esperienze

Farsi domande per capire vuol dire far funzionare il cervello ... basta averne!!!

 

SOLO ...

... aprire gli occhi ti fa vedere
... chiudere gli occhi ti fa sognare
... fare attenzione ti evita pericoli
... essere impulsivi ti fa vibrare
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CHE RAFFREDDORE!!!

 

PER NON DIMENTICARE ...




 

 

e fu sera e fu mattina ....

Post n°94 pubblicato il 14 Maggio 2009 da alexanderit

Secondo giorno di tranquillità totale. Un pò (tanto) la cosa mi annoia ma non ci posso fare niente, c'est la vit ..e il lavoro: periodi di intenso lavoro e stress e periodi di nulla facenza. Vabbè, c'è tempo per pensare. Il futuro rimane incerto e in pochi mesi dovrò decidere la mia strada. Vorrei cambiare lavoro e dare, quindi, una svolta totale alla mia vita ma dopo quasi 12 anni non so fare altro se non il mestiere che faccio. Non che non mi piaccia ciò che faccio ma fino ad ora mi dava stimoli e continua a darmeli ma già so che tra uno o due anni non sarà più così. E allora cosa accadrà? Mi spegnerò? Credo di si. Ho 32 anni e ne avrò 34 (al max) quando mi sentirò spento dal punto di vista lavorativo. Non abbastanza vecchio per dire "sti cazzi, ho fatto il mio tempo". Per questo mi pongo problemi sin d'ora.

Però tutto continua intorno a noi e noi non ce ne accorgiamo, presi come siamo dalla frenesia e dai problemi. Cosa comune a moltissime persone. Era meglio prima quando ci si salutava anche senzxa conoscersi. C'era il rispetto per i più vecchi. E oggi tutto questo è svanito, per colpa di coloro che tempo fa erano figli. Non so quanta gente è contenta dell'andazzo attuale ma non credo ce ne sia molta. Insomma, è una bolgia di finti valori e finte immagini di felicità. Io mi chiedo "ma come si fa ad essere insensibili e indifferenti a quello che ci circonda"? Possibile che siamo diventati così menefreghisti ed egoisti da inconsciamente pensare "tanto io faccio i cavoli miei finchè son vivo perchè tanto il futuro non lo vivrò e quindi chi se ne frega". Stiamo distruggendo la Terra e il clima e non sento nessuno intorno a me che se ne preoccupi in maniera allarmata. "Tanto non succederà niente finchè sono vivo". Ma che ca... vuol dire?! Non aspiriamo più a lasciare un mondo pulito e felice ai nostri figli??? E i politici stanno a guardare? Ma come? Loro che dovrebbero fare il bene del Paese e creare un presente e un futuro, non si interessano a queste situazioni future? Possibile che ogni volta le cose debbano capitare prima di renderci conto che si poteva evitarle pensandoci prima? Ma che dimamine di mondo è mai questo?

 
 
 

