Creato da JEANEALEXANDER il 05/01/2010

BYE BYE BABY

VITA,STORIA E AVVENTURE (a volte ridicole) DI UNA SFIGATA

 

LE DONNE E I BAGNI PUBBLICI

Post n°2 pubblicato il 17 Aprile 2010 da JEANEALEXANDER
Foto di JEANEALEXANDER

Questo è dedicato alle donne di tutto il mondo che hanno usato un
bagno pubblico e a voi uomini, perché capiate come mai ci stiamo
tanto.
Il grande segreto di tutte le donne rispetto ai bagni è che da
bambina tua mamma ti portava in bagno, puliva la tavolozza, ne
ricopriva il perimetro con la carta igienica e poi ti spiegava: "MAI,
MAI appoggiarsi sul gabinetto" e poi ti mostrava "la posizione" che
consiste nel bilanciarsi sulla tazza facendo come per sedersi ma senza
che il corpo venga a contatto con la tavolozza.

"La posizione" è una delle prime lezioni di vita di una bambina,
importantissima e necessaria, deve accompagnarci per il resto della
vita. Ma ancora oggi, da adulte, "la posizione" è terribilmente
difficile da mantenere quando hai la vescica che sta per esplodere.

Quando "devi andare" in un bagno pubblico, ti ritrovi con una coda di
donne che ti fa pensare che dentro ci sia Brad Pitt. Allora ti metti
buona ad aspettare, sorridendo amabilmente alle altre che aspettano
anche loro con le gambe e le braccia incrociate. È la posizione
ufficiale di "me la sto facendo addosso".

Finalmente tocca a te, ma arriva sempre la mamma con "la bambina
piccola che non può più trattenersi" e ne approfittano per passare
avanti tutte e due!

A quel punto controlli sotto le porte per vedere se ci sono gambe.

Sono tutti occupati. Finalmente se ne apre uno e ti butti addosso alla
persona che esce. Entri e ti accorgi che non c'è la chiave (non c'è
mai); non importa... Appendi la borsa a un gancio sulla porta, e se non
c'è (non c'è mai), ispezioni la zona, il pavimento è pieno di liquidi
non ben definiti e non osi poggiarla lì, per cui te la appendi al collo
ed è pesantissima, piena com'è di cose che ci hai messo dentro, la
maggior parte delle quali non usi ma le tieni perché non si sa mai.

Tornando alla porta... Dato che non c'è la chiave, devi tenerla con
una mano, mentre con l'altra ti abbassi i pantaloni e assumi "la
posizione"... AAhhhhhh... finalmente...

A questo punto cominciano a tremarti le gambe... perché sei sospesa
in aria, con le ginocchia piegate, i pantaloni abbassati che ti
bloccano la circolazione, il braccio teso che fa forza contro la porta
e una borsa di 5 chili appesa al collo. Vorresti sederti, ma non hai
avuto il tempo di pulire la tazza né di coprirla con la carta, dentro
di te pensi che non succederebbe nulla ma la voce di tua madre ti
risuona in testa "non sederti mai su un gabinetto pubblico!", così
rimani nella "posizione", ma per un errore di calcolo un piccolo
zampillo ti schizza sulle calze!!! Sei fortunata se non ti bagni le
scarpe. Mantenere "la posizione" richiede grande concentrazione. Per
allontanare dalla mente questa disgrazia, cerchi il rotolo di carta
igienica maaa, cavolo...! non ce n'è...! (mai).

Allora preghi il cielo che tra quei 5 chili di cianfrusaglie che hai
in borsa ci sia un misero kleenex, ma per cercarlo devi lasciare
andare la porta, ci pensi su un attimo, ma non hai scelta. E non
appena lasci la porta, qualcunola spinge e devi frenarla con un
movimento brusco, altrimenti tutti ti vedranno semiseduta in aria con
i pantaloni abbassati. NO!!
Allora urli "O-CCU-PA-TOOO!!!",
continuando a spengere la porta con la mano libera, e a quel punto dai
per scontato che tutte quelle che aspettano fuori abbiano sentito e
adesso puoi lasciare la porta senza paura, nessuno oserà aprirla di
nuovo (in questo noi donne ci rispettiamo molto) e ti rimetti a
cercare il fazzolettino, vorresti usarne un paio ma sai quanto possono
tornare utili in casi come questi e ti accontenti di uno, non si sa
mai. In questo preciso momento si spegne la luce automatica, ma in un
cubicolo così minuscolo non sarà tanto difficile trovare
l'interruttore! Riaccendi la luce con la mano del fazzolettino, perché
l'altra sostiene i pantaloni, conti i secondi che ti restano per
uscire di lì, sudando perché hai su il cappotto che non avevi dove
appendere e perché in questi posti fa sempre un caldo terribile.

Senza contare il bernoccolo causato dal colpo di porta, il dolore al
collo per la borsa, il sudore che ti scorre sulla fronte, lo schizzo
sulle calze... il ricordo di tua mamma che sarebbe vergognatissima se
ti vedesse così; perché il suo sedere non ha mai toccato la tavolozza di
un bagno pubblico, perché davvero "non sai quante malattie potresti
prenderti qui".

