Cenerentolasiribella

Può sembrare impossibile, ma Il premio assegnato questa mattina dalla componente femminile della Provincia di Varese in occasione dell’Anno Europeo per la Pari Opportunità è stato definito da Franco Abruzzo in persona, cioè lo storico presidente dell'ordine dei giornalisti di Milano, «un premio altamente innovativo per destinatari e tematiche a cui noi abbiamo volentieri accordato l patrocinio, con un voto all'unanimità» .

Perchè a nessuno era venuto in mente di premiare fino ad ora le donne giornaliste che parlavano di donne, specie nelle nostre zone. E questa invece era la finalità del premio assegnato questa mattina, che ha fatto emergere temi e personalità anche molto originali. Niente "solite note" e temi consolidati, per esempio, ma argomenti - e scrittrici -  fuori dal normale, ma perfettamente dentro il tema proposto. Donne e opere valutate «secondo la qualità dell'informazione e la forma degli articoli, l'originalità del tema, il riflesso sull'universo femminile, le caratteristiche e gli aspetti locali» come ha spiegato il giornalista e professore della Università dell'insubria Franz Foti.

Così,  delle 17 opere esaminate dalla giuria (composta da Giorgio de Wolf, Vice Presidente della provincia ; Francesco Abruzzo, Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia; Claudio Bonvecchio, Presidente del Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione – Università dell’Insubria di Varese; Franz Foti, giornalista docente di Comunicazione Pubblica e Istituzionale dell’Insubria; Tiziana Gentilin, Presidente Consulta Femminile di Varese; Daniela Sinopoli, Funzionaria della Provincia di Varese; Mauro Carabelli, giornalista e responsabile dell'Ufficio Comunicazione e Relazioni esterne della Provincia di Varese; Anna Botter, responsabile Ufficio Stampan della Provincia di Varese) le premiate sono state ben sei: una vincitrice vera e propria, cui oltre la gloria sono stati assegnati anche duemila ben più concreti euro, e cinque "menzioni speciali" segnalate per l'aderenza alle finalità specificate.

Ad aggiudicarsi il premio vero e proprio è stata Maria Grazia Ferraris, con due saggi - pubblicati sulla rivista "Confini", che viene edita una volta all'anno, in occasione del premio Chiara - in cui viene approfondita la ricostruzione storica delle opere di alcune autrici varesine, la presa di coscienza femminile, il tema dell'amore nelle diversità, la narrazione di luoghi e di processi di emancipazione femminile. Ma di grande interesse sono anche le cinque menzioni: e quella più proiettata verso il futuro è quella che riguarda una giornalista di Varesenews, Maria Carla Cebrelli, che a soli 24 anni si aggiudica il suo primo premio giornalistico per "Serve un carrozziere? Largo, è un lavoro da donne".Articolo apparso su VareseNews il 18 novembre scorso.  

Le altre menzioni sono per le colleghe Silvia Venuti, per "Sulle tracce dei per-turbamenti" articolo apparso sulla rivista D’Ars, Elisa Polveroni per "La politica? Speriamo che sia (ma non lo è) femmina", inchiesta pubblicata parzialmente su La Prealpina. Paola Casoli per "Mutilazioni genitali: Problemi in corsia"; "Se l’integrazione inizia dalle mamme"; "Uno sportello per le vittime a Cardano"; "La violenza nascosta dentro casa"; "Primo soccorso è l’ascolto", Apparsi sulla rivista Luce. Ilaria Bombelli per "Salve Regina", apparso su Flash Art. Il premio è inserito all'interno di una serie di eventi organizzati dalla Provincia  in occasione dell'anno delle pari oppurtunità: il prossimo appuntamento è per domani sera, 18 maggio, alle ville Ponti, con una serata dedicata alle donne presentata da un'altra giornalista donna: Francesca Senette.

Fonte: Varese News