MUSICA

Post n°93 pubblicato il 30 Aprile 2009 da alexanderit

Ascolto canzoni e la musica mi piace e mi entra. Sono canzoni straniere ma mi entrano lo stesso. Ne ho bisogno perchè è un modo come un altro per sfogare quello che non posso sfogare. La vita riserva sempre mille sorprese ..che in fondo non lo sono perchè sono riconducibili ad esperienze passate e accantonate. Errare è umano, perseverare lo è altrettanto. Non riusciamo mai davvero ad imparare dai nostri errori quando questi sono dettati dai sentimenti. I sentimenti sono irrazionalità e quindi non influenzabili dealla ragione=esperienza. Continuiamo a sbagliare perchè il cuore ci trascina a farlo. Ma comunque ognuno ha un suo metodo per andare avanti senza stare a pensarci e ripensarci sopra. Io ho la musica. L'ascolto e ne ascolto tanta. Mi piace. Non riesco ad entrarci dentro ma cerco di fare entrare lei dentro di me. Ho una confusione in testa tremenda. Dal punto di vista sentimentale sono sereno. Ma allo stesso tempo ho le mie solite incertezze ...i miei mille dubbi ...e problemi a lavoro non da poco. Per i primi cerco di non pensarci troppo. Per i secondi, cerco di fare buon viso a cattivo gioco ma non è facile quando continui a trovarti di fronte a degli atteggiamenti che non puoi non notare e non evitare. Mi viene consigliato di fregarmene e non pensarci ma non sono fatto così. Il mio lavoro mi sta molto a cuore nonostante in 10 anni tutto sia considerevolmente cambiato (in peggio, secondo me) ma voglio comunque farlo bene. Quando questo non mi riesce, allora non ci sto bene ...e mi porto il lavoro a casa. Mi sento sconfortato nonostante dovrei staccare tutto e scollegare la mia mente ma non ci riesco. Determinate problematiche non passano di mente come se niente fosse. Ti rimangono dentro e ti tartassano. cerchi di sviscerare ogni possibile soluzione, ogni possibile risvolto della vicenda. Pensi a cosa avresti potuto dire o potuto fare "invece di..". Tutto ciò non serve  a niente e lo sai ma non puoi fare a meno di pensarci. Immagini possibili conclusioni diverse da come ti sei comportato. Ti arrovelli il cervello ...e intanto ti mangi il tempo che dovresti dedicare al relax del dopo lavoro. Bah, il tempo passa e non ci puoi fare niente o non molto. Così continuo ad ascoltare musica e cerco di farmi tirare su da lei che comunque non si lascia condizionare dal tuo lavoro e dai tuoi pensieri. Trasmette note conitinue e allegre e romantiche e dure ...che ti scombinano e smuovono. Con me ci riescono perchè adoro la musica. Spesso m'ha cambiato fortunatamente l'umore. Continuerò così perchè in fondo mi piace e mi sta bene.

 
 
 

