Stultifera Navis

Non sono ubriaco, ma diversamente sobrio

 


Vado alla ricerca della felicità naturale e possibile
sapendo che la felicità non è una meta,
ma un modo di viaggiare

 

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Messaggi di Ottobre 2016

Non mi piace Halloween

Post n°475 pubblicato il 31 Ottobre 2016 da hieronimusb

Il paese è attraversato da bande di ragazzini urlanti, truccati, malamente, da scheletri, vampiri, streghe, pustole e schifezze varie.
In alcuni casi sono bimbetti di pochi anni portati al guinzaglio da mamme che probabilmente non hanno di meglio da fare.

Ogni 31 ottobre si ripete questa pagliacciata, sorta di carnevale dell'orrido che , a guardare bene è solo una rappresentazione del ridicolo, resa più o meno inconsapevole ad una altra cultura che è riuscita a mercificare e rendere commerciale anche il ricordo dei defunti.

Qui vorrei fare una precisazione. Non ce l'ho con la cultura anglosassone e quella tradizione antichissima che derivava dai riti celtici  che celebravano il passaggio delle stagioni , la semina, la morte del seme durante l'inverno e la rinascita in primavera o anche l'inizio del Dark, cold  and dead , buio, freddo e morto.

E' una festa rituale che ha origini antiche, anche se il nome, (deriva da All Hallows Eve, vigilia di Ognissanti), è abbstanza recente.

Ma se chiedessimo oggi ad una di quelle mamme che si trascina dietro il figlioletto seienne bardato come Nosferatu cosa rappresenta questa festa, ti guarderebbe stupita e risponderebbe "e' Halloween", come se questo servisse a spiegare tutto.

Sarò all'antica, ma le pagliacciate non mi garbano, soprattutto se sono d'importazione, critichiamo gli americani per come mangiano, per come si vestono, poi ci mettiamo a scimmiottare una cosa che non capiamo.
Preferisco molto di più le nostre tradizioni, i lumini accesi fuori dalle porte di casa per far luce alle anime dei defunti durante l'anno che in questa notte attraverseranno il ponte che li condurrà nell'aldilà.
Preferisco la tradizione siciliana dei doni che i morti portano ai bambini che nella loro innocenza sono gli unici a poterli vedere e sentire e se proprio devo intagliare una zucca che sia la suca baruca del Friuli.

Abbiamo decine di usanze e tradizioni, impariamo a conoscere quelle e lasciamo nei negozi di paccottiglia finti canini, teschi e carabattole d'oltreoceano.

Alex


Fave dei morti - Dolcetti tipici emiliani

 
 
 

Il Mostro...

Post n°474 pubblicato il 30 Ottobre 2016 da hieronimusb

Stamattina ero in piedi sulla soglia della camera da letto, quando il pavimento ha iniziato ad andare avanti e indietro, gli abiti appesi alle grucce hanno preso a dondolare, una porta sbatteva, fuori dalla finestra gli alberi oscillavano.

Ho pensato " Se è stata così forte qui, come sarà stato nell'epicentro?"

Quello che vivono le popolazioni del centro Italia è stata mia esperienza di vita quattro anni fa, scosse su scosse, continue, ripetute, più forti o più deboli, di giorno o, peggio, di notte.

E l'idea era di un mostro che , sotto i nostri piedi stesse rivoltandosi nel sonno.

Forse l'errore dell'uomo è queòllo di pensare che la nostra terra sia qualcosa di statico, fermo immutabile, ed invece il nostro pianeta è vivo, si muove, cambia, si adatta agli sconquassi che gli insetti che vivono sulla sua pelle stanno provocando.... forse si gratta per il prurito che gli diamo.

Quanto segue sono pensieri scritti in un tempo che , grazie al cielo, è ormai passato per me, per altri è disperato presente

Sotto i nostri piedi il mostro si rotola nel sonno, lo sentiamo chiaramente nella notte, chiusi nelle nostre case, tra le cose di sempre che oggi ci appaiono quasi strane, reliquie di una vita normale che è finita in una notte, in una mattina.

Orologi fermi su torri diroccate, occhiaie vuote di chiese , case sventrate che mostrano, senza pudore, gli affetti , gli effetti, gli oggetti di chi vi abitava...

.. ed il mostro si nutre, divora certezze, divora futuro, sogni e speranze, si sveglia e ruggisce e le case crollano insieme ai campanili ed alla storia....

