Stultifera Navis

Non sono ubriaco, ma diversamente sobrio

 


Vado alla ricerca della felicità naturale e possibile
sapendo che la felicità non è una meta,
ma un modo di viaggiare

 

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Messaggi del 01/09/2016

Mi scrivi una poesia?

Post n°427 pubblicato il 01 Settembre 2016 da hieronimusb

"Mi scrivi una poesia?"

Ogni tanto mi capitano richieste di questo genere e la risposta invariabilmente è "non sono un poeta, non scrivo poesie".

Scrivo, si talvolta hanno le sembianze di una poesia perchè si va a capo spesso, perchè gli argomenti non si adattano ad una prosa, perchè ci sono voli, salti, iperboli e tutto l'armamentario che a volte i poeti, quelli veri , usano.

Ma non mi sento un poeta ed ancor più mi vergognerei se qualcuno mi definisse un "poeta da web", perchè qui, su queste piattaforme ci sono tonnellate di immondizia spacciate per poesia dagli stessi autori che poi si autodefiniscono poeti.

Non ho mai partecipato a concorsi e non ho mai pubblicato libri,  anche se, un'ideuzza c'è, di festeggiare i 60 raccogliendo un po' di scritti, edizione limitata, copie per gli amici, autorizzazione a buttarle nella pattumiera già firmata in calce.

Io non scrivo poesie, al massimo catture parole al volo che girano nell'aria che un attimo ci sono e quello dopo non ci sono più, il poeta genera da se stesso le parole, gli nascono da dentro ed il risultato si vede.
Soprattutto quando leggo poesie vere provo emozioni e sussulti che non provo invece rileggendo le mie.
Eppure stranamente ogni tanto qualcuno se ne esce "mi scrivi una poesia".

In passato c'era mia madre, "Mi scrivi una poesia per quella signora, pensa che le è capitato così, così così. Normalmente riceveva la risposta standard, solo un paio di volte l'ho accontentata, ma perchè la storia mi aveva colpito.
In un caso, una coppia di conoscenti, al marito avevano trapiantato il cuore di una ragazza di 18 anni morta in un incidente stradale. La poesia era per la madre della ragazza, non è stata una poesia a comando, è stato il cuore di quella madre a chiamare le parole.

Poi c'è stato uno zio, per circa due anni mi ha tampinato : Scrivi una poesia per me?
Ed io che non riuscivo a spiegargli che la sua vita mi ispirava davvero poche parole. E' vero che è partito quasi dal nulla, ma una vita dedicata a far soldi non è proprio ciò che mi potrebbe emozionare.
Lui conserva i necrologi, scritti per mia madre, uno zio morto ventenne in guerra e per una cugina la cui vita è stata travagliata.
Gli ho spiegato che per scrivergli un necrologio devo aspettare che sia morto, ma lui ha insistito, come detto per due anni.
Devo dire che alla fineho scritto per lui, una volta che , complice forse il vino, è diventato umano ed ha pianto. Ho scritto di un bambino smarrito che vorrebbe ritornare in quel cortile vorrebbe poter tornare ad avere una vita davantiper rigiocarsela e dedicarsi a ciò che veramente conta libero da ogni ruolo, da ogni preoccupazione, con le ginocchia sbucciate ed il moccio al naso.

Solo che non battendo chiodo non si è di nuovo più fatto vedere e non gliela ho mai data

E poi c'è stata la Simo, la mia collega "Scrivi una poesia per me" ed io a spiegarle che quello che scrivo con l'universo femminile  non è propriamente di stampo vittoriamo e  solitamente le parole mi arrivano dalle situazioni, nei momenti di quiete dopo la passione, guardandola dormire al mio fianco , sentendo ancora sulla pelle il suo profumo e sulle labbra il suo sapore.

Per questo non posso garantire poesie scritte ad hoc, non sono un poeta, ma un pescatore di parole.


 

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: hieronimusb
Data di creazione: 10/12/2008
 

UANDEO (E SE) MORIRÒ

Quando , (e se), un giorno morirò
non voglio un prete che mi parli di un dio in cui non credo
o di paradisi che non mi interessano,
di inferni che non ho meritato
e se un purgatoriò ci deve essere
non sarà diverso dal mondo in cui ho vissuto

quando , (e se), un giorno morirò,
non voglio tombe costruite come casa
nè che si estirpino  fiori
se il senso della vita deve essere
nel tornare da dove son venuto
sarà l'utero della terra la mia ultima casa

Quando, (e se) morirò
sarà perchè ho vissuto
in un lungo istante senza tempo
raccolto come seme che diventa albero e poi frutto
come il fiume che corre e corre per tornare al mare
senza pensare neppure un momento
che questa vita possa finire

Se e quando morirò,
sarà perchè ho cercato nell'ultimo viaggio
la chiave segreta del tutto

 Alex

 
 

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