DEL DOLORE

Post n°92 pubblicato il 08 Aprile 2009 da alexanderit

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Stolto è colui che sbaglia sapendo di sbagliare. L’errore più grosso è quello commesso volontariamente. Purtroppo non ne posso fare a meno. So di fare male. So di farmi male eppure continuo a farlo. Non mi correggo. Vorrei essere erroneamente diverso quando invece basterebbe essere se stessi con le persone giuste. Eppure continuo a sbagliare. E continuo a soffrire. A stare male senza riuscire a limitare i danni. Nel telefilm “classe di ferro” uno di loro si innamoravo praticamente di ogni ragazza che vedeva. Ovviamente non poteva essere amore. Lo stesso vale per me. Non riesco a distinguere la persone con cui potrei stare bene da quella su cui è inutile farci speranze e sogni. Ma continuo a sbagliare. E la cosa mi rende continuamente triste e sofferente finchè ...finchè non riuscirò a porre termine a questa continua sofferenza. E’ inutile continuare in questo modo. La tristezza sta diventando insopportabile. Non ce la faccio più a tenere tutto questo dentro. In fondo sono piccolo e limitato e non posso contenere tutto il mondo, perchè è tutto il mondo che mi tortura. È una cosa continua e senza fine. Ormai la mia vita è ridotta all’essenziale: mangiare, bere, dormire e lavorare. Non c’è spazio per nient’altro. Sono solo e solo rimarrò alla fine. Perchè non vedo altra soluzione. Il male è dentro di me e mi pervade. Non riesco a combatterlo e nemmeno ne ho voglia. Si è insinuato da talmente tanto tempo che ormai è parte di me. Non tanto il male in quanto contrapposizione del ben ma male in quanto dolore e sofferenza. Soffro da ormai tanti anni e credo sia anche giusto non continuare così. Perchè questo è un masochismo inutile e senza senso. Non sta portando a niente di buono e non lo porterà mai. L’errore continua a girarmi in testa e non mi vuole abbandonare. Io non riesco ad oppormi. È forte e maledetto ...la mia più grande sfortuna è di non essere abbastanza forte per terminare questa sofferenza. Ecco un’altra maledetta cosa che mi rende ancora più inutile. Perchè lo sono! Non capisco proprio a cosa e a chi io possa servire. Sono sicuro di non servire a niente. Insomma, nel mondo esiste ed è sempre esistita la futilità e il di più. Io sono questo. Sono quel qualcosa che c’è per riempire ma di cui si può tranquillamente fare a meno. E sinceramente non mi dispiacerebbe privare il mondo di me perchè non sopporto le futilità e l’inutile. Tutto per me deve esser utile. Quindi io non dovrei essere più perchè vado io stesso contro i miei piaceri e desideri. Lo vorrei fortemente ...lo vorrei ma non riesco. Perchè essendo inutile non riesco nemmeno ad autoeliminarmi. L’inutile non serve a niente e quindi nemmeno ad eliminare se stesso. Ecco io sono così. E sono tante altre cose. Io sono il sesso deviato e l’immaginario traviato. Io sono e non sono. Io più che altro non sono. Sono l’insicurezza e la fermezza. Sono l’errore e l’obiettività. Sono il realista e  sognatore. Sono il bene e il male. Sono il bianco e il nero. Quindi non sono perchè gli opposti si annullano e io mi sono annullato tanto tempo fa ....probabilemte sono nato nullo. Credo di essere nato indesiderato. Il quarto di 4. L’ultimo e quindi dopo il niente. Io non rappresento nulla. Io non rappresento nemmeno me stesso. Depressione? Probabile. Ma forse è solo coscienza di essere niente. Quando una persona di rende conto di non essere niente, di non essere niente di utile e di importante, altro non fa che dispiacersi e rattristarsi della sua condizione, del suo essere non essere. La situazione è triste e drammatica ma dall’alto del suo dramma non pare a venirne a capo, non sembra volersi sbrogliare, non pare voler cmabiare. Mai. La coscienza dell’inutilità non comporta alcun cambiamento. Io so solo che quella ragazza è qui, giacente sul mio letto. Ed è lei che mi ha ribadito la mia inutilità. Lei dall’alto dei suoi infiniti drammi. Lei così bella ma persa. Io sono inutile e non riesco a trovarla. Lei che vorebbe avere tanto e niente ma che riesce comunque a godere ancora della vita da piccole cose. Lei che si diverte. Lei che dorme lì ignara del vuoto che le si era steso vicino. Io sono uno dei fantasmi che lei vede e vedeva. Non ho molto di differente da loro. Non credo di avere praticamente niente. Lei non mi vede e infatti nemmeno mi sente. Parla parla parla tanto di se e di tutto ciò che prova e ha provato e quando parlo io lei continua a parlare di se. Non è colpa sua. Sono io che non esite e quindi è anche giusot e normale lei sia così. I suoi errori sono errori utili. I miei non hanno senso. I suoi errori sono dettati da qualche tipo di sentimento o di obiettivo. I miei in fondo sono fittizi e volatili. Non mi intaccano, non mi colpiscono, non mi modificano la vita e il futuro. I miei sono errori che rimangono nel passato dimenticati. Perchè io sono dimenticato. Non ricordo me stesso figurarsi se qualcun’altro si ricorda di me.

 Io immagino. Continuo ad immaginare cose impossibile e mi ostino a pensarle e a farmi del male.  Perchè quelle sono proiezioni dei miei desideri che sono miei e non possono essere realizzati. Contniuo così ad andare avanti e a scrivere di sogni e vicende. Nella mia vita ho fatto tante cazzate e le continuo a ripetere. Perchè non riesco ad impare dai miei errori. Perchè sono inutile e l’inutile non può imparare altrimenti non sarebbe più tale. E nel momento in cui ci riesc evuol dire che inrealtà non era inutile. Io lo sono. Le prove sono all’ordine del giorno. All’ordine del momento. Non riuscirò mai a cambiare perchè fino ad ora nonostante tutte le vicende e le menzogne che mi sono raccontato, non sono riuscito in niente. Il minimo non basta. Serve il grande cambiamento per comprenderlo ed apprezzarlo. E intanto continuo ad essere il bravo e buono e tranquillo ragazzo che si sente continuamente dire di essere superfluo. Questa è la mia inutile vita, ed è per questo che non ha senso continuarla. O meglio, è per questo che non avrebbe senso continuarla. Ma purtroppo continua e va avanti. Imperterrita continua a mietere le sue vittime nel mio cuore e nella mia mente. Mi chiedo quando finirà tutto questo. A sto punto mi chiedo quando finalmente riuscirà a uccidere tutto di me. Per ora ancora ci manca un pò, e non vedo l’ora finisca tutta questa sofferenza. Soffrire per niente, per dei sogni, per dei progetti, per dei desideri è la cosa più stupida che una persona possa fare. E io lo faccio perchè l’inutilità ti porta a fare stupidaggini che di per se sono cose inutili. La mia esperienza non m’ha insegnato niente. E continua a torturarmi inutilmente. Non riesco a  vedere un futuro. Mi dico di vivere alla giornata ma sempplicemente ed in fondo solo perchè non riesco a vedere un futuro, semplicemente perchè non c’è un futuro. L’inutile non ha futuro proprio perchè in quanto tale può svanire da un momento all’altro senza colpo ferire. E lei è lì, stesa sul mio letto beatamente dormiente. E io sono qui che scrivo di me e un pò di lei. La lei in questione è una delle tante lei che mi sono capitate. Tante e anche troppe ma d’altronde non poteva essere altrimenti. L’insicurezza genera questo. L’insicurezza ti fa credere che dietro ognin angolo ci sia quello che desideri. Invece non è così perchè so benissimo che l’angolo giusto è uno e uno solo. Non sono tutti uguali, checchè io ne pensi. E lei dorme nella sua beata fortuna. La fortuna, misteriosa e lontana. Il sonno mi prende ...