... storia scritta nei libri, storia scritta nel cuore, a me esule volontario che ho sradicato la mia vita dalla terra che mi ha nutrito appare chiara la tragedia di chi invece serbava qui le sue radici....

... case, casali dove hanno trascorso la loro vita generazioni intere, i figli con le mogli ed i nipoti e prima ancora i padri ed i padri dei padri, quando crolla una casa è la pagina di un libro che si chiude lanciando in aria una nuvola di polvere e nessuno potrà più riaprirlo, nessuno potrà rinnovare i pianti e le risa dei bimbi tra quei muri atavici che trasudavano  emozioni, amore, gioia, morte e vita.

Ma il mostro è indifferente, si rotola nel sonno, si agita, si sposta, a chi toccherà la prossima volta? Si muove verso Brescello o verso Correggio?

.. si rotola, si sposta, ruggisce, scuote, dilania, distrugge, ma la vita prosegue, con la rabbia, con la paura, nei giardini crescono fiori, tende piantate ovunque, nei prati della rocca a San Martino, nei giardini privati, nei campi sportivi, sono campi organizzati o la semplice protezione di chi non si arrende e non si arrenderà mai.

Tra migliaia di anni gli Appennini incontreranno le Alpi oltre quella che fu un tempo la pianura padana, ma la nostra vita è più breve e può accoccolarsi nelle pieghe del mantello della terra, può sfruttare le ere geologiche per costruire case, per vivere ancora e sempre , per amare e gioire.
il tempo del mostro non è il tempo degli uomini e su questa deboilezza costruiremo di nuovo il domani.

Lasceremo il mostro al suo sonno agitato e tra un sospiro ed un altro troveremo ancora il tempo di seminare e pensare al futuro.

Alex

 
 
 

Agenzia delle entrate

Post n°473 pubblicato il 28 Ottobre 2016 da hieronimusb

Ho ricevuto oggi una gradita , (si fa per dire), lettera inviatami dall'Agenzia delle entrate che mi comunica di essere oggetto di un controllo formale e mi invitano a produrre tutta la documentazione allegata alla dichiarazione dei redditi del 2014.

Ora, a parte il fatto che gli scontrini e le altre ricevute sono su carta termica e, ad oggi, illeggibili non è questo il problema, ma il fatto che sicuramente hanno qualcosa su cui pensano di mordere, (entrerò dunque a far parte della categoria degli evasori nonostante ogni anno lasci il 40% di tasse)

I problemi sono altri

La lettera è datata 20 ottobre, oggi è il 28, sono già trascorsi 8 giorni.

Mi dicono che ho 30 giorni di tempo per farlo, ma NON DICONO, che qualora risultasse qualcosa a mio carico posso pagare la sanzione con un interesse pari al 10% SOLO se pagassi entro 30 giorni dalla data della prima lettera altrimenti l'interesse è del 30%  e qui si sfora abbondantemente il tetto dell'usura.

Quindi, a partire da oggi mi restano 22 giorni per produrre la mia documentazione e ricevere risposta , se l'impiegato se la prende con calma e non mi risponde entro 1l 18 ottobre io me la prendo in quel posto perchè dovrò pagare l'interesse più alto.

Non so come si chiami , ma per me questa è una truffa legalizzata.

beffa nella beffa, c'è un numero di telefono a cui si può chiamare per chiarimenti solo dalle 11.30 alle 12.30... cogli l'attimo.

Ma per favore, che possano liberarsi dalla stitichezza, (che è un modo garbato per mandarli tutti a c---re)

 


 
 
 

In un'altra vita

Post n°472 pubblicato il 27 Ottobre 2016 da hieronimusb

Il lavoro che faccio mi permette di entrare in contatto con realtà completamente differenti tra di loro, ma anche micromondi dove si vive con regole, ritmi e spesso consuetudini differenti che appaiono estranee agli occhi di chi arriva da fuori e si trova come un alieno catapultato sulla terra dalla rottura della sua astronave.

In questi giorni, ad esempio, sto lavorando presso un'azienda civile, ma che per la sua particolare attività, si trova all'interno di una base militare delle forze NATO.

Qui non si entra per un incontro con il cliente se non c'è stato un preavviso di almeno due settimane, si passano vari check point , si lascia l'auto fuori e , passati i tornelli ci si trova in questi immensi spazi deserti, edifici contrassegnati da un numero, tutte le porte chiuse e se ti scappa la pipi devi sperare di trovare subito l'edificio giusto e che il cliente sia pronto ad aprirti.

