teatrando... forse

mi sono distratta dalla realtà per trovarmi nell'astratto più assoluto...ed ora che ne ho assaporato il senso più pronfondo...combatto contro l'amore tangibile e quello platonico ^___^ ciao ^____^

forse... l'astratto più assoluto, non è altro che.... la REALTA' ASSOLUTA che comprende tutte le "piccole" realtà.... così, sembra,l'amore tangibile dovrebbe essere compreso nell'amore platonico

è difficile trovare un "unione perfetta degli elementi"...forse solo nell'astratto la fusione è sublime perchè gli occhi non vedono e non possono essere soggiocati dall'apparenza...

la storia della filosofia gira proprio intorno a questo problema fondamentale: la realtà..... fra essere ed apparire: ai nostri sensi, il mondo,appare come un continuo divenire.... la vita è movimento... è tempo che scorre... ma, il pensiero, per sua natura, afferra e "fissa" ciò che i sensi gli trasmettono....infatti, cosè il tempo se non una successione di istanti "fissi" creati dalla coscienza, da IO, che scorre in successione le cose del mondo che la circondano, prendendone atto?.... allora, chi è che conosce???? i sensi o la mente? oppure, i sensi, sono solo gli arti della mente che afferrano le informazioni dal mondo circostante e le passano ad essa?... oggi tutti noi viviamo nella credenza che la realtà sia solo ciò che percepiamo con i sensi.... come dice lei: il tangibile.... oppure....????