E mi sveglio. Ed è ancora lì. Distesa. Ed io sono ancora qui, preso dallo sconforto, dall’amarezza e dalla sensazione netta di essere un pò più solo. Una persona in meno nella mia mente. Continuo ad immaginare discorsi che sicuramente non ci saranno mai. Penso a tutto ciò che forse (o non forse, ma cosa importa ormai?) ho frainteso. Io sono sempre voluto essere estremamente chiaro, proprio perchè non mi piacciono i fraintendimenti. Spesso mi accusano di essere troppo “diretto” o “aperto” o “chiaro” o “sincero” e il motivo è questo. Io mi illudo facilmente e quindi non voglio provocare lo stesso in qualcun’altro proprio perchè so quante brutto illudersi o credere che.. e comunque ogni volta ci casco. Forse anch’io dovrei dire e non dire proprio per diventare più duro alle illusioni e alle delusioni. In fondo io so benissimo che il mondo non è come lo vediamo. Il mondo stesso è un fraintendimento globale e totale. Quindi dovrei essere preparato. Ma io già sapevo che non ero preparato al mondo. Lo sapevo da qualche anno. Io sono fuori dal mondo. Ma lei è sempre lì, nella sua ignara beatitudine che non ha pensieri e preoccupazioni e illusioni. Ormai credo si alzerà visto che ha suonato il suo cellulare. Almeno penso. Ma tanto la mia tristezza, la mia solitudine, le mie illusioni, le mie amarezze, il mio odio continuerà comunque ...e comunque se non fosse sta lei, sarebbe stata qualcun’altra. Il mondo è ancora lì fuori e io dovrò ancora avere a che fare con lui purtroppo. Speravo di non svegliarmi e invece è successo. Le prime parole e tutto continua ...e si tutto continua. E io come e cosa posso fare per cambiare la mia situazione? Io saprei. Ma niente, non riesco o forse non posso. Ormai queste parole rimangono per me. Forse un giorno le rileggero e riderò ...forse un giorno non riuscirò a rileggerle. Non lo so per ora ...come dicevo, forse non ho un futuro ed è per questo che non ci penso.

 
 
 

Quel che ...

Post n°91 pubblicato il 27 Marzo 2009 da alexanderit

...che si potrebbe dire è che ogni tanto siamo qua, sul blog. Scriviamo i nonstri pensieri ...le nostre paure ...le nostre esperienze felici e infelici. Può soddisfare perchè è un'espressione apersonale di noi. Qui puoi scrivere ciò che vuoi, come sto facendo io. Esprimerti perchè tanto chi legge è uno sconosciuto e quindi non abbiamo problemi. Possiamo scrivere e dire ciò che vogliamo senza paura che qualcuno che conosciamo ci possa vedere e capire. Non siamo sempre disposti a dire parti di noi alle persone. Alcune parti sono esclusivamente per noi. Ma allo stesso tempo vorremmo raccontarle per sapere cosa ne pensano gli altri., E' nella natura dell'uomo comunicare e scambiare comunicazione. Parliamo di noi, per noi ma con qualcuno. In fondo non possiamo e non riusciamo a tenere tutto noi stessi dentro. Deve uscire. E non esce nemmeno tutto. Però, come si dice "meglio poco che niente". Ed è così che scrivo di un pò di me. Non pretendo di avere riscontri ma non mi dispiacciono. Spesso abbandono il blog perchè ovviamente non pretendo riscontri ma mi piacciono e quando non ce ne sono senti un pò che stai facendo qualcosa di inutile e quindi lasci perdere. Però è comunque una valvola di sfogo. Ed ora mi fermo qui.

