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Emergenza rifiuti a Pagani un colloquio telefonico tra due amici

Emergenza Rifiuti

Pagani 29  maggio 2012 Ore 21,30 sento il telefonino squillare ero già a letto a dormire e ascolto la voce di un mio amico che mi dice

“Mimì!qui è impossibile respirare! Non si riesce neppure a camminare per la strada! E’mai possibile che nessuno faccia nulla è disumano vivere in queste condizioni  mi trovo a Casa Capitelli!” continuando “bisogna fare qualche cosa al più presto altrimenti ci scappa un epidemia a chi bisogna rivolgerci?”

A quella domanda rimango di stucco. Cerco di riprendermi rapidamente dal sonno appena iniziato rispondo di istinto “Ai Commissari prefettizi! (pausa)  ma non faranno nulla di ciò che stanno tentando di fare per la monnezza”. “Come non faranno nulla!” “Ascoltami” gli rispondo “qui nessuno farà nulla neppure il Prefetto nessuno farà nulla.” “Impossibile! che nessuno possa far nulla per questa gente e perché?

“Perché non abbiamo più uno Stato come lo abbiamo conosciuto noi che abbiamo una certa età “

Una volta quando c’era lo Stato è c’era una emergenza questi interveniva subito o quasi e risolveva il problema mentre oggi se c’è una emergenza anche se chiami l’Esercito per far ripulire lo devi pagare è il costo andrà a carico del Comune il quale lo scarica sui suoi concittadini ti è chiaro?

“Ma qui rischiano veramente di fare una brutta fine è inciviltà questa!” ”Forse”  gli rispondo “non sono stato chiaro Qui siamo in una situazione che di normale non ha più nulla ovvero la nostra normalità non è la normalità di questa Società. Vuoi che te lo spiego meglio?Tu non abiti lì sicuramente avrai persone intorno a te chiedigli perché non vanno a protestare al comune?

Te lo dico io perché si sentiranno dire:”siccome a Pagani il 70% dei cittadini non paga la tassa sui rifiuti non ci sono i soldi per raccogliere la spazzatura e siccome il bilancio del comune è fallimentare e lo sanno tutti  senza soldi non ci fanno scaricare la spazzatura per cui ve la dovete tenere sotto al naso e quello che stiamo facendo è già il massimo” “E’pazzesco!” mi sento rispondere “siamo condannati senza speranza!” “Purtroppo si! E fino a quando i cittadini op! i sudditi non comprenderanno che lo Stato da Padre di famiglia si è trasformato in un aguzzino del popolo perché ha cambiato la sua natura senza che i sudditi neppure se ne accorgessero siamo destinati ad una lunga lunghissima sofferenza atroce”.

“Ho Capito!” la telefonata si interrompe.

cerco di riaddormentarmi ma le parole di quell'amico erano per me come coltellate al cuore.

L'imponteza del non poter cambiare le cose almeno nella mia realtà

voce che grida nel deserto