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giornale di bordo

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Sei contenta ma' ?

Post n°435 pubblicato il 27 Aprile 2013 da sweetkiss6

                    

 
 
 

Buon 2013

Post n°434 pubblicato il 01 Gennaio 2013 da sweetkiss6

 
 
 

Maestro di Narni , Presepe di Greccio,Natività di Gesù

Post n°433 pubblicato il 14 Dicembre 2012 da sweetkiss6

                        

 
 
 

Esuli pensieri

Post n°431 pubblicato il 01 Ottobre 2012 da sweetkiss6

...Tra le rossastre nubi
   Stormi d’uccelli neri,
   Com’ esuli pensieri,
   Nel vespero migrar.


 
 
 

Fiocco rosa

Post n°430 pubblicato il 12 Giugno 2012 da sweetkiss6

                    

                             Benvenuta!

 
 
 

Ciao mà

Post n°429 pubblicato il 29 Maggio 2012 da sweetkiss6
Foto di sweetkiss6

Te ne sei andata un anno fa e ancora continuiamo a litigare.
Mi manchi.
Mi mancano perfino i tuoi:
"Sì, però...."
Adesso  che ho quasi sempre l'ultima parola
ti vorrei ancora qui a contraddirmi e farmi sentire sbagliata.

 

 

 
 
 

Nostra Signora di Fatima

Post n°428 pubblicato il 13 Maggio 2012 da sweetkiss6

 

 

                                       

 

 

                 Proteggi il mio nipotino che oggi compie sette anni.

                              

 
 
 

Punti di vista o di ...svista ?

Post n°427 pubblicato il 21 Aprile 2012 da sweetkiss6

 

                                          

                  Dipende sempre da che punto guardi le cose.......

 
 
 

Tiepide giornate di sole

Post n°426 pubblicato il 03 Marzo 2012 da sweetkiss6

 

Primavera non bussa lei entra sicura
come il fumo lei penetra in ogni fessura
ha le labbra di carne i capelli di grano
che paura, che voglia che ti prenda per mano.
Che paura, che voglia che ti porti lontano.

Fabrizio De andrè, Non Al Denaro Non All'amore Nè Al Cielo (1971), Un Chimico.

 

 
 
 

20 febbraio 1909

Post n°425 pubblicato il 21 Febbraio 2012 da sweetkiss6

 

Manifesto del Futurismo

Le Figaro - 20 febbraio 1909

  1. Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità.
  2. Il coraggio, l'audacia, la ribellione, saranno elementi essenziali della nostra poesia.
  3. La letteratura esaltò fino ad oggi l'immobilità pensosa, l'estasi ed il sonno. Noi vogliamo esaltare il movimento aggressivo, l'insonnia febbrile, il passo di corsa, il salto mortale, lo schiaffo ed il pugno.
  4. Noi affermiamo che la magnificenza del mondo si è arricchita di una bellezza nuova; la bellezza della velocità. Un automobile da corsa col suo cofano adorno di grossi tubi simili a serpenti dall'alito esplosivo... un automobile ruggente, che sembra correre sulla mitraglia, è più bello della Vittoria di Samotracia.
  5. Noi vogliamo inneggiare all'uomo che tiene il volante, la cui asta ideale attraversa la Terra, lanciata a corsa, essa pure, sul circuito della sua orbita.
  6. Bisogna che il poeta si prodighi con ardore, sfarzo e munificenza, per aumentare l'entusiastico fervore degli elementi primordiali.
  7. Non v'è più bellezza se non nella lotta. Nessuna opera che non abbia un carattere aggressivo può essere un capolavoro. La poesia deve essere concepita come un violento assalto contro le forze ignote, per ridurle a prostrarsi davanti all'uomo.
  8. Noi siamo sul promontorio estremo dei secoli!... Perché dovremmo guardarci alle spalle, se vogliamo sfondare le misteriose porte dell'impossibile? Il Tempo e lo Spazio morirono ieri. Noi viviamo già nell'assoluto, poiché abbiamo già creata l'eterna velocità onnipresente.
  9. Noi vogliamo glorificare la guerra - sola igiene del mondo - il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei libertari, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna.
  10. Noi vogliamo distruggere i musei, le biblioteche, le accademie d'ogni specie, e combattere contro il moralismo, il femminismo e contro ogni viltà opportunistica e utilitaria.
  11. Noi canteremo le grandi folle agitate dal lavoro, dal piacere o dalla sommossa: canteremo le maree multicolori e polifoniche delle rivoluzioni nelle capitali moderne; canteremo il vibrante fervore notturno degli arsenali e dei cantieri, incendiati da violente lune elettriche; le stazioni ingorde, divoratrici di serpi che fumano; le officine appese alle nuvole per i contorti fili dei loro fumi; i ponti simili a ginnasti giganti che scavalcano i fiumi, balenanti al sole con un luccichio di coltelli; i piroscafi avventurosi che fiutano l'orizzonte, e le locomotive dall'ampio petto, che scalpitano sulle rotaie, come enormi cavalli d'acciaio imbrigliati di tubi, e il volo scivolante degli aeroplani, la cui elica garrisce al vento come una bandiera e sembra applaudire come una folla entusiasta.

È dall'Italia che noi lanciamo per il mondo questo nostro manifesto di violenza travolgente e incendiaria col quale fondiamo oggi il FUTURISMO perché vogliamo liberare questo paese dalla sua fetida cancrena di professori, d'archeologi, di ciceroni e d'antiquari. Già per troppo tempo l'Italia è stata un mercato di rigattieri. Noi vogliamo liberarla dagli innumerevoli musei che la coprono tutta di cimiteri.