 
 
 

LA LEGGENDA DI UN UOMO FORTUNATO

Post n°90 pubblicato il 15 Marzo 2009 da alexanderit

Questa è la storia di un uomo fortunato. Quest'uomo si sveglia la mattina, si prepara, si veste ed esce. Fa colazione con latte macchiato e cornetto. Incontra gente e ci scambia chiacchiere. La sua giornata procede così. Ogni tanto gioca un pò al computer. Lavora ed il suo lavoro lo soddisfa ...quando lo riesce a fare. Finito di lavorare se ne va. Va in camera, si mette al computer e passa il tempo tra blog, sito e sitastri. A volte fa un giro al centro commerciale e compra cose. Spesso va a correre e cerca di correre per tanto tempo ...tanto tempo ...vorrebbe correre all'infinito. Mentre corre sogna, ascolta musica, immagina gare, immagina di essere felice, immagina una vita e anche altre vite, sogna tanto ..troppo. Finisce di correre e si va a lavare. Poi di nuovo al computer tra blog, sito e sitastri in giro per internet. A volte va fuori a prendere un pò d'aria. L'aria che respira gli entra dal naso sin nei polmoni ma lui non se ne accorge. A dire il vero non si accorge di tante cose. E' molto distratto eppure è un attento osservatore e profondamente riflessivo. Ma non è attento alla vita che lo circonda. Guarda ma non osserva ciò che lo circonda. Osserva tutto ciò che gli desta interesse. Ma non riesce a osservare il resto. A volte riflette troppo sulle cose. Anzi gli capita spesso. Quando questo succede, beh ne scrive. A volte qualcuno legge ciò che scrive ma il più delle volte la superficialità vince. Comunque quando esce incontra gente, beve qualcosa e scambia 4 chiacchiere inutili. Di solito si fa prendere dai ricordi. In lui i ricordi non muoiono mai. Solo alcuni tipi di ricordi però perchè tendenzialmente ha una memoria moooolto corta. Beve e si guarda intorno. Vede una persona che non dovrebbe vedere. Pensa a cosa vorrebbe fare e come vorrebbe essere e si rammarica del fatto che non può essere diverso da come è. Cerca di non pensarci e scambia 4 chiacchiere inutili. Anche questo lo infastidisce. Lo infastidisce parlare di inutilità. Ma intorno a se non c'è molto altro e non c'è nessun altro che voglia parlare di profondità. Ma l'età che c'è intorno a lui non permette altrimenti. Quando sente di essersi fatto abbastanza male con i ricordi e con l'inutilità diventa masochista: continua a farsi male. A un certo punto lascia perdere tutto e lo sconforto lo stritola talmente forte che finalmente se ne va. Va in camera sua, sta al computer tra blog, sito e sitastri in giro per internet e pensa a ciò che ha provato. Sogna un pò ad occhi aperti a ciò che sarebbe potuto essere, a come sarebbe dovuta essere la sua vita: mani intrecciate, baci, scherzi, risate, passeggiate, regali .... Allora decide che è meglio andare a dormire perchè i sogni sono riservati al sonno. Dorme. Non sogna quasi mai o comunque non si ricorda mai di aver sognato. Poi si sveglia e senza pensare comincia un'altra giornata: si prepara, si veste ed esce a fare colazione con latte macchiato e cornetto.

QUESTA E' LA LEGGENDA DI UN UOMO FORTUNATO CHE NON SA DI ESSERLO!

 
 
 

non si può ...