Ma la debacle non è finita... sei esausta, quando ti metti in piedi
non senti più le gambe, ti rivesti velocemente e soprattutto tiri lo
sciacquone!

Se non funziona preferiresti non uscire più da quel bagno, che
vergogna!

Finalmente vai al lavandino. È tutto pieno di acqua e non puoi
appoggiare la borsa, te la appendi alla spalla, non capisci come
funziona il rubinetto con i sensori automatici e tocchi tutto finché
riesci finalmente a lavarti le mani in
una posizione da gobbo di NotreDame per non far cadere la borsa nel
lavandino; l'asciugamano è così scarso che finisci per asciugarti le
mani nei pantaloni, perché non vuoi sprecare un altro kleenex per
questo!

Esci passando accanto a tutte le altre donne che ancora aspettano con
le gambe incrociate e in quei momenti non riesci a sorridere
spontaneamente, cosciente del fatto che hai passato un'eternità là
dentro. Sei fortunata se non esci con un pezzo di carta igienica
attaccato alla scarpa o peggio ancora con la cerniera abbassata!

Esci e vedi il tuo ragazzo che è già uscito dal bagno da un pezzo e
gli è rimasto perfino il tempo di leggere Guerra e
Pace mentre ti aspettava. "Perché ci hai messo tanto?" ti chiede
irritato.
"C'era molta coda" ti limiti a rispondere.

E questo è il motivo per cui noi donne andiamo in bagno in gruppo,
per solidarietà, perché una ti tiene la borsa e il cappotto, l'altra
ti tiene la porta e l'altra ti passa il kleenex da sotto la porta;
così è molto più semplice e veloce perché tu devi concentrarti solo
nel mantenere "la posizione". E la dignità.


 
 
 

OH CACCHIO MA DAVVERO NON HO PIU' 18 ANNI???

Post n°1 pubblicato il 05 Gennaio 2010 da JEANEALEXANDER

Se anche tu ti sei accorto all’improvviso che...

… ti alzi alla stessa ora in cui tanti anni fa tornavi ubriaco
… se ti ubriachi adesso non devi preoccuparti che non ti scoprano i tuoi ma che non lo facciano i carabinieri
… se ti piace un sedicenne non hai più il problema di apparire troppo giovane ma di apparire pedofila
… per strada i ragazzi che ti chiedono l’ora ti danno del lei
… hai cominciato a fare discorsi che cominciano con “I ragazzi di oggi…” o “Quando ero giovane io…”
… le sigle tv che conosci meglio sono di cartoni animati o telefilm fuori programmazione da almeno 20 anni
… sei da così tanto tempo con il tuo partner che non ricordi più neanche che vuol dire flirtare o sei da così tanto tempo single che ti stai cominciando a chiedere se ti sposerai mai
… preferisci sempre più spesso passare la serata a casa a riposarti piuttosto che uscire e ubriacarti fino all’alba
… sempre più spesso tu e il tuo partner vi limitate a stare sul divano o sul letto SOLO a guardare la TV
… sai che la tua vita da scapolo è agli sgoccioli
… la gran parte dei tuoi amici convivono o sono sposati
… la tua maggiore preoccupazione non è più l’interrogazione di domani ma se domani avrai ancora un lavoro
… una volta con la paghetta ci facevi tutto, oggi con lo stipendio stai sempre a fare i conti
… l’estate non è più così bella adesso che devi lavorare e la fine della scuola per te non vuol dire nulla
… se passi tutta la giornata a non fare un cazzo, alla sera invece di essere soddisfatto ti senti in colpa
… i tuoi glutei sono ricoperti da uno strano strato di non sai neanche tu cosa ma non può essere ciccia
… cominci a preferire cellulari che facciano poche cose ma almeno siano semplici da usare
… è meglio se ti metti una maglia in più così non prendi freddo e non ti viene il cagotto
… non ti vedi più tutte le sere con i tuoi amici al solito posto
... quando ti vedi con gli amici la metà della serata si passa dicendo frasi che cominciano per "E ti ricordi quella volta che..."
… non riesci più a legarti i capelli, anzi a volte ti chiedi dove siano finiti e perché quelli che ci sono si stiano inspiegabilmente sbiancando
… anche oggi hai giurato a te stesso che domani ti metterai a dieta e ricomincerai a fare sport
bene se anche tu sei così allora questo è il blog che fa per te...

Manuela

 
 
 
 

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Belin, come mi sono ridotto.
Inviato da: ginkobae
il 18/04/2010 alle 13:30
 
volentieri grazie kiss Manu
Inviato da: JEANEALEXANDER
il 09/01/2010 alle 23:00
 
tu dici Hyde???beh perchč no...sarebbe un'idea ;-)
Inviato da: JEANEALEXANDER
il 09/01/2010 alle 23:00
 
Ciao! Ti invito a scrivere anche sul mio Blog
Inviato da: scrivisulmioblog
il 09/01/2010 alle 19:21
 
questo post per la veritą sarebbe utile a chi ha bisogno di...
Inviato da: Hyde1951
il 08/01/2010 alle 19:25
 
 

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