Stultifera Navis

Non sono ubriaco, ma diversamente sobrio

 


Vado alla ricerca della felicità naturale e possibile
sapendo che la felicità non è una meta,
ma un modo di viaggiare

 

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« Al ristorante leggoCi sono giorni così »

La paura più grande

Post n°561 pubblicato il 28 Giugno 2017 da hieronimusb

Qual'è la tua paura più grande?
E' importante sai conoscerla, perchè è il primo passo per poterla affrontare.
Non ti chiedo di gettarti adesso in questa lotta, so che non sei ancora pronta, ma ti chiedo di iniziare a guardarla ed a cercarla.
La tua paura più grande è la madre di tutte le tue paure ed il mantello con cui si nasconde è l'angoscia che ti prende.
Non affrontarla a mani nude, ma prendi con te alleati preziosi.
In primo luogo il tempo.
Tu sei padrona del tuo tempo, hai il tempo per studiarla e per capirla, per toglierle di dosso il mantello di oscurità con cui si camuffa per apparire più grande, per vedere quali sono le piccole paure che come figli si trascina appresso.

In secondo luogo la forza.
Tu hai la forza di lottare per te, perchè questo è il tuo compito, da questo dipende la qualità della tua vita.
Amati, tu sei importante, prima che per gli altri per te stessa, amati dunque senza lasciarti accecare dall'egoismo o dall'orgoglio, amati con la tenerezza con cui la madre ama il figlio, perchè tu sei allo stesso tempo figlia di ciò che eri ieri e genitrice di ciò che sarai domani.

Ecco in questa mattina di brume e nubi basse, di strade lucide di pioggia e arroventati soli, guarda alle tue paure e scegli quella che sta avvelenando la tua vita.

Qual'è la tua paura più grande?
Non la paura di morire, questa è una certezza, e non è in tuo potere il mutarla. Vivi come se potessi vivere mille anni, senza agitarti, senza l'angoscia del domani.
E' vero, tutti ti dicono di vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo, per parte mia ti dico, vivi ogni giorno come un'occasione per prenderti cura di te, di ciò che ami, di chi ami, ma con la tranquilla consapevolezza che sarà un cammino che ti porterà oltre te stessa e la tua vita, che rimarrà con te anche quando non ci sarai più.
Ma ogni cammino richiede il suo tempo, porta con te la consapevolezza che avrai il tempo per mettere un passo dopo l'altro e sommare carezze alle carezze.
Se vuoi essere vento, non essere l'uragano, ma la brezza gentile che accarezza e da sollievo.
Se vuoi essere acqua non essere l'alluvione, ma la pioggia gentile che disseta la terra.

Qual'è la tua paura più grande?
Non è la paura di soffrire, anche questo è parte di noi, del nostro essere uomini e donne in faticoso cammino.
Accettare di poter soffrire è già vincere in parte la sofferenza, è dargli uno scopo che non trascenda te stessa, ma sia per te stesso un'occasione di imparare, di andare oltre, di utilizzarla come un sentiero per capire di più te stessa ed il mondo che ti si avvolge intorno.

Qual'è la tua paura più grande?
Ecco, vedi come è facile andare dentro alle parole, separare ogni singolo pezzo fino a scoprirla nuda di fronte a te.
Mi fermo qui, non voglio portarti sui miei sentieri, ognuno ha il suo drago da affrontare, cerca il tuo senza fretta, senza l'angoscia di affrontare il buio e quando infine arriverai alla Madre delle paure, scoprirai che non ti fa più paura, ma che anzi puoi accoglierla come una figlia, perchè è sempre stata parte di te, del tuo cammino, il motivo per cui valeva la pena camminare.

Fuori dalla caverna del tuo mostro personale troverai il sole ed un mattino nuovo.

 
 
 
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Un blog di: hieronimusb
Data di creazione: 10/12/2008
 

UANDEO (E SE) MORIRÒ

Quando , (e se), un giorno morirò
non voglio un prete che mi parli di un dio in cui non credo
o di paradisi che non mi interessano,
di inferni che non ho meritato
e se un purgatoriò ci deve essere
non sarà diverso dal mondo in cui ho vissuto

quando , (e se), un giorno morirò,
non voglio tombe costruite come casa
nè che si estirpino  fiori
se il senso della vita deve essere
nel tornare da dove son venuto
sarà l'utero della terra la mia ultima casa

Quando, (e se) morirò
sarà perchè ho vissuto
in un lungo istante senza tempo
raccolto come seme che diventa albero e poi frutto
come il fiume che corre e corre per tornare al mare
senza pensare neppure un momento
che questa vita possa finire

Se e quando morirò,
sarà perchè ho cercato nell'ultimo viaggio
la chiave segreta del tutto

 Alex

 
 

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