Creato da Studiolegaleniro il 28/08/2009
Giurisprudenza commentata in materia di Diritto di Famiglia & Minori a cura delll'Avv. Fortunato Niro

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« Coniuge disoccupato obbl...Assistenza ai figli senz... »

Obbligo di mantenimento e perdita della patria potestà

I giudici della Suprema Corte di Cassazione, con un'interessate sentenza dello scorso mese di novembre (n. 43822/2009) hanno stabilito che Il genitore, anche se decade dalla potestà genitoriale, resta obbligato al mantenimento nei confronti del figlio.

Si vuole ricordare che la decadenza riguarda quei casi in cui il genitore si "disinteressa" dei figli,  e quindi  perde per questo la potestà genitoriale non avendo più voce in capitolo, su tutto ciò che riguarda il minore (educazione, diritto di visita, salute del minore).

Lo stesso rischia, pertanto, una condanna penale se non ottempera all'obbligo imposto dal giudice in sede di separazione.

Gli Ermellini, nello specifico hanno statuito che "la decadenza della potestà dei figli, che ai sensi dell'art. 330 c.c. il giudice civile pronuncia nei confronti del genitore che viola o trascura i doveri a essa inerenti o abusa dei relativi poteri con grave pregiudizio del figlio è un provvedimento di natura sanzionatoria che, fondato sui medesimi presupposti, opera sul piano civilistico, con la sottrazione al genitore inadempiente dei poteri di rappresentanza e di amministrazione dei beni del figlio nonché dell'usufrutto legale sui beni stessi, finalizzato alla sua educazione e l'istruzione, parallelamente alle sanzioni previste dal codice penale che l'art. 570 c.p. riconduce testualmente a chiunque si sottrae agli obblighi di assistenza inerenti alla potestà dei genitori. Ne deriva che la pronuncia della decadenza della potestà genitoriale lascia inalterati i doveri di assistenza del genitore decaduto, penalmente sanzionati, sicché il provvedimento non incide sulla responsabilità penale e, pertanto, non preclude la commissione del reato di cui all'art. 570, commi primo e secondo, cod. pen. e non ne fa venire meno la permanenza".

 
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