Stultifera Navis

Non sono ubriaco, ma diversamente sobrio

 


Vado alla ricerca della felicità naturale e possibile
sapendo che la felicità non è una meta,
ma un modo di viaggiare

 

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Messaggi del 28/05/2017

Diario di un viaggio mancato

Post n°552 pubblicato il 28 Maggio 2017 da hieronimusb

Sono in Inghilterra a Telford, amena cittadina nello Shropshire, letteralmente "inventata", negli anni 60-70 e dedicata ad un ingegnere che progettò moltre strade in questa contea.

Pur essendo la città più estesa dello Shropshire, conta solo 155.00 abitanti, più o meno come Pinerolo), che però non so dove vivano perchè di case non ne ho viste.
Il centro geografico della città è un gigantesco centro commerciale, nuovissimo ed ancora in fase di ampliamento, e tutto è costruito per dare l'idea di spazio ed ariosità, con grandi strade, grandi marciapiedi e rotonde che sbocciano come petali l'una dall'altra tanto che alla terza ti gira la testa e non hai più idea della direzione  anche perchè intorno non c'è assolutamente nulla, tanto, tanto verde e basta.

Anche il parco cittadiono rispetta i progetti megalomani degli ideatori con un'area bambini che è quasi un luna park ed un laghetto corredato di anatre selvatiche che è bellissimo da lontano, soprattutto nelle belle giornate di sole, ma perde il suo fascino da vicino quando si scopre che le passerelle che lo circodano sono ricoperte di guano e l'acqua è fetida perchè stagnante.

Dovendo spendere qui il weekend, mi ero organizzato invece per andare a Liverpool che dista circa due ore di treno, per andare sulle tracce dei Beatles e così mi ero preparato per tempo, la mia collega Amber mi aveva fornito le indicazioni sugli orari e le percorrenze ed io avevo deciso di andarci ieri, Sabato, per potermi poi riposare oggi, ma per quello strano tipo di clima che vige nella terra della perfida Albione, mentre venerdì c'era un sole da spaccare le pietre ed un cielo limpido e azzuro, ieri mattina pioveva ed il meteo di Liverpool prometteva temporali a iosa.

Ora andare a spasso sotto i temporali, per uno che si sposterebbe prevalentemente a piedi non è proprio il massimo, così ho deciso di rimandare ad oggi quando il meteo prometteva una tregua.

Detto fatto ieri mi sono organizzato, acquistato scarpe comode, uno zainetto, (ne avrò una mezza dozzina a casa, ma mi dimentico sempre di cacciarli in valigia), una cintura che altrimenti i pantaloni mi cascano e quella che avevo aveva fatto ormai il suo tempo, e mi sono attrezzato ad aspettare che venisse domenica mattina leggendo, informandomi sulla storia, luoghi e aneddoti da ricordare e visitare.

Sull' I pod ho caricato le canzoni dei beatles per camminare nelal loro città circondandomi della loro atmosfera.

Tutto erfetto ... o quasi...

Non mi sono preoccupato per l'orario del treno in quanto, guardando sul timetable, c'era un treno ogni dieci minuti circa...
... al sabato però! La domenica nisba!

Così stamattina, quando per tempo mi sono recato in stazione a fare il biglietto, ho scoperto che c'era un unico treno che partiva alle 8.15, ma ci avrebbe impiegato quattro ore in quanto doveva andare prima a Manchester e poi a Liverpool.

Nessun autobus

Mi sarebbero rimaste due-tre ore per visitare qualcosa prima di affrontare un altro viaggio di quattro ore per tornare indietro con tre/quattro cambi.

Ora, i luoghi Beatlesiani sono lì da sessanta anni e più, possono ancora aspettare qualche tempo, la prossima volta mi organizzerò meglio raggiungendo Liverpool il venerdi' pomeriggio e ritornando a Telford la domenica sera pronto per ricominciare il lavoro al lunedì.

Tanto qui ci dovrò tornare ancora, c'è la sede europea del gruppo per cui lavoro.




 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: hieronimusb
Data di creazione: 10/12/2008
 

UANDEO (E SE) MORIRÒ

Quando , (e se), un giorno morirò
non voglio un prete che mi parli di un dio in cui non credo
o di paradisi che non mi interessano,
di inferni che non ho meritato
e se un purgatoriò ci deve essere
non sarà diverso dal mondo in cui ho vissuto

quando , (e se), un giorno morirò,
non voglio tombe costruite come casa
nè che si estirpino  fiori
se il senso della vita deve essere
nel tornare da dove son venuto
sarà l'utero della terra la mia ultima casa

Quando, (e se) morirò
sarà perchè ho vissuto
in un lungo istante senza tempo
raccolto come seme che diventa albero e poi frutto
come il fiume che corre e corre per tornare al mare
senza pensare neppure un momento
che questa vita possa finire

Se e quando morirò,
sarà perchè ho cercato nell'ultimo viaggio
la chiave segreta del tutto

 Alex

 
 

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