Creato da Tanysha il 15/01/2008
Scrivere è vivere e apprezzare ogni tipo di espressione.

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

I miei Blog Amici

Citazioni nei Blog Amici: 13
 

Ultime visite al Blog

cielostellepianetiapungi1950cassetta2godot620m12ps12poeta_sempliceGUATAMELA1iltuocognatino1Al3x5andr0bryseide2010sumyre1marabertowsuarez65Noir72dgldony686
 

Ultimi commenti

Una volta noi pseudo-intellettuali poetuncoli, avevamo...
Inviato da: cassetta2
il 24/07/2019 alle 12:44
 
Grazie mille!
Inviato da: Tanysha
il 09/12/2014 alle 14:55
 
auguri di successo !!
Inviato da: DJ_Ponhzi
il 09/12/2014 alle 14:53
 
ahaha!!! spiritosone
Inviato da: Tanysha
il 22/10/2014 alle 15:49
 
Il post lo hai chiuso lamentandoti che sei sola fino ...
Inviato da: misai
il 22/10/2014 alle 14:32
 
 

Chi puņ scrivere sul blog

Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

« Due caffè - Graziella Bo...Un'autrice dimenticaat ... »

Sirene - Laura Pugno

Post n°90 pubblicato il 26 Luglio 2017 da Tanysha
Foto di Tanysha

Questa volta si tratta di un'autrice famosa, interrompo per un attimo la sequenza di autori emergenti per inserirne una che mi risuona in modo particolare, e per l'argomento e per lo stile:

             La naturale e istintiva ferocia femminile  

 

         Di questa autrice avevo già letto La ragazza selvaggia, questo romanzo, Sirene, il primo in ordine cronologico ripubblicato di recente da Marsilio editore, ha in comune con l’altro l’aspetto istintivo del femminile.

         Laura Pugno ha preso: Blade Runner, Splash una sirena a Manhattan, la donna scimmia di Ferreri, Il bacio della pantera (sia nella vecchia versione che nella nuova), una dose omeopatica de la Sirenetta di Andersen, qualcosina che può  ricordare Sotto la pelle di Michael Faber, li ha shakerati, ha aggiunto un pizzico quanto basta di  spietato cinismo e ha dato origine a questo avveniristico romanzo, che definire urban fantasy sarebbe oltremodo riduttivo. Alla fine Sirene, pur riferendosi a un’umanità di chissà quale epoca futura, ma nemmeno poi tanto, parla ai giorni nostri, attacca la soperchieria umana, specie in versione maschile, che crede di governare tutto ma alla fine  ci rimette la pelle – letteralmente, in questo caso, poiché un pernicioso cancro nero, prodotto da un’attività solare impazzita, sta decimando giorno per giorno centinaia di vittime e le uniche specie viventi destinate a sopravvivere sono le sirene, una razza più adatta al nuovo mondo,  fatto di acqua e luce spietata e assassina, quindi le sirene, specie più animale che umana, con la pelle protetta da uno speciale umore, i capelli composti da una sorta di gelatina muscolare e soprattutto in grado di vivere sott’acqua e proteggersi dal sole, sono gli individui più adatti a questa nuova realtà. (Da notare le descrizioni pseudoscientifiche spiegate al dettaglio che sembrano vere, stupefacente la specie sirena che ha la sua massima espressione nel genere femminile, mentre il maschio, usato solo per la monta, è ridotto a un volgare dugongo, sorta di cetaceo,  quasi un simbolo dell’inutilità del maschio).

 Ci troviamo in una zona imprecisata dell’oceano Pacifico, forse verso le coste del Giappone, dove Samuel, protagonista, che ha appena perso la propria ragazza a causa del cancro nero, di mestiere fa il guardiano delle vasche dove vengono allevate queste nuove specie, destinate a essere macellate e mangiate come nuova carne di mare, o al massimo come sfizio sessuale esposte in sofisticati bordelli acquatici, dal muso più animalesco che umano, capaci di emettere suoni simili a quelli dei gabbiani o delle foche. Samuel viene preso dalla smaniosa curiosità di unirsi a una di queste sirene. Ne conosce l’altissimo rischio, poiché  dopo l’estro dell’accoppiamento ogni sirena viene presa, per un fatto ormonale, da raptus omicida e  uccide e divora il proprio maschio. Samuel  si organizza in modo da evitare questo rischio e si sottrae prontamente dopo il rapporto.

         Da questa unione nasce un essere “mezzo umano”, apparentemente molto più animalesco che umano, un’altra piccola sirena, che Samuel, poco portato ad assumersi la responsabilità paterna, chiamerà Mia.

         Da notare come ci troviamo di nuovo nella dimensione primeva, nel cuore dell’istinto selvatico femminile;  Laura Pugno sembra tornare al fulcro della questione, anzi, lo annuncia, visto che questo è stato il suo primo romanzo, finendo per ribadirlo ne La ragazza selvaggia: l’essenza femminile, se ricondotta nel suo antico habitat, ritrova la sua vera natura feroce, al giorno d’oggi seppellita sotto strati di abitudini e condizionamenti. Così come era feroce e aggressiva Dasha, la ragazza selvaggia vissuta per dodici anni allo stato brado e ormai irrecuperabile, così appare Mia nel suo ambiente naturale.

         La scrittura è cristallina, a volte quasi didascalica, soprattutto nella prima parte prevale il raccontare sul mostrare, i discorsi pochi e quasi tutti indiretti, molti personaggi, come anche nell’altro romanzo, sono appena accennati e restano sullo sfondo.

         La potenza di questo romanzo risiede nel cinismo e nella spietatezza con cui sono descritti gli stati d’animo più comuni e le questioni implicite che solleva: che cosa s'intende  per ambiente naturale, perché ci si affeziona a qualcuno, è più importante sopravvivere in un habitat ostile pur di esserne padroni, oppure bisogna arrendersi e lasciarlo a chi è più adatto di noi? Non tutti questi quesiti  ottengono una risposta, ma anzi, sollecitano altri quesiti, in una concatenazione infinita di domande che sorgono spontanee, specie  sul finire del romanzo. Non ultima, la domanda clou: se non c’è due senza tre, se Laura ha intenzione di completare la trilogia della ferinità femminile, cosa s’inventerà nel prossimo romanzo?

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963