Va un po' meglio se, come adesso , ottenuto l'accredito e ricevuto il fototesserino, tutte le porte ti si aprono, anche quelle dei cessi e della mensa.

Ed e' stato proprio facendo l'alieno in questo mondo che mi è tornato in mente un ambiente completamente diverso, molto più consono alla mia natura, un mondo in cui mi sarebbe piaciuto lavorare.

Un po' di anni fa, quando facevo il consulente di informatica, mi è capitato di andare a lavorare all'ippodromo di Torino.
Le corse dei cavalli sono solo l'epifenomeno di un mondo molto più complesso che conduce la sua esistenza a poca distanza da noi, chiuso da una recinzione ed a cui non si accede, per il semplice fatto che non c'è motivo di farlo.

Superata la sbarra del custode, improvvisamente l'asfalto termina e ci sono solo più stradine o piste in terra battuta che corrono in mezzo a boschetti di alberi. Si arriva ad un parcheggio comune dove c'è anche il bar, ristorante, punto d'incontro di tutto quel popolo, fantini, veterinari, la commercialista, gli stallieri.

Il rumore del traffico non arriva al centro di quel mondo, solo rumore di zoccoli e qualche nitrito.
Mi dicevano che un buono stalliere guadagna parecchio, li i colloqui di lavoro li fanno i cavalli, si capisce subito se uno ci sa fare, se l'animale con lui è tranquillo e sta bene e penso che nella prossima vita, se conserverò qualche ricordo, mi piacerebbe lavorare e vivere in quel mondo dove non c'è frenesia, ma ogni passo è dosato con il tempo che richiede.

Alla mattina si fa fare una sgambatina al cavallo, una passeggiata lunga sotto i viali ombrosi, magari chiaccherando, magari raccontando dei propri sogni, di una certa ragazza con le lentiggini...
Poi una piccola corsetta e si ritorna allo stabbio, si asciuga il cavallo, lo si striglia,( ed ai cavalli piace da matti questo quando è fatto bene),
Imparare dove gli piace di più essere grattato, chiaccherare, scherzare, trovare un'intesa con l'animale deve essere più semplice che farlo con gli uomini

Nel pomeriggio l'addestratore prende in carica l'animale , fanno gli esercizi, si allenano, poi di nuovo asciugare, strigliare, lisciare.

Un saluto e viene la sera, da quel luogo buio secondo me si vedono anche le stelle.

Alex

 
 
 

Parole

Post n°471 pubblicato il 24 Ottobre 2016 da hieronimusb

Ci sono parole scritte dentro di me
parole profonde
parole di speranza,
parole di gioia
parole e parole di dolore
parole d'amore

Ci sono parole che ho scritto mentre vivevo,
mentre facevo le mie cose,
mentre evitavo gli ostacoli più insidiosi
o mentre ne venivo travolto
Ci sono parole che ho scritto come corde a cui aggrapparmi
altre lasciate sulla strada
come i sassolini di pollicino per ritrovare la strada di casa

Ci sono parole che ho scritto giorno per giorno
e che nessuno leggerà mai

sono parole che ho scritto per me,
per ricordarmi di essere uomo,
parole che torno a leggere,
che sfioro piano
camminando in questa silenziosa biblioteca dell'anima
dove si sente da lontano
incessante
battere un cuore.

Alex

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: hieronimusb
Data di creazione: 10/12/2008
 

UANDEO (E SE) MORIRÒ

Quando , (e se), un giorno morirò
non voglio un prete che mi parli di un dio in cui non credo
o di paradisi che non mi interessano,
di inferni che non ho meritato
e se un purgatoriò ci deve essere
non sarà diverso dal mondo in cui ho vissuto

quando , (e se), un giorno morirò,
non voglio tombe costruite come casa
nè che si estirpino  fiori
se il senso della vita deve essere
nel tornare da dove son venuto
sarà l'utero della terra la mia ultima casa

Quando, (e se) morirò
sarà perchè ho vissuto
in un lungo istante senza tempo
raccolto come seme che diventa albero e poi frutto
come il fiume che corre e corre per tornare al mare
senza pensare neppure un momento
che questa vita possa finire

Se e quando morirò,
sarà perchè ho cercato nell'ultimo viaggio
la chiave segreta del tutto

 Alex

 
 

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