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Ginevra - Jamie Cullum World Tour 2010

Post n°12 pubblicato il 16 Novembre 2010 da SnoopyHood
 

Ieri si è concluso il mio fine-settimana a Ginevra per assistere al concerto di Jamie Cullum. Della città parlerò poi; questo post è per il grande evento.
Sono più che consapevole che in Italia c'è un numero bassissimo di fan di questo artista (e me ne dispiaccio perché lo trovo davvero bravissimo), quindi è facile che questo intervento sia più per me che per gli altri (vale probabilmente anche per i precedenti, ma in quelli qualche possibile informazione utile l'ho data, in caso qualcuno volesse raggiungere le mie stesse mete). Questo post sarà da fan esaltata che vuole ricordare la serata. Siete avvertiti

Arriviamo davanti all'Arena di Ginevra domenica 14 novembra alle 18, mezz'ora prima dell'apertura dei cancelli (beh, di più, dato che li hanno aperti tardi... dov'è finita la puntualità svizzera?). L'attesa ci sta torturando dato che grossi cartelli vietano di portare un tot di cose che noi abbiamo: bottigliette d'acqua (armi pericolossissime, si sa), macchina fotografica, un ombrellino e dei coltelli. E' vero, portare i coltelli è poco furbo, ma li avevamo dimenticati nello zaino dopo il pranzo, non sono lì per cattiveria. Imboschiamo tutto alla benemeglio (non credo si scriva tutto attaccato, ma vabbè) e incrociamo le dita. Mostrerò la bottiglietta così me la faranno travasare subito in un bicchiere e saremo a posto. Il mio zaino è ok, la macchina è sotto alla giacca... forse sembro incinta, ma... ehi... sarebbe un mio diritto esserlo! I coltelli li ha Chiara in fondo allo zaino. Contiamo sul fatto che non rovistino davvero e che un rotolo di carta igienica e degli assorbenti creino disagio in quelli che controllano. Una signora italiana davanti a noi ci assicura che sono precisi e a volte perquisiscono gli uomini, ma il nostro piano funziona!

Entriamo e ci piazziamo in prima fila, alla balaustra davanti al palco. Io lì volevo essere; forse un paio di metri più a sinistra per vedere meglio i tasti del pianoforte, ma è fantastico comunque. Assurdità: lo schermo dietro al parco che proietta pezzi di un video di Jamie dice ogni tanto di caricare sul suo sito le i propri video/foto. Tutti sti controlli per cosa, allora? Meglio così, scatterò un tot di foto.
Compro la maglietta. Non ho mai preso una t-shirt ad un concerto, ma questo è il mio cantante preferito e dato quanto è stato bello lo spettacolo è stato un affare. La tizia al bancone è inglese... un sollievo. I franco-svizzeri spesso non capiscono l'inglese e non ci provano neanche e io e Chiara siamo decisamente della capre in francese (però chissà come mai quando Jamie parlava in inglese capivano più di me e ridevano della grossa, le carogne...).
Sul palco ci sono dei simil-bonghi. Penso subito che sarebbero perfetti per Next year, baby, come l'aveva fatta al live a Blenheim (di cui ho il dvd), però dubito che canterà questa canzone. Magari sono lì per You and me are gone.

In apertura c'è una donna che canta e suona la chitarra. Ci piace molto. E' francese, ma canta in inglese e le sue canzoni sono davvero piacevoli. Se vi interessa si chiama Madjo.