Post n°89 pubblicato il 14 Marzo 2009 da alexanderit

...essere diversi. Quello che siè, quello si rimane. Ci piacerebbe essere altro, essere (secondo la nostra logica) migliori. Ma non è così. Cambiare radicalmente se stessi è non cambiare affatto. Se sei fatto in un certo modo, il pensare di cambiare è una conseguenza di come sei fatto. E il cambiamento è conseguenza di come sei fatto. Con ciò non voglio dire che uno non debba "cambiare".Dico semplicemente che quello che si diventa è un altro se stessi. Sei triste? Cambi diventando sempre felice? Eri già felice quand'eri triste. Quello che si fa è cercare di trovare un se stessi che meglio si adatta alle proprie esigenze. Si cerca di trovare il se stessi che più ci rende felici. Difficile a farsi. Io vorrei essere qualcos'altro che non potrò mai essere. Perchè non sempre si riesce a ribaltare se stessi. L'ideale sarebbe trovare l'applicazione migliore di se, il modo migliore per esprimersi, il modo migliore per realizzarsi. Non facile. Dovresti prima capire te stesso e poi potrai capire cosa vuoi. Ma capire se stessi è una cosa difficile da fare. Troppo poco tempo e troppa poca voglia. Chiacchierare con se stessi diventa sempre più difficile. Non si può essere obiettivi con se stessi ...o forse si?

 
 
 

e fu sera e fu mattina

Post n°88 pubblicato il 08 Marzo 2009 da alexanderit

Mattina ore 06:30: vado a dormire. Mattina ore 11:30: mi sveglio.

I pensieri? I sogni? Lo stress? Beh, lo stress da che? Da vita? può darsi. Oggi giornata di sole e poco vento. Devo andare a correre ...via, vorrei correre via ...vorrei correre per sempre. Non per scappare ma piuttosto per non sbattere e cadere. Se solo la corsa aiutasse a vedere, a capire, a crearsi meno problemi ...ma non è così e tutto continua ad essere inutilmente davanti. Rimani impotente alle cose. Vorresti ma non riesci. E' come se qualcuno ti fermasse, ti bloccasse proprio lì lì. Maledetta impotenza. E così il mondo va avanti ..e indietro, e tu rimani lì a non guardare.

 
 
 

A me non càpitano mai ...

Post n°87 pubblicato il 07 Marzo 2009 da alexanderit

A me non capitano mai! Ma come cazzo e' possibile che devo sentire quello che dice "ho conosciuto delle fighe su badoo" oppure "ho conosciuto certe tipe su badoo" o "mi ha conttata un'amica di un amico su facebook..". Finche' lo senti da una persona  e' un conto, ma quando lo senti da varie persone, allora si che te lo chiedi "ma a me non capitano mai?". Ma com'è possibile? Io non dico che mi deve succedere tutti i giorni o che la ragazza debba essere miss mondo, però almeno che mi càpiti UNA volta. Niente, non c'è verso. Quella che ho sentito ieri di facebook è stata proprio grande. Vabbè, sto mio amico faceva il modello e si vede. Però e che cavolo di sfigaccia malefica ....

 
 
 

UN DONATORE

Post n°86 pubblicato il 04 Marzo 2009 da alexanderit

Io sono un donatore. Mi piace donare ciò che so fare meglio: consigli, spalle su cui piangere, corpo con cui sfogarsi. Ascolto quello che mi dicono, mi estraneo e rifletto fino a trovare una soluzione ai problemi o a trovare giuste parole. Sono un donatore che non sa o non vuole o non può o non è pronto a ricevere. Sono un "do ut des" che non riceve però niente. La maggior parte delle volte è perchè la mia mente è morbida e informe ed è quindi poco stabile a ricevere. La mia mente si adatta alla situazione e alla persona che ha di fronte. Vaga per i suoi pensieri e cerca di leggere le vere parole tra quelle che vengono dette. A volte sono in grado di prevenire avvenimenti. Non sono un prodigio ma credo semplicemente di essere un buon analizzatore che riesce ad intuire prima cose che accadranno dopo. Sono eventi sporadici e improvvisi ma sono spiazzanti come lo è una verità pura e semplice. Al 95% indovino. Bella percentuale vero? Beh, tutto questo ben di Dio non vale per me. A volte mi è capitato di riuscire a suddividere la mia mente creandone una astratta e super-partes ma alla fine è comunque pregiudicata dal me stesso. Io non riesco ad aiutarmi. Sono bravo verso gli altri ma gli stessi consigli che dò agli altri e che sono validissimi non riesco a metterli nin pratica. I miei rapporti sono a senso unico. A me piace indagare e scavare per capire. Difficilmente riuscire a trovare un esploratore come me con cui confrontarmi e riuscire a parlare ...e a ricevere. Sicuramente sono io che sono troppo pignolo. Intanto continuo ad essere un donatore ...

