Il tempio del Fauno

XXV

Rosam cape, spinam cave.

Cogli la rosa, evita le spine. 

XXIV

e di follia si nutre lo spirito mio,
perchè solo nella pazzia
trova serenità e conforto
al suo eterno dolore... 

XXIII

XXII

Nella notte oscura, vago.

Nella notte oscura, occhi di brace indicano la via.

Nella notte oscura, si nasconde la luce.

XXI

insegue la sua pelle disseminata fra sentieri di voglie

XX

le mie ali potrebbero farti volare...

staccare il tuo corpo dal mondo e con me danzare nell'immenso...

unire i nostri battiti in nuovo cuore pulsante sulla stella dei sospiri, nell'universo del piacere...

XIX

Fugit inreparabile tempus.

Fugge irreparabilmente il tempo.

XVIII

Sotto i vulcani, accanto ai ghiacciai, fra i grandi laghi, il fragrante, il silenzioso, lo scarmigliato bosco cileno...

I piedi affondano nel fogliame morto, un ramo si spezza, i giganteschi raulì innalzano la loro increspata statura, un uccello della selva glaciale sfreccia, batte le ali, si posa fra l’ombra dei rami.

E poi dal suo nascondiglio suona come un oboe... Mi entra dalle narici all’anima il profumo selvaggio dell’alloro, il profumo oscuro del boldo...

XVII

Nullum magnum ingenium mixtura demientiae

Non c'è mai grande ingegno senza una vena di pazzia

XVI

Horas non numero nisi serenas.

Non conto che le ore serene.

Afflictis lentae, celeres gaudentibus horae.

Le ore sono lente per chi è addolorato, veloci per chi è felice.

XV Lupus in fabula

respiro il tuo fiato che riempie

questa foresta,

fatta di notte eterna

e sogni mai sazi.

XIV

Nel cuore della notte,

nelle profondità del giorno,

nell'anima del bosco,

suono la mia eterna canzone.

XIII

bacio di muschio aggrappato alle mie pietre

XII

 Luctantur pectusque leve in contraria tendunt

hac amor hac odium, sed, puto, vincit amor.

Odero, si potero; si non, invitus amabo.

Nec iuga taurus amat; quae tamen odit, habet.

Da un lato l'amore, dall'altro l'odio sono in lotta e infondono nel mio fragile cuore opposti sentimenti, ma l'amore prevale, io credo.
Se ci riuscirò, odierò; altrimenti, cederò, mio malgrado, all'amore.
Anche il toro non ama il giogo; eppure porta quel che odia.

XI

e non una lei qualsiasi,

ma proprio quella lei che ho sempre inseguito

nel mio sonno,

senza che l'alba arrivi a uccidere

la sua essenza...

X

Andai nei boschi per vivere con saggezza,

vivere con profondità e succhiare tutto il midollo della vita,

per sbaragliare tutto ciò che non era vita e non scoprire,

in punto di morte, che non ero vissuto.

IX

lentamente scivola la parola

sui brividi

che increspano la pelle...

VIII

Etiam capillus unus habet umbram suam

Anche un solo capello fa la sua ombra

VII

 Alterius non sit qui suus esse potest

Non appartenga a un altro chi può appartenere a se stesso

VI

Gratatio pallorum omnia mala fugat

Grattarsi le palle allontana tutti i mali