Bah!

Cose importanti nella vita

Nel lontano 1983 un ragazzo pieno di buona volontà e di un grande sogno iniziava un'avventura che finirà più di vent'anni dopo.
Questo ragazzo non era e non è affatto alto, misura 175 centimetri, ma gli piaceva tantissimo la pallacanestro tanto da farne la sua passione principale che gli preenderà, per parecchio tempo, gran parte della sua vita.
In quell'anno lontano il suo primissimo allenatore, nonchè il migliore in assoluto trovato durante questi lunghi vent'anni, fu un suo concittadino di nome Emanuele "Lele" Molin.
Purtroppo il rapporto con Molin durò solo un anno per altre cause ma la sua bravura, i suoi insegnamenti ed i ricordi non abbandonarono mai più questo ragazzo appassionato.
Lo rivide, in televisione, nel 1991: Molin aveva giustamente fatto carriera ed era diventato assistente allenatore di una delle migliori squadre italiane ed europee.
La sue capacità gli permisero di girare per lungo tempo l'Europa come, appunto, assistente allenatore in vari club dell'elite europea.
Negli ultimi anni approdò, sempre come assistente, al Real Madrid: una delle società più potenti d'Europa.
In Marzo, la pazzesca pressione presente sul club spagnolo, costrinse l'allenatore capo a dare le dimissioni consegnando le chiavi della squadra a Lele.
Lele ha fatto molto bene da allora portando la squadra addirittura tra le prime quattro d'Europa.
Venerdì sera c'era la semifinale dell'Eurolega: Real Madrid contro Maccabi Tel Aviv.
Il ragazzo allenato da Lele nel lontano 1983, ormai diventato più che uomo, ovviamente ha guardato la partita e tifato per il Real ma soprattutto per il suo ex allenatore.
Purtroppo la partita non ha è andata bene per il Real per fortuna, non per colpa di Molin.
Nonostante il risultato, è stata comunque una gran bella serata.
Dopo la partita i pensieri sono stati tanti ma soprattutto uno ha colpito e pesato profondamente: lavorare duramente per lunghi anni con una grande passione, soprattutto dall'ultimo Agosto fino ad ora per poi cedere, pesa!

Per un'agonista come me (ma soprattutto per un professionista come Lele) solo una cosa rende tranquilli e sereni: vincere.

Sarò fuori dal mondo e di testa, forse, chissà, magari anticipo i tempi ma mi sono accorto che per gente come me, le cose importanti nella vita non sono assolutamente come quelle degli altri...

Ho una meta, un'obiettivo, un traguardo, una missione...

Mi dispiace moltissimo Lele ma non è stata assolutamente colpa tua: finora hai sempre lavorato benissimo ed hai tutte le possibilità per continuare così...

Alla prossima Lele... e grazie...