Filippo Tommaso Marinetti
 
 
 

11 febbraio 1941

Post n°424 pubblicato il 11 Febbraio 2012 da sweetkiss6

 

Sei in ogni mio pensiero papà.......

 

L'11 febbraio 1941 il primo disco d'oro viene consegnato a Glenn Miller per Chattanooga Choo Choo.

 
 
 

1912-2012

Post n°423 pubblicato il 03 Febbraio 2012 da sweetkiss6

Oggi al TG ho sentito che per colpa della crisi il nostro governo non farà niente per commemorare il centenario della morte di Giovanni Pascoli.
Un paese che taglia i fondi alla cultura ( bellissima l'iniziativa dei Mezzi Musei che gira su facebook) ed alla scuola dimenticando che il nostro futuro dipenderà proprio dalla cultura e dalla preparazione delle nuove generazioni mi va sempre più stretto!
Sono sicura che se andassi in giro fermando la gente in strada e chiedessi a tutti di recitare un verso di una poesia molti sarebbero i versi del grande  Pascoli
.

Myricae

Tristezze

XV
NEVICATA

Nevica: l'aria brulica di bianco;
la terra è bianca; neve sopra neve:
gemono gli olmi a un lungo mugghio stanco:
cade del bianco con un tonfo lieve.

E le ventate soffiano di schianto
e per le vie mulina la bufera:
passano bimbi: un balbettio di pianto;
passa una madre: passa una preghiera.

 
 
 

26 gennaio....1917

Post n°422 pubblicato il 26 Gennaio 2012 da sweetkiss6

    MATTINA
    Santa Maria la Longa il 26 gennaio 1917.

    M’illumino
    D’immenso.

    Giuseppe Ungaretti


 
 
 

18 gennaio ....1919

Post n°421 pubblicato il 18 Gennaio 2012 da sweetkiss6

« A tutti gli uomini liberi e forti, che in questa grave ora sentono alto il dovere di cooperare ai fini superiori della Patria, senza pregiudizi né preconcetti, facciamo appello perché uniti insieme propugnano nella loro interezza gli ideali di giustizia e libertà »                                                          

Don Luigi Sturzo nato a Caltagirone 

 
 
 

La leggende della salvia

Post n°420 pubblicato il 07 Gennaio 2012 da sweetkiss6

Re Erode fu oltraggiato quando seppe dell'antica

profezia della nascita del Messia e futuro re

degli ebrei nel suo paese. 

Dal momento che egli non sapeva dove trovare Gesù Bambino per

 ucciderlo, questo dittatore crudele e senza cuore

ordinò ai suoi soldati di cercare e uccidere

 tutti i bambini di età inferiore ai due anni,

in modo che potesse essere al sicuro dai suoi potenziali

 nemici. Tuttavia, gli angeli avevano già avvertito

 Giuseppe in sogno del disastro imminente e

 fuggì via  con Maria e il Bambino Gesù da Betlemme

per varcare i confini del regno di Giudea e

 recarsi in Egitto. La distanza era lunga e la gente

aveva così tanta paura degli stranieri che

 nessuno offriva loro aiuto, un riparo e neppure un po’ d’acqua.

Eppure, Giuseppe e Maria cercarono di allontanarsi dalla

 Giudea mentre si nascondevano dai

 mercenari di Erode. Durante il viaggio ad un certo punto,

 Maria non riuscì più a proseguire

  senza un pò d'acqua. 

Il loro asino aveva  sete e il bambino aveva bisogno di essere

 allattato. Così, si fermarono sul ciglio della strada dove

Maria allattò il Santo Bambino, mentre

 Giuseppe andò al villaggio più vicino per prendere

dell'acqua per loro e per l'asino. 

Improvvisamente, Maria sentì urla e grida

e un rumore di zoccoli avvicinarsi .

 

Il suo cuore tremava di paura. Sapeva che se i soldati di Erode,

l’avessero trovata, avrebbero tagliato la gola

 del bambino senza pietà.

Non c'era una grotta o un albero vicino, dove poteva

 nascondersi. Eppure, era alla disperata ricerca di un rifugio.

 

Vide un cespuglio di rose in fiore nelle vicinanze,

la Vergine Maria chiese un rifugio dove

 nascondersi, ma la rosa, orgogliosamente rifiutò di offrire il suo aiuto.

Maria era ancora in pericolo.

 Da allora, la rosa ha le spine.

 Maria si precipitò da un cespuglio di chiodi di garofano e

 chiese aiuto per nascondere lei e il bambino,

ma il cespuglio  rifiutò dicendo che era troppo

  occupato a fiorire.

 Da allora, i chiodi di garofano hanno  fiori maleodoranti.

L’unico cespuglio rimasto era una pianta di salvia. 

La salvia fu gentile e caritatevole, e quando la Vergine le si

 avvicinò con la richiesta di nascondere lei e il suo bambino,

la salvia sbocciò velocemente in modo

 da creare un rifugio più sicuro per la Madre e il Bambino.

I soldati gli passarono accanto senza sospettare  nulla.

 Da quel momento, la pianta di salvia è considerata

sacra e si crede che possieda doti  curative

 
 
 

Buona Epifania

Post n°419 pubblicato il 06 Gennaio 2012 da sweetkiss6

 
 
 
 
 

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