Bah!

Umiliazioni

Domenica pomeriggio un personaggio a dir poco stravagante, mi si avvicina e mi chiede "Come mai sei cosi' solo e triste", visto che la mia tristezza aveva raggiunto livelli da record.
Nacque cosi' una strana amicizia, se non altro una persona con cui parlare.
Ieri sera, una mia frase gentile, viene interpretata come un'influenza non gradita nelle priorita' di questo personaggetto il quale pensa bene di proteggersi umiliandomi a mia volta.
Al che, non essendo che un'umiliziane in piu' o meno per me faccia differenza visto che ne ho gia' prese talmente tante e non e' che sia propenso a raccoglierne ancora, scatta il sano "Vaffanculo tu, le tue priorita' e tutte le tue stronzate, che siano tali o meno", perche' la mia disperazione, per fortuna, non ha oscurato il mio orgoglio.
E si torna in solitudine, io, me stesso, ed il sottoscritto.
Oltre alla rabbia generata, che tutto sommato pensavo maggiore ma mi aspetto un ritorno di fiamma ben grande, uno anche si domanda: "Ok, ma, cosi' giusto per pura curiosita', cosa avro' mai fatto di male in questa vita per meritarmi tutto questo?".
Non venendomi in mente nulla di particolare ne di eclatante a questo punto uno si fa due conti.
E pensa: da piccolo isolato, da ragazzo isolato, da adoloscente escluso, da militare (servizio civile, per la precisione) isolato, da uomo solitario non per scelta (ecc. ecc.). Non e' che per caso qualche simpaticone abbia deciso per me il mio destino decidendo di farmi pregustare tutto questo vuoto?
Comincio a pensare di essere protagonista di una commedia tragicomica.
Ed in effetti si puo' scegliere indifferentemente se ridere o piangere.
In ogni caso, si ricomincia daccapo, da soli, come sempre.
Sono estremamente curioso di vedere cos'altro potrebbe andare male prossimamente, qualcosa che non sia cosi' facile da prevedere, altrimenti che gusto ci sarebbe.
Evidentemente questa e' semplicemente la vita. Forse ha ragione Osho: la vita e' una cosa completamente inutile.
Bello, siamo di nuovo totalmente soli.
Beh, abbiamo ancora del lavoro da fare su di noi, riuscire a prendere atto di certe cose senza prendersela, trovare un passatempo (non vorrei esagerare e riuscire a trovare qualcosa che mi appassioni, contrasterebbe con tutta questa fortuna), magari chissa', riuscire a raggiungere la pace dei sensi, toccare il fondo (cercando di non renderlo piu' profondo scavando) nella speranza di risalire...
L'unica cosa che mi viene da dire e': peccato, avrebbe potuto essere molto meglio e divertente per me e gli altri ma come dico sempre, Dio non a tutti concede le stesse possibilita'.
In ogni caso, ancora sei anni, poi si chiude baracca e burattini e buon proseguimento a chi resta.
Nel frattempo vediamo di riuscire semplicemente a sopravvivere visto che di piu' non e' concesso.
Siamo tornati nella totale solitudine...