Creato da SnoopyHood il 20/05/2010

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viaggi e piccole esplorazioni fra parole e fotografie

 

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San Francisco - Golden Gate I love you

Post n°5 pubblicato il 05 Giugno 2010 da SnoopyHood
 

Descrivo quindi la prima tappa del tour che ho presentato nel post precedente.

Il viaggio sopra l'Atlantico è pressoché interminabile. Rileggendo un diarietto su cui ho scritto delle cose durante il viaggio si possono rilevare segni di delirio di questo livello: "Non so cosa fare e mancano ancora 3 ore emmezza...uffaffa! Siamo sopra le nuvole. A sprazzi si vede l'oceano... è blu! Un mantello di schiuma! Schiuuuuuuuuuma... si sto sclerando"
E' proprio vero che i pazzi a volte si accorgono di cose che nessuno nota, come ad esempio che il mare è blu.
Comunque l'aereo tocca il suolo americano nella città di Philadelphia. In fase di atterraggio già vediamo i tipici quartierini americane con le villette, più dei campi da football e baseball. Ma quanto sono americani gli americani?!
Prima di salire su un secondo velivolo c'è il passaggio alla dogana, ci fanno una foto e ci prendono le impronte digitali. Possibile che siamo già schedati prima ancora di commettere un crimine? Col controllo pidocchi mi sarei sentita un emigrante italiana di inizio '900.

Prendiamo la BART (monoraaaaail!)
Quando scendiamo alla nostra fermata un simpatico poliziotto ci scorta fino all'albergo. Lo fa per ingraziarsi il popolo italiano dato che ci dice che ha in programma un viaggio a Firenze, Roma e Venezia. Siamo qui da poco, ma io già mi faccio affascinare da tutto, dal classico piedipiatti americano ai sacchetti di carta per chi ha comprato gli alcolici, agli ineterruttori della luce a levetta. Dopo aver visto tutte queste cose nei film, trovarmele davanti agli occhi mi sembra incredibile.

Sondaggio della giornata: Secondo voi com'è la vita di un americano (trovato sul'elenco telefonico) che si chiama Fidel Guevara? Io dico che ha il telefono sotto il controllo dell'FBI...

Schacchisti ambulantiLa mattina dopo nasce il mio amore per i pancake.

Il quartiere dell'hotel non è esattamente dei migliori, non è il più ricco e ci sono un tot di cinema erotici (e ne trovo uno proprio accanto ad una missone cristiana). Su un grosso marciapiede c'è un uomo che si è portato dei tavolini con delle scacchiere e sta facendo una partita con un altro tizio, mentre un po' di gente li osserva. Al ritorno, il pomeriggio tardi, la zona è circondata dal nastro giallo della polizia, un uomo fa delle misurazioni e mi è sembrata di intravedere del sangue a terra. Chi perde a scacchi non perdona!

cambio direzione dei cable carPrimo obiettivo (post colazione) è salire sui cable car, i classici tram di San Francisco. C'è una bella coda per farlo, ma non demordiamo. Curioso è il modo in cui cambiano direzione: alla fine dei binari c'è una pedana rotonda girevole con dei binari. I cable car ci salgono sopra, degli omoni giganti la fanno ruotare e il tram può riprendere la corsa nel'altra direzione.

Su questo interessante mezzo di trasporto diamo un'occhiata agli edifici e le villette ai lati della strada e raggiungiamo Fisherman's Wharf, un quartiere sulla costa pieno di chioschetti che vendono granchi e frutti di mare. Guardiamo un po' di barche, un po' di navi, un sottomarino, qualche gabbiano (sono quasi riuscita a farne mangiare uno in volo direttamente dalle mie mani, ma per paura che mi amputasse le dita la missione non può dirsi superata). Una tizia passa con un'iguana (iguana è maschile o femminile?), due clown litigano in mezzo alla strada, un ragazzo sullo skateboard si fa trascinare da un'automobile. Io mi trasferisco qui... Escludendo il gelato; credo di aver mangiato una delle cose più dolci del mondo... bleah...

Via ancora coi cable car su e giù verso downtown, per raggiungere il Ferry Building, con la scritta Port of San Francisco e la statua di Gandhi per adornare la città della pace. Prendiamo l'11... ops, scusate, la linea F... saliamo su un tram che viene direttamente da Milano, scritte in italiano comprese. Tutti 'sti chilometri per prendere gli stessi mezzi che ho a casa? Massì, ne siamo soddisfatti ed orgogliosi!

Alla sera sono devastata. Il jet lag si fa sentire, sostenuto dal sole della giornata che mi ha abrustolito il naso e forse dal vento sconclusionato che c'è qui. Non mangio e mi abbatto sul letto in un momento di depressione. La mattina seguente possiamo riprendere il tour senza problemi.

Golden GateGiro sul battello sotto il Golden Gate (il ponte rosso che è costantemente dipinto perché mantenga il colore) e attorno ad Alcatraz.

Visita a Chinatown, quella più grande del mondo se non sbaglio... beh, escludendo Pechino, ovviamente.  Osservo il piacevole contrasto fra le lanterne cinesi rosse e la Transamerica Pyramid, che sbuca da sopra i palazzi.

Avviandoci verso la compagnia con cui abbiamo noleggiato le auto troviamo un palazzo assurdo: dei mobili deformi sono appesi sui muri esterni ed escono dalle finestre. Tutto l'edificio è una sorta di opera d'arte. Molto simpatica.

Ecco che riceviamo i nostri bestioni: due Dodge Gran Caravan che ci permetteranno di continuare il viaggio verso le nostre altre mete. Prima meta è l'altro lato del ponte per fare foto panoramiche. Il Golden Gate mi piace un sacco.

Avremmo poi dovuto visitare l'Exploratorium, un museo della scienza in cui ci sono degli strumenti da sperimentare liberamente... la scienza diventa divertente. Ci tenevo un sacco, ma era chiuso -.-
Ci limitiamo a dare una veloce occhiata al bellissimo Palazzo dell Belle Arti. Mia sorella, in una tappa al bagno ha l'emozione di sentire una coppia imboscata in fase di divertimento.

Un ultimo giro, discesa per la Lombard Street, la stradina tutta a tornanti con tante piante intorno (ortensie credo). E' stata creata per rendere la via meno ripida e facilitarne la salita. Ha un limite di velocità di 5 miglia all'ora.

E questo è un riassunto della mia San Francisco.

Golden Gate

Consigli in tema:
- guardare le mie foto di San Francisco nell'album USA Today 1.
- ascoltare la canzone Goodbye Philadelphia di Peter Cincotti
- ascoltare Over my head (Cable Car) dei The Fray
- giocare a GTA San Andreas perchè la riproduzione di San Francisco è uguale (ridotti gli spazi, ma molte somiglianze)

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Buona lettura e buon divertimento!

 

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