Stultifera Navis

Non sono ubriaco, ma diversamente sobrio

 


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sapendo che la felicità non è una meta,
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Eva

Post n°538 pubblicato il 07 Marzo 2017 da hieronimusb

Non vorrei apparire ruffiano in occasione della festa della donna, ma mi piacerebbe soffermarmi un momento a ragionare sulla storia della prima rivoluzionaria che la storia ci ricordi

La prima rivoluzione, la prima ribellione alle regole imposte dall'alto il primo gesto di sfida, la prima autodeterminazione non è venuta da un macho, da un guerriero, da un eroe muscoloso con gli occhi brillanti di fiera libertà, ma da una donna che si è assunta sulle spalle questo peso e che per questo è stata bistrattata nei secoli.

Eva!

Credo che tutti conosciamo la storia di Adamo ed Eva, della loro disobbedienza e della successiva cacciata dall'Eden.
Questo fatto, per la religione cattolica ha generato il mito del peccato originale, secondo la quale ancora oggi noi siamo qui ad espiare il peccato di Eva, la sua disobbedienza che ha marchiato gli uomini.
Questa idea, dovuta alla lettura testuale della genesi è sopravvisuta fino ai nostri tempi generando modelli distruttivi che fanno affermare  a John Phillips, (autore del libro "Eva, la storia di un'idea") ,  "visto il modo in cui Adamo ed Eva sono caratterizzati, la storia umana e le relazioni sociali sono ordinate in modo tale da escludere determinate possibilità",
Basti pensare che Sant'Agostino, uno dei dottori della Chiesa sosteneva che le donne non hanno anima

E' interessante come siano molte le religioni che sono ricorse a simili espedienti per giustificare la prevaricazione nei confronti delle donne, basti ricordare Pandora ed il suo vaso che disperse il male nel mondo, mito a cui la trascrizione cristiana del mito di Eva attinge a piene mani .
Ma ritorniamo un momento all'antica Madre.
Siamo veramente sicuri che il nostro destino sarebbe stato quello di vivere in un paese idilliaco, in cui non avremmo dovuto fare nulla, in cui gli alberi si sarebbero chinati ad offrirci i loro frutti?
Un luogo in cui non esistendo la morte saremmo vissuti in eterno?
Assolutamente no, probabilmente non saremmo mai esistiti, sarebbero rimasti non il primo uomo e la prima donna, ma gli Unici esseri umani, se è vero che i figli di Adamo ed Eva nacquero dopo la cacciata.
Ma anche se fosse, ci sarebbe stata risparmiata la noia?
Ci sarebbe piaciuta una vita da animale che non ha la coscienza del tempo e che può restare accovacciato sulle zampe ore ed ore, in attesa di non si sa cosa visto che non ha concetto di futuro?
Tutti questi concetti ,che formano la nostra consapevolezza noi l' abbiamo appresa nel momento in cui è stato violato l'albero della conoscenza del bene e del male, da quel punto è iniziato il cammino dell'uomo.
Forse non sarà un cammino semplice, forse non sarà un cammino agevole e scevro da difficoltà e sofferenze, ma chi ha cuore di affermare che non vale la pena di farlo? Chi vorrebbe vivere una vita da pecora al pascolo?
Eva con la sua disobbedienza e di conseguenza con la sua ribellione ci ha aperto la porta della  consapevolezza, ci ha dato la prima vera libertà.
E mi piacerebbe  pensare che nell'atto di Adamo di mangiare la stessa mela anche l'Uomo abbia accettato di condividere con  la sua compagna questo cammino ed abbiano insieme accettato le conseguenze, senza rinfacciarsi ciò che avevano perduto, ma felici di ciò che avevano generato.
E' per questo che tra tutte le rappresentazioni di Adamo ed Eva amo particolarmente quella di Klimt.



Nelle sue forme morbide la Prima madre ha uno sguardo dolce, sereno, non ha paura nè imbarazzo ad esibire la sua nudità e sembra quasi fare scudo con il suo corpo ad Adamo che pare quasi appoggiato suoi suoi capelli annusandone il profumo, godendo della vicinanza della sua donna in un ritratto che li pone alla pari ai nostri occhi di spettatori.
Pare dicano, "Ecco, si, siamo noi, siamo quelli che fecero la Prima Scelta"

Purtroppo il potere non ama i rivoluzionari ed è per questo che ancora oggi le donne sono costrette a subire , ma spero che il DNA di Eva non sia stato annacquato e che lo spirito di Adamo non sia del tutto evaporato negli Uomini.

Alex

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Commenti al Post:
gigliodamore
gigliodamore il 08/03/17 alle 17:52 via WEB
Ne ruffiano, ne banale. ^_^
 
 
hieronimusb
hieronimusb il 13/03/17 alle 08:32 via WEB
:o)
 
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INFO


Un blog di: hieronimusb
Data di creazione: 10/12/2008
 

UANDEO (E SE) MORIRÒ

Quando , (e se), un giorno morirò
non voglio un prete che mi parli di un dio in cui non credo
o di paradisi che non mi interessano,
di inferni che non ho meritato
e se un purgatoriò ci deve essere
non sarà diverso dal mondo in cui ho vissuto

quando , (e se), un giorno morirò,
non voglio tombe costruite come casa
nè che si estirpino  fiori
se il senso della vita deve essere
nel tornare da dove son venuto
sarà l'utero della terra la mia ultima casa

Quando, (e se) morirò
sarà perchè ho vissuto
in un lungo istante senza tempo
raccolto come seme che diventa albero e poi frutto
come il fiume che corre e corre per tornare al mare
senza pensare neppure un momento
che questa vita possa finire

Se e quando morirò,
sarà perchè ho cercato nell'ultimo viaggio
la chiave segreta del tutto

 Alex

 
 

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