 
 
 

S'è cancellato tutto ...ed era tanta roba

Post n°85 pubblicato il 04 Marzo 2009 da alexanderit

Dedicato alla tecnologia: *@?>$%&!?!ç*§ç*ç"£)%&(!?-^>

 
 
 

CORRERE

Post n°84 pubblicato il 15 Febbraio 2009 da alexanderit

Corsa notturna alle 22:25 con circa 0°. 10 km per dimenticare ..per non pensare ..per sopravvivere. Oggi diventa difficilissimo sopravvivere quando hai dei valori che ti opprimono. I valori che oggi non esistono. Quando sai che potresti fare di meglio e di più. Quando sai che potresti essere di più, i pensieri e l'impotenza di questo mondo strano e stranamente sottosopra ti possono colpire e affondare ..e far sprofondare. Quando hai un muro davanti, puoi sempre provare un'altra tecnica. Puoi anche aggirare il muro. Puoi provare a saltare l'ostacolo. Ma quando sai di non essere fatto per questa vita perchè i muri diventano troppi, quando sai che ciò in cui credi è irrealizzabile e fuori dal tempo, allora non ti resta che cercare di sopravvivere. Io sono fatto per altri tempi. Io sono fatto per la cavalleria. Io sono fatto per aprire la porta ad una donna. Sono fatto per aprirle la portiera. Sono fatto per aspettare che tutti siano seduti prima di iniziare a mangiare. Sono fatto per il non dire parolacce davanti a ragazze. Sono fatto per il rimanere schifato nel vedere donne mezze nude nei programmi televisivi. Sono fatto per il rimanere schifato dalla bassissima cultura che la tv trasmette con i vari finti reality. Sono fatto per il rimanere dispiaciuto di vedere che la gioventù di oggi si sta facendo inconsapevolmente svuotare da questi programmi. Sono fatto per il dispiacermi dal vedere che i loro genitori non fanno niente per evitare questo. Sono fatto per andare a ballare in discoteca SOLO per ballare. Sono fatto per l'amozionarmi con la musica. Sono fatto per il vestirmi bene in occasioni speciali. Sono fatto per il mazzo di rose. Sono fatto per il parlare bene. Sono fatto per fare profonde riflessioni. Sono fatto per il voler migliorare il mondo. Sono fatto per il voler conoscere il più possibile di tutto attraverso l'esperienza degli altri. Sono fatto per il fare le cose secondo le regole che ci sono. Sono fatto per il parlare sinceramente. Sono fatto per il farmi un'esame di coscienza prima di riprendere qualcuno. Sono fatto per tutto questo e molto altro. Ma tutto questo e il molto altro è fuori da questo tempo moderno, frettoloso, insensibile e superficiale. Dico bene???


 

 
 
 

IL SORDO E IL CIECO

Post n°83 pubblicato il 27 Gennaio 2009 da alexanderit

Beh, sono 2 sfortune della vita ..o forse no ..in fondo non lo posso sapere perchè non so quello che si prova in quanto non sono nè sordo nè cieco. Comunque io mi riferisco alle persone che sono sorde e cieche alle parole e agli atteggiamenti. Vi pare normale dire a una persona, che vi ha chiesto come va "Bene? Male? Mah, diciamo bene e male" e sentirsi rispondere " domani vado a fare shopping"? Secondo me no. Questa è una persona sorda. Io avrei subito chiesto "come mai bene e male?". Credo fosse un'affermazione normale. Invece non per questi sordi. E allora cosa rispondere a fare? Magari nessuna risposta è meglio. Oppure bisogna fare come si fa in questo finto mondo: "tutto bene, grazie". Beh io non ci sto. Se le cose non vanno bene non lo dico. Quantomeno non lo dico a una persona che ti ha esposto i suoi problemi e che tu hai aiutato. Obbiettivamente è un bel mondo di merda. E i ciechi? Beh, questa è un'altra storia.

