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Degli sfoghi e delle pene

Post n°1616 pubblicato il 08 Maggio 2017 da surfinia60
 

Ci sono volte in cui manderesti a quel paese il primo che ti augura 'buongiorno'.

Anche perchè il tuo giorno è tutt'altro che buono e percepisci quel saluto come una presa in giro.

E' chiaro che il problema è solo tuo e non certo dell'ignaro beneaugurante.

Ma come risollevarsi quando vedi proprio tutto andare storto?

Mi sento banale a scrivere di questo. Uno dei problemi più diffusi della vita moderna.

A chi non è mai capitata una giornata storta?

Ma ci sono giornate storte e giornate storte (mi si perdoni il bisticcio di parole).

Capita che proprio non riesci a scorgere un raggio di luce, per quanto respiri profondo, conti fino a 10 per 10 volte o ti immagini immersa in una cascata in paradiso.

La cosa che più fa male è sentirsi usati.

Non in maniera palese, il che susciterebbe un'immediata ed energica reazione. 

Ma rendersene conto di colpo, senza averci mai pensato.

Quell'usare le persone camuffandolo da richiesta di collaborazione o da "fammi questa cortesia", o peggio, "come farei senza di te" e  roba simile.

Capita che il cuore comincia a saltare qualche battito, il respiro si fa corto, la testa comincia a girare. E tu senti l'esigenza di scappare, di essere ovunque ma non lì.

Vorresti chiedere aiuto, fare delle rimostranze, ma a chi? Non c'è nessuno a difenderti, a farti sentire dalla parte giusta, a sostenere la tua causa.

E così metti da parte anche l'imbarazzo che in genere ti trattiene, in situazioni simili. Non ti importa più quello che possono pensare le persone intorno. Ci sei solo tu e la tua anima calpestata, il tuo malessere profondo e la tua consapevolezza che "essere usata" è il solo modo di relazionarti con gli altri, da tanto tempo.
E se non sei disposta a fartelo fare, non sei nessuno, non servi, diventi un ostacolo.

Ti sei sentita utile, quasi indispensabile. Hai detto a te stessa "io valgo"!  

Per un attimo.

Ma non è così. Tu vali quel tanto che serve in quel momento, includendo seccature, grattacapi e superlavoro. Niente di più. 

Se non ti presti, non ti allinei, se osi eccepire, non sei parte dell'ingranaggio, non sei nessuno e le azioni del tuo operato colano a picco. Valgono zero.

Il tuo problema non è interessante. Se inciampi e cadi ti passano sopra, la folla ti schiaccia e non ti vede.


E in fondo era solo una giornata storta.


Che, alla lunga, diventa un vivere storto.

 

 


 
 
 
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