello che potevo realmente fatturare e circa la metà di quello che potevo realmente guadagnare, senza tener conto che il rischio di lavorare a queste condizioni sono estremamente gravi in caso di incidente. Si, perché anche avendo tutte le assicurazioni di lavoro possibili ed immaginabili nessuno copre questo genere di cazzate, che saltano sempre fuori anche a distanza di anni quindi poi diventa peggio, senza andare nei dettagli.

Io direi, che potremmo fare tutti quanti le persone oneste e non cercare di realizzare i castelli per aria, che poi si sa dove vanno a finire: da nessuna parte perché come cadono si disintegrano, e cadono subito. Quindi vuol dire che se cadono subito, si rovina subito in quel momento il lavoro ed anche successivamente, dove per recuperare poi ci si impiega una marea di tempo e di denaro. Cominciare qualcosa non è facile e lo garantisco tanto quanto ho un' attività autonoma nel mio ramo, perché per cominciare a guadagnare devi incominciare a non fare più nulla sperando che sotto sotto non ti tagliano le gambe dall' interno (come quella signora italiana che ha rovinato la contabilità ad un' azienda del luganese girando a sé i pagamenti dei clienti per permettersi uno stile di vita lussurioso, cosa impossibile da parte di una contabile che lavora onestamente. Ed è un peccato, perché oltre a rovinare il suo nome, ha rovinato la credibilità dell' azienda in cui lavorava, quello di tutte le altre sue colleghe del ramo, e quello di tutte le altre attività simili nel settore. Senza contare poi che comunque la contabilità si fa in ogni attività lavorativa, dunque tutti quanti si saranno in un certo senso "ravveduti".

Io lascio a voi questo mio pensiero che ho vissuto di prima persona e l' ho già sentito raccontare da diverse persone, fate vobis poi quel che ne volete. A vostro credito, a vostro debito.

 

Marco 

 
 
 
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