Stultifera Navis

Non sono ubriaco, ma diversamente sobrio

 


Vado alla ricerca della felicità naturale e possibile
sapendo che la felicità non è una meta,
ma un modo di viaggiare

 

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« Zavorre dal passatoEcce homo »

Non è tutto qui

Post n°350 pubblicato il 29 Marzo 2015 da hieronimusb

"Qualcuno immerse le mani nell'eternità, le raccolse a coppa a proteggere una piccola bolla increspata e vi guardò dentro.
Da quel gesto nacque il nostro tempo e terminerà quando le mani si apriranno o quando tutta l'eternità sarà fluita attraverso le dita di Dio"

Mi sorprendo spesso a pensare che noi viviamo in una piccola bolla in cui l'eternità si è curvata a formare il tempo che noi conosciamo.
Fuori da qui non esite ieri, non esiste domani è solo un' unico attimo di presente in cui tutto accade contemporaneamente

Un anno fa, 29 marzo, era l'ultimo giorno di vita di Liliana, nel momento in cui il giorno scorreva ci pareva un giorno uguale e tanti degli ultimi che erano trascorsi.

Liliana riposava nel letto da ospedale che ci avevano portato a casa, la legna bruciava nella stufa, la micia ronfava tranquilla, Giulia era in negozio e Mara faceva le sue cose pensando probabilmente al fidanzato lontano ed al bimbo che portava in gremo.

Era passata l'infermiera della Onlus che segue i malati terminali ed a Liliana che si lamentava per il mal di schiena aveva aggiunto, al mix di medicinali e morfina, un blando analgesico.
Al momento di andarsene Liliana, che non aveva quasi parlato le disse "Grazie di tutto", come se sapesse che era l'ultima volta che la vedeva.

Don Dino, telefonò. "Ho saputo che Liliana è amamlata, vorrei passare a salutarla", venne, apparecchiammo un piccolo altare, facemmo la comunione insieme.
La feci pure io che da anni non la faccio più e che non l'ho più fatta dopo.

Preparai da mangiare, ravioli ripieni di rana pescatrice con il sugo di pesce, in fondo, pur ammalata Liliana aveva sempre mangiato ed anche quella volta la imboccai, mangiò qualcosa poi si addormentò

Nel silenzio del pomeriggio, mentre le ragazze erano via, tirai fuori il vecchio messale e mi misi a scegliere le letture per il funerale.

"Ho cercato parole di speranza" avrei detto due giorni dopo alla folla in chiesa.

Nel pomeriggio passò la nipote di Liliana che abita a Jesolo, con la bimba, delia di sei mesi.
So che liliana aveva piacere di vedere quella bimba che porta il nome della mamma ed è stato quasi incredibile che siano venuti li, in quell'ultimo giorno.

Poi c'è stata la sera e la notte che ricorderò tutta la vita.

Ecco, se metto insieme questi fatti, ed altri minori, mi accorgo che c'è stata come una regia ad accompagnare quell'ultimo giorno, come se a Liliana fosse concesso di accomiatarsi da tutti ed avere tutti vicino.

Il suo tempo stava per scadere e la continguità con l'eternità era ormai evidente, per questo, accanto al dolore ed alla mancanza sento la speranza che non tutto sia finito. che la nostra esistenza non sia un lungo istante senza senso, ma la preparazione ad altro.
Non so cosa ci sia, ma non è tutto qui.


 
 
 
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Un blog di: hieronimusb
Data di creazione: 10/12/2008
 

UANDEO (E SE) MORIRÒ

Quando , (e se), un giorno morirò
non voglio un prete che mi parli di un dio in cui non credo
o di paradisi che non mi interessano,
di inferni che non ho meritato
e se un purgatoriò ci deve essere
non sarà diverso dal mondo in cui ho vissuto

quando , (e se), un giorno morirò,
non voglio tombe costruite come casa
nè che si estirpino  fiori
se il senso della vita deve essere
nel tornare da dove son venuto
sarà l'utero della terra la mia ultima casa

Quando, (e se) morirò
sarà perchè ho vissuto
in un lungo istante senza tempo
raccolto come seme che diventa albero e poi frutto
come il fiume che corre e corre per tornare al mare
senza pensare neppure un momento
che questa vita possa finire

Se e quando morirò,
sarà perchè ho cercato nell'ultimo viaggio
la chiave segreta del tutto

 Alex

 
 

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