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Passa il tempo. Arrivano le 21. Ed ecco la band che entra sul palco: violoncello, tromba, sax e batteria. Speravo tanto ci fosse la tromba (data la piccola delusione ai concerti di Peter Cincotti per la sua mancanza).
Jamie Cullum _n his pianoEntra anche lui! Get your way (So what game shall we play today? How about the one where you don't get your way? )Camicia bianca a pois neri, giacca e cravatta, jeans scuri attillati e delle scarpe imbarazzanti. Alla seconda canzone si sta già spogliando. Dopotutto è Twentysomething e i ventenni ribelli non stanno ingessati nelle cravatte. Non perde tempo neanche a salire in piedi sul pianoforte. E' un suo classico, mi sarei stupita se non l'avesse fatto. Lui il pianoforte lo suona per intero: sui tasti, batte le mani sul legno, a Blenheim ci tamburellava da sotto, toccava direttamente le corde, faceva tip tap sopra di esso. L'effetto è notevole e il ritmo trascinante. Dopo, ovviamente, bisogna saltar giù dal piano con un bel salto!
Poi c'è I'm all over it, primo singolo dell'ultimo cd, non poteva mancare. Ammirate le sue scarpe nel video.
Not while I'm around (è una canzone di Sweeney Todd) la canta e suona con una dolcezza incredibile, che non si sentiva nel cd.
Just One Of Those Things (la inizia completamente diversa dal cd, poi la ricomincia come la conosco), All At Sea (una delle più belle...  sentite la tromba ad 1:19... magica), If I Ruled The World (amo l'inizio con le note basse).Jamie Cullum
Ogni tanto racconta qualcosa. Ad esempio di una figuraccia esorbitante fatta recentemente su MTV: cantando si è infilato il microfono nell'occhio, si è accorto di avere la patta aperta e prendendo una rincorsa per saltare e giungere alla tastiera a suonare è scivolato schiantandosi contro il piano e cominciando poi a sangu
inare copiosamente. Devo trovare quella registrazione!
Ci parla dei suo cd. Chi di voi ha l'album Twentysomething? Si alzano delle mani, la mia compresa. Molti pensano che sia il mio primo album, - spiega (non io, don't worry) - ma ne ho fatto due prima. Il primissimo in 500 copie (e quello proprio non ce l'ho) che vendeva dal bagagliaio della sua Clio. Con le vendite ha finanziato il secondo Pointless Nostalgic. Annuncia che farà una bonus track del terzo album: Next year, baby. E' lei! Quella dei bonghi! L'avevo indovinato! Infatto sono lì solo per questa traccia. Guardate il video linkato di questa canzone perché è straordinario.
Jamie Cullum
Giunge il momento di Don't stop the music, cover della canzone di Rihanna. La prima volta che l'ho sentita, quando è uscito il singolo, non me l'aspettavo e mi ha lasciato molto dubbiosa, ma poi me ne sono innamorata. Nel video fa esplodere il suo pianoforte.
Lo so, lo so che adesso canta Umbrella, le sento le note. Attacca con Singin in the rain. Lo sapevo. E' il suo mashup Singin in the rain/Umbrella.
Va alla tastiera ed ecco
I Could Have Danced All Night (a cui sono legata perché la canta Caravan- Jamie Cullum and his bandanche David Tennant in una scena fantastica della serie Doctor Who).
These Are The Days, forse la mia preferita fra tutte le sue canzoni. Da questa viene il nome del mio blog. Mi dà un'idea di serenità. I feel the stillness of the sun and I feel fine.
Caravan è fantastica (come se il resto non lo fosse stato). Lui e i musicisti vengono in proscenio coi loro strumenti e suonano/cantano senza microfono. Sono davvero bravissimi e credo sia tutto improvvisato, anche se è già stato suonato altre volte. Questo concerto è pieno di assolo e improvvisazioni di tutti quanti, è una cosa che amo molto.
High & dry è il momento più bello. Sarà che è una canzone che adoro. Inizia a suonare, finisce la prima strofa e si ferma. Scusate, sono una testa di c****, fate finta che non sia successo niente. Suppongo avesse sbagliato tonalit
Jamie Cullum - Gran Torinoà. Ricomincia da capo. Ad un certo punto si rivolge al pubblico, ci divide in tre settori che dovranno intonare l'ooooh oooh della canzone in tre toni diversi, insieme viene un grande coro. Dice a tutti di muovere i cellulari sopra le nostre teste. L'arena si riempie di lucine partecipi. E' spettacolare!
Si finisce con Mixtape, la mia preferita dell'ultimo cd, la più scatenata. Speravo che l'arena cominciasse a saltare. Ad un certo punto Jamie chiede di battere le mani in aria e poi al suo tre di saltare. E tutti fanno su e giù scatenandosi.
Ringrazia, dice che siamo stati un gran pubblico. Inchini ed escono. ma la folla li richiama con l'ooooooooooh di Mixtape e rientrano con Wind cries Mary. Strabella.
Alla fine resta da solo sul palco e suona Gran Torino, scritta per il film omonimo di Clint Eastwood. Una canzone splendida ed emozionante, soprattutto le prime volte che la si sente.
Quando finisce si asciuga gli occhi e fa un inchino. Sembra proprio soddisfatto. Dopo aver cantato e battuto il tempo per due ore noi lo siamo di sicuro.

Grazie Jamie!

Jamie Cullum - Gran Torino


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Aggiungo un paio di video del concerto presi da youtube. Il primo ha delle clip da varie canzoni (fantastica l'ultima parte, purtroppo tagliata, con "And I feel fine"). il secondo del momento più bello del concerto, il coro di High & dry.

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