Stultifera Navis

Non sono ubriaco, ma diversamente sobrio

 


Vado alla ricerca della felicità naturale e possibile
sapendo che la felicità non è una meta,
ma un modo di viaggiare

 

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Messaggi del 25/04/2017

Salvate il 25 aprile

Post n°548 pubblicato il 25 Aprile 2017 da hieronimusb

E' da parecchi anni che vivo questa giornata, non tanto per il significato civile e morale , ma solamente in funzione della possibilità di spezzare una settimana o attaccarci un ponte per le vacanze

Sono perfettamente consapevole di ciò che significa, di ciò che rappresenta, o almeno dovrebbe rappresentare, ma sono altrettanto cosciente di ciò che è stata fatta diventare,  ossia un'occasione in cui, coloro che pensano di essere i proprietari di questa celebrazione, quelli che si arrogano il diritto di esserne gli unici eredi, continuano imperterriti ad insultare ed umiliare gli altri, quelli che ritengono i perdenti.

Mi fa male perchè i nuovi aguzzini appartengono alla stessa parte politica alla quale da sempre mi sento vicino.

Mi fa male perchè stupidamente nessuno si accorge che sono passati ormai più di 70 anni e gli ideali veri che hanno portato alla Liberazione sono stati traditi da quegli stessi che oggi pretendono di celebrarli.

Non c'è bisogno che faccia il professore di storia o di diritto, tutti sanno del fascismo, della guerra, il 25 luglio, l'8 settembre , l'occupazione nazista, la Resistenza , il CLN ed infine il 25 ed il 28 aprile.

Pochi ricordano però che ci sono altre due date importanti , molto importanti che erroneamente vengono messe in un periodo già posteriore, ma che invece dovrebbero essere la conclusione del periodo precedente, ossia il 2 giugno, quando l'Italia postbellica scelse la Repubblica ed infine il 1° gennaio 1948, quando l'Italia rinata , anche se ancora in ginocchio, si dotò della Costituzione che da allora ad oggi ci ha consentito di vivere più o meno in pace.

In questo testo di legge ci sono tutti i principi ed i valori che avevano portato alla Resistenza ed a ciò che venne in seguito definito antifascismo, c'è l'uguaglianza, la parità, la dignità, la libertà, in quel testo di parla di diveri, ma anche e soprattutto, nella prima parte di parla di diritti.

Diritti e doveri uguali per tutti!

Da quel punto si sarebbe dovuti partire per costruire un'Italia nuova dove, nel pieno rispetto delle regole democratiche, ognuno potesse esprimere le sue idee, qualunque esse siano.

Anche a me da fastidio sentire parlare Casa Pound, Forza nuova, Salvini o tanti altri, ma è l'onore e l'onere della democrazia.

I ragazzi che l'altra sera a Parigi manifestavano contro la Le Pen, da un lato esercitavano il loro diritto, ma dall'altro lato dimostravano di non capire che se una persona si muove entro le regole democratiche ha il diritto di fare e dire ciò che vuole, anche presentarsi alle elezioni politiche, anche ricevere i voti di sette milioni di persone, non può essere considerata una colpa della Le Pen, ma della classe politica che non ha saputo fare il proprio mestiere

La Politica, per come la ricordo io dagli insegnamenti ricevuti, deve occuparsi di ascoltare le necessità delle persone, deve pensare al loro benessere, solamente in questo modo si sconfiggono i vari populismi, impedire di parlare, di manifestare è tradire i concetti stessi che portarono le persone a condurre la Resistenza.

Senza dimenticare che gli opposti si attraggono, che l'ossessiva ed arrogante presa di posizione di tanti "eredi della resistenza", che agiscono in puro stile fascista impedendo agli altri l'esercizio delle libertà costituzionali, causa come normale effetto, la crescita di elementi opposti, che pur senza conoscere la storia, ma per puro spirito di ribellione, si identificano con ciò che fu sconfitto in quel periodo, non con i valori, gli ideali, ma solamente con il nome e gli atetggiamenti.

Ed è da più di settantanni che questa frattura non è ma stata sanata, ma si è fatta di anno in anno più profonda, adesso siamo ormai alla rappresentazione statica di due fascismi, quello nero e quello rosso.

Salvate il 25 aprile per favore, prima che sia troppo tardi!




 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: hieronimusb
Data di creazione: 10/12/2008
 

UANDEO (E SE) MORIRÒ

Quando , (e se), un giorno morirò
non voglio un prete che mi parli di un dio in cui non credo
o di paradisi che non mi interessano,
di inferni che non ho meritato
e se un purgatoriò ci deve essere
non sarà diverso dal mondo in cui ho vissuto

quando , (e se), un giorno morirò,
non voglio tombe costruite come casa
nè che si estirpino  fiori
se il senso della vita deve essere
nel tornare da dove son venuto
sarà l'utero della terra la mia ultima casa

Quando, (e se) morirò
sarà perchè ho vissuto
in un lungo istante senza tempo
raccolto come seme che diventa albero e poi frutto
come il fiume che corre e corre per tornare al mare
senza pensare neppure un momento
che questa vita possa finire

Se e quando morirò,
sarà perchè ho cercato nell'ultimo viaggio
la chiave segreta del tutto

 Alex

 
 

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