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Accorpamento istituti comprensivi di Capo di Ponte e Cedegolo.

Post n°745 pubblicato il 08 Settembre 2012 da theriddle
 

In riferimento alle notizie apparse sulla stampa ed alle dichiarazioni rilasciate dal Consigliere Provinciale Mottinelli e dal Presidente dell'Unione dei Comuni della Valsaviore, e sindaco di Saviore, Tosa in merito alla questione del probabile accorpamento degli istituti comprensivi di Capo di Ponte e Cedegolo, ritengo opportuno fornire alcune precisazioni.

Innanzitutto sottolineo che Mottinelli dice un'inesattezza quando afferma che l'Assemblea dell'Unione ha dato il via libera all'unanimità al passaggio della Scuola di Sellero sotto Cedegolo in quanto (come si può vedere dal verbale dell'assemblea del 2 ottobre 2010 disponibile a questo link http://www.box.net/shared/n292gzijc8) il sottoscritto non ha votato a favore della delibera in questione motivando ampiamente la propria decisione.

Ricordo poi che Il 3 novembre 2010, a Sellero, si è tenuto un incontro a cui ho avuto modo di partecipare ad al quale hanno preso parte i sindaci dell’Unione, la dirigente scolastica Dottoressa Raimondi e numerosi genitori dei bambini della scuola primaria del Comune .

In quella sede i genitori hanno fermamente espresso la propria contrarietà relativamente al passaggio del plesso scolastico di Sellero sotto Cedegolo, proponendo in alternativa proprio l'accorpamento dei due istituti.

Del resto parere negativo allo spostamento era stato espresso pochi giorni prima (si veda il relativo verbale www.iccapodiponte.it/Files/?Id=109871) anche dal consiglio di Istituto di Capo di Ponte.

Detto ciò appare ovvio che un passaggio di Sellero sotto Cedegolo, non solo troverebbe la contrarietà dei genitori e degli insegnanti, ma porterebbe anche ad avere un istituto con poche decine di studenti oltre i 400, per di più con il rischio di un calo fisiologico e la concreta possibilità di ritrovarsi, tra pochissimi anni, punto e daccapo.

La cosa che infastidisce però è osservare come, palesemente, alla base del ragionamento fatto sia da Mottinelli che da Tosa, non ci sia una reale scelta politica, sostenuta da ragioni oggettive, ma un problema che sembrerebbe essere di campanile: la fusione piace solo se la sede è Cedegolo, altrimenti è sbagliata.

A tal proposito non si considera che la scelta di spostare la sede dell'istituto “unificato” su Cedegolo, oltre ad essere illogica, è anche poco sostenibile strutturalmente, questo perché a Cedegolo non ci sono gli spazi fisici per gestire una segreteria da 1200 alunni (queste saranno le dimensioni del nuovo istituto comprensivo) e l'insieme delle cose che ci vanno dietro (ad esempio un collegio docenti composto da 100 insegnanti porta dalle 60 alle 90 auto. Dove le si parcheggia? 100 insegnanti da dividere in una quindicina di gruppi di lavoro dove possono lavorare se ci sono a disposizione solo nove aule? Dove collocare l'archivio storico dei due Istituti che, solo a Capo di Ponte, occupa due stanze?).

La gestione di una struttura scolastica da 1200 alunni, distribuita su una ventina di plessi, una decina di comuni, da Cerveno a Saviore comporta notevoli difficoltà, ma dei problemi organizzativi di una realtà del genere gli amministratori locali pare non si preoccupino. L'unica preoccupazione per loro pare solo essere il luogo della sede della segreteria e il nome da dare all'istituto...

Per questi motivi ribadisco la necessità di coinvolgere fin da ora genitori, insegnanti e dirigenti scolastici, organizzando degli incontri pubblici a cui invitare la dottoressa Raimondi (che a suo tempo promise una serie di incontri in valle) affinché qualunque decisione venga presa sia, se non condivisa da tutti, almeno frutto di una riflessione comune che eviti il rischio che tutto avvenga al buio della “stanza dei bottoni” e poi sia paracadutata sulla testa dei cittadini senza possibilità di appello.

-- 

Severino Damiolini 

Consigliere Comunale - Sellero
Delegato di Minoranza all'Unione dei Comuni della Valsaviore

 

 
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