 
 
 

sul momento

Post n°82 pubblicato il 24 Gennaio 2009 da alexanderit

e così il mondo vive in se ...senza saperlo. vive alla giornata senza saperne l'inizio o la fine. insomma, come inizia la giornata? da dove inizia. svegliandosi? no perchè il mondo c'era anche prima. comunque inizia e quando finisce? la risposta è la stessa di prima. rapportato a noi il mondo inizia quando ci svegliamo e finisce quando ci addormentiamo. insomma, ogni giorno si vive e si muore. così continuiamo ad andare avanti nella vita: vivendo e morendo. il nostro essere ieri è morto lasciando il posto al nostro essere oggi.

 
 
 

TUTTO IL NERO

Post n°81 pubblicato il 23 Gennaio 2009 da alexanderit

Tutto il nero del mondo è qui. E si, è proprio qua intorno. Niente e nessuno lo può fermare. Certo, non tutti lo possono vedere. Io si e me ne compiaccio perchè so che è la realtà. Ed è la realtà che conta e non la fantasia che tanto non può fare molto ..non può fare niente. Auto e via più veloce della luce verso il vuoto. Be, intanto il nero c'è. Mi invade ma non è un problema. Ci sono abituato. Ormai ne ho visto talmente tanto che non mi spaventa più. L'unica fregatura è che LEI non viene. Manda avanti la sua ombra ma LEI non si vuole proprio far vedere. Non so proprio come fare per farla venire. Esisterà un richiamo? Beh, io ne ho usati una marea. Eppure niente. Certo che è proprio stronza: decide lei quando venire. Magari ti si presenta quando non la vuoi. Che brava cattiva che è. Altro che Crudelia Demon. Beh, ma come dargli torto? Lei è padrona di tutto. Decide tutto, quindi può come non può ascoltare chi la chiama. Aspetta e spera che poi s'avvera. E io scrivo e cerco di non pensarci ma il nero è un colore troppo forte e visibile per non farci caso. Nient'altro ...

 
 
 

DELLA VITA

Post n°80 pubblicato il 20 Gennaio 2009 da alexanderit

11:27pm io

io vorrei solo che le sensazioni su di me siano giuste ...

frana?

in che?

in amore?

e chi non lo è?

tu almeno provi emozioni e riesci a dimostrarle.

sono le persone sbagliate? e sti cazzi.

non si può essere sempre fortunati. però almeno le dimostri

in senso pratico, non solo dentro te stessa ...

non sei arida ...

non sei vuota ...

11:29pm J

a volte vorrei

11:29pm io

no, è sbagliato.

non sei implosa nei tuoi sentimenti

11:29pm J

quello che senti d essere tu?

11:29pm io

bisogna amare e soffrire per capire il senso e la forza e la bellezza dell'amore

la sofferenza accresce il sentimento ...

io? io non esisto.

io non sono

quindi io non qualsiasi cosa.

tu vivi e continua così.

piangi perchè saprai cosa vuol dire sorridere

ama o continua a credere di amare perchè tanto non capirai comunque la differenza ...

e in fondo non importa, perchè chi crede di amare

non sa di credere ma sa di amare.

ama ed esprimilo l'amore che senti

esprimilo perchè ne hai la possibilità ...

non temere di farlo perchè l'amore non espresso ti reprime

ti soffoca

ti sfinisce

ti distrugge

esprimi tutto ciò che puoi perchè non ne avrai mai abbastanza ..

11:34pm J

....prova anche tu...

11:34pm io

se sarà quello sbagliato, stai sicura che ne avrai di + per quello giusto!

io? ti ripeto: io non esisto.

io non vedo

non sento

e non provo

io non!

11:40pm J

mi fa male sentirti parlare così...se potessi avere le parole...se potessi riuscire a fare qualcosa

11:42pm io

ti ho detto cosa devi fare. io vado avanti sperando e sognando e aspettando una delle 2 soluzioni. tu li puoi vivere i sogni, quindi fallo.

11:45pm J

anche tu puoi se solo c credessi

se solo t volessi più bene

11:47pm io

io non esisto e non sono + un bambino e quindi non posso amare o voler bene a qualcosa che non esiste.

FINE

 
 
 
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Un blog di: alexanderit
Data di creazione: 26/10/2007
 

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